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Parolini_German_Wittenberg_Schlosskirche_G-1-1024x678.jpgConcorezzo. Il giro del mondo tra le note dei più prestigiosi organi è finito in un cd. Dopo aver suonato e incantato nella meravigliosa basilica barocca di Weingarten,a Notre Dame a Parigi, nella Cattedrale di St. Patrick a New York, nella National Cathedral e nella National Shrine of the Immaculate Conception a Washington, nelle  Cattedrali di San Francisco, Orléans, Bordeaux, St. Malo, Barcellona, Copenaghen, il maestro concorezzese Giorgio Parolini, 50 anni, oggi residente a Villasanta, ha dato alla luce la sua prima opera.

Il cd “Amazing Grace” è stato registrato tra Settembre e Ottobre 2020 all’organo Bonato della Chiesa Parrocchiale S. Anastasia di Villasanta e pubblicato dalla casa discografica tedesca Motette Psallite Verlag, una tra le case discografiche specializzate in musica per organo e musica sacra.

"Il cd nasce dalla mia convinzione circa la necessità di dar spazio e far conoscere il repertorio contemporaneo, oltre che a preservare e diffondere attraverso l’insegnamento e l’attività concertistica il repertorio prodotto nei secoli passati - spiega il maestro Parolini - Nasce anche dalla convinzione che la musica contemporanea non è “inascoltabile” (come talvolta si sente dire): basta saper scegliere. Il disco è dedicato alle composizioni di uno tra i più prolifici e versatili compositori italiani di musica per Organo: Grimoaldo Macchia. La mia ricerca attraverso le sue composizioni partì da un brano, presente nel cd, scritto per e dedicato a me: la Partita-Suite su “Abide with me”; ascoltando la sua musica ho riscontrato una grande varietà di forme, di stili, una grande capacità nell’utilizzazione del linguaggio e della composizione musicale che gli consente di comporre brani piuttosto articolati e complessi e brani più semplici, immediatamente comprensibili e fruibili anche da parte di ascoltatori che hanno avuto poche occasioni di contatto con l’organo e la musica organistica. Infatti un’altra idea (forse un poco utopistica?) che ha portato alla nascita di questo progetto è quella di creare un mezzo con il quale provare ad avvicinare pubblico nuovo al nostro mondo e non soltanto registrare un disco su un certo strumento, con un programma non presente nei cataloghi delle case discografiche".

Ogni brano del cd è scritto su un tema: abbiamo temi sacri provenienti dalle varie confessioni (cattolica, anglicana, protestante, un brano su tema gospel) e temi profani (tra i quali una frizzante Toccata su “Cielito lindo”): questa particolarità mi ha permesso di tessere una specie di trama, di incroci a supporto del programma, in modo che il programma stesso del cd non sia solo una collezione di brani senza alcun collegamento tra di loro.

Sul mio sito web www.giorgioparolini.com è presente una pagina dedicata al cd: www.giorgioparolini.com/amazing-grace-giorgio-parolini-organo/ in questa pagina si trova anche un video di presentazione del disco.

Per informazioni il M° Giorgio Parolini può essere contattato attraverso il sito www.giorgioparolini.com oppure attraverso i canali social sui quali è presente (Facebook, Instagram e LinkedIn) 

Concorezzo.org aveva dedicato a Giorgio Parolini anche questo articolo:

Giorgio Parolini, il Maestro d'organo che incanta Europa e America

 

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Cultura

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Amazing Grace, ecco il primo cd del maestro Parolini

Concorezzo. Il giro del mondo tra le note dei più prestigiosi organi è finito in un cd. Dopo aver suonato e incantato nella meravigliosa basilica barocca di Weingarten, a Notre Dame a Parigi, nella Cattedrale di St. Patrick a New York, nella National Cathedral e nella National Shrine of the Immaculate Conception a Washington, nelle  Cattedrali di San Francisco, Orléans, Bordeaux, St. Malo, Barcellona, Copenaghen, il maestro concorezz

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Concorezzo. È stato necessario allertare Vigili del fuoco, 118 e Polizia locale per soccorrere l'ambulante protagonista dello spettacolare incidente lungo la Provinciale 13. Giovedì M.K., 52 anni,  residente ad Agrate stava facendo rientro a casa quando, per cause da accertare, ha perso il controllo del furgone e si è ribaltato tra il margine della carreggiata e il fossato che delimita la strada. Il conducente si è ferito in modo non grave ed è stato soccorso dai professionisti e volontari dell'Avps di Vimercate. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Vimercate e la Polizia locale di Concorezzo. Parecchi disagi alla circolazione. 

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Cronaca

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Ambulante si ribalta col furgone: allertati pompieri e 118

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avps_generica.jpgConcorezzo. Sirene spiegate al mercato. Questa mattina, intorno alle 9, un'ambulanza dell'Associazione volontari di Pronto soccorso è dovuta intervenire per soccorrere un uomo di 72 anni in via Libertà. A quell'ora il centro storico era particolarmente affollato per lo svolgimento del mercato settimanale. Secondo alcune testimonianze l'anziano sarebbe caduto al suolo per motivi da verificare. All'arrivo dei soccorritori le condizioni dell'uomo erano ancora gravi, tant'è che il settantenne è stato trasportato in ospedale in codice giallo. 

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Cronaca

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Ambulanza al mercato, paura per un settantenne

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Concorezzo. Una ragazza di 33 anni è stata soccorsa questa notte, intorno alle 3, all'altezza del civico 20 di via Padre Tarcisio Massironi, in zona Giardino Est. Le sue condizioni non erano gravi e la donna, dopo oltre un'ora dall'arrivo dei mezzi di soccorso, è stata trasportata in codice verde all'ospedale di Vimercate. L'intervento non è passato inosservato per l'anomalo dispiegamento notturno: in zona sono infatti intervenuti un'ambulanza della Croce Rossa di Villasanta, l'automedica dell'Avps di Vimercate e anche una gazzella del Nucleo operativo radiomobile di Vimercate. Non è ancora chiaro il motivo esatto della chiamata al 112.

