roberto maroni

maroni_brambilla_2012.jpgConcorezzo. La volta precedente fu un gran segreto. Roberto Maroni, che era stato ministro dell'Interno dall'8 Maggio 2008 al 16 Novembre 2011, nel 2012 venne in maniera assolutamente riservata a Concorezzo per scrivere insieme al concorezzese Carlo Brambilla il suo libro sui "barbari sognanti", il movimento interno alla Lega nata per contrastare il "cerchio magico" di Umberto Bossi, strettosi attorno al senatur dopo la malattia. In quella occasione il volume si intitolava "Il mio Nord". Ora Maroni e Brambilla tornano in libreria con "Il Viminale esploderà", una sorta di thriller politico in 396 pagine (nella foto Maroni e Brambilla a casa Brambilla nel 2012).

IN SINTESI. Alla vigilia di un importante summit sulla sicurezza, il giovane ministro dell'Interno Roberto Macchi riceve sul proprio cellulare un messaggio anonimo che minaccia la stabilità del nostro Paese e del sistema politico internazionale. Chi sta attentando all'equilibrio del mondo? Quali forze oscure stanno dietro a quelle minacce? Da quel momento il ministro e i suoi collaboratori vengono trascinati in un vortice inquietante di colpi di scena. Una misteriosa donna legata al Vaticano, un giovane prete ucciso a New York, un geniale hacker di origini russe, un sofisticato programma di pirateria cibernetica, un tumultuoso G4 (Europa, Usa, Cina, Russia): tutto si intreccia e porterà alla scoperta di una sorta di forza ultraconservatrice, decisa a spostare indietro le lancette della Storia.

IL PRECEDENTE. Era il 2012 quando Maroni chiamò il giornalista e amico Brambilla per scrivere il suo libro. Era la vigilia delle elezioni regionali che lo portarono ad essere governatore della Lombardia.  “Mi ha detto che voleva scrivere un libro. Gli ho detto: bravo!. E l’ho salutato. Il giorno dopo mi ha richiamato: “Dobbiamo scriverlo insieme”, aveva raccontato allora a Concorezzo.org Carlo Brambilla. Entrambi milanisti (“Lui però è sacchiano, io capelliano”, sorride), hanno iniziato a scrivere il libro nella cucina di casa Brambilla: tre incontri settimanali, immersioni intellettuali di 4-6 ore, qualche pausa per scherzare.

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Politica

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Il nuovo libro di Maroni made in Concorezzo

Concorezzo. La volta precedente fu un gran segreto. Roberto Maroni, che era stato ministro dell'Interno dall'8 Maggio 2008 al 16 Novembre 2011, nel 2012 venne in maniera assolutamente riservata a Concorezzo per scrivere insieme al concorezzese Carlo Brambilla il suo libro sui "barbari sognanti", il movimento interno alla Lega nata per contrastare il "cerchio magico" di Umberto Bossi, strettosi attorno al senatur dopo la malattia. In quella occasi

gpmonza2015.jpgMonza. "Finalmente in Senato è passato l'emendamento sulla neutralizzazione fiscale e adesso si apre concretamente la prospettiva dell'ingresso della Regione Lombardia nel parco di Monza con un investimento esente da imposte. Una buona notizia, perché queste risorse aggiuntive consentiranno di chiudere la trattativa con Ecclestone e salvare il gp di Monza. Tutto questo deve essere fatto entro il gran premio, dunque entro i primi di settembre. Ma possiamo farcela. Domani o dopo domani incontrerò il presidente Sias, Dall'Orto, e poi sentirò i sindaci di Monza e Milano per chiudere l'accordo entro fine agosto ed essere pronti quando arriverà il gran premio, pronti a vincerlo, perché Monza è Monza!"  Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dopo l'approvazione dell'emendamento salva-GP. 

Una notizia attesa da tutto il mondo degli appassionati di Formula Uno quella che dovrebbe definitivamente scongiurare la cancellazione dell'Autodromo nazionale dal calendario del Circus.

