
MONZA-VIRTUS ENTELLA 5-0
Tutto facile per il Monza nel turno infrasettimanale di campionato contro il fanalino di coda Virtus Entella: all’U-Power Stadium i biancorossi rifilano una “manita” alla compagine di Chiavari, che già sabato scorso aveva subito 5 gol in Liguria contro l’Empoli (e altrettanti alla sesta giornata da parte del Lecce). E così, mentre i brianzoli centrano il secondo successo consecutivo, che rinvigorisce i sogni di promozione, i biancocelesti del Tigullio inanellano la quarta sconfitta di fila e rinviano per l’ennesima volta il brindisi per la prima vittoria in campionato (e i pareggi sono solo 5 in 12 partite).
Per l’allenatore del Monza, Cristian Brocchi, si è trattata anche di una vendetta personale, dato che 4 anni fa sulla panchina del Brescia aveva perso per 4-0 al Comunale di Chiavari. Se l’ex giocatore biancorosso Vincenzo Vivarini, ora tecnico dell’Entella, oggi lamentava le assenze di De Col, Brescianini, Mazzocco, Morosini, Rodriguez e Morra, quello di casa doveva fare i conti con gli infortuni di Finotto, Paletta e D’Errico, gli ultimi due titolari e dunque sostituiti in campo rispettivamente da Bettella e Barillà. Il neoacquisto Balotelli non è stato convocato, così come già avvenuto per il match di sabato scorso a Venezia, e non era neanche presente allo stadio, dove invece era ospite in tribuna un altro ex “bomber” della Nazionale italiana, Christian Vieri. Da evidenziare che stavolta Brocchi non ha praticamente fatto “turnover” nell’infrasettimanale, limitandosi a preferire Armellino e Gytkyaer rispettivamente a Frattesi e Maric. Non è un buon segno perché significa che, visti i precedenti risultati non brillanti del martedì e mercoledì (tra campionato e Coppa Italia 3 pareggi e 1 sconfitta contro le formazioni di pari categoria), non si fida più delle seconde linee che, stando alle dichiarazioni di inizio stagione, dovrebbero valere quanto le prime. È un segnale che fa pensare a un’altra mini-rivoluzione nel prossimo mercato di gennaio.
La prima occasione del match è sui piedi del biancoceleste Koutsoupias, che al 7’ spara alto di poco da ottima posizione. Ma dopo 3’ il Monza passa in vantaggio: Fossati batte un corner, Bellusci spizza per Boateng che da solo colpisce di testa battendo Russo, per la prima volta titolare al posto di Borra. Al 24’ un destro dal limite di Mota viene bloccato a terra da Russo. Al 28’ Fossati batte un altro calcio d’angolo, stavolta direttamente per Boateng che al volo costringe il portiere ospite alla deviazione in corner. Sul calcio d’angolo seguente la palla finisce ancora al “Principe” che di testa infila la rete in fotocopia del primo gol, esibendosi poi in una serie di capriole di quelle che non faceva da tempo. Al 36’ Carlos Augusto fa filtrare la sfera in avanti per Mota che con un tocco pregevole di destro serve al centro Gytkjaer, ma il centravanti danese in scivolata si vede respingere la conclusione da Russo. Nel finale di tempo ci provano, senza successo, Barillà, ancora Gytkjaer e ancora Mota.
Il portoghese è scatenato anche a inizio ripresa con due occasioni non trasformate, ma al 28’, dopo una botta di Armellino uscita fuori di poco e l’ingresso di Frattesi per Boateng, riesce finalmente a gonfiare la rete mandando il pallone servitogli alla perfezione da Gytkjaer a fil di palo. Sul 3-0 il dominio del Monza finisce, per evidenti problemi di tenuta fisica, e l’Entella prova a reagire, ma il siluro di Brunori da 25 metri è respinto in tuffo da Di Gregorio. Sampirisi, Colpani e Maric rilevano rispettivamente gli stanchi e acciaccati Carlos Augusto, Barillà e Mota. Proprio Sampirisi riesce in 12’, prima e dopo la sostituzione di Donati con Lepore, a firmare una doppietta (la prima in carriera), con un missile terra-aria e a conclusione di un contropiede, arrotondando il punteggio e invitando praticamente l’arbitro a chiudere la partita senza recupero.
In sala stampa il difensore si è dichiarato “contento per me, ma soprattutto per la squadra. Il gol l’ho dedicato al mio secondo figlio. Abbiamo dato un segnale che ci siamo anche noi nella lotta per vincere il campionato. Però ora bisogna dare continuità”.
Nonostante la squadra abbia fornito la miglior prestazione stagionale Brocchi è rimasto coi piedi per terra: “Dobbiamo lavorare sempre con la massima concentrazione e da squadra come abbiamo fatto oggi. Sono molto contento dei ragazzi. Boateng? A livello di personalità è qualcosa di grandissimo. Balotelli? Ha bisogno di un periodo di allenamenti. Sta lavorando bene, con voglia”.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 16 allo stadio Adriatico di Pescara.
FOTO BUZZI
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MONZA-VIRTUS ENTELLA 5-0
Tutto facile per il Monza nel turno infrasettimanale di campionato contro il fanalino di coda Virtus Entella: all’U-Power Stadium i biancorossi rifilano una “manita” alla compagine di Chiavari, che già sabato scorso aveva subito 5 gol in Liguria contro l’Empoli (e altrettanti alla sesta giornata da parte del Lecce). E così, mentre i brianzoli centrano il secondo successo consecutivo, che rinvigori

EMPOLI-MONZA 1-0
Niente poker per il nuovo allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che dopo tre roboanti successi è incappato nella prima sconfitta della sua gestione della prima squadra. Contro l’Empoli i brianzoli hanno giocato benino, ma dopo aver commesso l’errore in difesa costato la sconfitta (tra l’altro è stata la prima rete subita dal cambio di panchina) non sono stati in grado di impensierire seriamente la retroguardia toscana. Si è assistito a un bel gran girare di palla, comunque più veloce rispetto all’era Stroppa, ma in area il solo Gytkjaer, peraltro in giornata no, non poteva incidere più di tanto. E così prosegue l’astinenza di successi biancorossi a Empoli, che dura da ben 32 anni.
Palladino ha oggi dovuto fare a meno dell’infortunato Izzo, sostituito da Marlon. Per il resto ha confermato la formazione vittoriosa sullo Spezia. Il tecnico dei toscani Paolo Zanetti non ha avuto invece a disposizione gli infortunati Ismajili, Akpa-Akpro e Grassi.
Dopo un avvio di studio l’Empoli accende i fuochi al 9’ con Satriano che a tu per tu con Di Gregorio si fa ipnotizzare dal portiere biancorosso, bravo a deviargli in uscita disperata la conclusione. 2’ più tardi, però, dopo due tentativi sotto porta di Satriano neutralizzati da Di Gregorio è Haas a gonfiare la rete per il vantaggio azzurro. La squadra di casa va vicina al gol anche al 25’ quando Destro calcia al volo centrando il palo. Il Monza gira bene la palla ma non si rende pericoloso fino al 36’: Gytkjaer calcia una punizione dai 20 metri mandando la sfera fuori di non molto. Nel finale di tempo si mette in mostra Carlos Augusto, prima con un tiro cross che sfila a lato di poco e poi con un sinistro da buona posizione sballato.
Il Monza si presenta nella ripresa con in campo Donati al posto di un opaco Marlon. Al 5’ un calcio di punizione di Bandinelli si infila in rete ma il gol non viene convalidato perché la battuta doveva essere indiretta. All’8’ una gran botta di Carlos Augusto dai 20 metri passa a fil di palo. 3’ dopo Donati salva di testa sulla linea una conclusione di Luperto. Palladino cambia i due trequartisti Pessina e Caprari con Colpani e D’Alessandro, ma dopo un sinistro di Colpani parato a terra da Vicario il Monza continua a non pungere in area avversaria. Anzi, è l’Empoli che si scatena in contropiede andando vicino al raddoppio due volte con Bajrami e poi con Bandinelli, quest’ultimo stoppato da Di Gregorio in uscita. Tra i brianzoli Birindelli sostituisce Ciurria e 10’ dopo Barberis rileva Pablo Marì. L’unica occasione vera per pareggiare arriva al 44’ quando Vicario para in due tempi una botta di D’Alessandro. Il finale è nervoso e ad avere la peggio è Rovella che si fa espellere a pochi secondi dal triplice fischio: salterà dunque almeno il derby col Milan a San Siro di sabato prossimo.
In sala stampa Zanetti ha così fotografato il match: “Ci aspettavamo una partita difficile per la diversa condizione psicologica delle due squadre. Però siamo stati bravi a interpretare la gara, procurandoci diverse occasioni per chiuderla dopo il vantaggio. Loro attaccavano in tanti ma in area non avevano densità. Oggi siamo stati maturi”.
Palladino si è presentato scuro in volto: “Abbiamo disputato un’ottima gara. Siamo stati bravi, coraggiosi, vogliosi di far la partita. Dovevamo essere più precisi: il gol lo abbiamo preso perché abbiamo perso un mezzo duello. Poi siamo stati bravi a stare in partita. Abbiamo chiuso col 70% di possesso palla, abbiamo fatto tanti tiri e tanti cross, ma era la classica partita che anche se avessimo giocato per un giorno non avremmo segnato. Abbiamo costretto in difesa l’Empoli sapendo che rischiavamo le loro ripartenze. L’arbitraggio? L’Empoli perdeva tanto tempo: non ridava i palloni usciti dal campo. Gytkjaer troppo solo in area? È vero: dovevamo occupare di più l’area per chiudere le azioni. Le sostituzioni? Con l’Empoli ormai chiuso ho preferito cambiare gli esterni. E dunque ho preferito mettere D’Alessandro anziché Mota. E alla fine con l’Empoli che ormai non attaccava più ho preferito inserire un centrocampista in più. Petagna? Ha solo due allenamenti nelle gambe dopo l’infortunio: oggi non era ancora in condizione. L’espulsione di Rovella? È caduto in una provocazione e ora lo perderemo non so per quanto”.
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EMPOLI-MONZA 1-0
Niente poker per il nuovo allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che dopo tre roboanti successi è incappato nella prima sconfitta della sua gestione della prima squadra. Contro l’Empoli i brianzoli hanno giocato benino, ma dopo aver commesso l’errore in difesa costato la sconfitta (tra l’altro è stata la prima rete subita dal cambio di panchina) non sono stati in grado di impensierire seriamente la retro

Domani a Lecce (calcio d’inizio alle ore 15) l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, avrà presumibilmente l’ultima chance per rimanere ancora sulla panchina della squadra brianzola: un’altra sconfitta, e sarebbe la sesta su 6, costringerebbe la dirigenza a valutare seriamente il cambio alla guida tecnica della matricola biancorossa. Gli avversari giallorossi, allenati dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, sono diretti concorrenti nella lotta per la salvezza, aldilà dei 2 punti finora incamerati. I brianzoli si presenteranno allo Stadio Via del Mare “Ettore Giardiniero” senza gli infortunati Andrea Ranocchia e D'Alessandro.
Stroppa in conferenza stampa è apparso tranquillo e alla domanda se “in queste notti non riesce a dormire come alla vigilia dei match decisivi per la promozione in Serie A di qualche mese fa” ha risposto: “No, stavolta dormo sereno”. Poi ha proseguito: “La squadra c'è. Sono molto soddisfatto della prestazione di lunedì scorso contro l’Atalanta. È stata eccezionale, per carattere, aggressività, dominio sull’avversario, determinazione. È balzato all’occhio, però, che come in gare precedenti siamo andati meno forti nella seconda parte della partita. Bisogna gestire le energie nel modo migliore. La condizione fisica della squadra migliora di partita in partita. Però la condizione atletica varia da giocatore a giocatore. Domani affronteremo un Lecce in salute, che ha finora mantenuto uno standard di prestazione importante. Inoltre in casa è sicuramente più temibile. Ma finalmente incontreremo un avversario alla nostra portata. Comunque vada, la società sta portando avanti un certo tipo di discorso, sa in che condizioni sono arrivati diversi ragazzi, quindi ritengo che stia facendo la cosa più giusta. I risultati sono difficili da ottenere, ma c'è un lavoro che deve continuare. Manca poco a conquistare punti perché alla porta ci arriviamo. Ora bisognerebbe far gol e non prenderne in maniera leggera come abbiamo fatto anche contro l’Atalanta. Mi è dispiaciuto essere stato messo in discussione dalla stampa dopo una sola partita nonostante si sapesse in che condizioni difficili si è operato sul mercato e in che condizioni fisiche sono arrivati diversi giocatori. Rovella? Risulta evidente quello che ha dato a questa squadra. Sensi? Abbiamo dovuto fargli fare una preparazione personalizzata, stando attenti a non farlo infortunare. Sta migliorando la sua condizione. Pessina? È stato sfigato. Dopo 3 giorni che si allenava è rimasto fuori per infortunio per 45 giorni. Deve ritrovare la condizione ma già con l’Atalanta ha fatto una buona prestazione. Caprari? Se nelle due occasioni in cui si è trovato davanti al portiere avesse fatto gol ci troveremmo in una situazione diversa: lui si sarebbe sbloccato e la squadra avrebbe una consapevolezza nei propri mezzi maggiore, un’autostima maggiore. Si muove benissimo, ma non sta mostrando tutte le sue qualità. È condizionato da un infortunio di inizio stagione. Comunque anche se non segna quello che fa è molto utile per la squadra. Ferrarini? A luglio e agosto si è allenato da solo per cui è arrivato praticamente senza aver fatto la preparazione: è fuori condizione. Izzo? Sta meglio. Negli ultimi 10 giorni che è stato al Torino si è allenato a parte. Poi si è allenato con noi 2 giorni, ma lunedì non ho avuto il coraggio di farlo già giocare perché praticamente era appena arrivato. Domani sarà della partita”. Sull’esonero di Sinisa Mihajlovic ha commentato: “Mi dispiace per lui, sia come uomo che come professionista”.
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Domani a Lecce (calcio d’inizio alle ore 15) l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, avrà presumibilmente l’ultima chance per rimanere ancora sulla panchina della squadra brianzola: un’altra sconfitta, e sarebbe la sesta su 6, costringerebbe la dirigenza a valutare seriamente il cambio alla guida tecnica della matricola biancorossa. Gli avversari giallorossi, allenati dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, sono diretti concor