Nella foto d'archivio, uno scorcio di via Massironi

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Cronaca

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Ambulanza, automedica e carabinieri in via Massironi

Concorezzo. Una ragazza di 33 anni è stata soccorsa questa notte, intorno alle 3, all'altezza del civico 20 di via Padre Tarcisio Massironi, in zona Giardino Est. Le sue condizioni non erano gravi e la donna, dopo oltre un'ora dall'arrivo dei mezzi di soccorso, è stata trasportata in codice verde all'ospedale di Vimercate. L'intervento non è passato inosservato per l'anomalo dispiegamento notturno: in zona sono infatti intervenuti un'ambulanza

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Concorezzo. È ufficiale l’impegno del Governo per rendere gratuiti i pedaggi autostradali alle ambulanze delle associazioni di volontariato e ai mezzi della Protezione civile. Nell’ambito del Decreto Genova, che ha stanziato 1 miliardo di euro per l’emergenza creatasi dopo il crollo del ponte Morandi, l’Esecutivo ha fatto proprio l’Ordine del giorno del giorno presentato dal deputato brianzolo Massimiliano Capitanio (Lega).

Partendo dal Decreto del Presidente della Repubblica del 16 dicembre 1992, che già prevederebbe che “i veicoli con targa C.R.I., nonché i veicoli delle associazioni di volontariato e degli organismi similari non aventi scopo di lucro per il soccorso/trasporto in emergenza, sono esentati dal pagamento dei pedaggi autostradali”, il provvedimento firmato dall’onorevole Capitanio impegna il Governo ad attuare definitivamente “attraverso un prossimo provvedimento legislativo, l’esenzione dai pedaggi autostradali per tutti i veicoli dei servizi di trasporto e soccorso sanitario e della protezione civile, nonché delle associazioni di volontariato appartenenti a reti nazionali e di altri enti del terzo settore di natura non commerciale, qualora siano impegnati nello svolgimento di attività istituzionali e siano provvisti di apposito contrassegno approvato con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”.

SOLO ANPAS PAGA OLTRE 3 MILIONI ALL'ANNO AD AUTOSTRADE

“In queste ore moltissimi mezzi delle associazioni di volontariato impegnati nella gestione dei disastri causati dal maltempo stanno pagando i pedaggi autostradali per raggiungere i luoghi alluvionati e questa è la dimostrazione che c’è qualcosa che non va – spiega Capitanio – L’attuale normativa non è chiara e io chiedo che sia messo nero su bianco che i mezzi dei volontari, escludendo le associazioni che fanno profitto, non paghino più i pedaggi quando sono impegnati in attività di soccorso o istituzionali. Una realtà come Anpas è costretta a versare ogni anno circa 3milioni di euro in pedaggi, è allucinante. Approvato l’ordine del giorno, sono già al lavoro perché si trovino le risorse della legge di bilancio, mentre la Commissione Trasporti della Camera ha già pronta una modifica ad hoc del Codice della strada”.

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Politica

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Ambulanze gratis in autostrada, Governo dice sì a Capitanio

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Concorezzo. Incubo amianto quasi finito per i residenti di via Minzoni e per le numerose famiglie che si affacciano da anni sulle impressionanti coperture in eternit di due vecchi capannoni. Nei giorni scorsi in Comune è stato avviato l'iter di bonifica e smaltimento.  

A inizio ottobre i proprietari depositeranno il piano di smaltimento presso Ats, mentre i lavori dovrebbero iniziare il mese successivo. Entro dicembre la bonifica sarà ultimata.

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Cronaca

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Amianto in via Minzoni, finalmente la bonifica

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amianto2.jpgConcorezzo. Intere lastre di amianto accuratamente accatastate nei pressi di una proprietà privata nell'alveo del Parco della Cavallera. Una presenza che, a dir poco, ha allarmanto un cittadino concorezzese che si trovava nei paraggi per una passeggiata nel verde. Cellulare alla mano, l'uomo ha scattato delle fotografie e mandato una dettagliata segnalazione in Municipio (e anche alla nostra redazione). L'amianto si trova in una traversa di via dei Mille. Dalle prime verifiche dell'ufficio Ecologia del Comune, che ha informato anche la Polizia locale, non si tratterebbe di amianto abbandonato ma "parcheggiato" dal proprietario di un adiacente casolare. Quest'ultimo, residente a Vimercate, lo avrebbe posizionato all'interno della sua proprietà in attesa dello smaltimento. Il Comune sta verificando se questa operazione abbia seguito fedelmente i rigidi protocolli di smaltimento che prevedono l'utilizzo di alcune "protezioni" in attesa dello smaltimento affidato a società specializzate.

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Amianto nel Parco della Cavallera

Concorezzo. Intere lastre di amianto accuratamente accatastate nei pressi di una proprietà privata nell'alveo del Parco della Cavallera. Una presenza che, a dir poco, ha allarmanto un cittadino concorezzese che si trovava nei paraggi per una passeggiata nel verde. Cellulare alla mano, l'uomo ha scattato delle fotografie e mandato una dettagliata segnalazione in Municipio (e anche alla nostra redazione). L'amianto si trova in una traversa d

amiantoconcorezzo.JPGConcorezzo. 15.000 morti accertati dal 1993 al 2008, quattro mila morti all'anno, ancora oggi, per malattie connesse. Questala fotografia nella sola Italia. Mentre pochi giorni fa si è celebrata la giornata mondiale delle vittime dell'amianto (con Legambiente che denuncia la presenza di eternit in 188mila edifici pubblici e quasi 7000 aziende in Italia), il 2015 dovrebbe segnare una data storica per lo smaltimento dell'amianto. In Lombardia c'è l'obbligo di denunciare la presenza di amianto nelle abitazioni o nelle aziende, di certificare eventuali trattamenti o di rimuovere i prodotti sfibrati e per questo altamente nocivi.