"Accolgo con grande soddisfazione la notizia del passaggio in Senato dell'emendamento sulla neutralizzazione fiscale per il parco di Monza, in questo modo la Regione Lombardia può inalmente entrare nel comparto parco/autodromo, mettendo gli annunciati 20 milioni di euro, e salvare così il futuro del gran premio di Formula 1". Lo ha dichiarato l'assessore alla Casa, all'Housing sociale e a Expo, Fabrizio Sala.

"Si tratta di un grande risultato che è frutto esclusivamente dell'impegno concreto di Regione Lombardia, unica istituzione che contribuirà con proprie risorse,  e dell'incessante pressing politico del presidente Maroni e dei nostri parlamentari.  Un obiettivo raggiunto  anche grazie all'iniziativa del governatore Maroni che, davanti all'inerzia degli altri soggetti, ha pensato bene di far intervenire i cittadini in prima persona, con una raccolta firme che in pochi giorni ha superato 15.000 sottoscrizioni."  Così Massimiliano Romeo, capogruppo leghista al Pirellone, e Federico Arena, segretario del Carroccio monzese, commentano il via libera dal Senato alla defiscalizzazione dell'ingresso di Regione Lombardia nel Consorzio del Parco di Monza e quindi dell'autodromo. 

"Come avevamo promesso, nel decreto Enti locai è stata inserita la norma sulla cosiddetta neutralizzazione fiscale per l'ingresso di Regione Lombardia nel consorzio del Parco di Monza; essa permetterà, tra l'altro, di portare 20 milioni di euro all'Autodromo, soldi utili per il futuro del gran premio di Formula 1. Molti in questi mesi si sono spesi in inutili denunce, manifestazioni faziose e di parte, rischiando anche di fare danni. E anche in queste ore insistono con questo atteggiamento. Noi, invece, abbiamo preferito lavorare silenziosamente con tutti i soggetti coinvolti, dal Governo al sottosegretario Luca Lotti, dal sottosegretario Paola De Micheli al sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. E il risultato come promesso è arrivato". Lo ha detto Roberto Rampi, deputato del Pd componente della commissione Cultura.

 "La Lega Nord salva, per l'ennesima volta, il Gran Premio d'Italia, l'autodromo di Monza e Villa Reale. Al Senato abbiamo strappato l'ok al nostro emendamento al dl Enti locali per la defiscalizzazione dell'Autodromo. Ora Regione Lombardia potrà sbloccare i fondi già stanziati, ma da tempo immobilizzati dal Governo". Lo comunicano la senatrice Silvana Comaroli e il deputato leghista monzese Paolo Grimoldi, commissario della Lega Lombarda, che nei mesi scorsi aveva denunciato i rischi di uno "scippo" del maxievento motoristico da parte di altri Paesi. "Dopo le troppe promesse mancate di un Governo sordo alle nostre richieste, rimbalzate tra legge di Stabilità, Milleproroghe, decreto Imu, fino al decreto Banche,la Lega - aggiungono i due parlamentari della Lega - porta a casa il risultato e 'blinda' a Monza il Gran Premio, una vittoria del territorio e di tutto il Paese. Abbiamo evitato il trasferimento in Qatar, o altrove, del Gran Premio d'Italia, che rimarrà a Monza grazie ai fondi che Regione Lombardia, e solo Regione Lombardia, ha stanziato per l'evento e per l'ammodernamento dell'autodromo, la tutela del parco e la Villa Reale".

 

 

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Sport

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Monza, i 20 milioni di euro che salvano il Gran Premio

Monza. "Finalmente in Senato è passato l'emendamento sulla neutralizzazione fiscale e adesso si apre concretamente la prospettiva dell'ingresso della Regione Lombardia nel parco di Monza con un investimento esente da imposte. Una buona notizia, perché queste risorse aggiuntive consentiranno di chiudere la trattativa con Ecclestone e salvare il gp di Monza. Tutto questo deve essere fatto entro il gran premio, dunque entro i primi di sette