Piscina: per “Vivi” è uno scherzo, Pomari replica

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Concorezzo. Con un post al veleno sul loro blog, la minoranza di Vivi Concorezzo contesta la riqualificazione ormai ultimata della piscina e si sorprende della vittoria del bando da parte degli ex gestori di Insport. “Dopo due anni di chiusura e centinaia di migliaia di euro spesi per la ristrutturazione, la gestione della piscina sarà affidata a…. InSport… diteci che è uno scherzo”, attaccano i centristi. Per “Vivi”, in sintesi, scegliendo la via del bando e non del rinnovo del contratto con affidamento diretto della riqualificazione il Comune avrebbe perso soldi e tempo. “Due anni buttati via, centinaia di migliaia di euro spesi. Per poi affidare la gestione al medesimo operatore che si era offerto di fare tutto gratis e limitando i periodi di chiusura della piscina. Il Comune ricaverà da questo appalto, secondo quanto previsto dal bando, un minimo di 65.000 euro annui, per 5 anni. Quando saranno resi noti i termini esatti del’offerta economica ciascuno potrà verificare se, come dice orgogliosa la maggioranza, “il Comune potrebbe rientrare nelle spese sostenute già nel giro di pochi anni”. E soprattutto ciascuno potrà giudicare se “il Comune ha avuto il merito di far prevalere l’interesse della comunità, la tutela del bene pubblico, l’oculata gestione delle risorse”…  Noi crediamo proprio di no”. Questa l’analisi del gruppo di opposizione.

Mentre la gara vinta da Insport (leggi) non è ancora formalmente ultimata, l’assessore ai Lavori Pubblici, Innocente Pomari, interviene con una prima replica. 

“Qualcuno dimentica che l’idea del project financing era stata percorsa con una gara che andò deserta. Il Comune ha fatto i passi corretti richiesti dalle procedure e dalla tutela dei soldi pubblici – spiega Pomari – A giorni avremo la possibilità di parlare di cifre e crolleranno tutte le allusioni infondate. Chi insinua che si siano persi tempo o soldi non sa di cosa parla e lo fa volutamente per fare confusione. C’è stata una gara aperta alle più qualificate società, e questo è un altro aspetto fondamentale di questo percorso. I numeri ci daranno ragione:ancora qualche giorno e sono certo che qualcuno dovrà necessariamente scusarsi.”

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