rapina

sigarette.jpgConcorezzo. Rapinato dal malvivente che gli aveva chiesto una sigaretta. Brutta avventura per un 27enne concorezzese, vittima di un episodio di microcriminalità a Muggiò. Il fatto è accaduto il 14 gennaio e alcuni giorni fa i carabinieri hanno chiuso le indagini arrestando l'autore. Si tratta di L.M.S., classe 1993, residente a Monza. La vicenda è singolare. Il malvivente avrebbe prima chiesto al concorezzese una sigaretta, poi lo avrebbe convinto ad accompagnarlo in auto al distributore automatico più vicino. Lì ha chiesto i soldi per l'acquisto e, di fronte al rifiuto, avrebbe detto di essere armato: sotto la minaccia di una pistola (non è chiaro se l'abbia mostrata ed effettivamente posseduta), il malvivente ha costretto il concorezzese e l'amico che era in auto con lui a segurlo fino ad un bancomat. Lì si è consumata la rapina: un prelievo forzato di 100 euro. Dopo la denuncia, i carabinieri hanno utilizzato testimonianze e filmati delle telecamere della banca per risalire alll'autore che, in casa, aveva ancora i vestiti indossati il giorno della rapina. Quindi l'arresto.

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Cronaca

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"Dammi una sigaretta", e lo rapina

Concorezzo. Rapinato dal malvivente che gli aveva chiesto una sigaretta. Brutta avventura per un 27enne concorezzese, vittima di un episodio di microcriminalità a Muggiò. Il fatto è accaduto il 14 gennaio e alcuni giorni fa i carabinieri hanno chiuso le indagini arrestando l'autore. Si tratta di L.M.S., classe 1993, residente a Monza. La vicenda è singolare. Il malvivente avrebbe prima chiesto al concorezzese una

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Concorezzo. L'ha seguita prima in strada, poi in casa. Nel tentativo di derubarla non ha esitato a spintonarla. E' solo grazie a due giovani che dalla strada hanno sentito le urla della vittima 70enne che le cose non sono degenerate. Ora il figlio della donna, Stefano Diani, 43 anni, di professione guardia giurata, cerca questi valorosi giovani. "Vorrei incontrarli per ringraziarli e offrirgli da bere - ha spiegato - Hanno salvato mia mamma in un'epoca in cui molti, troppi, si sarebbero fatti gli affari loro. Gli devo molto. Lancio questo appello affinché mi contattino anche attraverso Facebook o la vostra redazione se preferiscono". 

I fatti risalgono alla notte fra mercoledì e giovedì. La donna, G.T., 70 anni, residente in via De Giorgi in una casa di corte, è uscita intorno all’1 "perché lei soffre di insonnia", ha precisato il figlio per spiegare come mai la madre fosse uscita così tardi. "Ha aperto casa per andare a svuotare la cassettina dei gatti - ha proseguito Stefano nel suo racconto -  poi è scesa per le scale per andare fuori, sempre lungo la via, da una colonia di gatti che lei cura. Le piacciono tanto i gatti". Ed è allora che la sfortunata pensionata si è trovata davanti una donna giovane, tra i 30 e i 40 anni, racconteranno più tardi i soccorritori, che le ha chiesto due euro per il treno. Quando la pensionata ha spiegato di non avere denaro con sé, la malfattrice  si è messa a gridare, così la 70enne ha accelerato il passo per tornare a casa. "Mamma non si è accorta che la seguiva  - ha proseguito il figlio - se l'è trovata sulla porta di casa che voleva entrare, alla fine l’ha spinta con forza, fortunatamente almeno non l’ha picchiata". Quindi è entrata in casa mentre la dolce 70enne urlava chiedendo aiuto. Nessuno dei vicini si è affacciato mentre la delinquente era ormai  in casa e si era messa ad aprire i cassetti, buttando in giro la roba alla ricerca di preziosi o contante. Alla fine la pensionata è riuscita a farla uscire di casa, ormai le grida delle due donne si confondevano nella notte, ma due ragazzi hanno colto che stava accadendo qualcosa e senza esitare si sono avvicinati e hanno allertato subito il "112". I militari del Nucleo radiomobile di Monza sono arrivati nel giro di pochi minuti e hanno raccolto dai giovani e dalla vittima che tremava come una foglia fino all'arrivo di del figlio Stefano, la descrizione della  furfante. Quindi due pattuglie hanno fatto il giro del'isolato e alla fine l’hanno beccato all’altezza del Burrone. Si tratta di una donna di 36 anni, volto noto a Concorezzo perché solitamente bazzica in via Dante, sempre alla ricerca di denaro. Nonostante le evidenti circostanze, il giudice ha deciso di non convalidare l'arresto e quindi la "signora" è già tornata a casa. "In questo momento, anche se sono infuriato con quella donna - ha spiegato Stefano Diani - Per prima cosa mi preme rintracciare chi ha fatto del bene. Da qui l'appello per incontrare i ragazzi. Voglio stringergli la mano col cuore davvero. Quindi fate girare la voce il più possibile e dite loro di farsi sentire. Intanto inizio a ringraziarli ancora, davvero, col cuore".

