Calcio Monza, Galliani presenta il neo-allenatore Palladino

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Nonostante il primo punto conquistato in Serie A, alla sesta giornata, il Monza ha esonerato l’allenatore Giovanni Stroppa sostituendolo col tecnico della formazione biancorossa partecipante al campionato Primavera 2, Raffaele Palladino, oggi presentato alla stampa dall’amministratore delegato Adriano Galliani nella sala conferenze dell’U-Power Stadium.
 
Il senatore (ancora per pochi giorni dato che non ha voluto essere ricandidato) ha così spiegato l’avvicendamento sulla panchina della compagine brianzola: “Innanzitutto mando un affettuoso saluto e un affettuoso ringraziamento a Giovanni Stroppa che solo pochi mesi fa ci ha portato in Serie A. È un risultato che ci ha resi orgogliosi e felici. Grazie a questo risultato tra 4 giorni a Monza giocherà la Juventus per il campionato ed è qualcosa di strepitoso. Ieri Stroppa mi ha chiesto perché è stato esonerato: quando non arrivano i risultati e non si è soddisfatti del gioco il calcio prevede che si possa cambiare l'allenatore. Il Monza è ultimo in classifica dalla seconda giornata eppure è la seconda società di Serie A che lo fa. Abbiamo deciso di promuovere Palladino che non è un traghettatore, ma l'allenatore del futuro. Ha solo 38 anni: nel 2019 ho sperato che ci desse una mano come calciatore per salire dalla Serie C alla B ma si è infortunato. Dopodiché si è ritirato e noi allora gli abbiamo affidato prima l’Under 15 e poi la Primavera 2, che l’anno scorso ha fatto giocare bene portandola alle semifinali dei play-off promozione. Ha pure iniziato bene il campionato di quest'anno. Bisogna fare anche qualche scelta coraggiosa. La decisione è stata condivisa col presidente Silvio Berlusconi. Benvenuto Raffaele, forza e avanti tutta!”.
 
Avevate contattato altri allenatori? “Avevamo pensato anche ad altri allenatori, ma poi abbiamo scelto per tante motivazioni Palladino. Lunedì sera l’ho portato a cena ad Arcore da Berlusconi. Gli ho chiesto se preferiva iniziare ad allenare la squadra prima o dopo la partita con la Juventus e lui non si è tirato indietro accettando subito la sfida. Siamo convinti che abbia dentro di sé le stimmate del grande allenatore. Ho tappezzato tutto il centro sportivo Monzello con cartelli recanti la scritta ‘Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A; non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B’. Crediamo che Palladino centrerà l'obiettivo della salvezza. Al suo fianco come nuovo preparatore dei portieri avrà Alfredo Magni, che ha svolto lo stesso ruolo per 5 anni al Milan”.
 
È la scelta più coraggiosa che ha fatto nella carriera da dirigente calcistico? “Una delle due più coraggiose: anche quella di ingaggiare Arrigo Sacchi come allenatore del Milan dato che non era stato un grande giocatore e proveniva dalla Serie B. Lui è diventato quello che è diventato...”.
 
Cosa vi aspettate per le prossime partite? “Siamo convinti di avere un organico di prim'ordine, quindi vogliamo vedere in campo una squadra che faccia meglio di quanto fatto finora. Già con l'Atalanta abbiamo disputato una buonissima prima mezz'ora, ma io e Berlusconi abbiamo notato un forte calo di rendimento tra il primo e il secondo tempo. Poi abbiamo cambiato l’allenatore quando è stato conquistato il primo punto, ma lo abbiamo fatto perché non è piaciuto il gioco: a Lecce non abbiamo fatto un tiro in porta a parte il gol su calcio di punizione. La nostra filosofia è di accettare la sconfitta ma col bel gioco. Preferiamo perdere giocando bene che pareggiare facendo un tiro in porta”.
 