In questi giorni il Comune sta partecipando a un bando per rimuovere l'amianto dalle scuole di via Ozanam. Intanto a giorni dovrebbero essere pronti i dati dell'Ufficio Ecologia: quanti cittadini hanni risposto al Comune in merito alla presenza di amianto nelle loro proprietà e alle relative azioni intraprese?

Nel frattempo abbiamo chiesto di fare un quadro normativo a un esperto in materia, il concorezzese Remo Egardi.

La Regione Lombardia, con dati forniti dal “Registro Tumori”, ha valutato negli anni di incidenza 2000-2013,le caratteristiche delle esposizioni alle fibre di amianto in pazienti affetti da mesotelioma(grave patologia tumorale causata dell’inalazione alle fibre di amianto).                 Su 3841 pazienti valutati,il 62% era rappresentato da pazienti esposti per motivi professionali, il 7% da esposizioni extralavorative e da famigliari di lavoratori esposti alle fibre di amianto,il 24% è stato definito da “esposizioni ignote”,la restante percentuale non valutabile. 

Se il 62% è un dato,nella sua drammaticità,atteso ciò che sorprende è l’elevata percentuale di pazienti che, in apparenza, con l’amianto non hanno avuto nulla a che fare.   A tale proposito ho più volte ricordato che anche minime ed occasionali  inalazioni di amianto possono rappresentare un serio pericolo per la nostra salute,dato confermato dalla valutazione epidemiologica della Regione Lombardia.  

Coperture in eternit fatiscenti,rimozioni effettuate senza le dovute precauzioni per “spuntare” un prezzo più favorevole, rappresentano una seria minaccia per la salute di tutti .   Purtroppo anche nel territorio del nostro Comune ci sono ancora troppe strutture con eternit in evidente disfacimento e,cosa ancora più grave,a stretto contatto con insediamenti residenziali.     Sinceramente non mi aspettavo che alla scadenza prevista dalla R.L. per la totale rimozione dell’amianto presente sul  territorio della nostra bella regione, dovessimo ancora occuparci di un serio pericolo per la salute  e ,in molti casi, per il decoro del territorio comunale.   

Vorrei a questo punto ricordare ancora alcune note delle recenti normative utili per aiutare i possessori  di tetti in eternit e manufatti contenenti amianto.

1.     La legge Regionale n°14 del 31/07/2012 che integra e/o modifica la L.R. del 2003 prevede che i Comuni nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente per le imprese che si occupano di smaltimento e rimozione di amianto,possono stipulare convenzioni con le imprese di ritiro e smaltimento dei rifiuti al fine della raccolta in sicurezza di piccoli quantitativi di manufatti contenenti amianto. 

2.     Il Comune, come prevede l’art 5 della già citata legge,verificata la presenza di amianto non censito ingiunge al proprietario di provvedere alla valutazione dello stato di conservazione dell’amianto. Il proprietario entro 30 gg. dalla notifica dell’ingiunzione,trasmette la stima dello stato di conservazione al comune e all’Asl competente  per il territorio.  In caso di inadempimento l’autorità competente provvederà ad effettuare la stima,rivalendosi sul proprietario per le spese sostenute.

3.     Sempre la L.R. 14 del 31/07/2012 prevede per la mancata comunicazione all’ASL ,attraverso modulistica a disposizione presso gli uffici comunali competenti di tutti i comuni,di tetti in eternit o di materiali contenenti amianto una sanzione fino a 1500 euro.

4.     E’ possibile rivolgersi agli uffici comunali competenti per verificare la disponibilità di contribuiti per la rimozione e lo smaltimento di amianto.

5.     Per i proprietari di capannoni industriali consiglierei di verificare sul sito dell’Inail la possibilità di avere finanziamenti a fondo perduto per la sostituzione di coperture in eternit o manufatti in amianto ,migliorando così l’ambiente di lavoro e la salubrità dello stesso.

 

Regione Lombardia, attraverso l’approvazione del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), avvenuta con Decreto di Giunta Regionale n. 8/1526 del 22/12/2005, ha individuato come uno degli obiettivi strategici il censimento e la mappatura dei siti con amianto presenti nella Regione al fine di definire l’entità del rischio da amianto friabile e compatto per sviluppare programmi di maggiore tutela sanitaria.
Allo stesso tempo il documento fissa il termine del 2015 come obiettivo strategico per la bonifica e la rimozione dell’amianto dal territorio lombardo, quindi entro e non oltre 10 anni dalla pubblicazione del PRAL sul Bollettino Ufficiale della Regione.

I cittadini di Concorezzo che avessero problemi con presenza di amianto vicino a casa o al posto di lavoro possono accedere agli atti per sapere se il caso di loro conoscenza sia stato denunciato, quale sia la situazione di pericolo e se sono in programma lavori di copertura o rimozione.

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Amianto, ancora 4mila morti all'anno: e Concorezzo?

