Il Monza perde con l'Atalanta ma si salva matematicamente

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MONZA-ATALANTA 1-2
 
Sconfitta amara per il Monza nel derby con l’Atalanta disputato all’U-Power Stadium in una serata gelida come mai si ricordava ad aprile: il pallone carambolato sul palo della porta orobica all’ultimo respiro del match ha condannato i brianzoli a una immeritata sconfitta, che così conferma la squadra allenata da Gian Piero Gasperini come l’unica contro cui i biancorossi hanno sempre perso in Serie A. E purtroppo con questa sconfitta il bilancio dell’ultimo periodo di capitan Pessina e compagni si fa ancora più negativo: 3 sconfitte e 1 pareggio in 4 gare. L’unica notizia positiva della giornata è stata la certezza della salvezza giunta matematicamente a 5 giornate dal termine (l’anno scorso era arrivata a 6 giornate dalla fine). Per il tecnico Raffaele Palladino, invece, non è stata l’unica notizia positiva perché in sala stampa ha trattato la sconfitta di oggi contro le riserve dell’Atalanta come una vittoria perché il Monza ha giocato bene e tanto gli basta. Abbiamo scritto riserve perché l’allenatore dei bergamaschi ha operato un ampio “turnover” avendo giocato i titolari giovedì in Europa League e dovendo giocare ancora mercoledì prossimo in Coppa Italia.
 
Palladino ha confermato il sistema 4-2-3-1, ma ha dovuto fare i conti con la differenza di qualità tecnica tra le due compagini, evidenziatasi in particolare in attacco, dove mentre gli orobici hanno capitalizzato 2 delle 3 grandi occasioni avute, i brianzoli ne hanno trasformate in gol solo 1 su 4.
 
Per la sfida odierna il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre degli squalificati Gomez e Akpa-Akpro e degli infortunati Bettella, Machìn, Mota e Ciurria, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Bologna, in difesa Kyriakopoulos per Andrea Carboni e a centrocampo Gagliardini per Akpa-Akpro. L’Atalanta era priva solo dell’infortunato Scalvini.
 
I 13983 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui quasi 3mila di fede nerazzurra, hanno osservato all’inizio un minuto di raccoglimento per Mattia Giani, il calciatore dilettante morto tragicamente una settimana fa dopo un malore sul terreno di gioco. La prima occasione capita al Monza al 2’: Kyriakopoulos non arriva con convinzione sul cross dalla destra di Zerbin che attraversa tutta l’area piccola nerazzurra. L’Atalanta risponde all’8’ con Kolasinac che vince un rimpallo e s’invola verso Di Gregorio, bravo a chiudergli lo specchio della porta; sulla respinta del portiere calcia Lookman ma manda alto. 1’ dopo il nerazzurro Holm crossa per Tourè che di testa manda fuori. La gara resta vivace, ma le occasioni latitano da entrambe le parti per la mancanza di guizzi importanti negli ultimi 15 metri di campo. Al 31’ il biancorosso Birindelli prova da 25 metri ma tira a lato. Al 36’ Carnesecchi respinge una conclusione dalla distanza di Zerbin e Colpani dopo aver recuperato la sfera la calcia sull’esterno della rete. Al 44’ Lookman batte un corner e De Ketelaere di testa anticipa Gagliardini mandando in vantaggio l’Atalanta.
 
I bergamaschi iniziano bene il secondo tempo e al 6’ Lookman entra in area da posizione defilata e dopo una serie di finte scarica il destro sulla sagoma di Di Gregorio. Palladino cambia Colpani con Valentin Carboni e 1’ dopo Gagliardini di testa manda alto di poco. Al 20’ il greco viene sostituito da Maldini. Al 24’ Pessina manda incredibilmente alto da ottima posizione. La legge del gol fallito, gol subito viene applicata dall’Atalanta: Loookman entra in area e quasi dal fondo serve in mezzo Tourè che gonfia la rete. Al 30’ un destro di De Roon da fuori area viene bloccato in due tempi da Di Gregorio. 3’ più tardi Palladino procede a un triplice cambio: fuori Izzo, Gagliardini e Djuric e dentro D’Ambrosio, Caldirola e Colombo. La mossa fa abbassare l'Atalanta che accusa qualche passaggio a vuoto e il Monza prova ad approfittarne. Al 44’ si assiste a un’azione personale di Maldini che da una ventina di metri infila l’angolino alla sinistra di Carnesecchi. La rete dà la carica ai brianzoli che all’ultimo secondo dei 5’ di recupero accarezzano il pareggio: la palla perviene al limite dell’area orobica a Bondo che fa ammattire i difensori bergamaschi e poi scarica la sfera a Maldini il cui rasoterra lento incoccia il palo, attraversa tutta la linea di porta ed esce. Sulla disperazione di calciatori e tifosi biancorossi arriva il triplice fischio dell’arbitro Giua.
 
In sala stampa Palladino ha mostrato lo stesso grande soddisfazione nonostante la sconfitta: “Ho fatto i complimenti alla squadra per la grande partita disputata contro una grande squadra che ha un grande allenatore. Oggi abbiamo rischiato poco, prendendo un gol da un calcio piazzato. Le sostituzioni hanno cambiato l’inerzia della partita, facendo abbassare l’Atalanta e facendoci trovare il gol dell’1-2; e poi abbiamo colpito un palo nel finale. Meritavamo di più perché è stata la partita più completa da quando alleno il Monza. Purtroppo è stata decisa dai dettagli: siamo stati troppo leggeri in area avversaria e distratti in occasione del secondo gol. Zerbin? Mi è piaciuto tutto di lui stasera e tra l’altro ha finito la partita giocando da terzino. Maldini? Bravissimo ma deve essere capace di spaccare la partita anche quando la inizia. Pessina? Fa la sottopunta benissimo perché si trova a meraviglia con Djuric. La Serie A confermata? Giocarla per il terzo anno è per tutta Monza motivo di grande orgoglio. Quest’anno abbiamo scalato una montagna”.
 
Gasperini era paradossalmente meno sereno: “Quelli di oggi sono tre punti fondamentali per la qualificazione alle coppe europee, però siamo in ritardo per la qualificazione alla Champions League. Oggi abbiamo rischiato nel finale perché i nostri cambi non sono andati bene mentre quelli del Monza sì”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato 27 aprile alle ore 15 allo Stadio Ettore Giardiniero di Lecce per affrontare la compagine salentina, lanciata verso la salvezza dopo il cambio in panchina avvenuto 5 partite fa, che sono fruttate la bellezza di 10 punti.
 
 
FOTO AC MONZA