ROMA-MONZA3-0
Anche allo stadio Olimpico il Monza patisce una sonora sconfitta, però a differenza dei tre precedenti capitomboli la squadraallenata da Giovanni Stroppamostra un bel calcio. Il problema è che ancora troppe sono le disattenzioni difensive dei brianzoli, imperdonabili in un campionato come quello di Serie A.È paradossale che il Monza abbia nel primo tempo tenuto molto più il possesso della palla rispetto alla compagine guidata da Josè Mourinho ma che alla fine sia andato negli spogliatoi sullo 0-2. Oggi più che con l’Udinese ha pesato l’assenza contemporanea per infortunio di Pablo Mari e del suo sostituto come difensore centrale Andrea Ranocchia (oltre a D’Alessandro).Hanno dunque giocato Marrone e Caldirola(con rendimenti differenti),con lo spostamento di Carlos Augusto a centrocampo, dove il tecnico di Mulazzano ha preferito Pessina e Machin a Colpani e Valoti. Dall’altra parte Mourinho ha optato per un moderato turn-over in vista di match più impegnativi e dell’inizio dell’Europa League.
Davanti auna stadio quasi esaurito il Monza stavolta non si fa intimorire dal pubblico avversario e nei primi minuti gioca un calcio sontuoso, con i soliti fitti passaggi ma anche con verticalizzazioni interessanti. Peccato che proprio nel suo momento migliore, al 19’, un pallone spazzato via dalla difesa viene colpito di testa a centrocampo da Abraham, liberando Dybala che corre più veloce diSensi eCaldirola e batteDiGregorio con un gran sinistro.La risposta biancorossa è in un destro diCaprari dalla distanzache passaalto.Al
26’c’è anche un’ottima opportunità per Abraham, ma invece di un gran sinistroil centravanti giallorossoliscia la palla.Al32’la Roma ipoteca il match:Marrone manca clamorosamente la palla di testa e Abraham ne approfitta per servire in mezzo dove Dybala anticipa Caldirola firmando lapersonaledoppiettae il centesimo gol in Serie A.Lo stesso fantasista al45’serve inorizzontale Pellegrinicheal limite dell’area svirgola.
Stroppa lascia Marronenegli spogliatoi proponendo Molina a centrocampo, Carlos Augusto arretrato e Marlon centrale di difesa. Dopo45”Di Gregorio para in due tempi una conclusione di Dybala al termine di un contropiede romanista. All’8’Caldirola salva sultiro da ottima posizionedi Pellegrini.Col Monza sbilanciato la Roma continua a trovare praterie. All’11’Abraham si beve tutta la retroguardiabiancorossa ma alla fine calcia a lato.Per i brianzoli ci prova Caprari ma il tiro va fuori. Non va invece fuorial 16’ la zuccata di Ibanezsu corner di Pellegrini. Stroppa toglie Pessina, Caprari e Petagna per inserire Colpani, Ciurria e Mota. Proprio Ciurria fa sporcare i guanti a Rui Patricio ma per una parata agevole. Il Monza prova ad aggirare la retroguardia di casa, ma l’unico brivido al pubblico dell’Olimpico (circa 300 i tifosi giunti dalla Brianza) lo fornisce Machin scheggiando la traversa al 37’. 2’ dopo Di Gregorio salva d’istinto sul subentrato Belotti mentre nel finale c’è spazio per Bondo che rileva Sensi.
In sala stampa Stroppaè ovviamente sconsolato: “Mi dispiace aver preso gol,il primo, perché su una palla a campanile non c’è stato il giusto atteggiamento.La squadraaveva avuto unottimo approccioalla partita, sicuramente migliore rispetto a Napoli.In Serie A ogni disattenzione la paghiamo cara.Nel primo tempolasquadra miè piaciuta, ma nonriusciamo ad andare oltre al dominio del campo per parte della partita.È troppo poco. Si conclude pocoin porta. A centrocampohogiocatori con poca condizione fisica.In difesa oggi abbiamo recuperatoMarlone alla prossima recuperiamoPabloMari”.
Mourinhoha parlato bene degli avversari: “Hanno avuto più possesso palla di noi nel primo tempo.Il Monza è una squadra moltointeressante, che sicuramentefarà puntiquando recupererà i giocatoriinfortunati. Ci ha messoin difficoltà anche nel secondo tempo. L’abbraccio con l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani? Lui eSilvio Berlusconi dopoun4-0dell’Inter sul Milan vennero afarmi i complimenti. Sono persone che sanno come comportarsi nel calcio”.
Il Monza tornerà a giocare lunedì prossimo alle ore 18.30 all’U-Power Stadium contro l’Atalanta.
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ROMA-MONZA 3-0
Anche allo stadio Olimpico il Monza patisce una sonora sconfitta, però a differenza dei tre precedenti capitomboli la squadra allenata da Giovanni Stroppa mostra un bel calcio. Il problema è che ancora troppe sono le disattenzioni difensive dei brianzoli, imperdonabili in un campionato come quello di Serie A. È paradossale che il Monza abbia nel primo tempo tenuto molto più il possesso della palla rispetto alla compagine gui

MILAN-MONZA 4-1
Per la terza volta consecutiva il Monza perde col Milan in campionato subendo 4 gol, solo che nel 1982/83 (1-4 in casa e 4-0 a San Siro) era in Serie B. Per la squadra allenata da Raffaele Palladino, reduce dal successo a Udine in Coppa Italia, si tratta della seconda sconfitta consecutiva in Serie A. Unica consolazione, a livello statistico, l’aver segnato il primo gol della storia in casa del Milan in partite ufficiali al quinto tentativo.
Davanti a 72938 spettatori (ma non davanti al presidente Silvio Berlusconi, grande “ex” di giornata), che hanno fruttato un incasso di quasi 2 milioni di euro, il Monza ha disputato una gara dignitosa al cospetto dei campioni d’Italia in carica e pretendenti al prossimo scudetto. La differenza di valori era evidente però la sconfitta avrebbe potuto essere di proporzioni meno ampie se non ci fossero stati i due evitabili svarioni in fase difensiva nel primo tempo che hanno permesso ai padroni di casa di ipotecare la contesa. Come al solito il reparto migliore è stato il centrocampo, dove anche i sostituti hanno mostrato ottime cose sia in interdizione che in fase di impostazione. In attacco qualcosa di meglio si è visto rispetto alla deludente prestazione di Empoli, ma le polveri restano bagnate.
Palladino ha oggi dovuto fare a meno dello squalificato Rovella, rimpiazzato da Barberis, e ancora dell’infortunato Izzo, sostituito non più da Marlon ma da Antov. Rispetto a Empoli c’era inoltre in campo Mota al posto di Gytkjaer. Il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli non ha avuto invece a disposizione il portiere Maignan, infortunatosi nuovamente, e ha lasciato fuori per “turnover” in vista dell’importantissimo match di Champions League di martedì prossimo Tonali, Leao e Giroud.
In avvio di gara è più intraprendente il Milan ma col passare dei minuti il Monza prende coraggio e comincia a orchestrare in pari modo belle trame d’attacco. Alla prima occasione, però, i padroni di casa passano in vantaggio grazie a un’invenzione di Diaz che si fa 30 metri palla al piede praticamente senza trovare ostacoli e una volta entrato in area beffa Di Gregorio con un colpo di punta. È il 16’. Al 21’ si registra anche un’occasionissima per Rebic ma da ottima posizione viene contrastato al momento della conclusione. 1’ dopo comincia la riscossa del Monza con un sinistro debole di Ciurria che viene facilmente bloccato da Tatarusanu. Al 23’ Origi dalla distanza costringe Di Gregorio alla parata in due tempi. Al 24’ è invece una sventola di Sensi che obbliga Tatarusanu alla deviazione in corner. Al 28’ il Monza confeziona una clamorosa palla-gol: sul cross dalla destra di Ciurria arriva Carlos Augusto in tuffo a colpire di testa ma l’impatto è dritto per dritto proprio dove si trova un impietrito Tatarusanu che respinge d’istinto. Al 33’ un diagonale di Origi lambisce il palo. Al 41’ la partita di fatto si chiude quando Caldirola prima si perde Origi sulla tre quarti e poi si perde pure Diaz in marcatura in area, che aveva ricevuto palla proprio dal centravanti belga: il fantasista spagnolo non perdona infatti la leggerezza difensiva e firma la doppietta.
Il secondo tempo inizia con in campo Ranocchia al posto di Barberis. Al 3’ Di Gregorio salva la porta biancorossa uscendo a valanga su Rebic. I brianzoli rispondono 1’ dopo con un siluro di Mota intercettato da un difendente di casa. Al 9’ Carboni e Petagna sostituiscono rispettivamente Caldirola e Mota. Al 14’ Origi, contrastato da Antov e Pablo Marì, perde palla a tu per tu con Di Gregorio. 6’ più tardi, però, il centravanti belga stacca le ragnatele dal “sette” con una sassata calciata dal limite dell’area. Palladino getta nella mischia Bondo e Gytkjaer rispettivamente per Sensi e Caprari e al 25’ il Monza accorcia le distanze con un calcio di punizione magistrale di Ranocchia. Per qualche minuto si assiste a un generoso forcing brianzolo culminato al 32’ con una conclusione di Carboni in mischia respinta da Tatarusanu. Poi il Milan riprende in mano la partita e al 39’ sigilla il risultato con Leao al termine di un’azione manovrata. Il punteggio non si arrotonda ulteriormente grazie a De Ketelaere che al 48‘ si mangia un gol praticamente a porta vuota.
In sala stampa Pioli si è mostrato contento ma non contentissimo: “Sono soddisfatto della prestazione ma non è stata una partita semplice – ha esordito - Bisogna fare meglio, concedere di meno. Abbiamo segnato 4 gol a un avversario che nelle ultime 4 gare di campionato aveva subito solo 1 rete, quindi comunque abbiamo dei meriti importanti. Siamo partiti bene, da squadra con personalità. Ma nel secondo tempo dovevamo palleggiare meglio. Il Monza palleggia molto bene, portando avanti tanti giocatori, però giocando così rischia”.
Palladino si è presentato sereno in volto: “Avevo chiesto di giocare una partita con coraggio, voglia, determinazione. Sapevamo che il Milan è una squadra fortissima e che quindi se pensavamo solamente di difendere prima o poi il gol l’avremmo subito. Mi è dispiaciuto subire il primo gol per una lettura errata della situazione di gioco, ma sul 3-1 avevo la sensazione che la partita potesse riaprirsi. Poi abbiamo preso il quarto gol ancora per un errore tecnico e abbiamo smesso di stare in partita. Abbiamo il rammarico di aver sbagliato cose che di solito non sbagliamo. Sono comunque soddisfatto della prestazione perché i ragazzi hanno dato tutto. Pioli ci ha fatto i complimenti e io li ho fatti a lui. La mia squadra sta crescendo. Se sono pentito delle scelte di formazione fatte? No, sono state ragionate in base all’avversario che dovevamo affrontare. Rovella? È un giocatore fondamentale per dinamismo, qualità tecnica, imprevedibilità, personalità. Chi oggi l’ha sostituito ha comunque dato il massimo. Galliani? Alla fine era anche lui soddisfatto perché ha visto la squadra in crescita. Le mie emozioni di oggi? Tantissime: lo stadio pieno, Galliani emozionato sia prima che dopo la partita, i ragazzi carichi prima della partita...”.
FOTO AC MONZA
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MILAN-MONZA 4-1
Per la terza volta consecutiva il Monza perde col Milan in campionato subendo 4 gol, solo che nel 1982/83 (1-4 in casa e 4-0 a San Siro) era in Serie B. Per la squadra allenata da Raffaele Palladino, reduce dal successo a Udine in Coppa Italia, si tratta della seconda sconfitta consecutiva in Serie A. Unica consolazione, a livello statistico, l’aver segnato il primo gol della storia in casa del Milan in partite uf

