Concorezzo. "Buonasera, ci manda il Comune, dobbiamo farle firmare dei documenti". Così due malviventi, ben vestiti, alcuni giorni fa hanno cercato di raggirare una ottantenne residente in via don Girotti. La donna, però, ha fiutato la truffa e ha chiesto ai due interlocutori di lasciare la documentazione nella cassetta della posta. Questi, però, continuavano ad insistere per entrare in casa e mettere in scena il loro raggiro, magari distraendo la vittima mentre uno dei due avrebbe frugato in casa. Vista l'insistenza, allora, la donna ha allertato il 112. Per fortuna il piano è fallito. Da sempre i carabinieri sono impegnati in operazioni di prevenzione anti-truffa. In passato il comandante di Concorezzo, Fulvio Carotenuto, e il maggiore di Monza, Enrico Vecchio, avevano tenuto una lezione ad hoc presso il centro anziani, diffondendo anche materiali informativi. La raccomandazione è sempre quella: mai aprire agli estranei e, in questi casi, allertare i vicini di casa o i parenti. Dal Comune fanno sapere che nessun addetto è stato incaricato di presentarsi "porta a porta" e che, nel caso, tali azioni sarebbero precedute da una approfondita e chiara informazione.
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Cronaca
Concorezzo. "Buonasera, ci manda il Comune, dobbiamo farle firmare dei documenti". Così due malviventi, ben vestiti, alcuni giorni fa hanno cercato di raggirare una ottantenne residente in via don Girotti. La donna, però, ha fiutato la truffa e ha chiesto ai due interlocutori di lasciare la documentazione nella cassetta della posta. Questi, però, continuavano ad insistere per entrare in casa e mettere in scena il loro raggiro
Concorezzo. Ha telefonato a una anziana sola e indifesa, si è spacciato per il figlio in difficoltà e, poi, le ha rubato soldi e oro in contanti. Purtroppo alcuni giorni fa si è verificato l'ennesimo caso di truffa ai danni dei più deboli, una donna di 87 anni. La vittima è stata raggiunta al telefono da un malvivente senza scrupoli che si è spacciato per suo figlio: "Ho avuto un problema con la banca, passerà da te il mio notaio per farsi dare dei soldi. Mi raccomando - si è premurato il disgustoso truffatore - Apri solo alla persona che ti comunicherà la parola segreta 'codice rosso'". Pochi minuti dopo, secondo copione, è entrato in azione il truffatore che ha portato via alla donna oro e contanti.
"Oggi i soliti bastardi che si spacciano per figli in difficoltà hanno raggirato mia mamma di 87 anni e si sono fatti consegnare tutti i soldi e tutto l’oro, i soldi vanno e vengono ma l’oro erano tutti i ricordi del mio papà, e la mamma realizzato quanto successo adesso è molto triste per la perdita dei ricordi più affettuosi. A questo bastardi vi auguro che tutti i sodi che rubate alle pensione anziane di spenderli in medicine e visite mediche!", si è comprensibilmente sfogato sui social il figlio della donna, Walter Galbiati.
Sono in corso le indagini dei carabinieri per verificare le immagini di videosorveglianza della zona. Sembra che i truffatori, che hanno già messo a segno diversi colpi in città, arrivino da fuori regione.
Carabinieri e Amministrazione comunale rinnovano l'appello agli anziani a non aprire mai agli sconosciuti e a non consegnare denaro a nessuno, se non in presenza di figli o parenti.
IMMAGINE DI REPERTORIO
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Cronaca
Concorezzo. Ha telefonato a una anziana sola e indifesa, si è spacciato per il figlio in difficoltà e, poi, le ha rubato soldi e oro in contanti. Purtroppo alcuni giorni fa si è verificato l'ennesimo caso di truffa ai danni dei più deboli, una donna di 87 anni. La vittima è stata raggiunta al telefono da un malvivente senza scrupoli che si è spacciato per suo figlio: "Ho avuto un problema con la banca, passerà da te il mio notaio per farsi
Concorezzo. La formazione preventiva dei carabinieri e la prontezza dei dipendenti di Banca Intesa hanno mandato in fumo una vergognosa truffa ai danni di una anziana ultraottantenne.