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Concorezzo. 40 anni di amore per l'Autodromo e il suo parco. L'associazione degli Amici dell'Autodromo e del Parco di Monza ha scelto La Camilla di Concorezzo per festeggiarel'importante traguardo. Una storia pluridecennale, iniziata quando le battaglie ambientaliste rischiavano di creare una sorta di guerra interna tra gli amanti di uno dei più importanti monumenti dello sport al mondo e l'altrettanto meraviglioso polmone verde in cui è incastonata la Villa Reale. Venerdì sera la grande festa del sodalizio presieduto dall'inossidabile Pietro Mazzo. "Era il 1977 - ricordano dal loro sito internet - Era tempo, seppure a malincuore, di distogliere in parte l' attenzione dalle attività motoristiche in pista per cercare di dare una mano nell' intricata situazione politica in cui era invischiato l'autodromo. L'impianto era da tempo sottoposto ad attacchi di movimenti pseudo naturalistici che ne contestavano la presenza nel parco. "Le auto e le moto da competizione inquinano con i gas di scarico e minano l'esistenza del patrimonio arboreo", era l'accusa più ricorrente. Stupidità che si commentano da sole. Ancora oggi l'autodromo, che occupa un settimo di tutto il parco, è la parte meglio conservata anche dal punto di vista arboreo. Le amministrazioni comunali proprietarie del parco, Monza e Milano, a ogni scadenza di contratto di affitto, subivano ricatti di ogni genere da questi estremisti del verde ponendo in essere un veto allo sviluppo che un impianto di questo genere deve avere per essere al vertice. Si osteggiava al taglio di poche piante, nella maggioranza robinie, in cambio di una ripiantumazione tripla o quadrupla di essenze pregiate in altra parte dell'autodromo o del parco. Lo scontro era nel non voler accettare che un impianto del valore storico e monumentale potesse adeguarsi agli standard di sicurezza richiesti come per tutte le piste del mondo. Si è sempre stati costretti a battaglie di retroguardia per decenni. Monza - Autodromo, si - no invece di concentrare gli sforzi su Autodromo - come. Armonia e buon senso".

Oggi a mettere a rischio la sopravvivenza dell'Autodromo di Monza non ci sono più gli ambientalisti (o quasi), ma gli interessi economici e speculativi di magnati e sponsor. Nonostante questo a Monza si corre ancora e si fa anche musica ad altissimo livello. 40 anni di battaglie con il sorriso (e con i denti) sono servite.

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Amici dell'Autodromo, festa per i 40 anni

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andrea_mandelli_ulula.jpgConcorezzo. Prima che il Covid-19 facesse calare il silenzio sulle città e nei teatri era arrivato l'ennesimo prestigioso riconoscimento per gli Ulula & LaForesta, band musicale impreziosita dal basso del concorezzese Andrea Mandelli. 

Seppur a porte chiuse (erano già in arrivo le prime avvisaglie della pandemia), il gruppo l'ha prima spuntata tra quasi 800 proposte in gara per Musicultura, arrivando tra i 53 artisti potuto esibirsi sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Non solo. Per i musicisti è arrivato che il premio Med Store per la miglior performance della serata. 

Musicultura, rassegna di musica popolare e d'autore di Macerata, è arrivata alla XXXI edizione. Tutti, solisti e band, sono anche autori delle canzoni che interpretano. L’ascolto e la valutazione delle 1520 canzoni inizialmente iscritte al concorso (ogni partecipante si propone con 2 brani) hanno richiesto quasi tre mesi di lavoro. Il Festival della canzone Popolare e d’autore offre ora ai 53 giovani artisti selezionati la chance di vivere una cavalcata artistica e professionale stimolante, cadenzata da eventi live e mediatici, che culminerà il prossimo mese di giugno sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata, dove approderanno gli otto vincitori del concorso.

Le 53 proposte selezionatesi sono esibite tra febbraio e marzo rigorosamente dal vivo, al Teatro Lauro Rossi di Macerata. 

Un po’ di numeri: tra i convocati alle audizioni i solisti (40) superano in numero le band (13), l’artista più giovane ha 19 anni, il più “maturo” 56 anni, il 69% sono uomini, il 31% donne, tra le regioni di provenienza più rappresentate figurano la Campania e la Lombardia, seguono Sicilia, Lazio, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

Al termine delle audizioni, la giuria di Musicultura selezionerà la rosa dei sedici finalisti, che saranno protagonisti di un concerto al Teatro Persiani di Recanati (era in programma nel mese di aprile) e le cui canzoni andranno a comporre il CD compilation della XXXI edizione. Parallelamente i loro brani godranno di un’ampia diffusione radiofonica e un’apposita App Facepook consentirà di votare le canzoni per designare due degli otto vincitori. I restanti sei vincitori saranno espressi dalle scelte insindacabili del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che nell’edizione in corso è composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Brunori Sas, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Frankie hi-nrg mc, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Willie Peyote, Andrea Purgatori,Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi.

Gli otto vincitori saranno protagonisti nel prossimo mese di giugno (anche questa data è fortemente in dubbio), assieme a prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, delle tre serate di spettacolo conclusive del festival, all’Arena Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del concorso, al quale andranno in premio 20.000 euro.

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Cultura

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Anche a Macerata spicca il talento degli ULF

Concorezzo. Prima che il Covid-19 facesse calare il silenzio sulle città e nei teatri era arrivato l'ennesimo prestigioso riconoscimento per gli Ulula & LaForesta, band musicale impreziosita dal basso del concorezzese Andrea Mandelli.  Seppur a porte chiuse (erano già in arrivo le prime avvisaglie della pandemia), il gruppo l'ha prima spuntata tra quasi 800 proposte in gara per Musicultura, arrivando tra i 53 artisti potuto esibi