I tifosi del Monza stanno per festeggiare il Natale più bello della loro vita da supporters perché sarà un Natale di Serie A. Come da tradizione anche il settore giovanile della società biancorossa lo festeggia, ovviamente in anticipo, ma per il secondo anno consecutivo è stato denominato "AC Monza Christmas Talent". E pure quest'anno la festa si è tenuta all'Arena di Monza, oggi e davanti ai genitori dei ragazzi e delle ragazze biancorossi.
Dopo la sfilata di tutte le formazioni giovanili è stato trasmesso sui maxischermi del palazzetto dello sport un "videosaluto" dell'allenatore della prima squadra Raffaele Palladino, assente fisicamente perché impegnato a un corso per allenatori a Coverciano. "Non bisogna impegnarsi solo sul campo - ha detto l'ex "trainer" della Primavera rivolgendosi ai piccoli atleti biancorossi - ma anche a scuola e in famiglia perché non bisogna essere solo bravi calciatori ma brave persone".
Il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani ha sottolineato l'eccezionalità dell'annata che sta per chiudersi: "La prima promozione in Serie A della storia è stata una cosa pazzesca che io sognavo da più di 50 anni. Alle 23.12 del 29 maggio ho provato più emozioni che in occasione delle cinque vittorie in Champions League col Milan. Bisogna ringraziare per tutto il presidente Silvio Berlusconi. Bisogna ringraziarlo anche per i lavori eseguiti al Centro sportivo Monzello: ora la nostra è l'unica società di Serie A che fa giocare tutte le sue squadre, che sono 16, nella stessa struttura". Per la cronaca il Christmas Talent è stato vinto dall'Under 9.
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I tifosi del Monza stanno per festeggiare il Natale più bello della loro vita da supporters perché sarà un Natale di Serie A. Come da tradizione anche il settore giovanile della società biancorossa lo festeggia, ovviamente in anticipo, ma per il secondo anno consecutivo è stato denominato "AC Monza Christmas Talent". E pure quest'anno la festa si è tenuta all'Arena di Monza, oggi e davanti ai genitori dei ragazzi e delle ragazze biancoro

LAZIO-MONZA 1-0
Anche stavolta il Monza è uscito sconfitto dall’Olimpico, ma se contro la Roma aveva meritato di perdere (anche se forse non per 3-0), contro la Lazio avrebbe meritato di portare a casa un pareggio. I brianzoli hanno tenuto molto bene il possesso della palla (più degli avversari) e si sono resi pericolosi in diverse occasioni nel primo tempo, ma la Lazio ha sfruttato l’unico errore di Di Gregorio per portarsi in vantaggio nella ripresa e poi amministrare il “golletto” di vantaggio. Nonostante i cambi i biancorossi non sono più riusciti a impensierire gli avversari: non recuperare mai quando si va in svantaggio è una brutta costante di questa prima stagione in Serie A. E’ evidente che manca al gruppo il “bomber” in grado di risolvere da solo le situazioni di equilibrio tra le squadre in campo. Al mercato di riparazione di gennaio sarà il primo intervento da effettuare da parte della società.
Contro i biancazzurri Palladino ha dovuto fare a meno di tre titolari: Pablo Marì, Sensi e Mota. Ha dunque proposto Donati in difesa, Ranocchia a centrocampo e Petagna in attacco. Inoltre ha fatto riposare, in vista della sfida di domenica prossima all’U-Power Stadium contro la Salernitana, Rovella e Caprari, rimpiazzati da Colpani e Machin.
Il tecnico dei laziali Maurizio Sarri lamentava le assenze di Zaccagni e Patric.
Il match, giocato davanti a 36mila spettatori, si mostra subito gradevole alla vista. Al 4’ un sinistro del laziale Milinkovic Savic va alto di poco. Il Monza risponde al 10’ con un debole sinistro di Colpani: però Provedel invece di trattenere il pallone lo devia in corner. 3’ dopo i biancorossi vanno in gol al termine di un’azione favolosa (Colpani riceve palla da Ciurria sull’out destro e crossa in mezzo per Petagna che insacca di tacco), ma il Var intravvede un fuorigioco di pochi centimetri. I padroni di casa, rinfrancati, premono sull’acceleratore, ma non creano grossi pericoli alla porta difesa da Di Gregorio fino al 36’, quando Felipe Anderson dalla linea di fondo serve indietro per Vecino che in corsa da buona posizione manda fuori. Sul ribaltamento di fronte Machin spara alle stelle un rigore in movimento. E 1’ dopo il Monza va ancora vicino al gol con Colpani, che al termine di un contropiede scarica dal limite dell’area un sinistro rasoterra che lambisce il palo.
L’avvio di secondo tempo vede un Monza sempre molto attento e una Lazio sempre più nervosa. Al 13’ Marlon e Rovella sostituiscono Donati e Machìn. Al 19’ Milinkovic Savic non aggancia un pallone in acrobazia. Al 24’, però, Di Gregorio non trattiene il tiro di Pedro e Romero, subentrato da poco, arriva prima di tutti sulla respinta e insacca il suo primo gol in Serie A a pochi giorni dal 18° compleanno. Palladino prova a inserire Caprari e Gytkaer per Colpani e Petagna e successivamente Carboni per Izzo, ma è Di Gregorio a dover bloccare una conclusione rasoterra di Cataldi.
In sala stampa Palladino ha voluto sottolineare gli aspetti positivi nonostante la sconfitta: “La Lazio è una grande squadra e noi usciamo da questa partita con grande rammarico: abbiamo giocato con grande intensità, grande aggressività, mettendola in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, sbagliando la scelta dell’ultimo passaggio, che è una cosa che dipende dalla qualità di ogni singolo giocatore. Nella ripresa a un certo punto abbiamo sofferto e abbiamo preso un gol evitabile. Poi è subentrata la stanchezza della partita giocata domenica contro il Verona. Oggi non posso rimproverare nulla ai ragazzi perché hanno dato tutto. La strada è giusta e sono convinto che faremo un grande campionato. L’annullamento del gol è stato un grande dispiacere, perché era bellissimo e arrivato da azione corale. Oggi siamo riusciti anche a fare maggiore densità in area”.
Sarri aveva timore della partita: “Era una gara a rischio perché inserita tra quella con la Roma e quella con la Juventus e dunque si rischiava di essere scarichi. Infatti si è visto nel primo tempo. Poi ho dovuto inserire forze fresche dalla panchina. Il Monza si è dimostrata una squadra molto aggressiva con palleggiatori molto bravi”.
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LAZIO-MONZA 1-0
Anche stavolta il Monza è uscito sconfitto dall’Olimpico, ma se contro la Roma aveva meritato di perdere (anche se forse non per 3-0), contro la Lazio avrebbe meritato di portare a casa un pareggio. I brianzoli hanno tenuto molto bene il possesso della palla (più degli avversari) e si sono resi pericolosi in diverse occasioni nel primo tempo, ma la Lazio ha sfruttato l’unico errore di Di Gregorio per portarsi

La vigilia di Monza-Milan non è una vigilia qualunque al Centro sportivo Monzello, dove il padrone di casa Silvio Berlusconi non è presente fisicamente, ma virtualmente guarda dalla finestra in direzione dell’U-Power Stadium, dove domani alle ore 18 sarà di scena la sua nuova squadra contro quella che ha di fatto presieduto per 31 anni. Stesso turbine di emozioni per il vicepresidente e amministratore delegato Adriano Galliani che, a differenza del “patron”, è sempre stato un tifoso biancorosso, ma “in prestito” ai rossoneri per 31 anni come dirigente. Di riflesso anche l’allenatore Raffaele Palladino e la squadra sentono che non sarà una gara come tutte le altre. La speranza per i tifosi brianzoli è che non la “sentano” come nella partita di andata allo Stadio Giuseppe Meazza, finita 4-1 per i meneghini. La situazione è però diversa: all’andata il nuovo Monza stava muovendo i primi passi verso la salvezza che in questo 2023 si sta consolidando grazie al filotto di 8 risultati utili, mentre il Milan allora andava a mille e adesso sta invece cercando di risollevarsi dopo 5 gare senza vittoria. Il momento è tale che un pareggio potrebbe andare bene a entrambe le compagini. Palladino ha però affermato al termine della vittoriosa trasferta di Bologna che per il Monza è giunta l’ora di “alzare l’asticella”, ossia di non pensare più alla salvezza ma a guardare avanti: grazie alla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus è nono in classifica, quindi a 3 posizioni dalla qualificazione alla Conference League, distante 11 punti. Ma se ad alzare la Coppa Italia fosse la vincente delle semifinali tra Inter e Atalanta ecco che allora basterebbe il settimo posto per centrare lo straordinario obiettivo europeo, distante solo 2 punti. Naturalmente Palladino oggi in conferenza stampa ha fatto il pompiere sul fuoco appiccato non da lui, stando alle sue dichiarazioni: “Domenica scorsa ho detto quella frase perché l’ho sentita dire dai miei ragazzi. È vero che vogliamo alzare l’asticella, ma resteremo umili, benché consapevoli che con questa mentalità possiamo giocarcela con chiunque. Poi c’è da dire che stiamo bene e questa cosa ci stimola a salire in classifica. Nella sosta invernale abbiamo lavorato tantissimo, sia sotto l'aspetto fisico che tecnico-tattico. E i risultati stanno venendo fuori. Inoltre abbiamo fatto un salto di qualità dal punto di vista mentale, soprattutto nelle partite con squadre di livello superiore rispetto a noi e soprattutto fuori casa. Nel calcio come nella vita bisogna sempre avere ambizioni, giocarcela con tutti. Nella gara di andata a Milano disputammo una buona gara condita però da errori individuali. Anche nella gara di andata col Bologna persa 2-1 commettemmo errori individuali che nella partita di ritorno non abbiamo più fatto. Sono sicuro che domani faremo una grande prestazione anche se affronteremo una grande squadra piena zeppa di campioni. E Stefano Pioli è un bravissimo allenatore e una bravissima persona, da cui rubare segreti. Le nostre condizioni fisiche sono ottime, ma Carlos Augusto e Vignato ancora non ce la faranno a recuperare dai rispettivi infortuni. La difesa a quattro potrebbe essere una soluzione. Il tridente davanti sarà riproposto, forse già domani. Io stravedo per Gytkjaer: è un grande uomo che si impegna al 100%, alza il livello degli allenamenti, è un giocatore di un’intelligenza incredibile e sono sicuro che troverà spazio a breve. Comunque il Milan ha trovato compattezza difensiva dopo una serie di partite in cui aveva preso qualche gol di troppo. In attacco Leao quando parte poi ci vuole lo scooter per prenderlo. È un giocatore fantasioso che mi piace. Cercheremo di limitarlo da squadra, perché individualmente non sarà facile. Loro potrebbero avere anche Ibrahimovic che ho conosciuto nel 2006 nel ritiro della Juventus: è un ragazzo straordinario, col quale avevo un buon rapporto. Lo temo così come temo altri campioni del Milan. Noi a centrocampo abbiamo Pessina, un giocatore incredibile: a volte le partite le preparo partendo dalla posizione in cui decido di schierare lui. Può giocare ovunque perché ha un’intelligenza straordinaria. Io lo lascio libero di andare dove vuole. Non posso limitarlo, gli chiedo solo di giocare con la squadra. Perché domenica scorsa come sostituto di Carlos Augusto ho preferito spostare Ciurria invece che far giocare D'Alessandro? D’Alessandro è un leader all'interno del gruppo, ha aiutato la squadra ad andare in Serie A, è un ragazzo allegro, sempre positivo, si impegna sempre. La settimana scorsa l’ho provato come sostituto di Carlos, ma poi le scelte si fanno anche in base alla squadra avversaria. Comunque io conto molto su di lui. Che partita sarà per Berlusconi e Galliani? Per loro due non potrà essere come tutte le altre. Loro sono legati al Milan per la storia di vittorie che hanno ottenuto in 31 anni. Comunque domani sarà emozionante non solo per loro ma per tutto il mondo calcistico”.
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La vigilia di Monza-Milan non è una vigilia qualunque al Centro sportivo Monzello, dove il padrone di casa Silvio Berlusconi non è presente fisicamente, ma virtualmente guarda dalla finestra in direzione dell’U-Power Stadium, dove domani alle ore 18 sarà di scena la sua nuova squadra contro quella che ha di fatto presieduto per 31 anni. Stesso turbine di emozioni per il vicepresidente e amministratore delegato Adriano Galliani che, a diffe

