Saltelli a scuola, durissimo attacco di Pomari a Mandelli (Pd)

Concorezzo. Assessore e sindaco a muso duro contro il segretario del Pd. La storia dei saltelli a scuola per testare la solidità dello stabile di via Marconi ha fatto il giro d'Italia: Corriere della sera, Repubblica, il Giorno, Libero e tanti altri hanno ribattuto la notizia che era stata pubblicata da concorezzo.org e dalla stampa locale. La denuncia del consigliere e segretario del Pd, Claudio Mandelli, era chiara: l'ufficio tecnico del Comune avrebbe usato i bambini di una classe per testare, tramite saltelli, la solidità di pavimento e soletta dopo che i genitori avevano espressione preoccupazione.
Una denuncia fatta in Consiglio comunale leggendo anche un documento inviato dall'ufficio Tecnico ad una mamma. L'assessore ai Lavori pubblici, Innocente Pomari, aveva già avuto modo di chiarire: prima i tecnici hanno fatto le verifiche ed escluso ogni rischio. Una volta accertata la solidità, si è dimostrato ai bambini che potevano continuare a giocare come sempre. Ma i test erano stati fatti prima.
A quanto pare a Pomari non erano sufficienti le spiegazioni date, e allora venerdì mattina ha convocato in Comune una conferenza stampa, insieme al sindaco Riccardo Borgonovo, per affondare il coltello. Del resto in casa Pd c'era un precedente: a Vimercate un consigliere democratico aveva detto delle falsità sul Pgt di Concorezzo, ed era stato costretto a pubbliche scuse per evitare di finire in Tribunale (http://www.esagonoweb.it/notizie/insinuazioni-sui-costi-del-pgt-vimercate-ha-chiesto-scusa/).
"Ormai è chiara la tecnica del Pd - spiega Pomari - Non avendo argomenti per criticare la maggioranza, si scagliano vigliaccamente contro gli uffici comunali, che sono fatti da professionisti e dipendenti senza colore politico, e che soprattutto in Consiglio non hanno modo di replicare. E' vergognoso che questa tecnica meschina venga utilizzata da un politico come Claudio Mandelli che negli annali della storia del Comune non risulta aver mai fatto nulla di concreto per il suo paese e che è entrato in Consiglio comunale solo perché si è dimesso un altro suo collega, altrimenti non aveva nemmeno le preferenza per farlo...".