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Concorezzo. Forse non tutti sapevate che nel 1455 un ricco mercante concorezzese si stabilì a Mantova dopo aver costruito lì la sua casa. Membro di una ricca famiglia di mercanti lanieri di Concorezzo che dal milanese, Boniforte si trasferì a Mantova e aprì bottega nella metà del XV sec. Per matrimonio si imparentò con la famiglia dei Gonzaga. Lafamiglia, d’origine milanese, si stabilì a Mantova col benestare del marchese Ludovico Gonzaga che vedeva di buon occhio l’insediarsi nella sua città di mercanti forestieri. Il padre, di nome Bertone, che dapprima aveva avviato la propria attività a Mantova come speziale, poi come cambiavalute, intuì che l’attività più redditizia era quella del commercio della lana. E fu proprio dietro consiglio paterno che Boniforte fece costruire una prestigiosa bottega specializzata nel commercio di tessuti. Al suo interno si potevano trovare le stoffe, le lane e le tele più raffinate importate da Venezia. Il successo fu garantito e in breve tempo Boniforte divenne uno dei personaggi più conosciuti della città. Boniforte da Concorezzo, in ricordo dei suoi viaggi in Oriente, commissiona un edificio ispirato alla città di Venezia, con caratteristiche gotiche e rinascimentali.

 La casa del Mercante si trova in piazza Erbe a Mantova, ed è la casa a tre piani in cui Boniforte da Concorezzo aveva sempre vissuto e dove, ereditata la "Bèla Botega", volle che diventasse la più bella di tutte le case. L'architetto a cui venne dato quest'importante incarico era Luca Fancelli, a cui non venne imposto nessun limite di spesa, così da poter ristrutturare al meglio l'abitazione del mercante.

La facciata mostra due bellissimi fregi a colonnine in cotto che dividono i piani. Corrispondente al terzo piano, adibito probabilmente a solaio, ci doveva essere anche un terzo fregio, o caduto o non finito o venduto (sulla facciata si vede ancora chiaramente la traccia), diverso probabilmente dagli altri due, come per altro lo sono il primo e il secondo tra loro. I fregi occupano la parte, sottostante alle finestre, che corrisponde internamente allo spazio tra il davanzale e il pavimento.L’elemento sicuramente più misterioso ed originale della casa è rappresentato dalle finestre. Le finestre del primo ordine presentano una pesante bordatura a motivi di foglia, mentre quelle del secondo ordine hanno un bordo incorniciato da riccioli. Inoltre il contorno delle finestre è diverso, come fantasia e gusto, dalla decorazione dell'architrave che è a fiori e a frutti. Proprio su quest'ultima si ritrovano degli elementi molto interessanti che ci parlano del mercante: ad esempio, tra la seconda e la terza colonna, sull'architrave si vedono scolpiti dei piccoli pacchi legati con funi, certo un'allusione al mestiere di Boniforte, così come, girando l'angolo della casa sul quarto capitello (elemento superiore della colonna) si scorge la veduta di un porticciolo. Infatti, Giovanni Boniforte possedeva veramente, nella zona di Porto Mantovano, un piccolo scalo per le sue merci provenienti da Venezia. Ed è a questa città che il mercante si è ispirato nella costruzione della sua casa, che è un vero e proprio omaggio all'arte veneta, come se il padrone di casa volesse mantenere un eterno rapporto con il luogo dal quale traeva profitto e ricchezza. Inoltre la forte riconoscibilità, grazie all’originale architettura, che la sua bottega aveva sugli occhi dei mantovani era sinonimo di garanzia per loro e di affari per il mercante, in poche parole lo stesso valore che può avere oggi una buona ed efficace pubblicità. Grazie ad analisi eseguite nel 2001 sappiamo che perfino le decorazioni esterne erano impreziosite da figlia d'oro su fondo rosso e successivamente azzurro. L'anno di costruzione e il nome del proprietario sono ancora oggi l leggibili sotto il portico, all'interno di due architravi contrapposte.

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Anche a Mantova Concorezzo lascia un segno!

Concorezzo. Forse non tutti sapevate che nel 1455 un ricco mercante concorezzese si stabilì a Mantova dopo aver costruito lì la sua casa. Membro di una ricca famiglia di mercanti lanieri di Concorezzo che dal milanese, Boniforte si trasferì a Mantova e aprì bottega nella metà del XV sec. Per matrimonio si imparentò con la famiglia dei Gonzaga. Lafamiglia, d’origine milanese, si stabilì a Mantova col benestare del marchese Ludovico

no_concorezzo.jpgConcorezzo. La città dice "no" alla riforma Boschi-Renzi della Costituzione. Con il 51,46% i concorezzesi hanno bocciato la proposta arrivata dal governo, che questa notte ha registrato le dimissioni in diretta tv di Matteo Renzi. In paese ha votato il 77,16% degli aventi diritto. Il sì si è fermato a quota 48,54%, un dato comunque lusinghiero se si considera che il fronte del no annoverava Lega Nord, Movimento 5 Stelle, minoranza PD, Forza Italia, associazione Minerva. Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente. L'unico drammatico imprevisto si è registrato al seggio 10 dove si è dovuti provvedere d'urgenza a sostituire il presidente di seggio e uno scrutatore, marito e moglie, perché l'uomo nella notte ha accusato un gravissimo malore.

A livello nazionale, mentre scriviamo, il no è al 59,65%, mentre il Lombardia il no prevale con circa  il 55,5%. Nel Vimercatese il sì prevale in alcuni Comuni, tra cui Vimercate.

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Anche Concorezzo ha detto no alla riforma

Concorezzo. La città dice "no" alla riforma Boschi-Renzi della Costituzione. Con il 51,46% i concorezzesi hanno bocciato la proposta arrivata dal governo, che questa notte ha registrato le dimissioni in diretta tv di Matteo Renzi. In paese ha votato il 77,16% degli aventi diritto. Il sì si è fermato a quota 48,54%, un dato comunque lusinghiero se si considera che il fronte del no annoverava Lega Nord, Movimento 5 Stelle, mino

patata_concorezzo.jpgConcorezzo. La patata bianca torna a farsi vedere anche a Concorezzo. A pochi metri dalla celeberrima "biancona" di Oreno, l'azienda agricola del giovane Simone Melzi è tornata a coltivare e a vendere in via Oreno la patata Kennebec che i nonni di Simone coltivarono già nei primi anni Quaranta del secolo scorso.