La donna, residente non lontano dal centro, martedì si era agli sportelli di Banca Intesa, nella filiale storica di via Libertà, accanto alla chiesa parrocchiale. "Mi servono settemila euro in contanti", ha detto l'anziana davanti agli sportelli. "E' sicura signora? Di solito le non preleva queste somme. Per cosa le servono?", è più o meno il protocollo di sicurezza messo in atto dai dipendenti in accordo con il direttore. La nonnina, a quel punto, è stata convinta a chiamare la figlia per raccontare cosa stesse facendo, e si è scoperto l'incredibile (purtroppo non nuovo) inganno.
La pensionata, infatti, aveva ricevuto la telefonata di un giovane che si era spacciato per il nipote: "Nonna, ho bisogno urgente di soldi: ho fatto un incidente con una ragazza in stato di gravidanza e devo sistemare tutto". L'anziana, confusa e preoccupata, presa dall'agitazione si è recata in banca, dove fuori la attendeva il truffatore, spacciatosi per un amico del nipote. La prontezza del personale di Banca Intesa, per fortuna, ha mandato in fumo il piano. Quando il malvivente, forse supportato da un palo, ha visto che il prelievo andava per le lunghe, ha capito di essere stato smascherato e si è disperso in mezzo ai frequentatori del mercato. Nelle settimane precedenti i carabinieri della caserma di via Ozanam, diretti dal luogotenente Fulvio Carotenuto, avevano avvisato direttori di banche e di Poste della possibile truffa, invitando il personale a contattare il 112 o la caserma concorezzese in caso di anomale richieste di denaro, soprattutto da parte di anziani.
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Cronaca
Concorezzo. La formazione preventiva dei carabinieri e la prontezza dei dipendenti di Banca Intesa hanno mandato in fumo una vergognosa truffa ai danni di una anziana ultraottantenne.
La donna, residente non lontano dal centro, martedì si era agli sportelli di Banca Intesa, nella filiale storica di via Libertà, accanto alla chiesa parrocchiale. "Mi servono settemila euro in contanti", ha detto l'anziana davanti agli sportelli. "E' sicura signo
Concorezzo. La tecnica, purtroppo, non è nuova. Da alcune settimane sono in circolazione truffatrici che avvicinano uomini e donne con la scusa di chiedere informazioni e poi, salutandoli e ringraziandoli "affettuosamente", li rapinano. "Fare attenzione - denuncia Nency Bonfiglio su Facebook - Mio papà è stato scippato dela colonnina d'ora da una ragazza dall'aspetto bella presenza di circa 20/25 anni con accento spagnolo...questa ragazza avvicina le sue vittime con una scusa banale ( chiedere un indirizzo oppure un buon ristorante) poi ringraziando il mal capitato lo abbraccia affettuosamente e li compie il suo malfatto......pertanto fate attenzione!". "È successo anche a mio papà....era in scooter, si è fermata, gli ha detto...ciao nn ti ricordi di me....veni qui fatti abbracciare....ma quando mio papà le ha detto: vieni qui tu che chiamo i carabinieri......È scappata", conferma Valeria Piazza. E anche Ivan Brambilla racconta che un analogo episodio è capitato al padre a Brugherio.
I precedenti
Ottantenne rapinato della collanina: ce l'aveva dal giorno del battesimo
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Cronaca
Concorezzo. La tecnica, purtroppo, non è nuova. Da alcune settimane sono in circolazione truffatrici che avvicinano uomini e donne con la scusa di chiedere informazioni e poi, salutandoli e ringraziandoli "affettuosamente", li rapinano. "Fare attenzione - denuncia Nency Bonfiglio su Facebook - Mio papà è stato scippato dela colonnina d'ora da una ragazza dall'aspetto bella presenza di circa 20/25 anni con accento spagnolo...q
Concorezzo. "Ciao, nonno". Così si sarebbe presentata l'altra mattina una truffatrice a un ignaro anziano che stazionava nei pressi del centro cittadino. Con inaspettato slancio la donna, secondo il racconto di alcuni testimoni, ha abbracciato il pensionato e poi se n'è andata. Pochi minuti dopo l'uomo ha lasciato la piazza per andare in un altro luogo e solo a quel punto si è accorto del furto con destrezza. Quella donna gli aveva letteralmente sfilato dal polso un prezioso orologio, di marca Rolex, valore alcune migliaia di euro. Analoghi episodi, purtroppo, non sono nuovi in Brianza.