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Cronaca

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Dopo l'aggressione: "Cerco i ragazzi che hanno salvato mia mamma"

Concorezzo. L'ha seguita prima in strada, poi in casa. Nel tentativo di derubarla non ha esitato a spintonarla. E' solo grazie a due giovani che dalla strada hanno sentito le urla della vittima 70enne che le cose non sono degenerate. Ora il figlio della donna, Stefano Diani, 43 anni, di professione guardia giurata, cerca questi valorosi giovani. "Vorrei incontrarli per ringraziarli e offrirgli da bere - ha spiegato - Hanno salvato mia mamma in

rapina_iper1.jpegConcorezzoUbriaco, con un machete in mano ha minacciato e spaventato una mamma con una ragazzina in auto e poi due fratelli per farsi consegnare soldi e cellulari. In manette giovedì sera, a Monza, è finito un 39enne residente in paese.

Nella serata dell'11 febbraio l'uomo ha avvicinato mamma e figlia mentre si trovavano all'interno del parcheggio dell'Iper di via Della Guerrina 98 a Monza. Le due donne - 46 e 16 anni - si sono trovate davanti il 39enne che ha rotto il vetro della loro vettura e le ha minacciate impugnando l'arma con una lama di trenta centimetri per farsi consegnare quanto avevano con sé. Ma il colpo è andato a vuoto.

Rapinati anche fratello e sorella

Non riuscendo nell'intento ha avvicinato due ragazzi che si trovavano poco distante, nello stesso parcheggio. Sempre impugnando il machete ha minacciato fratello e sorella di 24 e 20 anni, riuscendo a impossessarsi dei loro cellulari. In pochi istanti è risalito a bordo della sua auto e ha tentato di far perdere le proprie tracce. A fermarlo pochi metri dopo sono stati i carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Monza con diverse pattuglie. Alla vista dei militari il 39enne ha cercato di opporre resistenza e ha tentato di colpire con calci e pugni gli operanti. Prezioso è stato anche l'ausilio degli agenti della Questura giunti in supporto dei militari dell'Arma. Bloccato e arrestato, il 39enne è stato sottoposto al test dell'etilometro che è risultato positivo, con un tasso alcolemico di 3,0 g/l. In seguito alle precarie condizioni di salute dovute all'abuso di alcol il 39enne è stato accompagnato all'ospedale San Gerardo in codice verde e poi dimesso. Ora si trova in carcere a Monza - su disposizione dell'autorità giudiziaria, pm dott. Santini - e dovrà rispondere dei reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere e guida in stato di ebbrezza. La convalida dell'arresto è attesa per i prossimi giorni. 

Era rimasto coinvolto a anche in un omicidio

Tra i precedenti dell'uomo figura una analoga violazione per guida in stato di ebbrezza con patente revocata, reati contro il patrimonio e il coinvolgimento in un omicidio in provincia Bergamo. L'arma e la vettura sono state sottoposte a  sequestro.

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Cronaca

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Due rapine col machete, arrestato concorezzese

Concorezzo. Ubriaco, con un machete in mano ha minacciato e spaventato una mamma con una ragazzina in auto e poi due fratelli per farsi consegnare soldi e cellulari. In manette giovedì sera, a Monza, è finito un 39enne residente in paese. Nella serata dell'11 febbraio l'uomo ha avvicinato mamma e figlia mentre si trovavano all'interno del parcheggio dell'Iper di via Della Guerrina 98 a Monza. Le due donne - 46 e 16 anni - si sono trovate