MONZA-S.P.A.L. 4-0
Il Monza batte la S.P.A.L. 4-0 giocando la più brutta partita casalinga della stagione. Com’è possibile? Semplice: la squadra ferrarese è rimasta in 10 uomini già al 10’ per l’espulsione di Dickmann, ingenuo nello sgambettare Mota lanciato a rete. Una volta sbloccato faticosamente il punteggio, a fine primo tempo, è diventato facile per i biancorossi maramaldeggiare nella ripresa contro avversari meritevoli della posizione di medio-bassa classifica e apparsi sempre più demoralizzati a ogni marcatura subita. Ma il primo tempo è stato davvero stucchevole: un Monza imbarazzante è stato graziato al 1’ da Vido che tutto solo davanti al portiere Di Gregorio invece di calciare un agevole pallonetto si è decentrato tirando a lato. Dopo l’espulsione del 10’ il Monza ha continuato a corricchiare e pasticciare, sbagliando passaggi elementari, non riuscendo quasi mai a dribblare un avversario e andando a sbattere senza idee contro la retroguardia della compagine allenata da Roberto Venturato. Solo sul 2-0 ha fatto valere la superiorità numerica, grazie anche ad alcuni cambi provvidenziali del tecnico Giovanni Stroppa.
Tutto è bene quel che finisce bene (è stata pure mantenuta l’imbattibilità casalinga) ma martedì prossimo a Terni (calcio d’inizio alle ore 18.30) e sabato di nuovo all’U-Power Stadium alle 14 contro il Pisa sarà necessario ingranare la quarta dal primo secondo perché le distrazioni sono già state pagate caro in diverse partite, ultima quella di domenica scorsa a Cremona.
Per il match di oggi Stroppa aveva indisponibili gli infortunati Brescianini, Vignato e Bettella e lo squalificato Marrone. Ha dunque arretrato Sampirisi in difesa per dare spazio a Pedro Pereira e ha proposto il redivivo Paletta e a sorpresa Ciurria.
Davanti a 3212 spettatori, tra cui il “patron” Silvio Berlusconi, tornato a vedere i ragazzi biancorossi dopo 2 anni (anche l’ultima volta la sua squadra aveva vinto 4-0, contro il Lecco), il match si è dipanato nel primo tempo con poche emozioni più per demeriti della squadra di casa. La rete del vantaggio è arrivata quando finalmente qualcuno del Monza si è deciso a tirare seriamente, cioè Carlos Augusto, e il pessimo portiere Thiam ha respinto proprio sui piedi di Mota, freddo al punto giusto nel trasformare quella palla nel suo ottavo gol in campionato.
Al 7’ della ripresa Sampirisi ha ribattuto in rete l’ennesima respinta goffa di Thiam sulla sua precedente conclusione. Il tris è arrivato al 32’ quando il subentrato Ramirez ha insaccato di testa da centravanti puro. Al 44’ il poker è stato firmato da un altro subentrato, Colpani, in contropiede.
In sala stampa Stroppa ha sorvolato sul gioco espresso dalla squadra: “Andando in superiorità numerica era importante sbloccare la partita. Una volta sbloccata la squadra è stata brava. Inizialmente siamo stati invece frenetici: cercavamo la superiorità numerica sugli esterni senza riuscirci. La squadra comunque è matura: si è difesa bene mentre davanti non è stato semplice scardinare la difesa della S.P.A.L.. Ciurria ha giocato perché Valoti aveva qualche acciacco. In attacco Mancuso sta crescendo, ma mi ha fatto piacere che è tornato al gol Mota”.
A sorpresa si è presentato in sala stampa anche Berlusconi: “Verrò anche col Pisa e col Lecce. Nella prima parte di campionato il Monza non è stato tanto brillante. Nel mercato invernale è stata rinforzata la squadra soprattutto in attacco. Ora siamo molto forti in tutti i reparti. Speriamo di ingranare. Chi mi piace? Colpani perché è determinato. Il Monza dev’essere una squadra di attacco. Oggi ho una osservazione da fare: troppo spesso il gioco è ripartito da un difensore mentre il portiere dovrebbe cercare le punte”. Chi glielo dice al “patron” che ormai quasi tutte le squadre costruiscono il gioco dal basso perché è di moda?
Venturato ha affermato, e gli diamo ragione, che la S.P.A.L. “ha disputato un buon primo tempo. Abbiamo sprecato all’inizio una grossa occasione con Vido, poi si è verificato l’episodio che ci ha condannato. Nel secondo tempo abbiamo commesso qualche ingenuità e via via abbiamo perso equilibrio”.
FOTO BUZZI
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MONZA-S.P.A.L. 4-0
Il Monza batte la S.P.A.L. 4-0 giocando la più brutta partita casalinga della stagione. Com’è possibile? Semplice: la squadra ferrarese è rimasta in 10 uomini già al 10’ per l’espulsione di Dickmann, ingenuo nello sgambettare Mota lanciato a rete. Una volta sbloccato faticosamente il punteggio, a fine primo tempo, è diventato facile per i biancorossi maramaldeggiare nella ripresa contro avversari meritevoli dell

Domani è il giorno che potrebbe risultare decisivo per le sorti della stagione del Monza. La sfida col Lecce potrebbe essere quella che lancerà la squadra biancorossa verso la Serie A diretta o quella che la costringerà a un’affannosa ricerca della qualificazione ai play-off promozione. Al termine della rifinitura alla vigilia del match-clou della ventiseiesima giornata l’allenatore Giovanni Stroppa ha fatto il punto con la stampa. “Finora le prestazioni ci sono state – ha esordito – però bisogna invertire la tendenza negli scontri diretti, che ci vede spesso sconfitti. Domani vorrei vedere più personalità nel fare le cose, più individualità: perché a decidere saranno gli episodi in base alla qualità individuale. Insomma, bisogna continuare a lavorare così o meglio. Bisogna avere più voglia di portare a casa il risultato. Martedì scorso contro il Pordenone i ragazzi hanno portato il risultato dalla propria parte con pazienza e con un gioco fluido. Col Lecce bisognerà cercare a tutti i costi la vittoria, ma sarei soddisfatto se almeno non si ripetessero gli errori commessi col Pisa. Che precauzioni ho preso per la fortissima coppia d’attacco del Lecce composta da Coda e Strefezza? Proseguire nel nostro lavoro… Perché la nostra forza dev’essere nel collettivo, nella capacità di attaccare e difendere con tutti gli uomini. Certamente sono due giocatori che comunque meritano un occhio di riguardo. Valoti? Sta giocando sempre meglio ma può fare ancora di più. Machin? È tornato dalla Coppa d'Africa in cattive condizioni; contro il Pordenone ha disputato una buona partita ma anche lui può fare molto di più”.
Il Monza è la squadra che in percentuale è quella che ha subito più gol nei secondi tempi rispetto ai primi: è un problema di condizione fisica? “Subire più gol nei secondi tempi rispetto ai primi non è un problema. Abbiamo anche segnato tanto nei minuti di recupero”.
Cosa pensa di quanto sta succedendo in Ucraina? “Non bisogna confondere la politica con quello che è lo sport. Comunque giustamente domani ritarderemo l’inizio delle partite di 5’ come forma di protesta nei confronti della guerra. Personalmente non posso che assistere con un enorme dispiacere a quello che vedo in televisione”.
Per Monza-Lecce, che si giocherà alle ore 15.30 all'U-Power Stadium davanti a circa 7mila spettatori, con diretta tv su Sky Sport, Dazn e Helbiz Media, Stroppa ha convocato 25 giocatori. È stato recuperato il neodiciottenne Vignato (che ieri ha prolungato il contratto fino al 2025), ma sono ancora indisponibili Brescianini, Ramirez, D'Alessandro e Marrone.
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Domani è il giorno che potrebbe risultare decisivo per le sorti della stagione del Monza. La sfida col Lecce potrebbe essere quella che lancerà la squadra biancorossa verso la Serie A diretta o quella che la costringerà a un’affannosa ricerca della qualificazione ai play-off promozione. Al termine della rifinitura alla vigilia del match-clou della ventiseiesima giornata l’allenatore Giovanni Stroppa ha fatto il punto con la stampa. “

Nonostante il primo punto conquistato in Serie A, alla sesta giornata, il Monza ha esonerato l’allenatore Giovanni Stroppa sostituendolo col tecnico della formazione biancorossa partecipante al campionato Primavera 2, Raffaele Palladino, oggi presentato alla stampa dall’amministratore delegato Adriano Galliani nella sala conferenze dell’U-Power Stadium.
Il senatore (ancora per pochi giorni dato che non ha voluto essere ricandidato) ha così spiegato l’avvicendamento sulla panchina della compagine brianzola: “Innanzitutto mando un affettuoso saluto e un affettuoso ringraziamento a Giovanni Stroppa che solo pochi mesi fa ci ha portato in Serie A. È un risultato che ci ha resi orgogliosi e felici. Grazie a questo risultato tra 4 giorni a Monza giocherà la Juventus per il campionato ed è qualcosa di strepitoso. Ieri Stroppa mi ha chiesto perché è stato esonerato: quando non arrivano i risultati e non si è soddisfatti del gioco il calcio prevede che si possa cambiare l'allenatore. Il Monza è ultimo in classifica dalla seconda giornata eppure è la seconda società di Serie A che lo fa. Abbiamo deciso di promuovere Palladino che non è un traghettatore, ma l'allenatore del futuro. Ha solo 38 anni: nel 2019 ho sperato che ci desse una mano come calciatore per salire dalla Serie C alla B ma si è infortunato. Dopodiché si è ritirato e noi allora gli abbiamo affidato prima l’Under 15 e poi la Primavera 2, che l’anno scorso ha fatto giocare bene portandola alle semifinali dei play-off promozione. Ha pure iniziato bene il campionato di quest'anno. Bisogna fare anche qualche scelta coraggiosa. La decisione è stata condivisa col presidente Silvio Berlusconi. Benvenuto Raffaele, forza e avanti tutta!”.
Avevate contattato altri allenatori? “Avevamo pensato anche ad altri allenatori, ma poi abbiamo scelto per tante motivazioni Palladino. Lunedì sera l’ho portato a cena ad Arcore da Berlusconi. Gli ho chiesto se preferiva iniziare ad allenare la squadra prima o dopo la partita con la Juventus e lui non si è tirato indietro accettando subito la sfida. Siamo convinti che abbia dentro di sé le stimmate del grande allenatore. Ho tappezzato tutto il centro sportivo Monzello con cartelli recanti la scritta ‘Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A; non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B’. Crediamo che Palladino centrerà l'obiettivo della salvezza. Al suo fianco come nuovo preparatore dei portieri avrà Alfredo Magni, che ha svolto lo stesso ruolo per 5 anni al Milan”.
È la scelta più coraggiosa che ha fatto nella carriera da dirigente calcistico? “Una delle due più coraggiose: anche quella di ingaggiare Arrigo Sacchi come allenatore del Milan dato che non era stato un grande giocatore e proveniva dalla Serie B. Lui è diventato quello che è diventato...”.
Cosa vi aspettate per le prossime partite? “Siamo convinti di avere un organico di prim'ordine, quindi vogliamo vedere in campo una squadra che faccia meglio di quanto fatto finora. Già con l'Atalanta abbiamo disputato una buonissima prima mezz'ora, ma io e Berlusconi abbiamo notato un forte calo di rendimento tra il primo e il secondo tempo. Poi abbiamo cambiato l’allenatore quando è stato conquistato il primo punto, ma lo abbiamo fatto perché non è piaciuto il gioco: a Lecce non abbiamo fatto un tiro in porta a parte il gol su calcio di punizione. La nostra filosofia è di accettare la sconfitta ma col bel gioco. Preferiamo perdere giocando bene che pareggiare facendo un tiro in porta”.
Non avete cambiato troppi giocatori nel mercato estivo? “Tutte le neopromosse hanno cambiato tanti giocatori: quando una squadra arriva dalla Serie B è ovvio che deve entrare in maniera pesante sul mercato. Da noi sono arrivati 16 giocatori nuovi. Ora dobbiamo innanzitutto pensare a salvarci”.
Avete timore che essendo a Lecce stati aiutati dal Var e, al contrario, la Juventus danneggiata dal Var contro la Salernitana, l’arbitraggio di domenica prossima possa essere condizionato? “Il Var ha ridotto di tantissimo gli errori ma certamente va ancora migliorato. Credo che Monza-Juventus non risentirà minimamente di quanto successo domenica scorsa. Affronteremo la squadra allenata dall’amico Massimiliano Allegri, che ha ottenuto grandi risultati sia al Milan che alla Juventus”.
È poi stata la volta di Palladino a presentarsi: “Innanzitutto ringrazio la società, Berlusconi e Galliani, che mi hanno dato questa possibilità. Io sono strafelice. Ho una grande voglia di fare bene. Sono innamorato di questo lavoro: ho iniziato a studiare gli allenatori quando ancora giocavo. Sono orgoglioso di questo incarico, sono pronto”.
Come sta Cragno, portiere della Nazionale che a Monza finora è stato in panchina? “Cragno sta bene, si allena, sto valutando tutto. Tutti i giocatori si sono messi a disposizione. C’è grande entusiasmo. Ringrazio Stroppa che ha fatto un ottimo lavoro, che ha idee di gioco. Mi ha telefonato per dirmi ‘in bocca al lupo’”.
Che sistema di gioco adotterà? “Inizierò con la difesa a tre, ma non è detto che non si possa cambiare. Forse il centrocampo sarà a quattro con tre punte o due punte e un trequartista”.
Ci sarà da lavorare più sull’aspetto emotivo o sull’aspetto tattico? “In una squadra non possono mancare entrambi. Stiamo cercando di trovare le soluzioni migliori, stiamo cercando di inculcare ai ragazzi la mia idea di calcio. Ma non può mancare l’entusiasmo, il cuore grande, l’anima, oltre all’aspetto tattico”.
Dato che già lavorava al Monza, che rapporto ha coi giocatori? “Sono ragazzi che conosco bene, anche perché con qualcuno ho giocato assieme. Questo è un vantaggio. Con Pessina ho anche condiviso la camera da calciatore, ma adesso viene prima il bene della squadra alle amicizie più strette”.
Che obiettivi le ha posto la società? “Mi ha semplicemente chiesto di fare del mio meglio”.
Che cosa le ha detto Berlusconi ad Arcore? “È stata una bellissima serata, piacevole, mi sono sentito a casa. Ma a Monza ci si sente in una grande famiglia”.
È Gian Piero Gasperini il suo maestro? “È stato mio maestro nella Primavera della Juventus e poi al Genoa. Grazie a lui sono arrivato a giocare in Nazionale. Ho anche avuto Ranieri, Lippi, Donadoni, Deschamps: maestri molto bravi. Un mio modello è pure Juric”.
Domenica alle ore 15 sarà emozionato nell’affrontare la sua ex squadra? “Affrontare la Juventus farà piacere ma non sarà emozionante perché ormai fa parte del mio passato. In questo momento sto pensando solo al Monza. Vorrei vedere lo stadio pieno di tifosi del Monza perché sono attaccati alla squadra e in questo momento ha bisogno di una mano anche da loro”.
Riguardo allo staff tecnico, detto del preparatore dei portieri, resta ancora da annunciare il nuovo allenatore in seconda. Il collaboratore tecnico sarà Stefano Citterio, mentre il preparatore atletico Fabio Corabi. Ai cinque fisioterapisti già presenti si aggiunge Simone Borgonovo.
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Nonostante il primo punto conquistato in Serie A, alla sesta giornata, il Monza ha esonerato l’allenatore Giovanni Stroppa sostituendolo col tecnico della formazione biancorossa partecipante al campionato Primavera 2, Raffaele Palladino, oggi presentato alla stampa dall’amministratore delegato Adriano Galliani nella sala conferenze dell’U-Power Stadium.
Il senatore (ancora per pochi giorni dato che non ha voluto essere ricand