Abbraccia le vittime e le rapina: attenzione alla truffatrice

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Cronaca
Concorezzo. "Ciao, nonno". Così si sarebbe presentata l'altra mattina una truffatrice a un ignaro anziano che stazionava nei pressi del centro cittadino. Con inaspettato slancio la donna, secondo il racconto di alcuni testimoni, ha abbracciato il pensionato e poi se n'è andata. Pochi minuti dopo l'uomo ha lasciato la piazza per andare in un altro luogo e solo a quel punto si è accorto del furto con destrezza. Quella donna gli aveva letteralmen
Monza. E' una storia sconvolgente, di quelle che fanno picchiare i pugni contro la televisione, quella denunciata l'altra sera dalla trasmissione Le Iene. Il campione di pallavolo Roberto Cazzaniga,nato a Milano ma brianzolo doc, classe 1979, avrebbe speso 15 anni e 700mila euro per una fidanzata modella che non esiste. La denuncia, non facile, arriva grazie al supporto di famigliari, amici, compagni di squadra e alla collaborazione della trasmissione Le Iene, che ha affidato il servizio a Ismaele La Vardera. Al centro della dolorosa e surreale vicenda una presunta modella, che si spaccia come malata e bisognosa di cure, che si fa chiamare Maya, nome che nasconderebbe lo pseudonimo della super modella Alessandra Ambrosio. Dietro a tutto ci sarebbero invece due donne: l'amica Manuela, residente in Brianza e Valeria, residente in Sardegna, la voce che l'ha ingannato chiedendo continuamente soldi per fantomatici gravi problemi al cuore. Ora il caso finirà probabilmente in Procura e tutti i protagonisti avranno modo di fornire la propria versione dei fatti.
Nella storia compare incredibilmente anche un carabiniere in borghese.
Dopo aver dilapidato i propri averi e aver chiesto prestiti anche ai famigliari, ora Cazzaniga si trova sommerso dai debiti.
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La carriera sportiva di Cazzaniga. Inizia nel 1995 nelle giovanili della Pro Victoria Monza: nella stagione 1995-96 viene promosso in prima squadra, dove rimane per quattro annate, arrivando a disputare il campionato di Serie B2 nelle annate 1997-98 e 1999-00. Nella stagione 2000-01 comincia la sua carriera professionistica nel Milano, in Serie A1, a cui resta legato per tre stagioni, prima di passare, per il campionato 2003-04, nel Ducato. Nella stagione 2004-05 viene ingaggiato dalla Gabeca di Montichiari, prima di accasarsi, nella stagione 2005-06, alla Reima Crema, club nel quale milita per cinque stagioni, tutte in Serie A2. Nel 2006 ottiene le prime convocazioni in nazionale, con la quale, nel 2009, vince la medaglia d'oro ai XVI Giochi del Mediterraneo.
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Cronaca
Monza. E' una storia sconvolgente, di quelle che fanno picchiare i pugni contro la televisione, quella denunciata l'altra sera dalla trasmissione Le Iene. Il campione di pallavolo Roberto Cazzaniga, nato a Milano ma brianzolo doc, classe 1979, avrebbe speso 15 anni e 700mila euro per una fidanzata modella che non esiste. La denuncia, non facile, arriva grazie al supporto di famigliari, amici, compagni di squadra e alla collaborazione de
Concorezzo. Prende il via a Concorezzo la campagna antitruffa rivolta ai cittadini, in particolare i più anziani, patrocinata dal Comune e promossa dall’Arma dei Carabinieri provinciale e rilanciata dalla stazione di Concorezzo.
“Non ti conosco? Non apro! Chiamo il 112” è lo slogan della campagna stampato sui 2mila adesivi che il Comune consegnerà agli anziani di Concorezzo.
Per presentare l’iniziativa e iniziare a consegnare i primi adesivi è in programma un incontro pubblico per venerdì 28 febbraio alle 15.30 al centro pensionati di via Libertà 12 a cui prenderanno parte il Sindaco Mauro Capitanio e il Comandante dei Carabinieri della stazione di Concorezzo Fulvio Carotenuto.
Gli adesivi, dopo questo incontro, saranno in distribuzione gratuita fino ad esaurimento presso l’ufficio URP del Comune e in Biblioteca.

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Cronaca
Concorezzo. Prende il via a Concorezzo la campagna antitruffa rivolta ai cittadini, in particolare i più anziani, patrocinata dal Comune e promossa dall’Arma dei Carabinieri provinciale e rilanciata dalla stazione di Concorezzo.
“Non ti conosco? Non apro! Chiamo il 112” è lo slogan della campagna stampato sui 2mila adesivi che il Comune consegnerà agli anziani di Concorezzo.