rapina_gen.jpgVimercate. E' un marocchino di 22 anni, già detenuto in carcere, il rapinatore che ha terrorizzato, minacciato e rapinato alcuni minorenni nei giorni scorsi. I Carabinieri della caserma cittadina lo hanno rintracciato e bloccato nel centro commerciale Torri Bianche: deve rispondere di tre rapine (una tentata e due consumate) commesse a fine novembre. La tentata rapina è avvenuta il 25 novembre  alle 16.30 ai danni di un 14enne che si trovava a Vimercate, in piazzale Marconi. Il minore era stato avvicinato dal rapinatore armato di coltello: il malvivente voleva farsi consegnare il telefonino. Era stato l'intervento di un amico della vittima a mettere in fuga il rapinatore mettendosi a urlare e chiedendo aiuto ai passanti. Alcuni giorni prima lo stesso malvivente aveva colpito a bordo di un autobus: era il 22 novembre, erano le 19, e il rapinatore si faceva consegnare 40 euro da un 17enne puntandogli contro una pistola. Il 27 novembre a Bellusco, in piazza Fumagalli, alle 23, ancora lo stesso magrebino aveva preso di mira un 33enne del luogo e rapinato di 40 euro appena prelevati allo sportello bancomat. 

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Dalla Brianza

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E' un marocchino di 22 anni il rapinatore dei ragazzini

Vimercate. E' un marocchino di 22 anni, già detenuto in carcere, il rapinatore che ha terrorizzato, minacciato e rapinato alcuni minorenni nei giorni scorsi. I Carabinieri della caserma cittadina lo hanno rintracciato e bloccato nel centro commerciale Torri Bianche: deve rispondere di tre rapine (una tentata e due consumate) commesse a fine novembre. La tentata rapina è avvenuta il 25 novembre  alle 16.30 ai danni di un 14enne

camporomviaidro.JPGCaponago. Da Caponago al tristemente noto campo rom di via Idro a Milano. Il dna ha letteralmente incastrato un rom, autore di una rapina in paese lo scorso agosto.   Sono stati i carabinieri della caserma di Agrate, in collaborazione con i colleghi di Milano-Crescenzago, a ricostruire il puzzle criminale grazie alle tracce rinvenute sull'auto utilizzata per raggiungere un negozio di alimentari. Il malvivente arrestato appartiene - da quanto riferiscono le Forze dell'ordine - alla nota famiglia Hudorovic. Il rapinatore,celibe, nullafacente, è stato arrestato a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza.

I militari di Agrate sono riusciti a ricostruire parte degli spostamenti dei rapinatori e poi, grazie ad alcune macchie di sangue all'interno dell'abitacolo, sono risaliti a uno dei rapinatori. Ora il nomade è rinchiuso nel carcere di San Vittore a Milano. 

Nella foto satellitare il campo rom di via Idro

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Dalla Brianza

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Il dna incastra il rapinatore di Caponago: è un rom di via Idro

Caponago. Da Caponago al tristemente noto campo rom di via Idro a Milano. Il dna ha letteralmente incastrato un rom, autore di una rapina in paese lo scorso agosto.   Sono stati i carabinieri della caserma di Agrate, in collaborazione con i colleghi di Milano-Crescenzago, a ricostruire il puzzle criminale grazie alle tracce rinvenute sull'auto utilizzata per raggiungere un negozio di alimentari. Il malvivente arrestato appartiene - da quanto rif

carabinieri-scientifica.jpgConcorezzo. Massima allerta in città dopo che lunedì sera, intorno alle 21,30, due donne sono state minacciate e rapinate da due uomini armati di coltello. Poco prima un fatto analogo si era verificato in via Mazzini a Vimercate, dove è stato necessario anche l'intervento del 118. I criminali sarebbero arrivati in via San Rainaldo, in zona Milanino, a bordo di un'auto e hanno colpito nei pressi del Palazzone. In tutta la Brianza Est è stato massiccio il dispiegamento dei carabinieri delle Compagnie di Monza e Vimercate. Indagini in corso anche da parte dei carabinieri della caserma di via Ozanam dopo le due donne hanno fornito ulteriori dettagli sull'accaduto. I due autori delle rapine sarebbero cittadini nordafricani.

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Cronaca

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Milanino, due donne minacciate con coltello e rapinate

Concorezzo. Massima allerta in città dopo che lunedì sera, intorno alle 21,30, due donne sono state minacciate e rapinate da due uomini armati di coltello. Poco prima un fatto analogo si era verificato in via Mazzini a Vimercate, dove è stato necessario anche l'intervento del 118. I criminali sarebbero arrivati in via San Rainaldo, in zona Milanino, a bordo di un'auto e hanno colpito nei pressi del Palazzone. In tutta la Bria

