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puzze.jpgConcorezzo. Non migliora la situazione dell'aria irrespirabile al Malcantone. Come ci segnalano anche oggi da via Cascina Brambilla, in settimana gli episodi di odori acri e sensazioni di lacrimazione agli occhi si sono ripetuti per due volte: martedì e venerdì. "La situazione è insostenibile, bisogna fare qualcosa", ci spiega una residente che riferisce della presenza di una stazione Arpa lungoviale Libertà a Monza. Intanto il Comune è in attesa proprio della relazione dell'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente che, ormai quindici giorni fa, aveva effettuato un'ispezione all'interno della Asfalti Brianza, quando però l'attività era ridotta al 30% del potenziale. 

Nel frattempo le segnalazioni possono essere inviate a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Aria irrespirabile, la situazione al Malcantone non migliora

Concorezzo. Non migliora la situazione dell'aria irrespirabile al Malcantone. Come ci segnalano anche oggi da via Cascina Brambilla, in settimana gli episodi di odori acri e sensazioni di lacrimazione agli occhi si sono ripetuti per due volte: martedì e venerdì. "La situazione è insostenibile, bisogna fare qualcosa", ci spiega una residente che riferisce della presenza di una stazione Arpa lungoviale Libertà a Monza. I

capitanio_santambrogio.jpgConcorezzo. Asfalti Brianza resterà chiusa fino ad ottobre. Ieri sera il presidente della Provincia di Monza e Brianza, il leghista Luca Santambrogio, ha firmato l'attesa ordinanza che segna una svolta importante e a tratti clamorosa nella nota vicenda dell'azienda del Malcantone, le cui emissioni sono al centro delle proteste di molti residenti concorezzesi, monzesi, agratesi e brugheresi.

"Abbiamo tenuto un silenzio doveroso sulla vicenda Asfalti Brianza negli ultimi giorni per rispettare il lavoro della Provincia di Monza e Brianza - spiega il sindaco Mauro Capitanio - Ringrazio Luca Santambrogio che alla guida della Provincia di Monza e Brianza ha preso subito a cuore questa vicenda e non mi ha mai fatto sentire solo. Questa sera (ieri, ndr) il Presidente Santambrogio ha firmato le ordinanze che sospendono le attività dell'azienda che ha tempo fino al 30/09 per ottemperare alle prescrizioni sulle emissioni. Un grande lavoro di squadra. La squadra del fare".

RISCHI AMBIENTALI. Un'altra rassicurante notizia arriva dall'analisi delle emissioni in aria. Idati sulla ricaduta al suolo degli inquinanti (naftalene, aldeidi, PM10, IPA): Arpa sottolinea che non emergono anomalie sulla qualità dell'aria.

FRONTE PROCURA. Martedì 28 luglio, intanto, è arrivata la notizia secondo cui l’autorità giudiziaria sarebbe intervenuta disponendo il sequestro dell’impianto produttivo di Asfalti Brianza. " "Non abbiamo avuto comunicazioni di sequestri da parte della Procura, c’è un’indagine in corso, abbiamo però verificato ogni notte di persona che nessuno lavorasse nel sito al confine con Agrate, Brugherio e Monza", ha però commentato il sindaco Capitanio.

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Cronaca

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Asfalti Brianza chiusa fino ad ottobre

Concorezzo. Asfalti Brianza resterà chiusa fino ad ottobre. Ieri sera il presidente della Provincia di Monza e Brianza, il leghista Luca Santambrogio, ha firmato l'attesa ordinanza che segna una svolta importante e a tratti clamorosa nella nota vicenda dell'azienda del Malcantone, le cui emissioni sono al centro delle proteste di molti residenti concorezzesi, monzesi, agratesi e brugheresi. "Abbiamo tenuto un silenzio doveroso sulla vicenda Asf

Screenshot_20200625-194431_Chrome.jpgConcorezzo. Le Iene sono tornate. E sul caso Asfalti Brianza sembrano emergere molti dubbi sul principale attore che dovrebbe certificare la nocività o meno dei fumi prodotti dall'azienda del Malcantone. Oltre al silenzio e alle ambiguità dell'Agenzia regionale per l'ambiente, è sconcertante la reazione con cui la funzionaria dell'Arpa, Paola Bossi, si è posta nei confronti dell'inviato della trasmissione Mediaset, Alessandro De Giuseppe, che ha già dedicato tre servizi alla nota vicenda. La donna, in piena emergenza Covid, ha appositamente tossito addosso all'inviato delle Iene, quasi volesse allontanarlo con la minaccia del contagio. Una scena vergognosa che danneggia l'immagine dell'ente regionale (guarda il video) e certo non rende trasparente il ruolo di Arpa in questa vicenda. Emerge invece definitivamente chiara la posizione dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Capitanio a cui anche i Comitati riconoscono per voce di Paolo Teruzzi che gli atti predisposti dalle istituzioni sono formalmente corretti. Il sindaco ha inoltre ribadito che, di fronte a dati certi presentati da Arpa, non avrebbe nessun problema ad agire di conseguenza. Nel frattempo il sindaco ha firmato una nuova ordinanza e si attende (ma sulle promesse dell'azienda e del suo titolare ci sarebbe tanto da dire) l'installazione di un nuovo super filtro. Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo tavolo di lavoro con tutte le autorità del territorio, sotto il coordinamento del Prefetto di Monza.

 

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Cronaca

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Asfalti Brianza e la vergognosa reazione di Arpa

Concorezzo. Le Iene sono tornate. E sul caso Asfalti Brianza sembrano emergere molti dubbi sul principale attore che dovrebbe certificare la nocività o meno dei fumi prodotti dall'azienda del Malcantone. Oltre al silenzio e alle ambiguità dell'Agenzia regionale per l'ambiente, è sconcertante la reazione con cui la funzionaria dell'Arpa, Paola Bossi, si è posta nei confronti dell'inviato della trasmissione Mediaset, Alessandro De Giuseppe, che

asfalti_brianza_2019.jpegConcorezzo. E' durato un paio d'ore il sopralluogo della Procura della Repubblica questa mattina in Municipio. Alcuni ispettori, incaricati di seguire il caso di Asfalti Brianza, hanno incontrato il sindaco Mauro Capitanio e alcuni funzionari per acquisire tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni concesse, ma anche per verificare l'efficacia delle prescrizioni messe in atto negli anni passati. L'ispezione ha visto coinvolti anche il comandante della Polizia locale, Roberto Adamo, e il luogotenente dei carabinieri, Fulvio Carotenuto. Proprio i militari erano intervenuti direttamente alcuni giorni fa nell'azienda posta al civico 94 della Provinciale Milano Imbersago per verificare l'origine di odori nauseabondi segnalati da diversi cittadini della zona. E anche oggi il Comune è stato sollecitato a intervenire dal titolare del ristorante I conti corti a causa dell'aria irrespirabile anche all'interno del locale. Dal canto suo la nuova Amministrazione, insediatasi a giugno, ritiene di aver compiuto tutti i passi necessari per obbligare l'azienda (che produce catrame e altri materiali simili) a eliminare ogni tipo di esalazione.

Nei mesi di giugno e luglio è stato organizzato il tavolo di lavoro con azienda e Comitati cittadini per concordare il piano di contenimento dei fumi. Ad agostol'azienda ha sostituito bruciatore e installato im avanforno. A settembre sarà installata la cappa, mentre ad ottobre sarà richiesto a Provincia, ATS e Arpa un tavolo per monitoraggio e analisi delle emissioni post interventi. "Come già ribadito, la nostra priorità è la salute dei cittadini e se questo piano non dovesse risolvere la situazione è chiaro che metteremmo in campo altre iniziative", ha già anticipato il sindaco Mauro Capitanio lasciando intendere che si potrebbe anche arrivare a un'ordinanza di sospensione dell'attività.

Le esalazioni che proverrebbero dall'azienda, oltre a problematiche olfattive, causerebbero bruciori agli occhi e alla gola. Segnalazioni da anni arrivano da Concorezzo, Sant'Albino, Monza, Agrate.