Per presentare l’iniziativa e iniziare a consegnare i
Concorezzo. Prima lo sciopero degli avvocati, adesso il cambio del giudice. Non ha fine la parentesi giudiziaria di una delle storie più sconcertanti degli ultimi anni. Per ascoltare la prima sentenza nei confronti della parrucchiera accusata di aver plagiato e truffato una ottantenne invalida civile bisognerà aspettare ad aprile. Ennesimo colpo di scena: cambia il giudice del processo penale a carico della parrucchiera di Rita G., udienza rinviata ad aprile. L'udienza fissata martedì scorso a Monza è stata rinviata a fine aprile per consentire il passaggio di consegne tra il precedente giudice, Federica Centonze, e il subentrato Marta Pollicino.
In aula era presente l'accusata, Rita G., 54 anni, che aiutava saltuariamente il figlio nell'ex boutique di via Repubblica, ora affidata ad una nuova gestione. La donna deve rispondere dell'accusa di essersi fatta consegnare da un'anziana cliente, Anna F., residente in centro, 6200 euro che sarebbero serviti per levare il malocchio. Nelle carte dell'inchiesta, come presunte vittime, erano finiti anche altri concorezzesi.
La parrucchiera venne arrestata nel settembre del 2014. Lo scorso novembre il processo era slittato una prima volta per lo sciopero degli avvocati.
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Cronaca
Concorezzo. Prima lo sciopero degli avvocati, adesso il cambio del giudice. Non ha fine la parentesi giudiziaria di una delle storie più sconcertanti degli ultimi anni. Per ascoltare la prima sentenza nei confronti della parrucchiera accusata di aver plagiato e truffato una ottantenne invalida civile bisognerà aspettare ad aprile. Ennesimo colpo di scena: cambia il giudice del processo penale a carico della parrucchiera di Rita G.,
Cornate. Sulla carta era ufficialmente un agente immobiliare. Di fatto era un truffatore: metteva in vendita case realmente affidategli, si faceva consegnare una caparra da aspiranti acquirenti e poi si dileguava. Un truffatore un po' improvvisato viste le tracce che ha lasciato per strada. E così i Carabinieri di Vimercate hanno arrestato un 55enne italiano, poiché ritenuto responsabile di truffa. I militari sono entrati in azione dopo aver ricevuto una denuncia da un 31enne marocchino che riferiva di aver consegnato, a titolo di anticipo, la somma di 1.500 euro a un agente immobiliare contattato via internet per l’affitto di un appartamento sito a Cornate d'Adda. Tuttavia l’uomo, dopo aver effettivamente mostrato un’abitazione e ricevuto il denaro, si era reso irreperibile non rispondendo più al telefono, ma lasciando pubblicato sul web l’annuncio relativo all’offerta di locazione. Dal momento che l’annuncio era ancora presente on-line, i militari si sono quindi finti un cittadino straniero, riuscendo così a ottenere un appuntamento con l’agente immobiliare, proprio all’indirizzo indicato dal denunciante. Nel corso dei contatti, l’inserzionista aveva precisato che, qualora vi fosse stato interesse alla locazione sarebbe stata necessaria la consegna immediata di 500 euro in contanti, al fine di opzionare l’appartamento. Tuttavia all’appuntamento, assieme a un connazionale del denunciante, si sono presentati anche i Carabinieri, che hanno fatto scattare le manette nei confronti del 55enne subito dopo aver ricevuto il denaro dallo straniero. Gli accertamenti immediatamente condotti hanno permesso di acclarare come l’agente immobiliare, a cui era stato affidato un mandato per la vendita dell’appartamento di Cornate d’Adda, utilizzasse l’immobile per consumare truffe ai danni di cittadini stranieri, ponendolo in locazione tramite annunci sul web, salvo sparire una volta ottenuto il denaro richiesto a titolo di anticipo.
Dopo la direttissima e la convalida dell’arresto, l’uomo è stato posto in libertà in attesa della definizione del procedimento penale, mentre sono in corso verifiche volte ad appurare la sua eventuale responsabilità in altri episodi.
