Il Monza gioca male ma acciuffa il Perugia al 96'

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MONZA-PERUGIA 2-2
 
Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o all’indietro, la mancanza di dribbling e di smarcamenti, lo schiacciamento della linea dei centrocampisti solo pochi metri avanti quella dei difensori in fase di non possesso di palla hanno fatto ricordare l’infausta scorsa stagione, quando l’allenatore, ora del Vicenza, Cristian Brocchi pontificava di essere un formidabile condottiero di formidabili giocatori. Giovanni Stroppa non è borioso, però il suo ottimismo in sala stampa fa a pugni con quanto si deve sopportare in 90’ in tribuna stampa, a volte già al momento di leggere la formazione. Ma come si fa a ripresentare oggi la stessa difesa che solo 3 giorni fa a Benevento ne ha combinate di cotte e di crude quando si ha una rosa che almeno tre quarti degli altri allenatori di Serie B gli invidia? Non sarebbe stato il caso di effettuare un sano turn-over di almeno due elementi della retroguardia potendo contare in panchina di valide alternative, in particolare di Paletta e Bettella? E come si fa a schierare in partenza una squadra praticamente priva di giocatori di fantasia in condizione? Per il match di oggi aveva recuperato dagli infortuni Barillà, Mota e Gytkjaer ma aveva perso per squalifica Mazzitelli e D’Alessandro, aggiuntisi tra gli indisponibili a Scozzarella, Pirola e Brescianini ancora in infermeria e a Machìn impegnato con la Nazionale equatoguineana in Coppa d’Africa. E così le uniche novità sono stati Mota al posto del “falso nueve” Valoti, arretrato nel ruolo di interno sinistro, Molina e Pedro Pereira a centrocampo e Ramirez come seconda punta. Da segnalare che Sommariva è stato preferito come secondo portiere a Lamanna che è andato in tribuna. Dall’altra parte l’allenatore dei grifoni Massimiliano Alvini non ha potuto convocare Murgia, Fulignati e Bianchimano. Presente in campo, invece, l’“ex” detestato Burrai.
 
Davanti a soli 2493 spettatori (anche a causa del divieto di trasferta imposto ai tifosi umbri), tra cui il nuovo questore Marco Odorisio, la partita inizia già sonnecchiante per l’incapacità, ma sarebbe meglio dire l’impossibilità per evidenti problemi fisici, dei giocatori di casa di aggredire l’avversario come visto con altre compagini a novembre e dicembre. L’unico che ci prova è Mota, ma al 10’, dopo aver vinto un contrasto con Angella in area perugina, invece di tirare preferisce mettere in mezzo e lo fa male. Gli ospiti trovano lo specchio della porta al 29’ con un rasoterra di Santoro bloccato da Di Gregorio. Tra uno sbadiglio e l’altro si arriva al 42’ quando Angella atterra Mota che si era incuneato in area umbra: dopo 3’ di consulto al Var l’arbitro conferma il rigore che Valoti trasforma.
 
La ripresa si apre con un diagonale praticamente a colpo sicuro di Segre che Di Gregorio sventa con la punta delle dita. La pressione degli ospiti convince Stroppa a togliere un impalpabile Ramirez per far posto al vivace Colpani. Al 19’ arriva però il pareggio della compagine di Alvini: Marrone sgambetta Matos in area e prima l’arbitro ammonisce il brasiliano per simulazione ma poi, richiamato dal Var, assegna il rigore che De Luca trasforma (settimo sigillo in campionato per il “bomber” del Grifo). Stroppa leva Donati e Molina rimpiazzandoli rispettivamente con Bettella e Favilli e 4’ dopo Mota manda di poco alta una rovesciata. Al 30’ l’ennesima dormita della difesa di casa permette al Perugia di passare in vantaggio: Matos quasi dalla linea di fondo serve rasoterra Kouan eludendo tutta la retroguardia e per l’ivoriano è un gioco da ragazzi insaccare di piatto da due passi. Finalmente il Monza si sveglia dal torpore e inanella tre clamorose occasioni: al 32’ Valoti colpisce indisturbato di testa ma Chichizola respinge d’istinto; al 43’ sul cross dalla sinistra del subentrato (per Valoti) Ciurria arriva Favilli di testa che però impatta debolmente; al 45’ sul cross dalla destra del subentrato (per Pedro Pereira) Sampirisi è Mota a colpire al volo mandando a lato di poco. L’arbitro concede giustamente 6’ di recupero e proprio all’inizio dell’ultimo giro d’orologio Di Gregorio lancia lungo in area avversaria dove la palla tra colpi e rimbalzi arriva dalle parti di Ciurria, bravo a colpire di testa al punto giusto da mandare la sfera in porta scavalcando Chichizola. Il 2-2 finale è risultato onesto, che però frena pesantemente il cammino del Monza, ora sesto in classifica. Monza che ha mantenuto l’imbattibilità casalinga segnando sempre almeno 1 rete. Per gli ospiti si è trattato invece del settimo risultato utile consecutivo.
 
In sala stampa Stroppa non ha convinto: “Oggi era importante tornare ad avere quella ‘fame nervosa’ che i ragazzi avevano nel periodo prenatalizio. Invece hanno giocato sottotono, non vincevano i duelli. Però negli ultimi minuti hanno avuto 5 palle gol: si poteva portare a casa un risultato migliore. Purtroppo siamo tornati indietro: siamo stati timorosi, poco brillanti, con poca personalità. Se non avessero fatto gli ultimi 20’ come hanno fatto adesso sarei qui a mettermi le mani nei capelli. Avevano anche iniziato bene, però Mota ha fatto un paio di scelte sbagliate: resta comunque un giocatore straordinario. Il rigore assegnato al Perugia? I miei erano in 4 contro 1 eppure è scappato l’uomo...”.
 
Per Ciurria, abituato a castigare il Perugia (segnò un gol ai grifoni in entrambi gli incontri di 2 anni fa disputati con la maglia del Pordenone), “forse manca la condizione. Però oggi se non abbiamo vinto va dato merito anche al Perugia”.
 
Per Alvini “il pareggio è un risultato giusto. Però è logico che quando arrivi all’ultimo minuto in vantaggio e non vinci ti rimane il rammarico. Comunque non c’è da colpevolizzare nessuno e il Monza è molto forte”.
 
Anche per Matos “il Monza è una squadra forte con grandi qualità”. Ma questi sono commenti che valgono solo per gli ultimi 20’ di oggi perché prima il Monza non si è visto.
 
La compagine brianzola è ora attesa da un altro match all’U-Power Stadium: sabato prossimo alle ore 14 ospiterà la Reggina.
 
 
FOTO BUZZI