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Asfalti Brianza, blitz della Procura in Comune

Concorezzo. E' durato un paio d'ore il sopralluogo della Procura della Repubblica questa mattina in Municipio. Alcuni ispettori, incaricati di seguire il caso di Asfalti Brianza, hanno incontrato il sindaco Mauro Capitanio e alcuni funzionari per acquisire tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni concesse, ma anche per verificare l'efficacia delle prescrizioni messe in atto negli anni passati. L'ispezione ha visto coinvolti anche il c

WhatsApp Image 2019-09-27 at 17.44.57 (1).jpegConcorezzo. E adesso? E' la domanda che centinaia di cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate si stanno ponendo dopo che l'incubo delle "puzze" è stato momentaneamente scacciato dalla Procura della Repubblica. Come scritto in anteprima da concorezzo.org (Asfalti Brianza, area posta sotto sequestro), mercoledì la produzione di bitume di Asfalti Brianza, in via per Imbersago, è stata forzatamente stoppata in seguito al sopralluogo dei carabinieri coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, della Guardia Forestale e di Arpa Lombardia, l'agenzia per l'ambiente della Regione. La risposta non dovrebbe tardare. Il sindaco Mauro Capitanio, nel corso del Consiglio comunale di mercoledì sera, ha spiegato che all'interno dell'area sono stati trovati rifiuti che non avrebbero dovuto essere presenti, da qui il sequestro dell'area per gestione illegittima di rifiuti. Questo non equivale a dire che quei rifiuti finissero in qualche modo in mezzo al bitume e per questo bisognerà ora attendere l'analisi dei fumi disposta da Procura e Arpa. Altri rilievi potrebbero arrivare dalla trasmissione televisiva Le Iene, che si era occupata del caso (Aslfati Brianza: Iene, ordinanze e malori). Non è da escludere che i legali di Asfalti Brianza stiano presentando istanza di dissequestro dell'area.

Intanto giovedì mattina sono continuati i lavori del tavolo tecnico istituito alcuni mesi fa dal sindaco Mauro Capitanio proprio per coordinare i lavori dei sindaci del territorio interessato dalle proteste (in particolare i quartieri Sant'Albino e Libertà).

I sigilli interessano solo la produzione, mentre in queste ore sarebbero tornati a lavorare gli impiegati.

Il deputato concorezzese Massimiliano Capitanio ha annunciato che porterà il caso in Parlamento.

"Nelle prossime ore solleciterò Regione Lombardia perché, tramite Arpa, faccia chiarezza nei tempi più rapidi possibili sui materiali presenti all'interno di Asfalti Brianza e sui fumi che hanno tormentato la quiete dei cittadini di Concorezzo, Brugherio, Monza e Agrate. Spero vivamente che sia tutto in regola perché diversamente pretenderemo che vengano adottati i più seri e duri provvedimenti. Ringrazio i carabinieri di Concorezzo per la dettagliata informativa che ha dato il via all'ispezione della Procura, il Comune di Concorezzo per il lavoro svolto insieme ai sindaci del territorio coinvolto e Regione Lombardia per il supporto. Nei prossimi giorni porterò questo caso in Parlamento per verificare la possibilità di rafforzare il potere dei Comuni nell'azione di controllo e tutela del territorio". 

Così Massimiliano Capitanio, deputato concorezzese della Lega, membro della Commissione IX della Camera e Segretario della Vigilanza Rai

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Cronaca

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Asfalti Brianza, e adesso che succede?

Concorezzo. E adesso? E' la domanda che centinaia di cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate si stanno ponendo dopo che l'incubo delle "puzze" è stato momentaneamente scacciato dalla Procura della Repubblica. Come scritto in anteprima da concorezzo.org (Asfalti Brianza, area posta sotto sequestro), mercoledì la produzione di bitume di Asfalti Brianza, in via per Imbersago, è stata forzatamente stoppata in seguito al sopralluogo dei

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Concorezzo. Continuano le azioni di monitoraggio del Comune sul fronte caldo di Asfalti Brianza. Dopo aver ordinato all'azienda del Malcantone di spegnere i forni fino a quando non saranno contenuti gli odori, l'Amministrazione comunale vuole ora mappare lo stato di salute dell'aria in tutto il territorio circostante. Arrivano le sentinelle. "Oltre all'ordinanza di sospensione delle attività dell'azienda Asfalti Brianza - spiega il sindaco Mauro Capitanio - in questi giorni è stata attivata, in accordo con ARPA e gli altri comuni coinvolti, una campagna di indagine relativa alle molestie olfattive con lo scopo di monitorare l’intero territorio comunale avvalendosi di “sentinelle” da individuare tra la cittadinanza. Le “sentinelle” avranno la funzione di segnalare, attraverso una piattaforma telematica dedicata, tutti gli episodi di molestie olfattive percepiti. In parallelo a questi interventi proseguono le attività del tavolo di lavoro per la salubrità dell’aria coordinato dalla Prefettura e le procedure riguardanti i provvedimenti in atto nei confronti dell’azienda. L’obiettivo rimane quello di agire su più fronti per una gestione dell’emergenza coordinata e razionale anche grazie alla collaborazione oltre che di tutti gli enti coinvolti, anche della cittadinanza”.

Intanto il vicesindaco di Monza, Simone Villa, chiede che l'azienda rimanga chiusa fino a quando non sarà garantita la normale convivenza dell'attività lavorativa con il quieto vivere dei cittadini.

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Cronaca

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Asfalti Brianza, ecco come saranno controllati i fumi

Concorezzo. Continuano le azioni di monitoraggio del Comune sul fronte caldo di Asfalti Brianza. Dopo aver ordinato all'azienda del Malcantone di spegnere i forni fino a quando non saranno contenuti gli odori, l'Amministrazione comunale vuole ora mappare lo stato di salute dell'aria in tutto il territorio circostante. Arrivano le sentinelle. "Oltre all'ordinanza di sospensione delle attività dell'azienda Asfalti Brianza - spiega il sindaco Mau

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Concorezzo. L'aria nell'area limitrofa ad Asfalti Brianza non presenta particolari criticità. E' questa la rassicurante notizia che arriva dalla riunione del tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura in merito alla questione di Asfalti Brianza, dove sono stati presentati i risultati di sei mesi di campionamento. 

Presenti all’incontro: il Prefetto Patrizia Palmisani, il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio,  il sindaco di Monza Dario Allevi, il sindaco di Agrate Simone Sironi, il sindaco di Brugherio Marco Troiano, il presidente della Provincia Luca Santambrogio, i rappresentanti di ARPA, di ATS, di Brianzacque, il titolare di Asfalti Brianza con il loro tecnico.

Nel corso della riunione i tecnici di ARPA hanno presentato l’esito del monitoraggio della qualità dell’aria effettuato nell’area circostante l’azienda nel periodo dicembre 2019 – giugno 2020, come da protocollo condiviso con ATS nell’ambito del tavolo di lavoro. L’insieme dei dati raccolti non ha messo in evidenza alcuna anomalia sulla qualità dell’aria, ovvero per gli inquinanti che è stato richiesto di monitorare.

Nei primi giorni di settembre, ATS consegnerà ai partecipanti del tavolo di lavoro una relazione dettagliata su un'eventuale ricaduta sulla salute della popolazione, analizzando i dati ricevuti da Arpa.

Intervento del Sindaco Mauro Capitanio:

“Con l’esposizione dei risultati di Arpa di ieri si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre . 

Questo in parte ci rassicura ma non distoglie certamente lo sguardo e l’attenzione dalla necessità di risolvere il problema nella sua totalità. Siamo consapevoli del fatto che le analisi siano avvenute in una fase di regime controllato ed è quindi fondamentale che - se l'azienda dovesse riprendere le attività - queste analisi vengano ripetute in un regime standard ed in modo periodico. Rimane inoltre sul tavolo la questione odorifera per la quale abbiamo predisposto un intervento di monitoraggio mirato tramite il sistema MOLF con l’ausilio delle sentinelle, ossia di cittadini che hanno dato la loro disponibilità a collaborare con le azioni di monitoraggio degli odori tramite segnalazioni strutturate. 