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Dalla Brianza
Cornate. Sulla carta era ufficialmente un agente immobiliare. Di fatto era un truffatore: metteva in vendita case realmente affidategli, si faceva consegnare una caparra da aspiranti acquirenti e poi si dileguava. Un truffatore un po' improvvisato viste le tracce che ha lasciato per strada. E così i Carabinieri di Vimercate hanno arrestato un 55enne italiano, poiché ritenuto responsabile di truffa. I militari sono entrati in az
Concorezzo. Solo pochi giorni fa era stato arrestato un truffatore che aveva colpito anche in città con la tecnica della vendita delle arance (Truffa delle arance: preso ambulante casertano). Ora però la situazione si è fatta così pesante che, dall'Amministrazione comunale e dai carabinieri, è arrivato un accorato appello: fate attenzione, sono in azione spietati truffatori. Solo nella giornata di lunedì ben tre famiglie sono state messe nel mirino con la stessa tecnica: i malviventi chiamano telefonicamente soprattutto in casa di anziani, si spacciano per conoscenti dei figli o di qualche nipote, dicono di avere urgentemente bisogno di soldi per aiutare proprio i famigliari delle vittime e poi scatta il furto se non addirittura la rapina.
L'APPELLO DEL SINDACO: AVVISATE I CARABINIERI
Già qualche giorno fa il sindaco Mauro Capitanio aveva lanciato un appello a tutti i concorezzesi. Se qualcuno venisse avvicinato per strada o raggiunto telefonicamente da un presunto conoscente di un figlio, di un fratello o di un nipote avvisi subito qualche parente o chiami il 112: è molto probabile che sia in corso un tentativo di truffa
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--> Sono truffatori, si spacciano per amici di famiglia
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Concorezzo. Solo pochi giorni fa era stato arrestato un truffatore che aveva colpito anche in città con la tecnica della vendita delle arance (Truffa delle arance: preso ambulante casertano). Ora però la situazione si è fatta così pesante che, dall'Amministrazione comunale e dai carabinieri, è arrivato un accorato appello: fate attenzione, sono in azione spietati truffatori. Solo nella giornata di lunedì ben tre famiglie sono state messe ne
Concorezzo. L'allarme è stato dato ufficialmente ieri dal primo cittadino, Mauro Capitanio. Fate attenzione, è la sintesi del post pubblicato sui social media, in paese si aggirano truffatori che prendono di mira prevalentemente anziani soli in casa. "Attenzione alle truffe agli anziani - ha precisato il sindaco leghista - Avvisate i vostri parenti e conoscenti. Alcuni concorezzesi sono stati contattati per un fantomatico servizio di "consegna ricette a domicilio". Nessuno dei nostri medici ha attivato un servizio del genere: se dovessero telefonare a casa o suonare al citofono. Non aprite. Non date alcun riferimento. Chiamate subito il 112".
Le truffe sono punite dal Codice penale con la reclusione fino a 5 anni e sanzioni fino a 1549 euro.
Purtroppo quella delle false ricette a domicilio non è l'unico esempio di truffe messe in atto in città in questi anni-
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Concorezzo. Hanno cercato di truffare una coppia di pensionati nel modo più vile e spietato possibile. Oggi pomeriggio due coniugi residenti in città sono stati contattati telefonicamente da una donna che si è spacciata per la loro figlia. La tecnica è vecchia ma sempre più utilizzata. I delinquenti, che sapevano il nome esatto della figlia e anche il nome del negozio che gestisce ad Agrate Brianza, hanno telefonato spaventando i genitori, facendo sapere che la ragazza era in ospedale per un incidente stradale e che avevano bisogno di soldi per gestire l'emergenza. Da lì a pochi minuti sarebbero passati a ritirare i contanti. La coppia, però, ha fiutato la truffa, allertando anche l'altro figlio e soprattutto i carabinieri. I militari si sono presentati in borghese davanti all'ingresso dell'abitazione concorezzese. Probabilmente i malviventi hanno capito che la loro messinscena non era andata a buon fine e hanno desistito. In questi casi è sempre prioritario avvisare qualche parente e le forze dell'ordine.
Anche perché in altri casi era andata decisamente peggio
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Dove c'è paura e disperazione, ci sono anche gli sciacalli. Sembra incredibile ma alcune persone spregevoli (e che si spera verranno presto assicurate alla giustizia per una pena esemplare) stanno girando per molte abitazioni proponendo un finto tampone per testare la presenza o meno di coronavirus. La è situazione è talmente diffusa che, in queste ore, sono state diffuse delle note ufficiali da parte dei carabinieri e della Croce Rossa per mettere in guardia contro questo disgustoso raggiro.