Non avete cambiato troppi giocatori nel mercato estivo? “Tutte le neopromosse hanno cambiato tanti giocatori: quando una squadra arriva dalla Serie B è ovvio che deve entrare in maniera pesante sul mercato. Da noi sono arrivati 16 giocatori nuovi. Ora dobbiamo innanzitutto pensare a salvarci”.
 
Avete timore che essendo a Lecce stati aiutati dal Var e, al contrario, la Juventus danneggiata dal Var contro la Salernitana, l’arbitraggio di domenica prossima possa essere condizionato? “Il Var ha ridotto di tantissimo gli errori ma certamente va ancora migliorato. Credo che Monza-Juventus non risentirà minimamente di quanto successo domenica scorsa. Affronteremo la squadra allenata dall’amico Massimiliano Allegri, che ha ottenuto grandi risultati sia al Milan che alla Juventus”.
 
È poi stata la volta di Palladino a presentarsi: “Innanzitutto ringrazio la società, Berlusconi e Galliani, che mi hanno dato questa possibilità. Io sono strafelice. Ho una grande voglia di fare bene. Sono innamorato di questo lavoro: ho iniziato a studiare gli allenatori quando ancora giocavo. Sono orgoglioso di questo incarico, sono pronto”.
 
Come sta Cragno, portiere della Nazionale che a Monza finora è stato in panchina? “Cragno sta bene, si allena, sto valutando tutto. Tutti i giocatori si sono messi a disposizione. C’è grande entusiasmo. Ringrazio Stroppa che ha fatto un ottimo lavoro, che ha idee di gioco. Mi ha telefonato per dirmi ‘in bocca al lupo’”.
 
Che sistema di gioco adotterà? “Inizierò con la difesa a tre, ma non è detto che non si possa cambiare. Forse il centrocampo sarà a quattro con tre punte o due punte e un trequartista”.
 
Ci sarà da lavorare più sull’aspetto emotivo o sull’aspetto tattico? “In una squadra non possono mancare entrambi. Stiamo cercando di trovare le soluzioni migliori, stiamo cercando di inculcare ai ragazzi la mia idea di calcio. Ma non può mancare l’entusiasmo, il cuore grande, l’anima, oltre all’aspetto tattico”.
 
Dato che già lavorava al Monza, che rapporto ha coi giocatori? “Sono ragazzi che conosco bene, anche perché con qualcuno ho giocato assieme. Questo è un vantaggio. Con Pessina ho anche condiviso la camera da calciatore, ma adesso viene prima il bene della squadra alle amicizie più strette”.
 
Che obiettivi le ha posto la società? “Mi ha semplicemente chiesto di fare del mio meglio”.
 
Che cosa le ha detto Berlusconi ad Arcore? “È stata una bellissima serata, piacevole, mi sono sentito a casa. Ma a Monza ci si sente in una grande famiglia”.
 
È Gian Piero Gasperini il suo maestro? “È stato mio maestro nella Primavera della Juventus e poi al Genoa. Grazie a lui sono arrivato a giocare in Nazionale. Ho anche avuto Ranieri, Lippi, Donadoni, Deschamps: maestri molto bravi. Un mio modello è pure Juric”.
 
Domenica alle ore 15 sarà emozionato nell’affrontare la sua ex squadra? “Affrontare la Juventus farà piacere ma non sarà emozionante perché ormai fa parte del mio passato. In questo momento sto pensando solo al Monza. Vorrei vedere lo stadio pieno di tifosi del Monza perché sono attaccati alla squadra e in questo momento ha bisogno di una mano anche da loro”.
 
Riguardo allo staff tecnico, detto del preparatore dei portieri, resta ancora da annunciare il nuovo allenatore in seconda. Il collaboratore tecnico sarà Stefano Citterio, mentre il preparatore atletico Fabio Corabi. Ai cinque fisioterapisti già presenti si aggiunge Simone Borgonovo.