Ricordiamo che l’azienda ha tempo fino al 14 agosto per presentare il piano per ottemperare alle indicazioni richieste dalla Provincia esplicitate nell’ordinanza di sospensione delle attività del 28 luglio. La priorità resta garantire la salubrità dell'aria ma è chiaro che questo caso non si potrà dire chiuso fino a quando i cittadini non potranno tornare ad una vita normale dove non esistano timori nell'aprire le finestre”.

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Asfalti Brianza, ecco il report sulla qualità dell'aria

Concorezzo. L'aria nell'area limitrofa ad Asfalti Brianza non presenta particolari criticità. E' questa la rassicurante notizia che arriva dalla riunione del tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura in merito alla questione di Asfalti Brianza, dove sono stati presentati i risultati di sei mesi di campionamento.  Presenti all’incontro: il Prefetto Patrizia Palmisani, il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio,  il sindaco di Monz

asfalti_brianza_2019.jpegConcorezzo. Si è concluso nella tarda mattinata di oggi, venerdì 22 novembre, l’incontro convocato dal Prefetto di Monza Patrizia Palmisani avente come oggetto “Stabilimento Asfalti Brianza srl Concorezzo- Salubrità dell’area e problematiche olfattive”. A questo vertice sono stati convocati, oltre al Sindaco del Comune di Concorezzo Mauro Capitanio, anche i direttori generali di Arpa e ATS oltre al titolare di Asfalti Brianza (e per conoscenza il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Monza). Presente all’incontro anche il presidente della Provincia MB Luca Santambrogio come segno di attenzione verso il territorio.

“E stato un incontro molto positivo – ha spiegato il Sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio –. Il Prefetto ha chiesto formalmente ad ARPA e ad ATS di presentare entro una settimana un piano di lavoro congiunto che darà il quadro della situazione sanitaria. In particolare verranno previste delle analisi di caratterizzazione chimica delle sostanze presenti nell’aria e verranno attivati, se necessario, eventuali rilievi integrativi.

Il processo di smaltimento dei rifiuti da parte dell’azienda, inoltre, è in corso secondo il cronoprogramma indicato dalla Procura e dagli Enti coinvolti e dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio 2020.

Il 26 novembre è in programma la conferenza dei Servizi in Provincia che servirà a valutare la richiesta di modifica non sostanziale dell’impianto dell’azienda relativa, in particolare, al bruciatore, alla cappa e ai filtri.

La priorità è, ovviamente, accelerare la questione sanitaria e dare una risposta definitiva sulla nocività o meno delle emissioni. L’incontro di oggi è stato fondamentale proprio per l’intervento del Prefetto che si è orientato in questa direzione.

ATS ha confermato che non ci sono attualmente evidenze di problemi di carattere sanitario relativo ai lavoratori dell’azienda e questo è comunque un piccolo segnale positivo.

REBUS ODORI

Resta poi sul tavolo la questione relativa agli odori. I sindaci dei Comuni coinvolti (oltre a Concorezzo anche Monza, Agrate e Brugherio) si sono detti concordi nel seguire la strada per l’attuazione del protocollo della DGR 3018. Questa procedura prevede anche l’intervento attivo di alcuni cittadini volontari disponibili a monitorare, tramite gli strumenti formali di ARPA, l’aria della zona dove sorge l’azienda. I dati raccolti dalla strumentazione andranno inseriti all’interno di tabelle sinottiche e quindi inviati al Comune di Concorezzo che, a sua volta, li raccoglierà per poi inviarli ad ARPA per l’analisi completa. La nostra volontà è di attivare questa procedura il prima possibile e comunque nel mese di dicembre.

Dalla prossima settimana sul sito del Comune di Concorezzo saranno inoltre a disposizione tutte le informazioni relative alla procedura per l’invio formale delle segnalazioni da parte della cittadinanza”.

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Asfalti Brianza, ecco l'esito del tavolo col Prefetto

Concorezzo. Si è concluso nella tarda mattinata di oggi, venerdì 22 novembre, l’incontro convocato dal Prefetto di Monza Patrizia Palmisani avente come oggetto “Stabilimento Asfalti Brianza srl Concorezzo- Salubrità dell’area e problematiche olfattive”. A questo vertice sono stati convocati, oltre al Sindaco del Comune di Concorezzo Mauro Capitanio, anche i direttori generali di Arpa e ATS oltre al titolare di Asfalti Brianza (e per co

asfalti.jpgConcorezzo. Il primo esposto ufficiale per verificare i disagi presumibilmente causati dalla ditta Asfalti Brianza risale al settembre 2016. Ne è seguito un secondo del Comune di Concorezzo a gennaio 2017, cui si è aggiunto quello della Provincia di Monza a maggio. Tante, troppe le proteste dei residenti di tutta la zona (fino a Monza e Brugherio) per non effettuare un nuovo soprallugo nell'impianto lavorativo collocato lungo la Provinciale Milano-Imbersago. Il tanto atteso monitoraggio del 20 giugno scorso, però, al momento, non ha portato le risposte attese dai cittadini. 

Di fatto l'Agenzia regionale per l'Ambiente (che era già intervenuta nel 2014 per problematiche analoghe) ha verificato documenti ma anche le proteste protocollate in Comune e quelle pervenute dal quartiere Libertà-Gadda di Monza in cui si parlava di "mal di testa, bruciore agli occhi e irritazioni". Arpa nella sua relazione evidenzia che durante il sopralluogo non sono state accertate "emissioni odorigene". E poi, alla luce del fatto che dovrà essere rivista una autorizzazione, si invita il Comune a "richiedere alla ditta la realizzazione di indagini ambientali quali-quantitative volte a determinare l'efficacia delle azioni intraprese nonché a sviluppare una valutazione della dispersione e della ricaduta al suolo delle sostanze monitorate". La "palla" passa nei fatti in mano al Comune che dovrà richiedere alla ditta un registro più dettagliato delle lavorazioni, la pulizia di una cisterna, la sostituzione di alcuni componenti che causerebbero la fuoriuscita di materiali, la chiusura dei secchi con il bitume raccolto da eventuali perdite, l'eventuale trasporto dei materiali con camoion protetti per evitare la dispersione in aria di emissioni.

Arpa premette nella sua relazione che "la valutazione del disturbo olfattivo e la sua regolamentazione rappresentano aspetti caratterizzati da elevata complessità, dal momento che l'inquinamento olfattivo è strettamente associato alla percezione umana". L'agenzia, allo stesso tempo, ha chiesto ai responsabili dell'azienda di tenere un registro più dettagliato delle differenti lavorazioni, in modo da poter comparare segnalazioni dei cittadini con il tipo di attività in corso. A parte alcune note sui processi lavorativi, la relazione trasmessa da Arpa al Comune è sostanzialmente una fotografia di quanto avviene all'interno anche se, come aveva rilevato l'Amministrazione, durante il sopralluogo l'attività era ridotta a circa il 30% del potenziale. 

Ora toccherà al Comune predisporre insieme ad Arpa e Ats un tavolo di confronto con Asfalti Brianza per elaborare una strategia risolutiva dei disagi.

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Asfalti Brianza, ecco la relazione dell'Arpa

Concorezzo. Il primo esposto ufficiale per verificare i disagi presumibilmente causati dalla ditta Asfalti Brianza risale al settembre 2016. Ne è seguito un secondo del Comune di Concorezzo a gennaio 2017, cui si è aggiunto quello della Provincia di Monza a maggio. Tante, troppe le proteste dei residenti di tutta la zona (fino a Monza e Brugherio) per non effettuare un nuovo soprallugo nell'impianto lavorativo collocato lungo la Pro

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Concorezzo. Una settimana da incubo, con l'apice toccato tra mercoledì e la notte di giovedì. Se da una parte ad Asfalti Brianza, la ditta finita nell'occhio del ciclone per non aver saputo ridurre l'impatto ambientale della propria produzione, era stata sollecitata dalle autorità a lavorare di giorno proprio per dare modo ad Arpa di campionare l'aria, dall'altra parte le promesse misure di contenimento degli odori non sono arrivate. Venerdì mattina è stato promosso un tavolo urgente alla presenza del sindaco Mauro Capitanio e del vicesindaco Micaela Zaninelli, che hanno convocato immediatamente i tecnici di Asfalti Brianza per chiedere spiegazioni. 