Con la presentazione del nuovo allenatore Giovanni Stroppa e il raduno della squadra è iniziata ufficialmente oggi la stagione 2021/22 del Monza. Nella nuova sala stampa dello U-Power Stadium, pronta per una eventuale Serie A, l’amministratore delegato della società brianzola Adriano Galliani e il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri hanno dato il benvenuto a Stroppa, 53 anni, già biancorosso come giocatore dal 1987 al 1989, quando contribuì alla promozione in Serie B e alla conquista della Coppa Italia Serie C nel 1988. Col Milan vinse poi 1 Coppa dei Campioni, 2 Coppe Europeo-Sudamericane, 3 Supercoppe Europee e 1 Supercoppa Italiana. Ai tempi da “fantasista” nel Foggia di Zdenek Zeman indossò per 4 volte la maglia della Nazionale. Pure da allenatore i successi non sono mancati: con la Primavera del Milan ha messo in bacheca 1 Coppa Italia (l’aveva vinta anche da giocatore a 17 anni), col Foggia la Supercoppa di Serie C seguita alla promozione in Serie B e col Crotone il trofeo della promozione in Serie A nel 2019.
“Arrivò a Monza in prestito dal Milan – ha raccontato Galliani – e giocò quasi sempre. In rossonero ha poi vinto tanto segnando pure il secondo dei tre gol della vittoria della Coppa Europeo-Sudamericana del 1990. Da allenatore ha continuato a vincere. E come vuole ‘patron’ Silvio Berlusconi coniuga i risultati col bel gioco. L’abbiamo acchiappato al volo perché stava andando a sedersi su una panchina di Serie A”.
“Ringrazio innanzitutto Berlusconi, Galliani e Antonelli Agomeri – sono state le prime parole in biancorosso di Stroppa – Sono stato scelto per quel che ho dimostrato in questi ultimi anni. Provo una sensazione strana a essere qui perché nell’ultimo lustro ho allenato lontano da casa. Sono tornato in un posto a me caro. Il mio primo pensiero ‘monzese’ è andato al vecchio stadio Sada, all’ex presidente Valentino Giambelli, alla sensazione di essere tornato in famiglia. Cercherò attraverso il lavoro di portare a Monza oltre al bel gioco i risultati sperati. Ci sono tutte le componenti per poter fare bene. Sembrerà una contraddizione, ma proprio per questo ritengo che il mio compito sarà più difficile”.
Sulla stagione trascorsa Galliani ha ricordato che si è trattato del “miglior risultato nella storia della società, perché è stata la prima volta che il Monza è arrivato terzo da solo in Serie B. Però ora esistono i play-off. E nella gara di andata delle semifinali a Cittadella sono stati commessi troppi errori di squadra e individuali. Comunque abbiamo fatto esperienza, è stata una stagione molto positiva. Davanti a noi in regular season sono arrivati l’Empoli e la Salernitana: con i toscani abbiamo fatto 2 punti e coi campani 6. Purtroppo ci sono mancati i punti con le squadre di bassa classifica. Nelle 6 partite che sono stato assente perché malato di ‘coronavirus’ abbiamo raggranellato solo 5 punti: è una cosa che non me la levo dalla testa... Se non siamo andati in Serie A è per impercettibili colpe sia della società, che dell’allenatore che dei giocatori. A proposito di Salernitana, anche se l’iscrizione della società granata è a rischio, non abbiamo presentato domanda di ripescaggio. È vero che io mi sono agitato, ma il nostro legale Leandro Cantamessa mi ha stoppato: leggendo le Norme Organizzative Interne della Federcalcio non ci sono dubbi: se salta la Salernitana, la Serie A tocca al Benevento”.
Sulla struttura societaria l’a.d. ha sottolineato che “Fininvest ha riportato il Monza in Serie B dopo 19 anni e ha rifatto lo stadio. Tutti gli sponsor hanno confermato il rapporto col club. La U-Power ha addirittura firmato un contratto di sponsorizzazione dello stadio per 10 anni. A proposito di stadio, è un peccato la mancanza di pubblico: crediamo che per i tifosi in possesso della Certificazione verde Covid-19 si possano riempire gli impianti fino al 50% di capienza”.
Sul mercato Galliani ha spiegato che la situazione è piuttosto ferma proprio a causa del “coronavirus”, che ha messo in difficoltà l’economia, anche quella che ruota attorno al pallone: “La squadra verrà in gran parte riconfermata, sia perché comunque è arrivata terza in regular season, sia perché facciamo fatica a cedere i giocatori di nostra proprietà per ingaggiarne altri. In seguito ai rientri per fine prestiti, oggi si radunano 34 giocatori più 2 aggregati dalla Primavera: è evidente che prima dobbiamo sfoltire la rosa, anche perché per regolamento possiamo far giocare al massimo 18 giocatori nati prima del 1998 e attualmente ne abbiamo ben 24. Abbiamo proposto alla Lega Serie B di abolire questa regola ma la maggioranza delle società si è opposta. Così come si è opposta la Federcalcio alla nostra richiesta di poter tesserare 1 giocatore extracomunitario per club. Attualmente, dunque, i nostri unici movimenti sul mercato sono stati l’ingaggio di Brescianini, in prestito dal Milan ma proveniente dall’Entella, e la conferma del prestito dall’Inter di Di Gregorio, mentre per l’altro interista in prestito, Pirola, la conferma è quasi fatta. A proposito di prestiti, non siamo riusciti a trattenere Frattesi, rientrato al Sassuolo per sua volontà. Stiamo invece resistendo alle ‘lusinghe’ per il nostro Mota, richiesto da diverse società. Rimanendo in tema di ‘top player’, non abbiamo rinnovato il contratto a Boateng e Balotelli: il primo è tornato dove aveva cominciato, nell’Hertha Berlino, mentre il secondo probabilmente si trasferirà in Turchia. Il ‘Boa’ ci aveva prospettato la possibilità di ingaggiare il suo amico Ribery, svincolatosi dalla Fiorentina, ma abbiamo deciso di battere altre strade per quel ruolo. Oltre che rinforzare l’attacco ci sarà sicuramente bisogno di ingaggiare una mezzala importante per rimpiazzare Frattesi”.
Antonelli Agomeri ha aggiunto: “Stiamo dando precedenza nelle trattative di cessione a chi ha il contratto in scadenza nel 2022”.
Anche per Stroppa “è prematuro parlare di mercato. In questo momento i giocatori in rosa sono tanti e quindi è più giusto cedere che prendere. La squadra è comunque già competitiva perché è arrivata terza in regular season. Non si vince solo con giocatori bravi, ma con giocatori con la ‘testa’ e la volontà di arrivare in alto. L’obiettivo è la Serie A. Non potremo far altro che inseguire questo obiettivo, ma non sarà semplice. Però abbiamo esperienza e capacità per raggiungere il traguardo che tutti a Monza sognano da tempo. Di sistema di gioco non parlo: avendo due mezzali potrei giocare con tre trequartisti. Mota? È un giocatore di assoluto livello che mi auguro di avere a disposizione”.
Galliani ha chiuso la conferenza stampa con la notizia di un’amichevole di lusso: “Siamo in avanzatissima trattativa per ospitare la Juventus sabato 31 luglio”.
La squadra sosterrà test fisici e visite mediche di rito fino a domani, dopodichè si allenerà al centro sportivo Monzello. Sabato prossimo partirà per il ritiro di Ronzone, in Trentino, dove resterà fino al 24 luglio.
Ecco l’elenco dei calciatori convocati per il raduno: Anastasio, Armellino, Barberis, Barillà, Bellusci, Bettella (di proprietà dell’Atalanta), Brescianini (proveniente dall’Entella ma di proprietà del Milan), Colpani (di proprietà dell’Atalanta), D’Alessandro, D’Errico, Di Gregorio (di proprietà dell’Inter), Di Munno (proveniente dalla Pro Sesto), Diaw, Donati, Finotto (proveniente dal Pordenone), Fossati (proveniente dall’Hajduk Spalato), Gliozzi (proveniente dal Cosenza), Gytkjaer, Lamanna, Lombardi (proveniente dal Teramo), Machin (proveniente dal Pescara), Maric, Morosini (proveniente dalla Feralpisalò), Mosti (proveniente dall’Ascoli), Mota Carvalho, Negro (proveniente dal Perugia), Palazzi (proveniente dal Palermo), Paletta, Rigoni (proveniente dal Pescara), Rubbi (aggregato dalla Primavera), Sampirisi, Scaglia, Scozzarella, Siatounis (proveniente dalla Primavera della Sampdoria e aggregato dalla Primavera), Sommariva, Carlos Augusto.
A questa lista si dovrebbe appunto aggiungere a breve Pirola, di proprietà dell’Inter, mentre Ricci è tornato per fine prestito al Sassuolo come Frattesi.
Per quanto riguarda lo staff tecnico, Stroppa si è portato dietro quasi tutti i suoi uomini dell'esperienza a Crotone: Andrea Guerra (tra l'altro anch'egli ex giocatore del Monza) come viceallenatore, Giuseppe Brescia come collaboratore tecnico e Fabio Allevi e Andrea Primitivi come preparatori atletici, mentre come preparatore dei portieri è arrivato quello che aveva a Foggia, Nicola Dibitonto, e come addetto al recupero degli infortunati è stato chiamato Simon Barjie, già responsabile dell'area Performance del settore giovanile.
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Con la presentazione del nuovo allenatore Giovanni Stroppa e il raduno della squadra è iniziata ufficialmente oggi la stagione 2021/22 del Monza. Nella nuova sala stampa dello U-Power Stadium, pronta per una eventuale Serie A, l’amministratore delegato della società brianzola Adriano Galliani e il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri hanno dato il benvenuto a Stroppa, 53 anni, già biancorosso come giocatore dal 1987 al 1989, qu

Un altro derby lombardo attende il Monza dopo quello pareggiato in casa con l’Inter: domani alle ore 15 la squadra allenata da Raffaele Palladino sarà ospite allo Stadio Giovanni Zini della Cremonese ultima in classifica, staccata di 11 punti dai brianzoli. La partita sarà comunque complicata perché i grigiorossi giocheranno con almeno due motivazioni in più del solito: una sarà quella di salvare la panchina al tecnico Massimiliano Alvini, che è a rischio in caso di ulteriore insuccesso (la Cremonese non ha mai vinto in 17 gare di campionato e ha perso le ultime 3); l’altra è quella di onorare la memoria di Gianluca Vialli, il grande campione locale scomparso il giorno dell’Epifania a soli 58 anni. Dall’altra parte il Monza vorrà allungare la striscia di risultati utili consecutivi (1 vittoria e 2 pareggi).
Palladino non ha nascosto in conferenza stampa le insidie dell’incontro di domani: “Siamo felici del percorso che stiamo facendo, che è di crescita, ma è ancora lungo, L'entusiasmo che c’è va benissimo, le prestazioni sono convincenti, ma dobbiamo metterci in testa che non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo mantenere calma e umiltà. Quello di domani sarà uno scontro diretto difficile in un ambiente che troveremo molto ostico. Non vorrei vedere cali di tensione perché sarebbe un disastro. Io non guardo la classifica: le partite sono tutte difficili, anzi, questa sarà la più difficile perché arriviamo da due risultati positivi dopo la sosta e affronteremo una squadra che cerca di far giocare male le avversarie. Dovremo arrivare allo ‘Zini’ con grande fame, grande voglia, grande determinazione, grande umiltà. Il lavoro settimanale mi sta comunque lasciando ottime indicazioni. La nostra tattica sarà quella di adeguarci alla gara: se si palleggerà palleggeremo, se diventerà una partita ‘sporca’ dovremo giocare ‘sporco’ anche noi. La situazione di Alvini? È un allenatore molto bravo e molto preparato: fa lezione a noi corsisti di Coverciano. Il clima che troveremo in omaggio a Vialli? L’ingresso in campo sarà certamente un momento toccante, emozionante, ma dopo il fischio d’inizio dell’arbitro dovremo pensare a giocare. Gli infortunati? Sicuramente non ci sarà ancora Donati. Riguardo a Sensi, sta lavorando con la squadra da qualche giorno; gli manca il ritmo della gara, ma valuterò in rifinitura se portarlo almeno in panchina; invece Rovella ha lavorato solo in parte con la squadra ma forse lo recupererò in extremis. Mota? È un attaccante straordinario, che può giocare in varie posizioni: gli manca solo qualche gol in più, ma sono sicuro che farà la seconda parte del campionato alla grande. Ciurria? È un giocatore importante, di gamba e di intelligenza; mi piace vederlo giocare a ‘piede invertito’, quindi a destra; vedrò in rifinitura quale posizione in campo potrà essere la migliore per lui contro la Cremonese. Birindelli? Ha fatto una grandissima partita contro l’Inter limitando Demarco; è un competitivo, un elemento positivo all'interno del gruppo”.
L’Inter in settimana ha proseguito con le polemiche per il gol non convalidato di sabato scorso… “Io stimo moltissimo l’allenatore Simone Inzaghi ma credo sia riduttivo focalizzarsi su un errore arbitrale. Una grande squadra deve essere in grado di sopperire a questi errori. Io sono a favore della tecnologia, quindi mi fa piacere l’introduzione del fuorigioco semiautomatico perché migliora la situazione. Nel frattempo, però, teniamoci gli errori degli arbitri che fanno parte del gioco. Io credo sempre nella loro buona fede. Bisogna lasciarli sereni, in Italia sono preparati. Il loro è il lavoro più difficile di tutti tra quelli che scendono in campo”.
A proposito del derby con l’Inter, il vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, è impazzito di gioia al gol del pareggio biancorosso… “Lui trasmette a tutti una grande voglia, una grande passione. Lui vive di calcio ed è innamorato del Monza. Gli abbiamo fatto rivedere il video della sua esultanza e ci abbiamo riso e scherzato su”.
Avete fatto rivedere a Pablo Marì il suo errore sul gol del 2-1 per l’Inter per rianalizzare la costruzione dal basso delle azioni? “No. È stato un errore tecnico che non abbiamo analizzato. Pablo ha comunque disputato una grandissima partita: è stato bravissimo ad accettare i duelli in difesa con tutti i campioni che aveva di fronte”.
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Un altro derby lombardo attende il Monza dopo quello pareggiato in casa con l’Inter: domani alle ore 15 la squadra allenata da Raffaele Palladino sarà ospite allo Stadio Giovanni Zini della Cremonese ultima in classifica, staccata di 11 punti dai brianzoli. La partita sarà comunque complicata perché i grigiorossi giocheranno con almeno due motivazioni in più del solito: una sarà quella di salvare la panchina al tecnico Massimiliano Alv

