Il Monza doma l'Inter e fa sognare i tifosi

Monza. Il Monza rovina la festa all’Internazionale e forse fa perdere ai nerazzurri milanesi le ultime speranze di lottare per lo scudetto.

MONZA-INTERNAZIONALE 2-2

Al termine di una gara appassionante giocata nell’umidità dell’U-Power Stadium il pareggio sa di vittoria per la formazione di casa e di sconfitta per quella ospite. A essere decisivo è stato il fattore C: Ciurria, Caldirola, culo. I primi due hanno firmato le reti dei due agganci da parte dei biancorossi, il terzo è intervenuto quando l’arbitro Sacchi di Macerata ha seguito male un’azione di gioco, vedendo Pablo Marì atterrato dall’avversario Gagliardini anziché dal compagno di squadra Izzo. Per la verità anche il gol del 2-1 dell’Inter si è trattato a nostro giudizio di una botta di culo, perché lo spagnolo Pablo Marì non è uno che combina fesserie come quella di oggi, quando si è fatto portare via da “bilòt” il pallone tra i piedi a due passi dalla sua porta. Fatto sta che l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi non ha fatto altro in sala stampa che parlare del presunto “furto” e non delle manchevolezze della propria compagine, apparsa fragile in difesa e passiva a centrocampo. Al contrario il collega Raffaele Palladino si sta dimostrando sempre più una scelta azzeccatissima da parte della dirigenza del "1912", sia per qualità tecnico-tattiche che psicologiche. Gli resta solo da evitare quando la sua squadra perde (fortunatamente capita sempre più raramente) di infastidirsi per le osservazioni che gli vengono mosse. Se poi si fa acquistare al mercato di riparazione un vero “bomber” e un difensore centrale “saracinesca” allora tutti noi potremmo sognare davvero un Monza che chiude il campionato nella prima metà della classifica.

Anche oggi come a Firenze mercoledì scorso il tecnico campano non ha avuto a disposizione Rovella, Donati e Sensi, ma rispetto alla squadra scesa in campo contro la Fiorentina hanno giocato Pablo Marì, Birindelli, Machìn e Petagna al posto di Caldirola, Colpani, Ranocchia e Caprari. Inzaghi non ha potuto avere a disposizione Brozovic e Dalbert.
 
Davanti a 13622 spettatori (per un incasso totale di 579377,37 euro che probabilmente è il record storico della società), ad accendere le polveri è il biancorosso Mota al 4’ con un colpo di testa che passa alto di poco. L’Inter risponde al 9’ col gol del vantaggio: sul traversone di Bastoni c’è Darmian che anticipa Carlos Augusto e insacca. Il Monza pareggia 1’ dopo: Pessina pesca Ciurria libero in area e il “fante” trova l’angolino alla destra di Onana. Al 19’ ancora Mota colpisce di testa mandando ancora alto di poco. Al 23’ Pablo Marì commette un errore clamoroso: il difensore biancorosso si fa soffiare goffamente il pallone da Martinez, che gonfia la rete da due passi. Altre due occasioni per l’Inter al 31’ e al 32’: prima Dimarco al volo spara a lato, poi Martinez dal limite costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. Al 47’ si fa vivo il Monza con un sinistro di Carlos Augusto che va alto.
 
Nell’intervallo Caldirola rileva Marlon, ma sono ancora i nerazzurri a rendersi pericolosi con un colpo di testa di Martinez che passa alto di poco. Poi il Monza cresce e prende in mano il pallino del gioco, facendo sparire la sfera per parecchi minuti agli avversari, dimostrando di sapere giocare bene al calcio e di meritare i punti che ha in classifica. Al 21’ Palladino sostituisce il negativo Petagna e l’opaco Machìn rispettivamente con Gytkjaer e Ranocchia. Al 28’ Onana respinge con difficoltà sulla linea un colpo di testa di Pablo Marì. Colpani dà il cambio a Birindelli ma è l’Inter a rimettere fuori la testa: al 36’ Acerbi segna subito dopo il fischio a vanvera dell’arbitro di cui abbiamo scritto sopra. 3’ dopo gli ospiti centrano anche un palo con un destro a giro di Martinez. Palladino getta nella mischia Caprari per Izzo passando al 4-2-3-1 e nel recupero su un traversone di Ciurria saltano il brianzolo Caldirola e il meneghino Dumfries: il primo sfiora la sfera e il secondo la butta dentro per sfortuna della sua squadra e per la gioia del pubblico di casa, che si abbraccia come successo dopo il gol dell’1-0 sulla Juventus lo scorso settembre. All’ultimo respiro quasi arriva la rete del sorpasso, con Onana che blocca sulla linea un altro pallone velenoso di Caldirola.
 
In sala stampa Inzaghi ha parlato bene del Monza ma ha poi sottolineato di aver praticamente subito un furto: “Abbiamo affrontato una squadra di valore, ben allenata, in uno stadio dove sapevamo che avremmo dovuto soffrire. Abbiamo disputato un’ottima gara, ma sul 2-1 c’è stato, prima del palo di Martinez, un chiaro errore arbitrale, con due giocatori del Monza che inciampano tra loro visti come fallo dell’Inter. Dopo 5 anni di Var ci sono ancora questi errori: sono arrabbiatissimo”.
 
Palladino è felice come un bambino che trova tanti dolci nella calza della Befana: “La nostra è stata una grande prestazione, Abbiamo giocato con tanta intensità anche se nel primo tempo non siamo stati bravi nelle ripartenze e soprattutto in fase di possesso. Nel secondo tempo siamo andati più avanti rischiando qualcosina dietro. Quello che alleno è un gruppo di grandi uomini oltre che di bravissimi giocatori. È un gruppo competitivo, che non ha paura di affrontare grandi squadre. Siamo andati in svantaggio due volte contro una squadra che vuole vincere lo scudetto e per due volte li abbiamo raggiunti. Prima della partita c’era un’atmosfera di magia. Alla fine è rimasta e dobbiamo essere tutti orgogliosi e soddisfatti di questo grande risultato. Inzaghi ha detto che senza quel fischio di troppo sul 2-1 l’Inter avrebbe vinto 3-1? Mi dispiace che si parli solo di errori arbitrali. Perché anche l’arbitro può sbagliare come noi e i giocatori. Il cambio all’intervallo? Non è stato fatto perché Marlon giocava male ma perché la palla usciva lenta dalla difesa dalla sua parte. Cosa ho detto a Pablo Marì all’intervallo? Gli ho detto che non me ne fregava niente dell’errore perché sono cose che capitano. Alla fine della partita l’ho persino ringraziato per la sua bella prestazione complessiva. Ciurria? È un giocatore intelligente che sa giocare in tante posizioni. Mota? Non è un anarchico come mi era stato detto, ma anzi si applica molto nel seguire le indicazioni che gli do. Galliani? Ho visto le sue feste ed è stato bello, emozionante vedere il Galliani dei tempi d’oro del Milan. Perché per la seconda volta a fine partita ci siamo riuniti in cerchio in mezzo al campo? Per empatia. Il calcio è bello perché unisce e noi del Monza siamo uniti come una famiglia. Ho detto loro che l’Inter ha giocatori forti, ma noi abbiamo tanto cuore e siamo un grande gruppo. A proposito, vi ringrazio per tutti i complimenti che mi fate, ma rivolgeteli ai giocatori perché sono loro che vanno in campo”.
 
La prossima partita del Monza sarà un altro derby: sabato alle ore 15 giocherà allo “Zini” di Cremona in un ambiente scosso dalla prematura scomparsa del grande calciatore cremonese Gianluca Vialli.

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