LE DENUNCE ALLA POLIZIA E LE VISITE IN OSPEDALE. L'Amministrazione comunale ha invitato i cittadini a presentare formali esposti presso il Comando di Polizia locale e a farsi visitare in Pronto soccorso in caso di difficoltà respiratorie, bruciori agli occhi, nausea o altri sintomi. Come ribadito più volte dall'Amministrazione comunale, anche per replicare alle speculazioni politiche, in mancanza di dati certi (leggesi rapporto Arpa), non è possibile assumere atti concreti per limitare l'attività dell'azienda, se non esponendo il Comune e le tasche dei cittadini a cause civili che potrebbero anche essere milionarie.

CITTADINI ESASPERATI DA FUMI E CONCIME. I cittadini che vivono in prossimità dello stabilimento, in località Malcantone, hanno vissuto giorni da incubo. E così molti residenti di Agrate, Monza e Brugherio. "Ma questo odore forte che mi ha svegliato stanotte cos'è.. non si respira!", ha denunciato su Facebook, alle 9 del mattino di mercoledì Roberto Viganò. "Asfalti brianza più letame e diserbanti che hanno buttato nei campi io mi sono svegliata con mal di testa sensi di nausea e affanno", ha aggiunto Catia Trunfio. "Stanotte era più forte il cattivo odore di plastica bruciata, era insopportabile", ha aggiunto Melania Giampa. "Secondo me è il concime", fa notare Silvia Storti. "Senza parlare del concime...che più che concime sembra qualcosa di chimico", aggiunge Rosa Fondacaro. Grave quanto denunciato da Antonietta Mosca: "lo stomaco no, per fortuna. Ma asma o naso che cola e occhi che lacrimano si. ieri sera ha iniziato la puzza dopo le 23. Chiuso casa per forza. Ieri mattina tremendo. Ho dovuto chiudermi dentro casa. Zona viale Kennedy".

LA POLEMICA POLITICA. La questione Asfalti Brianza è tornata anche sui banchi del Consiglio comunale. In segno di protesta, La Rondine e Vivi  hanno deciso di lasciare l'aula.

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Asfalti Brianza, giovedì nero: pioggia di denunce

Concorezzo. Una settimana da incubo, con l'apice toccato tra mercoledì e la notte di giovedì. Se da una parte ad Asfalti Brianza, la ditta finita nell'occhio del ciclone per non aver saputo ridurre l'impatto ambientale della propria produzione, era stata sollecitata dalle autorità a lavorare di giorno proprio per dare modo ad Arpa di campionare l'aria, dall'altra parte le promesse misure di contenimento degli odori non sono arrivate. Venerd

asfalti_brianza_satellite.jpgConcorezzo. Un silenzio (indifferenza) bipartisan. Sul caso Asfalti Brianza, l'azienda di bitumi che da anni turba il sonno e l'olfatto ai cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate, il Governo fa finta di niente. Da oltre un anno giacciono senza risposte le interrogazione presentate alla Camera dal deputato Massimiliano Capitanio, della Lega, e dal senatore vimercatese Roberto Rampi del PD. Lo scopo degli atti ispettivi, che dunque arrivano sia dai banchi dell'opposizione che della maggioranza, era quello di sollecitare Palazzo Chigi e in particolare il ministero dell'Ambiente a supportare i Comuni in una battaglia che, leggi alla mano, non può essere ovviamente locale (in questo caso particolare, ad esempio, un ruolo fondamentale lo svolge la Provincia).

Ieri, giovedì, l'onorevole Capitanio ha presentato una richiesta di parere legale sull'osservazione della Rondine che vorrebbe un cambio di destinazione dell'area posta al Malcantone tra la Sp3 e via Rancate e richiamato l'attenzione del Governo. 

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Massimiliano Capitanio, 46 anni, deputato concorezzese della Lega

"E' sconcertante - ha detto Capitanio - il silenzio del Governo sul Caso Asfalti Brianza, classico esempio in cui lo Stato dovrebbe supportare il Comune nella tutela del territorio, senza scaricare tutto sulle spalle degli amministratori locali. Dopo un anno di tempo, il ministero dell'Ambiente non ha trovato il tempo per rispondere alla mia interrogazione alla Camera, e nemmeno a quella depositata al Senato il 16 gennaio 2020 da Roberto Rampi del PD. L'azione del Comune e la collaborazione con Prefettura e Procura hanno portato alle note sospensioni dell'attività dell'azienda, ma non basta. Nella mia interrogazione, per cui solleciterò nuovamente una risposta, chiedevo un interessamento del Governo alla vicenda che tocca i Comuni di Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio e 'quali iniziative urgenti intenda assumere, per quanto di competenza, per garantire la salute ed il quieto vivere della cittadinanza, disponendo, eventualmente, apposite ispezioni da parte dell'Ispra e del Comando carabinieri per la tutela della salute'. Ho letto, poi, con interesse l'osservazione al PGT presentata dal gruppo consiliare di minoranza della Rondine. Visto che la tutela della salute deve vederci schierati tutti insieme e che, allo stesso tempo, la delicatezza della situazione ci impone di procedere con serietà per non creare false illusioni, ho trasmesso il testo dell'osservazione a un qualificato studio legale per un ulteriore approfondimento. Nel frattempo la trasmissione Le Iene, che si era occupata più volte del caso, potrebbe chiedere al ministro ancora in carica per quale motivo abbia fatto calare il silenzio sulle interrogazioni di Lega e PD".

L'OSSERVAZIONE DELLA RONDINE

Trasformare l'area industriale di Asfalti Brianza in area agricola. E' questa sostanzialmente la proposta della Rondine, contenuta in una delle osservazioni al nuovo PGT (Piano di Governo del territorio, ex piano regolatore), in discussione nei prossimi giorni in Consiglio comunale.

"Con l’obiettivo di definire una programmazione urbanistica ordinata ed efficace, concretamente capace di tutelare l’interesse pubblico, i diritti costituzionalmente garantiti e un adeguato livello di qualità della vita per i tanti residenti oggi danneggiati, si propone di ridestinare l’area attualmente occupata dalla ditta “Asfalti Brianza”, riclassificando tale area da zona D1 a zona E2, secondo quanto previsto dalle Norme di Attuazione, documento RR02, modificando contestualmente tutti gli elaborati del PGT adottato inserenti l’area in questione, compreso l’allegato DA01", si legge nel testo.

Al momento, tecnicamente, secondo il Comune, la proposta della Rondine non è attuabile. "L'osservazione non può essere accolta in quanto l'ambito fa parte a tutti gli effetti del Tessuto Urbano Consolidato cittadino e non ne può essere trasformata la sua destinazione in un ambito agricolo di interesse strategico (peraltro definiti a livello provinciale)", recita la controdeduzione.

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Politica

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Asfalti Brianza, il Governo in silenzio da un anno

Concorezzo. Un silenzio (indifferenza) bipartisan. Sul caso Asfalti Brianza, l'azienda di bitumi che da anni turba il sonno e l'olfatto ai cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate, il Governo fa finta di niente. Da oltre un anno giacciono senza risposte le interrogazione presentate alla Camera dal deputato Massimiliano Capitanio, della Lega, e dal senatore vimercatese Roberto Rampi del PD. Lo scopo degli atti ispettivi, che dunque arriv

Botta e risposta tra il sindaco Mauro Capitanio e alcune minoranze sul tema di Asfalti Brianza. Ecco l'intervento di Mauro Capitanio:


Alla luce dei gravi interventi divulgati sui social da parte di alcune minoranze che stanno utilizzando una questione delicata per i concorezzesi come quella di Asfalti Brianza per fare propaganda politica, trovo giusto fare chiarezza semplicemente ricordando i fatti.

