Penna nera ancora più in alto, addio ad Angelo Ronchi

ronchi1.jpgConcorezzo. Lui, il suo sorriso garbato e profondo, la sua penna nera erano sempre presenti. Da quando c'era da partire per aituare qualcuno, a quando il Corpo degli alpini animava speciali momenti in piazza, dal vin brulè di mezzanotte a Natale alle più svariate iniziative durante l'anno. La morte improvvisa di Angelo Ronchi, nella notte tra domenica e lunedì, ha lasciato un grande vuoto, nella sua famiglia e nella famiglia allargata delle penne nere. Ronchi, residente in via Pio X, sposato e padre di due figlie, con gli alpini concorezzesi aveva partecipato a maggio anche alla partecipatissima adunata dell'Aquila. Senza dimenticare l'annuale festa presso il parco giochi di via 25 Aprile, struttura che deve tantissimo al volontariato delle penne nere di via santa Marta. "Non ti dimenticheremo mai", "Sei stato un maestro di vita" sono i primi messaggi di cordoglio degli amici. Ieri sera, nella sua abitazione, è stato recitato il rosario alla presenza, tra i tanti, del capogruppo degli Alpini, Eugenio Brambilla. Mercoledì, alle 9,30, l'estremo saluto. In alto la penna! (foto tratte da Facebook).

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