Il Monza fa tris e sogna in grande

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MONZA-FROSINONE 3-2
 
Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria. Può essere la rosa lunga perché si è andati a segno con 3 dei 5 subentrati nella ripresa. Può essere il carattere perché non si è mai smesso di proporre il gioco voluto dall’allenatore Giovanni Stroppa e sul gol dell’1-2 è emersa una grandissima volontà di raddrizzare la contesa con quella corsa di tutti non a festeggiare ma a riposizionarsi subito nella propria metà campo. Può essere la fortuna perché finalmente è stato concesso un rigore a favore e ciò è avvenuto grazie al VAR all’inizio dei minuti di recupero finali. Ma possono essere anche tutte e tre le cose.
E tutto ciò si somma a un gioco che se non partita dopo partita, comunque mese dopo mese migliora (e aggiungiamo che è finalmente sufficiente la condizione fisica anche nei secondi tempi), e a una classifica che vede ora il Monza al terzo posto ex aequo con Lecce e Benevento.
 
Oggi si affrontavano due squadre che non perdevano da 9 gare: ad allungare la striscia resta solo quella biancorossa, che tra l’altro è sempre andata in gol nelle ultime 8 ed è rimasta imbattuta in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Il Frosinone, che finora non aveva ancora perso in trasferta, ha invece racimolato solo 4 punti negli ultimi 5 match. In tema di statistiche, Stroppa ha finalmente battuto il suo omologo Fabio Grosso: nei 4 precedenti tra i due tecnici 2 volte aveva sorriso colui che siglò il rigore decisivo per la conquista del Mondiale 2006 da parte della Nazionale e 2 volte era finita pari.
 
Anche oggi Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella e Pirola nonché di Mota e Paletta bloccati dalle norme anti-Covid. E naturalmente dell’uruguaiano Gastòn Ramirez, svincolatosi la scorsa estate dalla Sampdoria e ingaggiato il 7 dicembre (anche Mario Balotelli un anno fa era stato ingaggiato nel giorno di Sant'Ambrogio: solo una coincidenza?), ma non disponibile fino alla “finestra” di gennaio perché la lista degli “over” è già completa. Dunque ha confermato la formazione scesa in campo nella vittoriosa trasferta di Brescia.
Dall’altra parte Grosso ha dovuto fare a meno degli infortunati Brighenti, Rohden e Canotto e dello squalificato Gatti.
 
Si inizia davanti a un pubblico un po’ scarso (2660 spettatori entrati a metà prezzo) tra cui spicca la presenza dopo tanto tempo del presidente del club biancorosso Paolo Berlusconi.
Nella prima mezz’ora il Frosinone imbriglia il Monza e crea le uniche importanti occasioni da rete. All’11’ Di Gregorio è costretto a uscire a valanga per opporsi alla conclusione di Garritano. Al 23’ il portiere brianzolo blocca in due tempi un tiro dalla distanza di Ciano. Al 29’ Garritano manda a lato un colpo di testa. 4’ dopo un destro potente di Zerbin gonfia la rete esterna. Nel finale di tempo i padroni di casa cercano di più la profondità e si procurano un po’ di calci di punizione: al 38’ Barberis lo spedisce fuori di poco mentre al 47’ manda la palla a sbattere sul palo; sul prosieguo dell’azione Gytkjaer sfiora il montante con un colpo di testa.
 
La ripresa si apre allo stesso modo: al 7’ il portiere ciociaro Ravaglia sbaglia il disimpegno ma Gytkjaer praticamente a porta sguarnita riesce solo a sfiorare la sfera e non a stopparla. Poco dopo Valoti con un destro a giro manda fuori di poco. Gol sbagliato, gol subito: sul ribaltamento di fronte Zerbin crossa dalla sinistra per Garritano che in volo di testa insacca. La reazione del Monza arriva al 12’: sul calcio di punizione di Colpani salta di testa Szyminski che però quasi infila la sua porta spedendo la palla a incocciare la traversa. Sul susseguente corner Machin costringe Ravaglia a una respinta difficoltosa. La sorte decide che siano i frusinati a segnare nuovamente: al 18’ Zerbin da 25 metri infila la sfera nell’angolino dove Di Gregorio non può arrivare; si tratta del primo gol subito in campionato dal Monza da fuori area. Stroppa sostituisce Pedro Pereira e Machin rispettivamente con Carlos Augusto e Ciurria. C’è subito una ripartenza in contropiede di Gytkjaer che a tu per tu con Ravaglia manda incredibilmente la sfera a scalfire la traversa. Sembra una partita stregata per i biancorossi ma il fato ha invece in serbo il finale che non ti aspetti. Al 25’ su un corner calciato da Colpani si crea un mischione in area piccola che Carlos Augusto scioglie gonfiando la rete. Dopo 1’ Marrone compie un miracolo su Novakovich levandogli in scivolata il pallone tra i piedi al momento della botta a colpo quasi sicuro dell’attaccante giallazzurro. Mazzitelli rileva Colpani, ma è ancora Garritano dal limite a impegnare Di Gregorio. Al 42’ D’Alessandro s’invola sulla fascia destra e crossa in mezzo per Ciurria che di testa agguanta il pareggio facendo esplodere lo stadio per lo scampato pericolo; per l’attaccante biancorosso è la prima rete in campionato. Chi s’accontenta gode? Sì, ma perché farlo se si può godere di più? L’occasione arriva al 45’, quando con un minuto di ritardo il VAR segnala all’arbitro Pezzuto che probabilmente il tocco di mano del laziale Zampano in area è da rigore. Il fischietto leccese verifica e indica il dischetto: il pallone lo prende in consegna Mazzitelli che non trasformava un rigore dal 2016… Tutti restano col fiato sospeso e poi… bum… e l’U-Power Stadium esplode un’altra volta.
 
In sala stampa Stroppa sprizza felicità da tutti i pori: “I ragazzi sono stati straordinari. Avere la possibilità di migliorare la squadra con i subentrati è una gran cosa. Il Frosinone, squadra forte che non aveva mai perso in trasferta, nel primo tempo non ci ha permesso di giocare come sappiamo. Poi nella ripresa abbiamo subito un uno-due che avrebbe messo k.o. molte squadre. Ma i ragazzi ci hanno creduto e hanno portato a casa la vittoria. Tra l’altro tra pali e traverse sembrava che la palla non volesse entrare. Ma i ragazzi non hanno perso la testa, non hanno fatto confusione, sono rimasti coesi, sono stati davvero bravi”.
 
Un altro molto felice è Ciurria: “Mi godo la vittoria e il primo mio gol con la maglia del Monza. Oggi abbiamo dato un’altra dimostrazione di essere una squadra forte. Chi gioca subito e chi entra dopo può stare in questo gruppo da titolare. Lavoriamo tanto grazie al ‘mister’ e finalmente arrivano i risultati che meritiamo. Dobbiamo andare avanti partita per partita. Il mio inizio di stagione è stato difficoltoso perché ho saltato la preparazione per un infortunio alla caviglia”.
 
Chi mastica amaro, e per questo motivo esagera nelle dichiarazioni, è invece Grosso: “È una sconfitta che fa male perché abbiamo giocato bene, abbiamo dominato. Ci sarebbe stato stretto il pareggio. Avremmo dovuto gestire meglio la situazione nel finale caotico della partita. La lezione ci dovrà servire per il futuro”.
 
Il Monza è ora atteso da un altro big-match: domenica prossima alle ore 18.30 sarà di scena al “Vigorito” di Benevento.
 
 
FOTO BUZZI