Il tema è quello della qualità dell’aria nei dintorni dello stabilimento produttivo che insieme alle denunce di molestie olfattive è al centro di numerose indagini. E’ bene precisare una questione fondamentale: questa azienda grazie al lavoro del Comune di Concorezzo è CHIUSA da Luglio 2020 e lavorava a regime ridotto da Novembre 2019.

Ecco i risultati principali che abbiamo ottenuto lavorando insieme a Prefettura, Procura, Regione, Provincia, Comuni limitrofi, Carabinieri e Vigili del Fuoco oltre ad enti tecnici come ATS, ATO e ARPA:
1.    A Settembre 2019 è scattato il sequestro preventivo dell’azienda in questione per gestione illecita dei rifiuti
2.    A Novembre 2019 il funzionamento dell’azienda è stato portato da 8 ore giornaliere a 4,5 ore giornaliere
3.    Da Marzo 2020 la produzione viene bloccata per le normative anti-Covid per poi riprendere a metà Aprile con orario ridotto
4.    Il 5 Luglio 2020, a fronte delle numerose segnalazioni dei cittadini e del confronto con alcuni medici, con una mia ordinanza sindacale si è imposta la chiusura immediata dell’azienda fino al 15 Luglio 2020
5.    A seguito della mia ordinanza sindacale, si è irrobustita la collaborazione con la Provincia che in data 28 Luglio 2020 ha disposto la chiusura dell’azienda fino al 30 Settembre 2020
6.    Il 29 Settembre 2020 la Provincia di Monza e Brianza ha prorogato la chiusura dell’azienda, chiusura che è ancora in essere.
7.    Il 15 Dicembre 2020 la Provincia di Monza e Brianza ha vietato all’azienda la prosecuzione dell’attività di messa in riserva e recupero rifiuti non pericolosi.
8.    Nel mese di Aprile 2021 anche grazie al parere negativo del Comune di Concorezzo è stato negato all’azienda un incremento di orari e volumi di produzione.

L’azienda, precisiamolo ancora una volta, è CHIUSA da Luglio 2020. Da Dicembre 2020 è stata anche revocata l’autorizzazione per la gestione di rifiuti.  Nel 2021 non è stata accolta la sua istanza per modifica sostanziale della sua autorizzazione che avrebbe portato un incremento dei volumi di produzione e degli orari di funzionamento.

Il Comune di Concorezzo sta continuando il suo percorso di indagine ed analisi: è stata chiesta un’ulteriore analisi della qualità dell’aria ad azienda chiusa per verificare la situazione senza l’impatto del processo produttivo.  Il Comune incontrerà a breve la Provincia di Monza e Brianza per una revisione dell’autorizzazione vigente in possesso dell’azienda e continuerà ad approfondire con tecnici del settore gli esiti consegnati da ATS, effettuando ulteriori campionamenti.
C’è la massima solidarietà e vicinanza ai cittadini che da anni denunciano questa vicenda e la massima determinazione a chiudere questo iter, continuando a lavorare seriamente e soprattutto concretamente.
Ovviamente vi terremo aggiornati sugli sviluppi. Forza Concorezzo!

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Politica

Asfalti Brianza, il Sindaco fa chiarezza e risponde alle minoranze

Concorezzo. Un silenzio (indifferenza) bipartisan. Sul caso Asfalti Brianza, l'azienda di bitumi che da anni turba il sonno e l'olfatto ai cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate, il Governo fa finta di niente. Da oltre un anno giacciono senza risposte le interrogazione presentate alla Camera dal deputato Massimiliano Capitanio, della Lega, e dal senatore vimercatese Roberto Rampi del PD. Lo scopo degli atti ispettivi, che dunque arriv

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Concorezzo. (comunicato stampa) La preoccupazione, dei cittadini di Monza e Concorezzo, per gli effetti dei fumi della ditta Asfalti Brianza con sede in via per Imbersago nel Comune di Concorezzo, va ben oltre i generici disturbi olfattivi.  Le emissioni in atmosfera delle ditte che effettuano lavorazioni di bitumi comprendono infatti, sostanze di certificata pericolosità per la salute e per l’ambiente”. (fonte INAIL) 

Il 19 settembre si è svolto, a tale proposito, il terzo “Tavolo di Confronto” tra i Comuni di Concorezzo e Monza, i Comitati cittadini e A.B..  L’incontro aveva come obiettivo il recepimento, da parte della ditta, dei provvedimenti che i consulenti tecnici dei Comitati, Ing. Gabriele Zanotti e geom. Valerio Zanotti, hanno formulato nei tre incontri. Le tecnologie proposte per eliminare inquinamento e odori, trovando anche parere favorevole da parte delle amministrazioni Comunali, riguardano sostanzialmente due  modalità : la prima permetterebbe la concreta riduzione degli inquinanti e dei relativi odori, adottando modifiche strutturali all’impianto che continuerebbe però a produrre conglomerati bituminosi.  La seconda, prevederebbe una graduale riconversione dell’attività di Asfalti Brianza alla produzione di coperture stradali, sfruttando una nuova tecnica, a matrici cementizie con totale esclusione di conglomerati bituminosi.

I rappresentanti di Asfalti Brianza si sono, nell’occasione, resi disponibili a valutare la fattibilità della prima modalità, conservando l’uso di conglomerati bituminosi con modifica dell’impianto di produzione per renderlo meno inquinante. Hanno valutato poi la possibilità di una riconversione dell’azienda alla produzione di coperture stradali con matrice cementizia nel momento in cui gli enti interessati iniziassero a farne richiesta.  Entro la prossima primavera è stato fissato, dai rappresentanti del Comune di Concorezzo, il limite tecnico per il completamento dei lavori che prevedono la modifica degli impianti di A.B. per abbattere fumi e odori.   

LA POSIZIONE DEI COMITATI. "Come Comitati, siamo certi che i tempi sono maturi per iniziare a strutturare o ristrutturare attività ad elevato potere inquinante. Ciò consentirebbe non solo un enorme valore aggiunto per l’azienda ma anche la tutela della salute dei cittadini,  delle maestranze e la salvaguardia dell’ambiente.

 Sarà però necessario un cambio di mentalità da parte di chi richiede l’intervento di aziende che operano sul rifacimento dei manti stradali.  La Regione Lombardia ha già recepito il cambiamento al tal punto da redigere un vero e proprio Regolamento per la conservazione della acque meteoriche, compromesse dalle strade asfaltate, e per la messa in sicurezza delle zone ad alto rischio alluvionale.   Le coperture drenanti in matrice cementizia, citate nel regolamento, consentirebbero di recuperare un bene così essenziale, come le acque meteoriche, senza interferire con la qualità del prezioso liquido. Ricordiamo che l’acqua meteorica, cadendo sulla superficie terrestre, può infiltrarsi nel suolo formando falde di acqua sotterranea che sgorgano alla superficie, alimentano i pozzi, sorgenti o pozzi artesiani.  

Il Comitato Cittadini di Concorezzo , il Gruppo Spontaneo Libertà, Il Comitato di Quartiere di S.Albino nelle persone di Remo Egardi, Maurizio Resseghini, Maurizio Confalonieri, ringraziano per l’ospitalità,  la sensibilità al problema e la determinazione nel raggiungere una soluzione positiva per tutti, il Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo e i suoi collaboratori.  Un grazie al Comune di Monza che è stato sempre presente con i suoi tecnici. Un grazie anche a tutti i consulenti dei Comitati : Avv.Marcella Burlando che ha curato la parte legale, Dr.ssa Maria Rosa Benzoni per la valutazione dei rapporti tra inquinamento e danno alla salute, l’Ing. Gabriele Zanotti e il geom.Valerio Zanotti  per la preziosa consulenza sul tema delle coperture stradali, l’Ing Fabio Arnoldi e il Dr.Paolo Perotti per la consulenza tecnica. 

