Palladino torna a Genova. Respinto il ricorso di Gomez

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La trasferta a Genova di domani rappresenta per l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, un tuffo nei ricordi, avendo giocato in maglia rossoblù per 3 anni e mezzo divisi in due periodi. Per lui quella col Genoa è stata una delle esperienze migliori nella carriera da calciatore, come ha fatto intendere durante la consueta conferenza stampa della vigilia della partita, in programma alle ore 20.45 allo Stadio Luigi Ferraris: “Alla città di Genova sono legatissimo così come ai colori rossoblù. Ho fatto parte di un grande gruppo che ha sfiorato la qualificazione alla Champions League. Domani sarà dunque una partita emozionante per me. A differenza di quello che si legge sui giornali, però, la sfida non sarà tra me e l’amico Alberto Gilardino, che è un grandissimo allenatore, ma tra il Genoa a il Monza. Alberto sta facendo un grandissimo lavoro, tra l’altro con una squadra neopromossa. Il Genoa gioca bene a calcio e ha giocatori di grande qualità. L’avevo visto in Coppa Italia ad agosto ma da allora è cresciuto tanto. Del resto la società ha ingaggiato giocatori importanti come Gudmundsson, che per me è uno degli attaccanti più forti che c'è in Italia. In classifica ha meno punti rispetto a quelli che poteva avere e poi avrà la spinta dei suoi tifosi che è incredibile. Noi dovremo andare lì con personalità perché in quello stadio è obbligatoria averla. Domani saranno i ragazzi a decidere se giocare con la difesa a 3 o a 4 nei primi minuti di gara, a seconda degli spazi che troveranno nella metà campo avversaria. Ci mancheranno Gomez, il cui ricorso per la squalifica è stato respinto, gli infortunati Caprari, Vignato, D’Ambrosio, Gagliardini e Bettella, tutti recuperabili nel giro di qualche settimana, e probabilmente Popovic, che dovrebbe essere convocato per la partita della Primavera. Perché Zerbin non ha messo piede in campo negli ultimi 3 incontri? Lui negli allenamenti è perfetto e quando è arrivato a gennaio andava ‘a duemila all’ora’ anche perché c’erano alte aspettative nei suoi confronti. Però poi ha patito i carichi di lavoro dei nostri allenamenti, perché a Napoli lavorava in maniera diversa. Adesso ha di nuovo la gamba ‘frizzante’ e quindi si rivedrà presto in campo. Se ho rimproverato Samuele Birindelli per il mancato passaggio a Dany Mota contro la Roma che poteva portarci in vantaggio? Lui dice di non aver visto Dany e io sono sicuro che gli avrebbe servito la palla se lo avesse visto. Comunque Samuele può migliorare ancora la qualità dell’ultimo passaggio negli ultimi 20 metri. Qual è il nostro obiettivo? A inizio stagione l’unico obiettivo della società era la salvezza. Dunque quello che faremo una volta che l’avremo ottenuta sarà motivo d’orgoglio. Tutti i ragazzi sono cresciuti, tutti hanno avuto la loro possibilità di giocare. Però dobbiamo continuare a crescere perché ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Infatti vorrei che la stagione non finisse mai. Già avere 36 punti a marzo è bellissimo: a inizio stagione avrei fatto fatica a crederci considerando che il livello di qualità del campionato col mercato si era alzato”.