"A seguito di alcune segnalazioni pervenute dai Comitati locali, Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale di Lombardia informa la cittadinanza che non è stata emanata alcuna attività porta-a-porta per effettuare test con tampone orale per la rilevazione di contagio di Corona Virus COVID-19 Tali attività non hanno perciò nulla a che vedere con Croce Rossa e gli individui che le realizzano, benché in divisa, non appartengono alla nostra Associazione e hanno il solo scopo di introdursi in maniera illegittima nelle abitazioni, con intenti di sciacallaggio. Si raccomanda dunque, nel caso si riceva una visita, di non accogliere in casa suddetti individui e di contattare immediatamente le forze dell’ordine".

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Cronaca
Dove c'è paura e disperazione, ci sono anche gli sciacalli. Sembra incredibile ma alcune persone spregevoli (e che si spera verranno presto assicurate alla giustizia per una pena esemplare) stanno girando per molte abitazioni proponendo un finto tampone per testare la presenza o meno di coronavirus. La è situazione è talmente diffusa che, in queste ore, sono state diffuse delle note ufficiali da parte dei carabinieri e della Croce Rossa per me
Concorezzo. "Signora, siamo del Comune. Domani verremo a casa sua per effettuare il tampone a domicilio". Hanno provato questa tecnica alcuni truffatori senza scrupoli per entrare nelle case degli anziani. Per fortuna i tanti incontri organizzati dai carabinieri in città e i continui appelli del sindaco Mauro Capitanio ad allertare il 112 e di non fare entrare in casa sconosciuti sembrano per ora funzionare.
"Hanno chiamato me per dirmi che domani mattina vengono a farmi il tampone e li manda il comune. Ho avvisato subito i carabinieri", conferma su Facebook Mariapia Tremolada.
L'Amministrazione ha subito provveduto a diramare una comunicazione per ribadire che nessuno è autorizzato a presentarsi in casa dei cittadini a nome del Comune per i cosiddetti tamponi. Sono autorizzati solo i medici dell'Usca, l'Unità speciale presnete in città (Covid, con l\'Usca a Concorezzo il medico arriva in casa).
L’ultimo allerta della Polizia di Stato riguarda la truffa dei falsi tamponi: i malintenzionati di presentano con tesserini e divise di Croce rossa, Protezione civile, aziende sanitarie, impiegati del Comune e si offrono di eseguire gratuitamente il tampone per testare la positività al Covid-19; in realtà si tratta di truffatori che cercano di introdursi in casa per svaligiarla.
I bersagli preferiti sono soprattutto anziani che vivono soli. La Polizia invita a fare attenzione, ricordando che non esistono medici o altre persone incaricate di fare controlli porta a porta senza una campagna preventiva di comunicazione; in caso di dubbi, sempre meglio contattare le forze dell’ordine. Inoltre, si invita a sensibilizzare i propri familiari e amici più anziani anche con un video realizzato dalla Polizia di Stato.
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Cronaca
Concorezzo. "Signora, siamo del Comune. Domani verremo a casa sua per effettuare il tampone a domicilio". Hanno provato questa tecnica alcuni truffatori senza scrupoli per entrare nelle case degli anziani. Per fortuna i tanti incontri organizzati dai carabinieri in città e i continui appelli del sindaco Mauro Capitanio ad allertare il 112 e di non fare entrare in casa sconosciuti sembrano per ora funzionare.
"Hanno chiamato me per dirmi che dom
Concorezzo. Il presunto truffatore è scomparso letteralmente nel nulla. Un fantasma. Ma il truffato, Valerio Villa (foto tratta da La Nuova Ferrara), non demorde e da tre anni gli dà la "caccia", confidando anche nel supporto dei carabinieri di via Ozanam a cui ha sporto denuncia.
Una storia incredibile ambientata a Comacchio, e precisamente nella località balneare Lido delle Nazioni.
Nel gennaio 2018, la famiglia Villa, proprietaria di un appartamento in viale Jugoslava a Nazioni, decise di metterlo in vendita. Per eseguire alcuni lavori di manutenzione, la famiglia brianzola si affidò a un idraulico del posto: quest'ultimo sparì nel nulla con il materiale che si era fatto acquistare come anticipo e con un danno da circa 10.000 euro. Dopo una prima denuncia a Comacchio, nel 2020 Valerio Villa si è rivolto anche ai militari di Concorezzo e alla Procura di Bologna. «Nessuno risultato - ha spiegato Villa a un giornale locale -, dopo mesi di contatti e documenti spediti nessuno si è mosso; addirittura un funzionario della Procura è venuto a parlarmi qui a Monza, dicendo di rifare denuncia, che ho eseguito ma sono nella stessa identica situazione di prima. È incredibile che di fronte a un danno di circa 10mila euro da parte di una persona che aveva precedenti di questo tipo, nessuno si muova».