Dopo i ringraziamenti una doverosa precisazione: il lavoro dei Comitati ovviamente non è ancora finito. Iniziative, condivise con le Amministrazioni Comunali, ci impegneranno per seguire da vicino lo sviluppo dei lavori di A.B. fino al raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo posti per tutelare la salute di tutti i cittadini".

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Cronaca

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Asfalti Brianza, in primavera stop a fumi e odori?

Concorezzo. (comunicato stampa) La preoccupazione, dei cittadini di Monza e Concorezzo, per gli effetti dei fumi della ditta Asfalti Brianza con sede in via per Imbersago nel Comune di Concorezzo, va ben oltre i generici disturbi olfattivi.  Le emissioni in atmosfera delle ditte che effettuano lavorazioni di bitumi comprendono infatti, sostanze di certificata pericolosità per la salute e per l’ambiente”. (fonte INAIL)  Il 1

massimiliano_capitanio_unomattina.jpgConcorezzo. Il caso Asfalti Brianza arriva in Parlamento. Il deputato della Lega Massimiliano Capitanio ha presentato una interrogazione alla Camera per sollecitare una presa di posizione anche da parte del ministero all'Ambiente. Intanto per domenica è prevista una manifestazione di sensibilizzazione da parte dei comitati cittadini.

"Su Asfalti Brianza il Comune non deve essere lasciato solo e ciascuno deve fare la sua parte. Per questo ho presentato una interrogazione al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare  per dare ulteriore risonanza alla questione e soprattutto coinvolgere il Governo per la parte di competenza". Lo rimarca l'onorevole della Lega Massimiliano Capitanio nell'annunciare l'interrogazione presentata alla Camera dei Deputati. Interrogazione in cui, oltre a ripercorrere  la storia degli ultimi mesi, tra miasmi sempre più insopportabili, effetti sulla salute dei cittadini, vertici in Prefettura con i vari soggetti in campo e proteste, ha lanciato l'allarme per il prossimo futuro. "E' verosimile prevedere che, senza interventi risolutori e con le temperature di questi giorni, i disagi ed i malori non potranno che aggravarsi e concorrere ad esasperare ulteriormente la popolazione locale: tutti i livelli istituzionali dovranno lavorare coesi per garantire il quieto vivere dei residenti". Da qui la domanda se "il Ministro intenda interessarsi dei gravi disagi che la ditta Asfalti Brianza arreca a danno degli abitanti del Comune di Concorezzo e delle zone circostanti l’insediamento produttivo e quali provvedimenti urgenti intenda assumere pergarantire la salute ed il quieto vivere della cittadinanza, disponendo, eventualmente,apposite ispezioni da parte dell’Ispra e del Noe".

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Politica

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Asfalti Brianza, interrogazione in Parlamento

Concorezzo. Il caso Asfalti Brianza arriva in Parlamento. Il deputato della Lega Massimiliano Capitanio ha presentato una interrogazione alla Camera per sollecitare una presa di posizione anche da parte del ministero all'Ambiente. Intanto per domenica è prevista una manifestazione di sensibilizzazione da parte dei comitati cittadini. "Su Asfalti Brianza il Comune non deve essere lasciato solo e ciascuno deve fare la sua parte. Per questo ho pre

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Concorezzo. La Lega concorezzese ha diffuso una nota in cui sostiene di aver spinto sull'acceleratore per risolvere la questione Asfalti Brianza.

In cosa consiste questa spinta in avanti? Chiedono al sindaco un quadro aggiornato, propongono di convocare la Conferenza dei Capigruppo e istituire una commissione politica di controllo, suggeriscono uno spostamento degli orari di produzione, chiedono unità di intenti alle forze politiche.

Dopo quasi sei anni di tentennamenti, commissioni improduttive e tavoli di verifica, crediamo sia finito il tempo delle parole e della morbida contrattazione. La nostra proposta, in questo momento di grave crisi, è chiara e decisa.

Il Sindaco ha il potere e il dovere di emanare un'ordinanza di chiusura preventiva e temporanea dell'azienda, in qualità di autorità garante della salute e della sicurezza dei cittadini. L'ordinanza deve essere motivata da due ordini di considerazioni.

1. Salute Pubblica. In questo momento, esporre i cittadini a ulteriori pericoli sanitari, specialmente se legati all'apparato respiratorio, è irresponsabile. Come ben sappiamo, non è ancora stata accertata la sicurezza del sito produttivo. La non nocività delle emissioni non è, ad oggi, garantita. Le esalazioni di Asfalti Brianza sono correlate a irritazioni e difficoltà respiratorie, più volte denunciate da centinaia di residenti.

2. Ordine Pubblico. Da due mesi i cittadini vivono un periodo di restrizione delle proprie libertà ed è verosimile che ulteriori pressioni, fisiche e psicologiche, producano un innalzamento delle tensioni sociali. E' bene porvi rimedio preventivamente, chiudendo, almeno per il momento, il sito produttivo.

L'unità di intenti, soprattutto quando di mezzo c'è la salute dei cittadini e in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, deve essere incardinata ad azioni decise e risolutive.

Siamo disponibili a ragionare sulle modalità d'azione, ad esempio per quanto riguarda la finestra temporale di sospensione. Non siamo invece disposti ad accogliere generici appelli all'unità, senza garanzie circa la risolutezza e l'incisività delle azioni da mettere in campo. E' bene che tutte le autorità del territorio si assumano le responsabilità conseguenti al caso specifico, in particolare a fronte della grave crisi, sanitaria e sociale, in cui siamo immersi.

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Politica

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Asfalti Brianza, la posizione della Rondine

Concorezzo. La Lega concorezzese ha diffuso una nota in cui sostiene di aver spinto sull'acceleratore per risolvere la questione Asfalti Brianza. In cosa consiste questa spinta in avanti? Chiedono al sindaco un quadro aggiornato, propongono di convocare la Conferenza dei Capigruppo e istituire una commissione politica di controllo, suggeriscono uno spostamento degli orari di produzione, chiedono unità di intenti alle forze politiche. Do

asfalti_2019.jpegConcorezzo. Qualcuno pensa più alla politica che alla salute dei cittadini. E' durissimo lo sfogo di Remo Egardi, esperto in politiche dell'ambiente e tra i consulenti che da sempre si sono occupati del caso Asfalti Brianza. Il recente comunicato stampa che ha fatto il punto della situazione e prospettato finalmente una soluzione, non è stato gradito da qualche candidato alle Comunali, che vi ha letto una sorta di endorsement nei confronti dell'Amministrazione in carica.

"Da due anni, in collaborazione con 3 Comitati ,mi sto occupando per risolvere l'inquinamento atmosferico e le molestie olfattive di Asfalti Brianza. Almeno 20 articoli, su giornali locali e webmagazine, hanno descritto dal 2017 a oggi l'attività dei Comitati (Concorezzo,Monza e S.Albino). Negli articoli sono stati sistematicamente citati i consulenti dei comitati e tutte le figure che hanno "animato" la vicenda, sindaci compresi. Non ho mai ricevuto una telefonata per sapere cosa stava succedendo e se figli e nipoti erano al sicuro. L'ultimo, dei numerosi articoli, apparso su Concorezzo.org ,sul blog del comitato di S. Albino e in settimana sul Cittadino, comincia "velatamente " a dare fastidio. Forse per aver ringraziato il sindaco di Concorezzo e tutti i consulenti tra i quali uno in lista per le prossime elezioni? Morale, si è più preoccupati per la citazione di un avversario politico che per la salute di tutti i cittadini.", si è sfogato Egardi su facebook.

