Sindaci contro i tagli delle ferrovie

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Brianza. Ben 18 rappresentanti di comuni brianzoli (tra cui 17 sindaci e 1 assessore) si sono dati appuntamento alle 7di ieri, lunedì, in stazione a Seregno per protestare contro i tagli di Trenord.  Si tratta della linea Seregno-Carnate: l’unico collegamento tra est e ovest in provincia di Monza che ha subito un taglio di 28 corse ed è stata sostanzialmente smantellata e sostituita da un servizio su pullman. I sindaci, di buon mattina, hanno voluto manifestare il proprio sostegno e la propria vicinanza ai pendolari, dopo l’introduzione del nuovo orario invernale di Trenord. L'orario, come abbiamo diffusamente scritto nei giorni scorsi, prevede una serie di riduzioni di servizi sulla S9 e S11 e la soppressione del servizio ferroviario sulla Seregno-Carnate. I sindaci chiedono "al presidente della Regione Fontana di essere ricevuti in delegazione e di ascoltare le richieste di decine di migliaia di pendolari brianzoli, quotidianamente danneggiati da disagi, ritardi e cancellazioni non annunciate. Siamo dell’idea che occorra far squadra per far sentire la nostra voce”. Il primo impegno dei 17 sindaci di Lissone, Seregno, Desio, Sovico, Macherio, Lesmo, Usmate-Velate, Cesano Maderno, Triuggio, Nova Milanese, Villasanta, Arcore, Verano Brianza, Muggiò, Carnate, Barlassina, Ronco Briantino, Giussano è stata la manifestazione. Il secondo sarà quello di presentare nei rispettivi Consigli comunali un ordine del giorno per chiedere a Trenord, Regione e Ministero dei Trasporti di impegnarsi per realizzare un servizio di trasporti su ferro adeguato alle esigenze della Brianza. Nel complesso i sindaci hanno rappresentato i diritti di oltre 300mila abitanti. Sono 33mila i pendolari che dal lunedì al venerdì usano la S9 mentre sono oltre 40mila quelli che utilizzano la S11. Ci sono poi i 15mila della S7. Copia degli Ordini del giorno sarà trasmessa anche alla Commissione Trasporti regionale e ai consiglieri regionali eletti nel Collegio di Monza e Brianza.