MONZA-COMO 3-2
Il Monza fa suo il sentitissimo derby col Como con uno strepitoso gol di “Pepìn” Machìn giunto in “zona Cesarini”. Ora la classifica torna a sorridere perché con questa vittoria i biancorossi rientrano in zona play-off. L’operazione di “controsorpasso” ai danni dei lariani parla però più portoghese che spagnolo perché prima del Nazionale equatoguineiano era andato a segno il lusitano Dany Mota con una splendida doppietta.
Col successo nel derby, che in Serie B non si disputava da 31 anni e mezzo, il Monza ha inanellato il sesto risultato utile consecutivo e tra l’altro è tornato a infilare 4 vittorie in successione in casa in cadetteria dopo 37 anni e mezzo. Gli avversari, invece, hanno interrotto la serie di 7 risultati utili consecutivi e quella di 3 vittorie di fila.
Il match è stato bifacciale: nel primo tempo ha dominato il Monza, nel secondo il Como. Finché i biancorossi hanno retto fisicamente, pressando i lariani in ogni zona del campo, è stato dimostrato che il gruppo allenato da Giovanni Stroppa potrebbe ambire alla promozione diretta. Quando ha mollato ha dato ragione a chi ritiene troppo fragile la fase difensiva, non all’altezza di affrontare le altre candidate al salto di categoria. E quando si parla di fase difensiva si intende la capacità di tutti i reparti di far fronte alle sfuriate avversarie. Purtroppo in attacco il Monza ha elementi fisicamente non importanti e in questo periodo molti di loro non sono in condizione. Considerando che anche questa settimana la lista degli infortunati si è allungata (a Lamanna, Favilli, Barillà e Scozzarella si sono aggiunti Pirola, Sampirisi e Carlos Augusto) resta forte il sospetto che sia stata sbagliata la preparazione fisica di questa stagione.
Contro il Como guidato da Giacomo Gattuso, senza gli infortunati Varnier e Gatto, ma con gli “ex” Scaglia e Gliozzi vogliosi di dimostrare che meritavano più considerazione, Stroppa ha schierato, rispetto all’ultimo incontro di Crotone, Caldirola in difesa e Vignato e Mota in attacco con Valoti e D’Alessandro che sono tornati a giocare sulla linea mediana.
All’U-Power Stadium si comincia tra cori e coreografie da big-match messi in scena dai 5625 spettatori che hanno deciso di sfidare il freddo e l’umidità. Il Monza parte forte e al 3’ un’iniziativa personale di Colpani porta a un tiro che Gori è costretto a deviare in corner. Al 6’ un calcio di punizione di Barberis passa alto. 4’ dopo un rasoterra diagonale di Colpani cozza contro il palo. Il gol è nell’aria e arriva al 16’ quando Vignato serve un filtrante per Mota che fulmina Gori. Al 25’ su una conclusione di Pedro Pereira imprecisa Valoti non arriva d’un soffio alla correzione di testa. Dopo altri 4 giri d’orologio giunge comunque il raddoppio: D’Alessandro serve in area Mota che con un sinistro violento gonfia la rete. Al 32’ un colpo di testa di Valoti vola sopra la traversa. Il Como, a parte qualche protesta per presunti rigori non visti né dall’arbitro né dal VAR, si rende davvero pericoloso al 38’ con un tiro-cross di Vignali che taglia l’area piccola senza che nessun compagno intervenga. Al 44’ sul cross di Vignato dalla linea di fondo Valoti ci riprova di testa ma manda la sfera sul palo. Al 48’ il Como sostituisce il portiere infortunato Gori con Facchin.
Nella ripresa il Monza cammina fin da subito mentre il Como ha ben altro piglio. Al 7’ un rasoterra di Chajia dal limite è bloccato a terra da Di Gregorio. Al 14’ Stroppa sostituisce Vignato con Antov spostando Donati a centrocampo e a catena D’Alessandro in attacco. Il neoentrato bulgaro però ne combina una delle sue: dopo 2 gol causati nelle precedenti 2 apparizioni, stavolta alla prima giocata sbaglia completamente l’apertura per il cambio di fronte consegnando palla agli avversari, che ringraziano con Bellemo. I biancorossi sono in balìa dei lariani e infatti 5’ dopo subiscono il pareggio firmato da Vignali su assist di un ottimo Parigini. I ragazzi di Stroppa faticano a tenere palla e dunque a superare la metà campo. Le cose migliorano quando al 26’ Machìn e Ciurria rilevano Valoti e D’Alessandro. Al 31’, però, Cerri con un destro dal limite manda alto facendo tremare la Curva Davide Pieri. Il match sembra avviarsi verso il definitivo 2-2, anche perché il Monza fa girare la palla senza mai provare l’affondo, quando al 43’ Machìn inventa un tiro diabolico dai 25 metri che si insacca nel “sette” alla destra di Facchin: lo stadio esplode come da molto tempo non accadeva e i tifosi ospiti ripiegano le bandiere. C’è tempo per gli ingressi di Mazzitelli e Gytkjaer al posto di Colpani e Mota e, al triplice fischio, per l’espulsione di Cerri per proteste.
In sala stampa Stroppa è stato stavolta un po’ troppo baldanzoso: “Spero che questa vittoria porti qualcosa alla squadra a livello di consapevolezza della nostra forza e di autostima. Dall’inizio del campionato non abbiamo mai vinto 2 partite consecutive. Oggi abbiamo concesso al Como, la squadra più in forma del momento, solo un quarto d’ora, dove abbiamo subito per errori banali. È stata una piccola macchia dentro una partita interpretata benissimo, sotto l’aspetto del gioco, delle individualità, del dominio territoriale. Portare a casa la partita dopo questo quarto d’ora significa qualcosa d’importante. L’abbraccio dopo il gol del 3-2 la dice tutta su questo gruppo. Machìn e stato beccato dal pubblico però ha mostrato le ‘palle’ prendendosi il rischio di scagliare quel tiro. A inizio stagione era poco considerato ma ha lavorato bene e si merita tutto questo. Mota? Aldilà dei 2 gol spettacolari è un giocatore di raccordo, di corsa, che dà verticalità”.
Gattuso è stato più equilibrato: “Abbiamo giocato un secondo tempo straordinario per carattere, gioco, intensità, aggressività, e contro il Monza che è una squadra fortissima. Nel primo tempo invece potevamo fare meglio. Nel primo tempo è stato nettamente meglio il Monza, nel secondo nettamente meglio noi. Infatti a un certo punto speravo di vincere. Certamente meritavamo il pareggio. Tra l’altro dalla panchina ho visto un rigore nettissimo per noi nel primo tempo. Non capisco come mai l’arbitro non sia andato a rivedere l’azione al VAR”.
Riuscirà finalmente il Monza a vincere 2 partite consecutive? Lo sapremo sabato prossimo dopo che i biancorossi avranno affrontato l’Ascoli, appaiato coi brianzoli al 7° posto, allo stadio “Del Duca” (calcio d’inizio alle ore 14).
FOTO BUZZI
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MONZA-COMO 3-2
Il Monza fa suo il sentitissimo derby col Como con uno strepitoso gol di “Pepìn” Machìn giunto in “zona Cesarini”. Ora la classifica torna a sorridere perché con questa vittoria i biancorossi rientrano in zona play-off. L’operazione di “controsorpasso” ai danni dei lariani parla però più portoghese che spagnolo perché prima del Nazionale equatoguineiano era andato a segno il lusitano Dany Mota con