Ora Villa ha deciso di inviare la documentazione in Cassazione, raccontando quanto non sarebbe stato fatto dalle procure di Ferrara e Bologna. E' intenzionato, nel caso, ad arrivare fino alla Corte di giustizia europea.
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Cronaca
Concorezzo. Il presunto truffatore è scomparso letteralmente nel nulla. Un fantasma. Ma il truffato, Valerio Villa (foto tratta da La Nuova Ferrara), non demorde e da tre anni gli dà la "caccia", confidando anche nel supporto dei carabinieri di via Ozanam a cui ha sporto denuncia. Una storia incredibile ambientata a Comacchio, e precisamente nella località balneare Lido delle Nazioni.
Nel gennaio 2018, la famiglia Villa, proprietaria di
Concorezzo. Spietati criminali senza scrupoli hanno messo a segno la classica truffa del tecnico specializzato nel quartiere Milanino. A fare le spese di questi maledetti delinquenti, sulle cui tracce si sono mosse ora le Forze dell'ordine anche analizzando i filmati di videosorveglianza presenti in zona, due anziane sorelle che risiedono in via Monte Sabotino.
I malviventi si sono presentati alla porta delle due vittime intorno alle 14: bella presenza, tuta blu da lavoro, altezza 1,80 metri, hanno detto di essere stati chiamati per verificare la presenza di pericolose anomalie all'impianto del gas e della luce. Le due indifese concittadine hanno aperto la porta, già preoccupate per quella inattesa notizia. A quel punto i criminali hanno fatto esplodere, come da copione, dei petardi per simulare un'esplosione. A quel punto i truffatori hanno chiesto alle donne di prendere tutti gli oggetti in oro (valore circa 400 euro) e di metterli su una sedia per evitare ulteriori contatti.
A quel punto la messinscena è andata avanti: i due delinquenti hanno finto di ultimare il loro intervento e se ne sono andati. Ovviamente con l'oro. Quando le donne si sono accorte della truffa non hanno potuto fare altro che andare dai carabinieri accompagnate da una figlia.
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Cronaca
Concorezzo. Spietati criminali senza scrupoli hanno messo a segno la classica truffa del tecnico specializzato nel quartiere Milanino. A fare le spese di questi maledetti delinquenti, sulle cui tracce si sono mosse ora le Forze dell'ordine anche analizzando i filmati di videosorveglianza presenti in zona, due anziane sorelle che risiedono in via Monte Sabotino.
I malviventi si sono presentati alla porta delle due vittime intorno alle 14: bella p
Concorezzo. Malviventi spietati e senza scrupoli, capaci di ingannare, intontire e derubare anziani indifesi. Nonostante i continui appelli dei carabinieri e la campagna di sensibilizzazione promossa anche dal Comune (Carabinieri e Comune alleati contro le truffe), mercoledì mattina ignobili criminali sono riusciti a commettere due colpi in via Ozanam. Le truffe sono avvenute tutte all'interno della stessa palazzina.
Uno dei criminali si è presentato direttamente alla porta come tecnico del riscaldamento, mandato dalla sua società per effettuare un controllo dei caloriferi che sarebbero risultati poco efficienti e mal funzionanti. Fuori dalla porta, a fare da paolo e allo stesso a rassicurare l'anziana inquilina circa la regolarità dell'intervento, un malvivente vestito da poliziotto. Quest'ultimo, dopo un po' è entrato in casa dicendo che in zona si erano verificati dei furti e invitando la donna a controllare se avesse in casa ancora contanti e gioielli. Individuato il nascondiglio dei valori, la donna è stata successivamente distratta per permettere a uno dei criminali di rubare tutto: diversi gioielli e circa 5000 euro in contanti.
Quindi la banda criminale si è spostata in un appartamento adiacente, recitando lo stesso copione. Non solo. Per essere ancora più convincenti si sono fatti accompagnare dalla prima donna truffata. Alla seconda vittima hanno mostrato alcune foto prelevate in casa senza farsi notare e le hanno "restituite" alla proprietaria, dicendo di averle trovate in mano a dei nomadi. Il tempo di distrarre anche lei, e dalla casa erano spariti dei gioielli in oro.
