Da Sant'Agostino a Leonardo: le palme della Rocchetta

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Cornate. Esisteun altro tipo di legame tra l’Africa, le palme e Milano. Si tratta di una storia molto più importante, interessante ed avvincente. “La misura dell’amore è amare senza misura”, una delle più celebri citazioni del “dottore della Grazia”, ovvero Sant’Agostino d’Ippona, Padre, dottore e Santo della Chiesa Cattolica. Filosofo e vescovo, Sant’Agostino è un teologo berbero con cittadinanza romana: africano quindi (come le palme), perché nato a Tagaste in Numidia, l’attuale Souk Ahras in Algeria. All’età di trentatré anni, dopo una vita dissoluta, si converte al Cristianesimo, viene battezzato dall’allora vescovo di Milano Sant’Ambrogio e si stabilisce a Cassago (MB). Qui lo celebra un percorso d’ispirazione mariana, “Il Cammino di Sant’Agostino” appunto, che si snoda per 352,4 Km nel territorio della Brianza, toccando ben 28 santuari dedicati a Nostra Signora. Uno di questi, fra i più belli e suggestivi, è quello nel tratto Leonardesco lungo il fiume Adda della Madonna della Rocchetta, nel comune di Paderno d’Adda, ma appartiene alla Parrocchia di Porto d'Adda, voluto e donato nel 1389 dal medico milanese Bertrando da Cornate ai frati eremiti agostiniani del convento di San Marco a Milano. La scalinata per raggiungere l’incantevole chiesetta del santuario, sito a 266 m di altezza, è costeggiata da strani alberi esotici: le palme. Ecco allora, concludendo, che le palme sono a pieno titolo le protagoniste assolute di questa piccola storia, che lega un Santo africano, un santuario mariano e la città di Milano con il suo vescovo più celebre. Siano quindi benvenute le palme! E per dirla con Sant’Agostino: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose (il vandalismo come risposta al cambiamento): il coraggio per cambiarle (l’accettazione del nuovo).

Fiorenzo Mandelli, responsabile/curatore del Santuario di S.Maria della Rocchetta.

La Madonna della Rocchetta. La chiesetta ed i locali sottostanti, una volta dimora dei frati che vi abitavano, si possono visitare su richiesta. Non sempre, Fiorenzo Mandelli, è presente sul luogo, quindi, se si desidera visitare l’interno della chiesa e avere ulteriori ed approfondite informazioni storiche sul Santuario, contattare tramite mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o cell.338-2800822- il santuario si trova a 50 metri dal punto ristoro Stallazzo cell.392-8454459 nel Parco Adda Nord. Info dettagliate

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