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Cronaca

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Asfalti Brianza, lo sfogo del consulente

Concorezzo. Qualcuno pensa più alla politica che alla salute dei cittadini. E' durissimo lo sfogo di Remo Egardi, esperto in politiche dell'ambiente e tra i consulenti che da sempre si sono occupati del caso Asfalti Brianza. Il recente comunicato stampa che ha fatto il punto della situazione e prospettato finalmente una soluzione, non è stato gradito da qualche candidato alle Comunali, che vi ha letto una sorta di endorsement nei confronti

asfalti_concorezzo.jpegConcorezzo. I "fumi" del Malcantone tornano al centro del confronto politico e amministrativo. Mercoledì, in Municipio, si è svolto il tavolo di confronto su Asfalti Brianza, l'azienda al centro delle polemiche sollevate da centinaia di cittadini che vivono al confine tra Concorezzo,Monza e Brugherio (le lamentele da Monza arrivano anche dal quartiere Libertà). Il problema è noto: durante la preparazione del materiale utilizzato per aslfatare le strade, i residenti della zona percepiscono odori e soprattutto accuserebbero bruciori agli occhi e alla gola.

In Municipio erano presenti Comune di Concorezzo e Monza, Provincia di Monza, funzionari di Arpa, Ats (ex Asl), comitati cittadini di Monza e Concorezzo, oltre ovviamente ai rappresentanti di Asfalti Brianza.

Se l'azienda, dal canto suo, ha portato dati che dimostrebbero la regolarità delle emissioni entro i limiti previsti dall'autorizzazione a operare, dall'altra parte i cittadini continuano a lamentare forti disagi e chiedono nuove analisi rispetto a quelle prodotte dal privato. Non solo. Il Comitato concorezzese presenterà due vie d'uscita: un progetto per un ulteriore abbattimento delle emissioni o una proposta di diversa collocazione urbanistica dell'attività. Asfalti Brianza si è detta disponibile a valutare le proposte. 

UN ANNO FA LA RELAZIONE DELL'ARPA

A luglio 2017 era arrivata in Comune un'attesa relazione dagli esperti di Regione Lombardia. Arpa nella sua relazione evidenziava che durante il sopralluogo non erano state accertate "emissioni odorigene". Alla luce del fatto chesarebbe stata rivista una autorizzazione, si invitava il Comune a "richiedere alla ditta la realizzazione di indagini ambientali quali-quantitative volte a determinare l'efficacia delle azioni intraprese nonché a sviluppare una valutazione della dispersione e della ricaduta al suolo delle sostanze monitorate". Il Comune aveva quindi richiesto alla ditta un registro più dettagliato delle lavorazioni, la pulizia di una cisterna, la sostituzione di alcuni componenti che causerebbero la fuoriuscita di materiali, la chiusura dei secchi con il bitume raccolto da eventuali perdite, l'eventuale trasporto dei materiali con camoion protetti per evitare la dispersione in aria di emissioni.

Arpa premetteva nella sua relazione che "la valutazione del disturbo olfattivo e la sua regolamentazione rappresentano aspetti caratterizzati da elevata complessità, dal momento che l'inquinamento olfattivo è strettamente associato alla percezione umana". L'agenzia regionale, allo stesso tempo, aveva chiesto ai responsabili dell'azienda di tenere un registro più dettagliato delle differenti lavorazioni, in modo da poter comparare segnalazioni dei cittadini con il tipo di attività in corso. A parte alcune note sui processi lavorativi, la relazione trasmessa da Arpa al Comune era sostanzialmente una fotografia di quanto avviene all'interno anche se, come aveva rilevato l'Amministrazione, durante il sopralluogo l'attività era ridotta a circa il 30% del potenziale, quindi ben al di sotto degli standard abituali.

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Cronaca

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Asfalti Brianza, novità sui fumi al Malcantone

Concorezzo. I "fumi" del Malcantone tornano al centro del confronto politico e amministrativo. Mercoledì, in Municipio, si è svolto il tavolo di confronto su Asfalti Brianza, l'azienda al centro delle polemiche sollevate da centinaia di cittadini che vivono al confine tra Concorezzo,Monza e Brugherio (le lamentele da Monza arrivano anche dal quartiere Libertà). Il problema è noto: durante la preparazione del materiale utilizzato per aslf

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Concorezzo. Un'altra diffida ufficiale ad Asfalti Brianza. Questa volta la Provincia richiama all'ordine l'azienda al centro delle proteste di quattro Comuni, le intima di rispettare le prescrizioni precedenti e le vieta nel modo più assoluto di scaricare le acque meteoriche in fognatura.

La preoccupante vicenda della ditta di via per Imbersago si arricchisce di un nuovo capitolo. Questa mattina al protocollo del Comune di Concorezzo è arrivato il documento firmato da un dirigente dell'ente provinciale.

IL RICHIAMO. Nelle premesse alla diffida si ricorda che ASFALTI BRIANZA S.r.l. non ha svolto tutte le attività necessarie a rientrare dalla Diffida dell’Ufficio ATO MB n. 66/2019, in particolare non ha ancora provveduto ad adeguare la rete fognaria del proprio insediamento produttivo ai dettami del Regolamento Regionale n. 4/2006. Non solo. Il documento evidenzia come l’area di piazzale, tra cui anche quella adibita a stoccaggio di rifiuti non pericolosi, ricade parzialmente in fascia di rispetto di un pozzo a uso idropotabile (denominato “Malcantone”); la mancata rimozione di rifiuti dall’area di piazzale non consente di verificare l’effettiva impermeabilizzazione dell’area. "La suesposta situazione (la mancata rimozione di rifiuti e l’impossibilità di verificare l’effettiva impermeabilizzazione della pavimentazione del piazzale) costituisce una situazione di pericolo per la salute pubblica e l’ambiente".

INADEMPIENZE. Il documento della Provincia, che arriva a parlare di "revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazione di pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente", evidenzia, a carico della società ASFALTI BRIANZA S.r.l., "la presenza di inadempienze di tipo tecnico/impiantistico rispetto alle prescrizioni dell’Allegato Tecnico (Parte C) dell’Autorizzazione Dirigenziale R.G. n. 1847/2016 del 24 ottobre 2016; nello specifico, risulta evidente il mancato e perdurante inadempimento da parte dell’Impresa della prescrizione n. 13 dell’Allegato Tecnico (Parte C) dell’Autorizzazione Dirigenziale R.G. n.1847/2016 del 24 ottobre 2016".

LA DIFFIDA. La Provincia ha così deciso di "adottare nei confronti della società ASFALTI BRIANZA S.r.l. un provvedimento di diffida e contestuale sospensione del titolo “autorizzazione agli scarichi in fognatura”, ai sensi dell’articolo 130, comma 1 lett. b) del D.lgs. n. 152/06 e s.m.i., affinché l’attività produttiva sia esercitata nell’integrale rispetto delle prescrizioni dettate dalla vigente Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), assegnando quindi all’Impresa interessata una tempistica entro la quale devono essere eliminate dalla Società le inottemperanze alla base del presente provvedimento.

In particolare il documento

DETERMINA

1.       di diffidare, ai sensi dell’articolo 130 comma 1 lett. b) del D.lgs. n. 152/06 e s.m.i., la società ASFALTI BRIANZA S.r.l. - con sede legale e insediamento produttivo in comune di Concorezzo (MB) alla Via per Imbersago n. 134/2 - a ottemperare integralmente le prescrizioni che sono previste dall’Autorizzazione Dirigenziale R.G. n. 1847/2016 del 24 ottobre 2016 e, in particolare, a eseguire tutte le opere di adeguamento della rete fognaria dell’insediamento produttivo;

2.       di sospendere, ai sensi dell’articolo 130 comma 1 lettera b) del D.lgs. n. 152/06 e s.m.i., alla società ASFALTI BRIANZA S.r.l. il titolo “autorizzazione agli scarichi in fognatura”, per un periodo di 30 giorni a decorrere dalla notificazione del presente provvedimento

E COMUNICA CHE

3.       durante il periodo di sospensione del titolo “autorizzazione agli scarichi in fognatura”, alla società ASFALTI BRIANZA S.r.l. è fatto assoluto divieto di:

a.       scaricare acque meteoriche in fognatura, a eccezione dei reflui domestici (sempre ammessi in pubblica fognatura, nell’osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato e approvati dall’ente di governo dell’ambito) e assimilabili ai domestici

b.       scaricare acque reflue in altro recapito, diverso dalla pubblica fognatura;

4.       la società ASFALTI BRIANZA S.r.l. avrà l’obbligo di gestire le acque meteoriche del proprio insediamento produttivo esclusivamente come rifiuti, conferendole periodicamente a Ditte autorizzate al loro smaltimento/recupero.