MONZA-PORDENONE 3-1
Il Monza torna alla vittoria ma non convince i 2011 spettatori che hanno assistito all’U-Power Stadium alla partita contro il derelitto Pordenone, giunto in Brianza da penultimo in classifica con 1 punto in 5 gare e 1 gol segnato contro 15 subiti. La squadra friulana ha confermato di non essere quest’anno all’altezza della cadetteria, evidenziando gravi carenze tecniche in ogni reparto. Non si salverà se la dirigenza non interverrà pesantemente nel mercato di riparazione invernale. La compagine brianzola si è comportata meglio ma non di tanto. A parte i soliti, pochi, ma “sanguinosi” errori tecnici, come quello di Antov che ha causato il rigore che ha portato in vantaggio i naoniani, il gruppo allenato da Giovanni Stroppa si è esibito nel primo tempo in un soporifero “tiki taka” di “brocchiana” memoria e nel secondo ha fatto ancora peggio, lasciando l’iniziativa alla formazione neroverde e giocando di rimessa. Aldilà dei 3 punti conquistati da aggiungere ai 6 incamerati nei primi 5 match, dalle parti di Fininvest non saranno contenti delle prestazioni fornite finora dal team biancorosso… E in particolare del reparto offensivo: dei 3 gol di oggi solo il terzo porta la firma di un attaccante e tra l’altro del quarto nelle gerarchie dei 4 attualmente a disposizione di Stroppa.
A proposito di formazione, anche a causa delle assenze degli infortunati Lamanna, Scozzarella, Favilli, Pedro Pereira e Barillà e dello squalificato Caldirola, il tecnico di Mulazzano ha riportato in campo dall’inizio Donati, in difesa, spostando Antov a sinistra, e ha preferito a centrocampo Machìn a Valoti e D’Alessandro a Sampirisi. Da segnalare nella compagine allenata da Massimo Rastelli, che non ha potuto disporre dello squalificato Chrzanowski, la presenza in panchina dell’ex portiere biancorosso Bindi e del figlio del grande ex portiere Pinato, poi subentrato al 34’ della ripresa.
L’avvio di gara è scioccante per il Monza: al 3’ Antov interviene maldestramente nella propria area su Tsadjout e lo stesso attaccante trasforma dal dischetto il sacrosanto rigore a favore del Pordenone. La reazione c’è subito: al 7’ Ciurria scodella un corner e Marrone da un metro manda la sfera proprio addosso al portiere ospite Perisan che respinge d’istinto. Al 13’ arriva già il pareggio: su cross dalla destra di Mazzitelli è bravo Carlos Augusto a far sponda di testa per Machìn che insacca aiutato da una deviazione. Al 21’ dal piede dell’esterno sinistro brasiliano parte l’assist per Ciurria che al volo manda fuori di poco. Al 29’ è ancora il Monza protagonista: Barberis batte un calcio di punizione che Mota di testa manda alto. Il Pordenone rimette fuori la testa dalla propria metà campo al 40’ con un sinistro di Tsadjout da fuori area che Di Gregorio blocca a terra.
Nel secondo tempo il Monza entra in campo svogliato: si corre poco e si sbagliano passaggi elementari. Ciò nonostante la prima vera occasione è di marca biancorossa con un tiro-cross di D’Alessandro che attraversa tutta l’area di rigore a pochi centimetri dalla linea di porta. Poco dopo Marrone non riesce ad approfittare di un’indecisione di Perisan. Stroppa rimpiazza Machìn e Ciurria rispettivamente con Colpani e Gytkjaer e proprio il centrocampista subentrato effettua un traversone dalla destra per il danese che però arriva solo a sfiorare la sfera di testa. Entrano anche Valoti e Sampirisi rispettivamente per Barberis e D’Alessandro e proprio l’esterno destro al 27’ trasforma in gol con un diagonale una palla servitagli da un Mota sempre più “sgobbone” a servizio della squadra. Infatti viene sostituito da Vignato dopo che una botta di Gytkjaer da 25 metri viene deviata in corner da Perisan. Al 35’ il monzese di nascita Cambiaghi sfiora il pareggio con un tiro dal limite e 6’ più tardi è Di Gregorio a salvare il risultato sulla girata da terra di Pellegrini. Al 45’ il Monza chiude la partita col 17enne Vignato, che approfitta di un errato disimpegno difensivo del Pordenone per conquistare palla e infilarla nell’angolino alla sinistra di Perisan.
In sala stampa Stroppa ha sottolineato che “se si rimonta sempre significa che c’è carattere, c’è voglia di fare, ed è l’aspetto più positivo dimostrato dalla squadra in queste prime 6 partite. La squadra però deve dare di più, soprattutto nelle situazioni più ‘sporche’, di duello. Mi dispiace anche che potevamo fare qualche gol in più. Riguardo al gol subito, anche oggi Antov è stato protagonista di un episodio negativo. Ma è un giocatore di assoluto valore: io credo tantissimo in lui. In sostituzione di Caldirola ho preferito Antov a Pirola, ma quest’ultimo deve stare tranquillo perché arriverà il suo momento. Quando si farà trovare pronto non uscirà più dal campo... L’ingresso sul 2-1 di Vignato invece di un giocatore di esperienza è stata vista come una pazzia, ma sono stato premiato grazie alla sua bravura”.
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.30 allo stadio Via del Mare di Lecce.
FOTO BUZZI
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MONZA-PORDENONE 3-1
Il Monza torna alla vittoria ma non convince i 2011 spettatori che hanno assistito all’U-Power Stadium alla partita contro il derelitto Pordenone, giunto in Brianza da penultimo in classifica con 1 punto in 5 gare e 1 gol segnato contro 15 subiti. La squadra friulana ha confermato di non essere quest’anno all’altezza della cadetteria, evidenziando gravi carenze tecniche in ogni reparto. Non si salverà se
MONZA-AREZZO 1-1
Terza partita consecutiva senza vittoria per il Monza, ma la frenata costa alla capolista la perdita di 1 solo punto dei 17 di vantaggio accumulati sulla più immediata inseguitrice, che non è più il Renate ma la Carrarese, alla quale si potrebbe aggiungere il Pontedera se si aggiudicherà la posta piena nel match casalingo di domani contro l’Alessandria.
L’Arezzo allenato da Daniele Di Donato, dopo aver ottenuto il primo successo esterno del campionato in casa della Pro Patria, ha sfiorato il bis allo stadio Brianteo a distanza di soli 6 giorni. E l’ha fatto cambiando sistema di gioco e nonostante l’assenza di elementi importanti come Cutolo e Picchi. Anche il tecnico biancorosso Cristian Brocchi ha lamentato assenze di rilievo: Palazzi, D’Errico e soprattutto Bellusci e Paletta, coppia di difensori centrali. Al loro posto sono stati schierati Scaglia e Marconi, mentre in attacco Brighenti è stato preferito a Mota alle prese con i postumi di un attacco virale (non il famigerato Covid-19 a causa del quale quasi certamente verrà rinviata la partita di mercoledì prossimo a Gorgonzola contro l’Albinoleffe).
Oggi il Monza non ha vinto perché è stato troppo “allegro” in difesa e poco cinico in attacco. Brocchi insiste con le sue tattiche suicide sui calci da fermo nel settore offensivo, dove permette agli avversari, in caso di ripartenza, d’involarsi senza praticamente incontrare avversari verso la porta di Lamanna, mentre la scarsa lucidità sotto porta è da addebitare al grande lavoro svolto dalle punte, che consente a tutti i giocatori di avere la propria occasione nell’arco di una partita.
L’anticipo al sabato dell’incontro, e presumibilmente anche la psicosi da Covid-19, hanno ridotto le presenze allo stadio, dove non si è presentato neppure “patron” Silvio Berlusconi.
Dopo qualche colpo a salve dalla distanza, è toccato al Monza sparare il primo botto serio con una bella iniziativa di Armellino culminata con un destro a giro che ha lambito il palo. Poco dopo è stato però l’Arezzo a passare in vantaggio con un destro al volo di Tassi che ha staccato le ragnatele dall'angolo alto alla sinistra di Lamanna. Gli ospiti hanno quindi sprecato due opportunità per mettere in ginocchio i brianzoli con Belloni e Baldan. Gol fallito, gol subito: e infatti il Monza si è visto fischiare un rigore a favore, per una trattenuta di Baldan ai danni di Finotto, che Brighenti ha trasformato.
A inizio ripresa l‘Arezzo ha sprecato incredibilmente un contropiede 2 contro 1: prima Belloni ha cercato di servire Caso anziché tirare e poi Gioè dalla linea di fondo ha trovato Lamanna pronto alla respinta. Poi si è aperta la sagra dei gol mangiati dal Monza: 2 da parte di Finotto e poi 2 da Brighenti. L‘innesto al loro posto di Mota e Rauti non ha portato la freschezza sperata: nel finale sono andati vicini alla segnatura i subentrati Chiricò per i biancorossi e Gori per gli amaranto, ma la mira è stata imprecisa. Nel recupero un diagonale quasi dalla linea di fondo di Mota con la porta vuota è sfilato a lato.
“Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse palle-gol – ha confermato Brocchi - ma non siamo stati fortunati: meritavamo la rete del 2-1. Comunque, dopo aver subito un gran gol, la squadra ha reagito giocando una buona partita, a differenza di quella di domenica scorsa dove aveva commesso diversi errori. Se la difesa è mal posizionata nelle ripartenze avversarie? No! Se vogliamo vincere le partite dobbiamo giocare così, coi difensori che accettano l'uno contro uno, altrimenti le gare finiscono 0-0”. Come all’oratorio insomma...
Per il tecnico dei toscani Di Donato “il punto per parte è giusto. Potevamo raddoppiare in due occasioni, ma devo comunque fare i complimenti ai miei ragazzi per la voglia di fare un risultato importante sul campo della squadra più forte di tutta la Serie C. Il fallo da rigore? Ormai la palla era scappata via. È stato bravo l’attaccante del Monza...”.
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MONZA-PORDENONE 3-1
Il Monza torna alla vittoria ma non convince i 2011 spettatori che hanno assistito all’U-Power Stadium alla partita contro il derelitto Pordenone, giunto in Brianza da penultimo in classifica con 1 punto in 5 gare e 1 gol segnato contro 15 subiti. La squadra friulana ha confermato di non essere quest’anno all’altezza della cadetteria, evidenziando gravi carenze tecniche in ogni reparto. Non si salverà se

MONZA-AREZZO 1-1
Terza partita consecutiva senza vittoria per il Monza, ma la frenata costa alla capolista la perdita di 1 solo punto dei 17 di vantaggio accumulati sulla più immediata inseguitrice, che non è più il Renate ma la Carrarese, alla quale si potrebbe aggiungere il Pontedera se si aggiudicherà la posta piena nel match casalingo di domani contro l’Alessandria.
L’Arezzo allenato da Daniele Di Donato, dopo aver ottenuto il primo successo esterno del campionato in casa della Pro Patria, ha sfiorato il bis allo stadio Brianteo a distanza di soli 6 giorni. E l’ha fatto cambiando sistema di gioco e nonostante l’assenza di elementi importanti come Cutolo e Picchi. Anche il tecnico biancorosso Cristian Brocchi ha lamentato assenze di rilievo: Palazzi, D’Errico e soprattutto Bellusci e Paletta, coppia di difensori centrali. Al loro posto sono stati schierati Scaglia e Marconi, mentre in attacco Brighenti è stato preferito a Mota alle prese con i postumi di un attacco virale (non il famigerato Covid-19 a causa del quale quasi certamente verrà rinviata la partita di mercoledì prossimo a Gorgonzola contro l’Albinoleffe).
Oggi il Monza non ha vinto perché è stato troppo “allegro” in difesa e poco cinico in attacco. Brocchi insiste con le sue tattiche suicide sui calci da fermo nel settore offensivo, dove permette agli avversari, in caso di ripartenza, d’involarsi senza praticamente incontrare avversari verso la porta di Lamanna, mentre la scarsa lucidità sotto porta è da addebitare al grande lavoro svolto dalle punte, che consente a tutti i giocatori di avere la propria occasione nell’arco di una partita.
L’anticipo al sabato dell’incontro, e presumibilmente anche la psicosi da Covid-19, hanno ridotto le presenze allo stadio, dove non si è presentato neppure “patron” Silvio Berlusconi.
Dopo qualche colpo a salve dalla distanza, è toccato al Monza sparare il primo botto serio con una bella iniziativa di Armellino culminata con un destro a giro che ha lambito il palo. Poco dopo è stato però l’Arezzo a passare in vantaggio con un destro al volo di Tassi che ha staccato le ragnatele dall'angolo alto alla sinistra di Lamanna. Gli ospiti hanno quindi sprecato due opportunità per mettere in ginocchio i brianzoli con Belloni e Baldan. Gol fallito, gol subito: e infatti il Monza si è visto fischiare un rigore a favore, per una trattenuta di Baldan ai danni di Finotto, che Brighenti ha trasformato.
A inizio ripresa l‘Arezzo ha sprecato incredibilmente un contropiede 2 contro 1: prima Belloni ha cercato di servire Caso anziché tirare e poi Gioè dalla linea di fondo ha trovato Lamanna pronto alla respinta. Poi si è aperta la sagra dei gol mangiati dal Monza: 2 da parte di Finotto e poi 2 da Brighenti. L‘innesto al loro posto di Mota e Rauti non ha portato la freschezza sperata: nel finale sono andati vicini alla segnatura i subentrati Chiricò per i biancorossi e Gori per gli amaranto, ma la mira è stata imprecisa. Nel recupero un diagonale quasi dalla linea di fondo di Mota con la porta vuota è sfilato a lato.
“Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse palle-gol – ha confermato Brocchi - ma non siamo stati fortunati: meritavamo la rete del 2-1. Comunque, dopo aver subito un gran gol, la squadra ha reagito giocando una buona partita, a differenza di quella di domenica scorsa dove aveva commesso diversi errori. Se la difesa è mal posizionata nelle ripartenze avversarie? No! Se vogliamo vincere le partite dobbiamo giocare così, coi difensori che accettano l'uno contro uno, altrimenti le gare finiscono 0-0”. Come all’oratorio insomma...
Per il tecnico dei toscani Di Donato “il punto per parte è giusto. Potevamo raddoppiare in due occasioni, ma devo comunque fare i complimenti ai miei ragazzi per la voglia di fare un risultato importante sul campo della squadra più forte di tutta la Serie C. Il fallo da rigore? Ormai la palla era scappata via. È stato bravo l’attaccante del Monza...”.
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MONZA-AREZZO 1-1
Terza partita consecutiva senza vittoria per il Monza, ma la frenata costa alla capolista la perdita di 1 solo punto dei 17 di vantaggio accumulati sulla più immediata inseguitrice, che non è più il Renate ma la Carrarese, alla quale si potrebbe aggiungere il Pontedera se si aggiudicherà la posta piena nel match casalingo di domani contro l’Alessandria.
L’Arezzo allenato da Daniele Di Donato, dopo aver ottenuto il

Per il Monza quella di domani (alle ore 20.45 all’U-Power Stadium) sarà una partita fondamentale nel percorso che porta alla salvezza. Contro una diretta concorrente qual è l’Hellas Verona sarà d’obbligo una vittoria, a maggior ragione in questo momento che vede la squadra biancorossa reduce da tre sconfitte consecutive. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino,le sensazioni sono ottime: “Quella di domanisarà una partita importantissima –ha dichiarato in conferenza stampa – Sarà unoscontro diretto controunavversarioche è in salute nonostanteilperiodo di sconfitte.È unasquadraviva, molto aggressiva, forte fisicamente.Noi abbiamo preparato benel’incontro,ci siamoallenati benissimo,abbiamolavorato sui dettagli, quindi mi aspettounapartita di spessore da parte dei ragazzi.Dovrannomettere di più che col Bologna:mi attendocoraggio, intensità, aggressività, sia da parte di chi inizia,sia da chi subentrerà nel secondo tempo. Voglio rivederelasquadra delle prime tre partitedella mia gestione. Sono convinto che faremo un'ottimagara. Aparte ovviamente Pablo Marì abbiamo recuperato tutti, ancheMarrone e chi avevasolo degliacciacchi.Per tanti in tre settimane da bravi siamo diventati scarsi, da squadra senza problemi siamo diventati una squadra con problemi. Io ho imparato che nel calcio bisogna rimanere equilibratie ricordo che da neopromossisiamo sopralaquota salvezza.Quale sarà quella finale?Non so: negli ultimi annilaquota salvezzasi èabbassata molto.Il centrocampo del Monza prende troppi ammonizioni? Questa è una squadra cheprima del mio arrivo faceva pochi falli,invecebisognaandare decisiverso la pallacomefanno i nostri avversari, per cui per mei centrocampistinonstanno prendendo troppe ammonizioni.Se avremo problemi a giocare tre partite in otto giorni?All'inizio ero preoccupato della condizione fisicadella squadra ma adessoi giocatorivanno forte e quindi non sono preoccupato per le tre partiteche ci attendono da domani: ho una rosa che mi permette di coinvolgere più giocatoriin questi otto giorni. Vignato? Ho un debole per lui perché mi rivedo nelle sue qualità: ha un grande talento, avrà un grande futuro, ma deve crescere fisicamente. Mi auguro di dargli spazio e credo che lo avrà perché si impegna sempre ed è sempre col sorriso sul volto. Se Mota può ricoprire sia il ruolo di attaccante che di trequartista? Sì, può fare entrambi i ruoli. Cosa mi aspetto dal prossimo mercato? In qualche reparto ci sono delle lacune, ma il discorso lo affronteremo più avanti. Adesso c’è l’Hellas Verona allenato da Salvatore Bocchetti, che è mio amicoda tanti anni: dormivamo in camera assieme quando giocavamo entrambi nel Genoa. Con lui ho trascorso bellissimi momenti. Come allenatore lo conosco da poco, ma ho visto che ha già dato un’identità alla sua squadra. Questa partita la sento perché affronto un amico ma anche perché mi aspetto una grande prestazione da parte nostra. Sento nell'aria energia positiva”.
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Per il Monza quella di domani (alle ore 20.45 all’U-Power Stadium) sarà una partita fondamentale nel percorso che porta alla salvezza. Contro una diretta concorrente qual è l’Hellas Verona sarà d’obbligo una vittoria, a maggior ragione in questo momento che vede la squadra biancorossa reduce da tre sconfitte consecutive. Per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, le sensazioni sono ottime: “Quella di domani sarà una partita i