La patata Kennebec è una varietà di patata di origine statunitense ora prodotta anche in Europa. Creata dal doppio incrocio tra la varietà ottenuta dalle patate Chippewa e Kathadin, con la varietà ottenuta dalle patate Earlaine e W-ras, è la "cultivar" più diffusa sul territorio italiano. Il tubero, ha una maturazione che va dal "semi precoce" (maggio - giugno) al semi tardivo (settembre - ottobre). Cresce molto bene anche in assenza di acqua ed è quindi largamente utilizzata nelle coltivazioni montane.

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Cultura

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Anche Concorezzo ha la sua patata bianca

Concorezzo. La patata bianca torna a farsi vedere anche a Concorezzo. A pochi metri dalla celeberrima "biancona" di Oreno, l'azienda agricola del giovane Simone Melzi è tornata a coltivare e a vendere in via Oreno la patata Kennebec che i nonni di Simone coltivarono già nei primi anni Quaranta del secolo scorso. La patata Kennebec è una varietà di patata di origine statunitense ora prodotta anche in Europa. Creat

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Concorezzo. Recentemente anche la Chiesa ha sdoganato la cremazione,  come ha avuto modo di confermare la Congregazione per la Dottrina della Fede in una Istruzione che ha avuto il 'placet' del Papa. La pratica deve avvenire "dopo la celebrazione delle esequie" e "non è vietata dalla Chiesa" se non è fatta per una scelta di contrarietà alla fede.

Anche il trend a Concorezzo fa parlare di un vero e proprio boom. “Delle ultime cinque cerimonie che sono state affidate a me – spiega Andrea Molteni, titolare dell’agenzia Luxit di via Roma 1 a Concorezzo – addirittura in quattro casi è stata scelta la cremazione. In alcuni casi la scelta viene esplicitata in vita dal defunto, in altri casi è una scelta dei famigliari, dettata da ragioni diverse. Sta di fatto che la pratica è in costante aumento. Noi abbiamo deciso di venire incontro a chi è in difficoltà economica e in generale a tutti i cittadini, mettendo a disposizione gratuitamente l’urna base. Tra l’altro voglio mettere in evidenza che la pratica della cremazione è richiesta da una pluralità di confessioni, a partire da evangelisti e testimoni di Geova”. Oggi i contenitori delle ceneri sono diventate vere e proprie opere d'arte che spaziano dalle classiche urne fino alla possibilità di incorniciarle in un quadro o trasformarle in diamante.

Sono ben 17, nei primi cinque mesi dell'anno, i concorezzesi che hanno scelto di tornare a "essere cenere", a cui si aggiungono sicuramente i quattro del mese di ottobre. Se la pratica in Asia, e in particolare in India, è sempre stata praticata da millenni, in Europa si è diffusa solo molto di recente. Necessità di contenere gli spazi nei cimiteri, crisi economica e anche un cambio culturale hanno portato la scelta della cremazione a rappresentare il 20% rispetto all'80% delle tumulazioni.

LUXIT ONORANZE FUNEBRI

V. Roma 1 20863 - Concorezzo (MB) Tel: 0392910739

http://www.pompefunebriconcorezzo.it - http://www.pompefunebrimonza.it

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redazionali

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Anche dalla Chiesa sì alle cremazioni: in paese è boom

Concorezzo. Recentemente anche la Chiesa ha sdoganato la cremazione,  come ha avuto modo di confermare la Congregazione per la Dottrina della Fede in una Istruzione che ha avuto il 'placet' del Papa. La pratica deve avvenire "dopo la celebrazione delle esequie" e "non è vietata dalla Chiesa" se non è fatta per una scelta di contrarietà alla fede. Anche il trend a Concorezzo fa parlare di un vero e proprio boom. &

Adesione PD MB a Sit-in BOA.jpgConcorezzo. Il Partito Democratico di Monza Brianza aderisce al Sit-In dell’associazione BOA - Brianza Oltre l’Arcobaleno di stasera, lunedì 16 ottobre, a Concorezzo in occasione della presentazione del libro del Generale Vannacci.

“Saremo presenti per ribadire che la Libertà di Parola è anche Responsabilità di parola.” - afferma Davide Usai, neo responsabile Diritti Umani della Federazione provinciale PD MB - “La libertà d’espressione garantita dalla nostra Costituzione non può essere confusa con l'incitamento all'odio. La Costituzione, su cui il Generale Vannacci ha giurato, prevede il rispetto, la valorizzazione delle differenze e l'unicità di ogni individuo. Per questo motivo saremo in piazza insieme a BOA, ai Giovani Democratici Monza Brianza, alle altre forze politiche di centrosinistra e alle associazioni aderenti.”

“Vogliamo una società in cui ogni persona sia riconosciuta per la sua identità, in cui i diritti umani siano sempre garantiti e per questo ci opporremmo sempre a chi semina odio e discriminazione – aggiunge Riccardo Sala, Segretario provinciale dei Giovani Democratici Monza e Brianza - Crediamo fermamente nei valori dell’eguaglianza e del rispetto della dignità delle persone, come scritti nella nostra Costituzione e nei Trattati europei. La libertà di parola non può essere usata come scusa per diffondere intolleranza e pregiudizi”.