A tale scopo, l’Azienda dovrà trasmettere a questa Provincia (nonché al Comune di Concorezzo, all’Ufficio ATO-MB, al Gestore del Servizio Idrico integrato, al Dipartimento ARPA competente per territorio e alla Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Monza e della Brianza) – con una periodicità di 10 giorni – copia della documentazione che attesti l’avvenuto smaltimento delle acque meteoriche provenienti dalle proprie attività (FIR). Si fa presente che qualora la società ASFALTI BRIANZA S.r.l. non ottemperi alle prescrizioni sopra indicate, quest’Amministrazione potrà assumere gli ulteriori provvedimenti che sono previsti dall’art. 130 del D.lgs. n.152/2006 e s.m.i.

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Cronaca

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Asfalti Brianza, Provincia minaccia revoca autorizzazione

Concorezzo. Un'altra diffida ufficiale ad Asfalti Brianza. Questa volta la Provincia richiama all'ordine l'azienda al centro delle proteste di quattro Comuni, le intima di rispettare le prescrizioni precedenti e le vieta nel modo più assoluto di scaricare le acque meteoriche in fognatura. La preoccupante vicenda della ditta di via per Imbersago si arricchisce di un nuovo capitolo. Questa mattina al protocollo del Comune di Concorezzo è arriv

facciuto_beretta.jpgConcorezzo. Una bufala clamorosa. Non usa mezze parole la sezione cittadina della Lega per bollare l'ennesimo post su Asfalti Brianza, diffuso dal capogruppo della Rondine, Francesco Facciuto, e dal suo portavoce, Isacco Beretta, attivissimo nell'incollare su facebook i proclami del leader. Questa volta, però, la "sparata" conterrebbe un sacco di imprecisioni e falsità. 

L'affondo della Lega

L'ENNESIMA BUFALA DELLA RONDINE

Vi ricordate quelli che strillavano che l'area del centro tennis fosse stata messa in vendita mentre era invece in corso una gara per affidarne la nuova gestione ?

Ecco, sono tornati e questa volta regalano la bufala sul loro argomento preferito, Asfalti Brianza.

Vicenda complessa che ha bisogno di essere trattata seriamente e non da strilloni di terza serie.

COSA DICE LA RONDINE ?

Asfalti Brianza ha chiesto di poter aumentare in modo molto significativo i volumi di produzione, per utilizzare il fresato nel ciclo produttivo. Dalla lettura delle carte apprendiamo che il Comune di Concorezzo ha depositato, prima dello svolgersi della Conferenza dei Servizi dell'8 luglio, un parere favorevole alle richieste dell'azienda, a condizione fossero recepiti non ben specificati interventi di mitigazione.

FALSO !

Il Comune si deve esprimere su quella procedura su vincoli urbanistici che l'azienda rispetta e quindi dal punto di vista urbanistico il parere tecnico è positivo MA proprio per la gravità della situazione quel parere è stato vincolato alla risoluzione delle problematiche ambientali, di emissioni e impatto olfattivo. Tradotto : quel parare sarebbe positivo solo se non esistessero problematiche emissive, ambientali e olfattive.

COSA DICE LA RONDINE ?

E' seguita una dura presa di posizione dei comuni di Monza, Brugherio e Agrate nella detta Conferenza, come dimostra il verbale depositato agli atti. Il giorno dopo il Comune di Concorezzo ci ha ripensato: ha infatti notificato una "revoca" del parere in questione.

FALSO !

Nello stesso verbale dove il Comune parla dei vincoli urbanistici(nello stesso verbale !), il Comune fa presente che sulla base di quanto emerso in quella conferenza, si sarebbe riservato di rivedere il parere urbanistico per dare priorità alla questione sanitaria e così ha fatto il giorno dopo revocando il parere tecnico. Quindi una decisione già presa in Conferenza e non condizionata dagli altri Comuni con i quali Concorezzo continua a collaborare strettamente.

Capiamo la volontà della Rondine di fare continua bagarre su Asfalti Brianza ma ci sembra doveroso replicare alle strumentalizzazioni.

E mentre la Rondine continua a vivere solo di post su Facebook (sono pari a zero le loro proposte concrete depositate su questa vicenda), la nostra amministrazione comunale lavora su tutti i fronti per risolvere con serietà un problema complesso che deve ormai trovare una soluzione in tempi rapidi.

Beretta smentito anche su Facebook

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Botta e risposta al vetriolo sul gruppo Facebook Agrate Brianza, dove il portavoce Isacco Beretta aveva postato lo j'accuse della Rondine. "Falso", accusa un cittadino agratese riferendosi al post della Rondine. "Ho letto i documenti, il parere favorevole era nell'uso del fresato condizionato alla modifica di impianti che filtrssero fumi e odori. Non avendo avuto assicurazione di ciò il parere è stato ritirato", precisa il cittadino smontando il teorema delle rondini.

 

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Cronaca

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Asfalti Brianza, scivolone delle rondini Facciuto-Beretta

Concorezzo. Una bufala clamorosa. Non usa mezze parole la sezione cittadina della Lega per bollare l'ennesimo post su Asfalti Brianza, diffuso dal capogruppo della Rondine, Francesco Facciuto, e dal suo portavoce, Isacco Beretta, attivissimo nell'incollare su facebook i proclami del leader. Questa volta, però, la "sparata" conterrebbe un sacco di imprecisioni e falsità.  L'affondo della Lega L'ENNESIMA BUFALA DELLA RONDINE Vi ricordate

iene_concorezzo.jpgConcorezzo. Da anni centinaia di cittadini di Concorezzo alle porte di Milano accusano asma e malori. Abitano tutti vicino alla Asfalti Brianza che produce asfalto per le strade. Perché nessuno interviene? Alessandro De Giuseppe ha accompagnato il sindaco nello stabilimento nel cuore della notte, quando c’è il picco di emissioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1

VIDEO ANTEPRIMA

Mal di gola, bruciori agli occhi, asma sono solo alcuni dei malori che accusano alcune centinaia di residenti di Concorezzo alle porte di Milano. Tutti abitano vicino allo stabilimento Asfalti Brianza che come suggerisce il suo nome produce asfalti per le strade. Alessandro De Giuseppe ha raccolto i problemi dei cittadini che da anni chiedono l’intervento delle istituzioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 va in onda il servizio di cui vi proponiamo un’anticipazione qui sopra.

La Asfalti Brianza è un impianto industriale che produce asfalto. Per la legge si tratta di un’azienda insalubre di prima classe perché produce gas che potrebbero essere nocivi. Per questo dovrebbe sorgere “lontano dalle abitazioni” come è scritto negli atti invece si trova a poche centinaia di metri dai centri abitati.

“Verso le 23 si accendono questi camini non respiriamo più”, sostiene un residente. Ad Asfalti Brianza è consentito lavorare perché secondo i proprietari e le autorità del territorio non reca danno alla popolazione. Nel cuore della notte quando i cittadini accusano il picco di malori e miasmi provenienti dai camini dello stabilimento. Non ci resta che andare a citofonare al sindaco.

Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 ricostruiamo questa vicenda parlando con tutti i soggetti coinvolti.

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Cronaca

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Asfalti Brianza, stasera il servizio delle Iene

Concorezzo. Da anni centinaia di cittadini di Concorezzo alle porte di Milano accusano asma e malori. Abitano tutti vicino alla Asfalti Brianza che produce asfalto per le strade. Perché nessuno interviene? Alessandro De Giuseppe ha accompagnato il sindaco nello stabilimento nel cuore della notte, quando c’è il picco di emissioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 VIDEO ANTEPRIMA Mal di gola, bruciori agli occhi, asma sono solo alcuni