Maniaco ancora all'opera: scattano le manette

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Concorezzo. E' stato arrestato dai carabinieri di Vimercate, guidati dal capitano Mario Amengoni, il maniaco seriale che, nei giorni scorsi, ha importunato e molestato fisicamente donne e ragazzine tra Monza, Arcore, Oreno e Concorezzo. In città il caso aveva scatenato il panico tra i genitori dal momento che la vittima era stata una ragazzina di terza media (Un maniaco in paese? Indagano i carabinieri). Ieri l'uomo, incensurato, sposato e forse residente proprio a Concorezzo (al vaglio in città ci sarebbero 3-4 episodi in paese), è tornato in azione a Oreno intorno a mezzogiorno. A raccontare cosa sia accaduto è stata la vittima, Sofia Z., 26 anni, brianzola.

LA TESTIMONIANZA DI UNA VITTIMA. "Qualcuno di voi probabilmente ha letto sui giornali locali che un maniaco si aggira per la Brianza toccando nelle zone intime le ragazze che si trovano da sole. Dai giornali sembra che al momento le denunce siano 3, contando la mia 4. Spero di essere l'ultima perché oggi l'aggressore è stato arrestato. Chiaramente ci sarà il processo e prima di una condanna vera e propria passeranno mesi ma almeno per il momento non è in giro a cercare la prossima vittima da palpeggiare e umiliare come ha fatto con me. Ero di spalle, lui mi ha messo la mano tra le gambe mentre stavo camminando, d'istinto mi sono girata e ho cominciato a rincorrererlo. Mentre correvo ho chiamato il 112 che è riuscito a intervenire in pochissimo tempo. Purtroppo a un certo punto ho dovuto rallentare e desistere in quanto si stava addentrando in una zona isolata e senza passanti (non volevo che mi facesse peggio di quanto mi aveva fatto). Purtroppo non ho potuto vederlo in volto ma ho fornito una descrizione dettagliata ai carabinieri che sono riusciti poco dopo a fermarlo e arrestarlo. Ringrazio di cuore tutti i carabinieri di Vimercate che si sono subito attivati per mettermi in salvo e intervenire prontamente. Ringrazio la signora che vedendomi in lacrime mi ha tenuto compagnia fino all'arrivo della volante".

Ora l'uomo si trova in stato di fermo in attesa che l'autorità decida per il trasferimento in carcere o per gli arresti domiciliari. Pochi dubbi (ma comunque da accertare nella maniera più assoluta) sul fatto che possa essere l'autore del tentativo di violenza accaduto a Concorezzo. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri e circolate sui gruppi whatsapp di genitori e mamme gli episodi sarebbero relativi a sfioramenti e palpeggiamenti, comunque puniti dal codice penale come violenza sessuale. Da accertare i motivi che hanno spinto l'uomo, incensurato e insospettabile, ad agire così.