 

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Anche il PD al sit-in per zittire Vannacci

Concorezzo. Il Partito Democratico di Monza Brianza aderisce al Sit-In dell’associazione BOA - Brianza Oltre l’Arcobaleno di stasera, lunedì 16 ottobre, a Concorezzo in occasione della presentazione del libro del Generale Vannacci. “Saremo presenti per ribadire che la Libertà di Parola è anche Responsabilità di parola.” - afferma Davide Usai, neo responsabile Diritti Umani della Federazione provinciale PD MB - “La libertà d

Concorezzo. 362 votanti, 267 per la Schlein, 95 per Bonaccini. L'elettorato concorezzese del PD ha scelto di rottamare l'establishment con il 64,42% tributato alla neosegretaria contro il 35,58% dei voti concessi al governatore della rossa Emilia Romagna.

Quello di domenica è stato un voto in linea con il trend nazionale. 

 Erano quattro i seggi a Vimercate e, sommando i voti, hanno partecipato 762 persone che hanno espresso la loro preferenza: Bonaccini è stato votato da 251 elettori, mentre la Schlein ha totalizzato 511 preferenze. Quindi, più del doppio! E il canovaccio si è ripetuto in quasi tutti i paesi delle province lombarde. Tanto per buttar lì qualche Comune con alta affluenza: Seregno più di 400 votanti (35% Bonaccini e 65% Schlein); Lissone 391 votanti (25% Bonaccini e 75% Schlein); Cesano M. 380 votanti (33% e 66%); Concorezzo 267 votanti (35% e 65%). Una vittoria schiacciante, almeno in Brianza, che ha visto la giovane esponente dell'ala più sinistra imporsi con addirittura il doppio dei voti rispetto al candidato considerato "favorito" (e più moderato nelle posizioni politiche). Ma un risultato che adesso potrebbe provocare smottamenti e (qualcuno sibila) magari divisioni o scissioni. Come sia potuto accadere che la Schlein, molto apprezzata e apprezzabile per appeal e comunicazione, sia riuscita a superare Bonaccini dato da tutti come vincitore in pectore resta un mistero. Di sicuro giocano alcuni fattori in merito. Primo: il meccanismo annodato e bizantino delle primarie piddine con il voto diviso in tre fra soli iscritti, la iniziale scrematura tra quattro nomi da cui ne escono due al ballottaggio, quindi i gazebo finali (aperti a tutti). Secondo: la reale voglia di cambiamento di molti che votano sinistra e centrosinistra i quali hanno visto nella 37enne di origini svizzere un faro più luminoso rispetto al rivale. Terzo: l'apporto di molti attivisti di centrodestra che si sono organizzati (in tutta Italia) per votare la Schlein fingendosi simpatizzanti del Pd, in modo da creare "scompiglio" fra gli avversari. 

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Anche il PD di Concorezzo ha scelto la Schlein

Concorezzo. 362 votanti, 267 per la Schlein, 95 per Bonaccini. L'elettorato concorezzese del PD ha scelto di rottamare l'establishment con il 64,42% tributato alla neosegretaria contro il 35,58% dei voti concessi al governatore della rossa Emilia Romagna. Quello di domenica è stato un voto in linea con il trend nazionale.   Erano quattro i seggi a Vimercate e, sommando i voti, hanno partecipato 762 persone che hanno espresso la loro

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Monza. Anche il presidente della Provincia Roberto Invernizzi, ha indossato oggi la maglietta rossa e aderito alla manifestazione restiamo umani. L'iniziativa è stata lanciata dalle Ong e del'associazione Libera e ha come primo firmatario don Ciotti. Come Invernizzi, che è anche sindaco di Bellusco, hanno aderito diversi colleghi, politici e non. A Vimercate a fare da trascinatore è stato il gruppo Anpi. Naturalmente se da un lato ci sono state migliaia di adesioni, altrettante sono state le polemiche e le voci contro. 

 

L'APPELLO

Una #magliettarossa per #fermarelemorragia di umanità

indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà

Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.

Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.

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Dalla Brianza

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Anche il presidente della Provincia in... rosso

Monza. Anche il presidente della Provincia Roberto Invernizzi, ha indossato oggi la maglietta rossa e aderito alla manifestazione restiamo umani. L'iniziativa è stata lanciata dalle Ong e del'associazione Libera e ha come primo firmatario don Ciotti. Come Invernizzi, che è anche sindaco di Bellusco, hanno aderito diversi colleghi, politici e non. A Vimercate a fare da trascinatore è stato il gruppo Anpi. Naturalmente se da un lato ci sono st

Luxit.jpgConcorezzo. Come sta accadendo a livello nazionale, anche in paese è boom di cremazioni. Sono ben 17, nei primi cinque mesi dell'anno, i concorezzesi che hanno scelto di tornare a "essere cenere". Se la pratica in Asia, e in particolare in India, è sempre stata praticata da millenni, in Europa si è diffusa solo molto di recente. Necessità di contenere gli spazi nei cimiteri, crisi economica e anche un cambio culturale hanno portato la scelta della cremazione a rappresentare il 20% rispetto all'80% delle tumulazioni.

Nel 2014, in Italia, si sono registrate a consuntivo 117.956 cremazioni di feretri, contro le 110.710 del 2013. In ciò ha influito considerevolmente il cambio di propensione dei cittadini, per lo più dovuto alla presenza di un maggior numero di impianti sul territorio e alla crisi economica.
L’ISTAT ha recentemente diffuso i dati sulla mortalità e popolazione 2014. L’incidenza della cremazione sul totale delle sepolture, per l’anno 2014, è del 19,71%.