MONZA-FROSINONE 3-2
Bene il risultato, maluccio la prestazione: anche l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, concorda con chi ha storto il naso assistendo all’U-Power Stadium alla partita del secondo turno preliminare di Coppa Italia tra la squadra biancorossa neopromossa in Serie A e il Frosinone, compagine di Serie B. I brianzoli sono riusciti con fatica a piegare i ciociari e il 19 ottobre saranno ospiti dell’Udinese alla Dacia Arena: chi si aggiudicherà la sfida staccherà il biglietto per l’Allianz Arena perché negli ottavi di finale l’incrocio nel tabellone prevede la Juventus.
Oggi Stroppa non ha avuto a disposizione solo l’infortunato Pessina e Filippo Ranocchia, assente per motivi familiari. Il tecnico di Mulazzano ha già schierato titolare (al posto di Antov) il difensore brasiliano Marlon, ingaggiato nei giorni scorsi in seguito al congelamento del suo contratto con il club ucraino dello Shakhtar Donetsk a causa della guerra in corso con la Russia. È poi stato rivoluzionato il centrocampo, con Barberis, Valoti e D’Alessandro a rilevare rispettivamente Machìn, Sensi e Carlos Augusto, quest’ultimo preferito in difesa a Carboni. Come sostituto di Pessina ha avuto la meglio Ciurria su Colpani.
Questo Monza non è piaciuto perché il solito fraseggio con costruzione dal basso ha prodotto poche occasioni, mentre al contrario sono state regalate diverse palle-gol ai giallazzurri allenati da Fabio Grosso, due delle quali sfruttate al meglio.
Al match, trasmesso in diretta su Italia 1, hanno assistito 4532 spettatori tra cui il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, nonché vicepresidente del Partito Popolare Europeo, Antonio Tajani, che è tifoso della Juventus ma simpatizzante del Frosinone. Nei primi minuti al fraseggio insistito del Monza la squadra laziale contrappone una certa freschezza atletica e un’ottima padronanza della tecnica, qualità che hanno fatto felice Grosso a fine partita nonostante il risultato. Il punteggio si sblocca un po’ a sorpresa al 25’, quando Kone commette la leggerezza di abbattere con le braccia Birindelli al limite dell’area sul lato esterno: per arbitro e Var è rigore che Valoti trasforma. Il Frosinone reagisce 2’ dopo con una bella iniziativa personale dello stesso Kone che appena dentro l’area biancorossa scarica un destro neutralizzato da Cragno con un tuffo. Non succede niente di interessante fino al 41’, quando un sinistro a giro di Ciurria è respinto da Turati: sulla palla s’avventa Valoti che in area viene sgambettato maldestramente da Rohden. Il secondo rigore per il Monza lo calcia Caprari che trasforma. Al 46’ un colpo di testa di Mota finisce fuori di poco.
La ripresa inizia male per la squadra di casa. Tra il 7’ e l’11’ i laziali confezionano l’uno-due che riapre la contesa. Prima una conclusione dal limite di Haoudi viene deviata da Andrea Ranocchia a spiazzare Cragno. Poi Barberis respinge male un pallone in area e Kone ne approfitta per trafiggere il portiere biancorosso con un destro al volo. Stroppa manda in campo Sensi al posto di Valoti e successivamente Antov e Gytkjaer rispettivamente per Marlon e Caprari. Al 29’ un contropiede di Mota si conclude con un tiro debole parato agevolmente da Turati. Machìn e Colpani sostituiscono Barberis e Ciurria e 4’ dopo proprio tre subentrati confezionano l’azione del definitivo 3-2: Machìn fornisce una splendida palla filtrante a Colpani che crossa per Gytkjaer, pronto a battere Turati con un destro al volo.
In sala stampa Stroppa è stato come sempre sincero: “Dispiace aver preso due gol in quella maniera. Non sono soddisfatto. Mi aspettavo di più ma per ora mi prendo il risultato. Non sono preoccupato per la partita contro il Torino di sabato prossimo, ma devo mettere la squadra in condizioni di affrontarlo se non dal punto di vista della fisicità almeno sul piano della qualità. I cambi? Sono stati fondamentali, come del resto è stato spesso nella scorsa stagione. Gytkjaer? È eccezionale per il contributo che dà alla squadra, non solo tecnico ma di mentalità. Sensi? Deve riprendere la condizione fisica migliore. Pessina? Sarà a disposizione in una delle prossime partite. Mota? Deve migliorare la qualità delle giocate”.
Grosso ha dichiarato di essere “contento della prestazione fatta contro una squadra di qualità. Quello del primo tempo è stato un risultato pesante per noi rispetto alle occasioni create. Siamo mancati nei dettagli, abbiamo concesso piccoli regali. Abbiamo tanti ragazzi in squadra, dunque dobbiamo crescere”.
Dunque sabato c’è un appuntamento con la storia: alle ore 20.45 il Monza giocherà all’U-Power Stadium la prima partita di Serie A dalla sua creazione, avvenuta nel 1929. Per l’occasione riaprirà dopo 21 anni la Tribuna Est, quella che un tempo erano i Distinti. A Stroppa serviranno 16 “toreri”…
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Sport
MONZA-FROSINONE 3-2
Bene il risultato, maluccio la prestazione: anche l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, concorda con chi ha storto il naso assistendo all’U-Power Stadium alla partita del secondo turno preliminare di Coppa Italia tra la squadra biancorossa neopromossa in Serie A e il Frosinone, compagine di Serie B. I brianzoli sono riusciti con fatica a piegare i ciociari e il 19 ottobre saranno ospiti dell’Udinese al

Spettacolare vittoria del Monza B alla Dacia Arena: le riserve biancorosse (i titolari sono stati tenuti a riposo per il match di campionato di sabato contro il Milan) espugnano lo stupendo stadio dell’Udinese e staccano il biglietto per gli ottavi di finale della Coppa Italia, dove affronteranno nientemeno che la Juventus all’Allianz Stadium. Il nuovo allenatore della compagine brianzola Raffaele Palladino ha compiuto l’ennesimo miracolo rivitalizzando un gruppo di giocatori spento dalle poche apparizioni in campo in questo scorcio iniziale di stagione. Stasera hanno giocato persino alcuni elementi fuori lista in campionato, dunque inutilizzabili in Serie A. Eppure, nonostante la “ruggine”, hanno fatto una prestazione straordinaria, mettendo in campo tutte quelle qualità richieste dall’ex tecnico della Primavera: capacità tecniche, disciplina tattica, corsa e intelligenza nel gestire le varie fasi della gara. Poi la ciliegina sulla torta l’ha messa comunque il “Palla” nei cambi, risultati azzeccati.
E così il Monza ha già vendicato la sconfitta per 2-1 patita in casa in campionato contro la formazione allenata da Andrea Sottil lo scorso 26 agosto. Ed è tornato a vincere a Udine in una gara ufficiale dopo l’unica affermazione, su 8 match precedenti a quello di oggi, del dicembre 1975 in Serie C.
Dunque Palladino ha oggi attuato un massiccio turnover, lasciando a casa 10 titolari (l’unico che ha fatto giocare è stato Rovella perché squalificato per il campionato) e 3 riserve importanti e preferendo convocare 4 dei 7 giocatori fuori lista per la Serie A e 4 giovani della Primavera. Dei fuori lista ha fatto giocare dal 1’ Paletta, che fino all’infortunio patito a metà primo tempo era addirittura stato il migliore in campo. Da segnalare anche l’esperimento di Machìn “falso nueve”.
Davanti a poco più di 5mila spettatori l’Udinese parte forte ma Lovric al 5’ su calcio di punizione e Nestorovski all’8’ con un sinistro non trovano lo specchio della porta. Il Monza risponde con Rovella al 15’ (palla salvata sulla linea da Nuytinck) e Carboni al 17’ (colpo di testa a lato). Al 25’ Beto si beve il biancorosso Birindelli che lo stende: l’arbitro assegna il rigore ma il Var lo leva perché il fallo è stato commesso un filo fuori dall’area. 3’ dopo si infortuna Paletta e viene sostituito da Marrone. L’ultimo quarto d’ora è di marca brianzola. Al 31’ D’Alessandro crossa dal fondo per Machìn che tocca per Colpani la cui conclusione al volo da ottima posizione finisce in curva. Al 38’ al termine di un contropiede magistrale D’Alessandro a tu per tu con Padelli spreca incredibilmente sparandogli il pallone addosso. Al 45’ arriva il premio del gol con Valoti che prova il destro a giro e grazie a una deviazione beffa Padelli.
L’avvio di ripresa è invece nel segno della riscossa bianconera. Al 4’ Perez pareggia toccando la palla a un passo dalla linea di porta a conclusione di una bella azione sulla fascia destra. 2’ dopo un destro di Udogie sfila a lato. Al 10’ un sinistro di Samardzic è deviato in corner da Cragno. All‘11‘ Bondo e Vignato rilevano Ranocchia e Machin. Al 13‘ un destro da fuori di Rovella passa a lato. Al 23‘ l‘Udinese raddoppia ancora con Perez di testa su azione da calcio d‘angolo. Palladino getta nella mischia Molina e Petagna per D‘Alessandro e Valoti e questi confezionano immediatamente il ribaltamento del punteggio. Prima Molina pareggia ribattendo in rete una debole respinta di Padelli. 2‘ dopo Petagna segna un gol da manuale del calcio dopo aver controllato un cross dalla sinistra di Molina. I friulani restano un po‘ storditi, ma poi schiacciano il Monza nella propria metà campo, centrando ben due pali con Pereyra e Samardzic. Al 46‘ Petagna si fa ipnotizzare da Padelli ma i suoi compagni sono bravi a nascondere il pallone agli avversari nei restanti 3‘ di recupero.
In sala stampa Palladino si è dichiarato “felicissimo. Parlare di seconde linee oggi è molto riduttivo. Il gruppo che alleno è tutto forte: i ragazzi si allenano al 100% e avevo detto loro che tutti avrebbero avuto un’occasione e oggi l’hanno sfruttata. Ne ero sicuro perché poco prima della partita percepivo tra loro qualcosa di magico. Si sono meritati il passaggio del turno. Sono superfelice di avere a disposizione una squadra forte. Il nostro percorso di crescita continua nonostante il risultato di Empoli. Ma dopo sabato non ero assolutamente preoccupato. Paletta? Lo conosco bene perché abbiamo giocato 4 anni assieme. È stato chiamato in causa dopo aver sofferto tanto: oltre alle qualità tecniche ha grandi valori umani. Petagna? Ha avuto un infortunio dopo 2 giorni che lo allenavo: l’ho coccolato, ha lavorato tanto, si è messo a grande disposizione dello staff medico e fisico e oggi ha fornito una grandissima prestazione. Rovella? Sono dispiaciuto di non poterlo avere a disposizione contro il Milan. È un ragazzo che ha anche grande mentalità”.
Sottil ha ridimensionato i meriti del Monza: “Ci tenevamo molto a passare questo turno e purtroppo non ci siamo riusciti. Nel primo tempo non siamo stati aggressivi come sempre e siamo stati un po’ lenti nel girare la palla. Abbiamo evidenziato troppo la qualità del Monza. Nel secondo tempo abbiamo ribaltato la partita. Poi ci sono stati 2’ di blackout… Dovevamo essere più attenti. Tutti hanno comunque dato il massimo: è una sconfitta da cui dobbiamo imparare delle cose. Complimenti a Palladino, che ha ereditato il lavoro di un grandissimo allenatore quale è Stroppa. Poi lui ci ha messo del suo, ha inciso molto, ha un’idea di gioco ben definita”.
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UDINESE-MONZA 2-3
Spettacolare vittoria del Monza B alla Dacia Arena: le riserve biancorosse (i titolari sono stati tenuti a riposo per il match di campionato di sabato contro il Milan) espugnano lo stupendo stadio dell’Udinese e staccano il biglietto per gli ottavi di finale della Coppa Italia, dove affronteranno nientemeno che la Juventus all’Allianz Stadium. Il nuovo allenatore della compagine brianzola Raffaele Palladino