Sul caso indagano i carabinieri che invitano, ancora una volta, a non far entrare in casa nessun tecnico che si presenti improvvisamente alla porta. In ogni caso le persone anziane, prima di aprire la porta, sono invitate ad allertare il 112 e chiamare possibilmente figli o parenti.
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Cronaca
Concorezzo. Malviventi spietati e senza scrupoli, capaci di ingannare, intontire e derubare anziani indifesi. Nonostante i continui appelli dei carabinieri e la campagna di sensibilizzazione promossa anche dal Comune (Carabinieri e Comune alleati contro le truffe), mercoledì mattina ignobili criminali sono riusciti a commettere due colpi in via Ozanam. Le truffe sono avvenute tutte all'interno della stessa palazzina.
Uno dei criminali si è pre
Concorezzo. A volte ritornano. Una truffa sempre di moda (e purtroppo ancora oggi molto redditizia) è quella messa in scena da spietati malviventi che fermano cittadini indifesi nel tentativo di scucire qualche centinaio di euro. La scusa è sempre questa. Il malcapitato di turno viene accusato di aver urtato con il proprio specchietto lo specchietto di un'altra vettura che viaggiava in senso opposto, danneggiandolo in modo serio. I truffatori, spesso in coppia, si mettono prima alle spalle della vittima, iniziano ad usare gli abbaglianti per invitarla a fermarsi e poi mettono in scena il copione, che di solito prevede di "accontentarsi" di 100 euro per risolvere l'incidente senza fare ricorso all'assicurazione.
L'ultimo tentativo di truffa è andato in scena, come denunciato da un cittadino in Internet, mercoledì scorso al Milanino.
La denuncia:
"Buon pomeriggio a tutti. Nel pomeriggio di mercoledì un signore su una moto nera (tutto bardato) ha fermato mia zia che era in macchina (zona Milanino). Egli sosteneva che mia zia avesse rotto il suo specchietto e ha provato a farla accostare in un parcheggio un po’ isolato. Lei è stata pronta e ha risposto che avrebbe chiamato il marito, a quel punto il signore è scappato. Fate attenzione!"
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Monza. Un pregiudicato 34enne di origini laziali è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Monza per rapina pluriaggravata nei confronti di una 80enne di cui aveva carpito la fiducia. Nell’agosto scorso, il malfattore, gentile nei modi e nel tratto, con una banale scusa era riuscito ad introdursi nell’abitazione della vittima, convincendola ad offrirgli un te freddo. Con alcune chiacchiere e dei convenevoli, aveva distratto l’anziana versandole nel bicchiere un forte antidepressivo, narcotizzandola. A quel punto, sfruttando lo stato di incoscienza indotto nella donna, le ha rovistato casa appropriandosi di preziosi e denaro, ma ha commesso un errore; ha lasciato le sue impronte sul bicchiere. Questo è l’elemento che ha consentito ai Carabinieri di identificarlo e trarlo in arresto in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere. La donna, in quella circostanza, venne soccorsa da un vicino che aveva notato l’uscio socchiuso e rinvenuto la vittima riversa sul pavimento priva di coscienza.
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Concorezzo.Una fattura da 6200 euro. Solo che il prezzo che una parrucchiera che opera in paese avrebbe fatto pagare a una anziana cliente non era per il taglio e la piega ma per liberarla da un improbabile malocchio.
Una vicenda su cui il Tribunale dovrà fare chiarezza ma che, al momento, registra un dato di fatto clamoroso: martedì i carabinieri della stazione di via Ozanam, dopo alcuni mesi di indagini, hanno arrestato una parrucchiera concorezzese. La donna è accusata di aver raggirato una cliente di 79 anni, invalida civile, promettendole infusi miracolosi per guarirle alcuni mali d'età, tra cui la perdita della vista.
In cambio di un infuso magico, la parrucchiera avrebbe preteso, secondo quanto accertato dai militari, 6200 euro in contanti e alcuni gioielli. Ad un certo punto, però, l'anziana, accompagnata da un famigliare, è andata a raccontare tutto ai carabinieri.
La parrucchiera e i suoi famigliari negano tutto. Ora saranno i giudici, sentite le parti, a decidere. Intanto la professionista si trova in carcere a Monza.
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Concorezzo. Una fattura da 6200 euro. Solo che il prezzo che una parrucchiera che opera in paese avrebbe fatto pagare a una anziana cliente non era per il taglio e la piega ma per liberarla da un improbabile malocchio.
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