"Anche a Concorezzo registriamo sempre più richieste- spiega Andrea Molteni, titolare delle onoranze funebri di via Roma che, recentemente, hanno adottato il nome di "Luxit" - Non si tratta solo di motivi economici, ma di vere e proprie scelte. Molte persone condividono con i cari, ancora prima del decesso, la volontà di rimanere in qualche modo più vicini. Da qui l'offerta di urne che vanno dalle forme classiche a vere e proprie opere di design, cornici di quadri incluse. Come agenzia, naturalmente, seguiamo tutto l'iter burocratico. Anche a Concorezzo le percentuali delle cremazioni sono destinate a crescere ulteriormente".

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Anche in paese è boom di cremazioni

Concorezzo. Come sta accadendo a livello nazionale, anche in paese è boom di cremazioni. Sono ben 17, nei primi cinque mesi dell'anno, i concorezzesi che hanno scelto di tornare a "essere cenere". Se la pratica in Asia, e in particolare in India, è sempre stata praticata da millenni, in Europa si è diffusa solo molto di recente. Necessità di contenere gli spazi nei cimiteri, crisi economica e anche un cambio culturale

IMG-20160903-WA0009.jpgConcorezzo. Una folla commossa, numerosa e segnata da un sincero e profondo dolore ha accompagnato sabato mattina Davide Pellegrinelli nel suo ultimo viaggio terreno. Diverse centinaia le persone che hanno pregato in lacrime nella chiesa dei santi Cosma e Damiano. Il giovane padre di famiglia, 40 anni, era morto la scorsa settimana in seguito alle conseguenze di un gravissimo incidente stradale lungo la provinciale Monza-Trezzo, all'altezza del Principal bar. Originario del quartiere Malpensata di Bergamo, Davide era sposato con Stefania e aveva due figli  di 6 e 2 anni e mezzo. A piangerlo anche la mamma Gianna, quattro fratelli, gli amici della mezza maratona dell'Athletic Club Villasanta e tanti alpini accorsi con l'amato cappello con la penna nera. Papà davvero speciale e affettuoso, Davide era ricordato tra tutti per la grande generosità e l'immenso sorriso con cui affrontava la vita, lo sport e il lavoro.

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Leggi anche

Davide non ce l'ha fatta, il suo cuore grande si è fermato

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Cronaca

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Anche le penne nere per l'ultimo commosso saluto a Davide

Concorezzo. Una folla commossa, numerosa e segnata da un sincero e profondo dolore ha accompagnato sabato mattina Davide Pellegrinelli nel suo ultimo viaggio terreno. Diverse centinaia le persone che hanno pregato in lacrime nella chiesa dei santi Cosma e Damiano. Il giovane padre di famiglia, 40 anni, era morto la scorsa settimana in seguito alle conseguenze di un gravissimo incidente stradale lungo la provinciale Monza-Trezzo, all'altezza del P

A Concorezzo i nuovi nati continueranno a ricevere un piccolo dono di benvenuto da parte dell'Amministrazione comunale. E’ stata confermata, infatti, anche per il 2023 l’iniziativa del Pacco Bebè. Per il quarto anno consecutivo il CdA di Aspecon, l’azienda speciale concorezzese che gestisce la Farmacia Comunale e il centro medico polispecialistico, ha deciso di confermare l’iniziativa che prevede la consegna di un kit di prima necessità per ogni nuovo nato residente a Concorezzo.

L’iniziativa del Pacco Bebè è stata inaugurata nel 2020 in piena pandemia, grazie al sostegno della Protezione civile, per dare alle famiglie un segno positivo di vicinanza.

Dal 2020 a oggi sono stati consegnati oltre 300 Pacchi Bebè composti da una borsa viaggio con all’interno cinque prodotti per il bagno e il cambio pannolino. All’interno della borsa anche la lettera di benvenuto a firma del Sindaco Mauro Capitanio e la tessera della farmacia Aspecon.

 

Per ricevere il dono i genitori devono compilare un modulo dedicato all’Anagrafe, nel momento della registrazione del bambino, e recarsi, i giorni successivi, direttamente alla Farmacia comunale di via De Giorgi per ritirare il Pacco Bebè.

 

“Con convinzione abbiamo voluto confermare anche per il 2023 l’iniziativa del Pacco Bebè. Lo abbiamo fatto perché in questi anni abbiamo visto un vero apprezzamento da parte delle famiglie che hanno ricevuto il kit – ha spiegato il Presidente di Aspecon Marco Bramati-. Il regalo di benvenuto diventa anche un modo per far conoscere la nostra farmacia appena rinnovata e i tanti servizi che abbiamo a disposizione anche al centro medico”.

 

“Regalare il Pacco Bebè rappresenta un modo bello e concreto di dare il benvenuto ai nuovi nati in città- ha commentato il sindaco Mauro Capitanio-. Oltre a questa importante iniziativa, negli ultimi mesi abbiamo iniziato a pubblicare un messaggio di benvenuto, personalizzato con il nome dei bambini, sui pannelli luminosi presenti in città. Anche in questo caso si tratta di un segno per manifestare la vicinanza dell’intera comunità concorezzese alle famiglie che vivono la gioia dell’arrivo di un figlio o di una figlia”.

 

Nel 2022 le nascite in città sono state 108 con una predominanza di maschi (61) rispetto alle femmine (47).

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Cronaca

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Anche per il 2023 un dono dal Comune per le famiglie dei nuovi nati

A Concorezzo i nuovi nati continueranno a ricevere un piccolo dono di benvenuto da parte dell'Amministrazione comunale. E’ stata confermata, infatti, anche per il 2023 l’iniziativa del Pacco Bebè. Per il quarto anno consecutivo il CdA di Aspecon, l’azienda speciale concorezzese che gestisce la Farmacia Comunale e il centro medico polispecialistico, ha deciso di confermare l’iniziativa che prevede la consegna di un kit di prima necessità