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Burago. Il primo di agosto, intorno alle 2 del mattino, due ragazzine sono state rapinate e minacciate da un marocchino.Momenti di terrore in via Crocefisso, dove una 19enne e una 18enne residenti a Vimercate e a Burago di Molgora si trovavano a bordo dell’ autovettura in sosta di proprietà della 19enne. Ad un tratto, un ragazzo incappucciato le ha raggiunte a piedi e, attraverso il finestrino aperto, gli ha puntato contro una pistola, facendole scendere dal veicolo. "Altrimenti sparo", avrebbe detto. Terrorizzate, le due giovani sono scese dall'autovettura e hanno chiesto aiuto suonando a un vicino citofono. Il rapinatore, però, non ha desistito: le ha nuovamente inseguite pistola in pugno e si è fatto consegnare le chiavi dell'auto. Incredibilmente veloci ed efficaci le ricerche da parte dei carabinieri di Vimercate che sono riusciti a identificare un nordafricano 23enne, senza fissa dimora e con precedenti per rapina, ricettazione, furto, minaccia, lesioni, solito frequentare il parco di Burago di Molgora.

L'autovettura è stata in seguito localizzata a Verdellino (BG) e nei giorni successivi recuperata e restituita alla 19enne. Le ricerche del nordafricano si sono concentrate in particolare sui luoghi frequentati dallo stesso, fino alla sua cattura avvenuta sabato scorso durante un servizio di osservazione effettuato a Burago di Molgora, quando i militari della Stazione di Vimercate lo hanno sorpreso all'interno dell'abitazione del fratello. Il giovane era pronto alla fuga. Ora si trova in carcere.

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Dalla Brianza

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Pistola in mano, marocchino rapina due ragazze

Burago. Il primo di agosto, intorno alle 2 del mattino, due ragazzine sono state rapinate e minacciate da un marocchino.Momenti di terrore in via Crocefisso, dove una 19enne e una 18enne residenti a Vimercate e a Burago di Molgora si trovavano a bordo dell’ autovettura in sosta di proprietà della 19enne. Ad un tratto, un ragazzo incappucciato le ha raggiunte a piedi e, attraverso il finestrino aperto, gli ha puntato contro una pistola, facen

rapinatoregiussano.jpgGiussano. Tra il 20 gennaio ed il 10 febbraio aveva commesso quattro rapine ad esercizi commerciali armato di taglierino e col volto coperto da una vistosa sciarpa ed un caso nero. B.M., disoccupato quarantatreenne di Giussano, già noto alle Forze dell'Ordine per reati simili, questa mattina si è trovato i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cantù davanti alla porta di casa, forti di un'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Como. I militari, che sono giunti a lui dopo una non semplice indagine, lo hanno portato in caserma nella città del mobile dopo aver rinvenuto in casa del malvivente proprio il casco nero, il taglierino e le sciarpe utilizzate per commettere le rapine, nonché quel motorino nero che i testimoni di alcune rapine avevano visto utilizzare dall'uomo per darsi alla fuga. Negli uffici del Nucleo Operativo l'uomo, posto di fronte alle proprie responsabilità, ha ammesso di aver effettivamente commesso la rapina al Supermercato "IN'S" di Cantù, perpetrata il 20 gennaio 2015. In quell'occasione B.M. aveva portato via un bottino di 500 Euro. Ma non è tutto: sono altre tre le rapine che grazie alla perquisizione posso essere imputate al rapinatore, rapine che lui stesso ha confessato agli inquirenti. Parliamo della rapina alla Farmacia "Cerchiari" di Inverigo, commessa il 27 gennaio 2015 (700 Euro di bottino); la rapina al bar tabacchi di Brenna del 31 gennaio 2015 (150 euro circa di bottino); la rapina alla Farmacia "Guidi" del 10 febbraio 2015 (1.300 Euro circa). Tradotto nel carcere di Como, l'uomo è ora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria lariana.

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Dalla Brianza

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Preso il rapinatore seriale che assaltava negozi e supermercati

Giussano. Tra il 20 gennaio ed il 10 febbraio aveva commesso quattro rapine ad esercizi commerciali armato di taglierino e col volto coperto da una vistosa sciarpa ed un caso nero. B.M., disoccupato quarantatreenne di Giussano, già noto alle Forze dell'Ordine per reati simili, questa mattina si è trovato i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cantù davanti alla porta di casa, forti di un'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere

carabinierigenerica.JPGMonza. Non ha esitato a prendere a pugni in faccia una donna pur di riuscire a rapinarla. E' davvero sconcertante e preoccupante la violenza messa a segno Monza, in una zona periferica, da E. G. H., tunisino cinquantenne, senza fissa dimora in Italia, disoccupato, con precedenti di polizia per rapina e reati in materia immigrazione.

L'uomo, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Monza, durante un pomeriggio della fine di settembre ha rapinato una donna, colpendola con pugni al viso, e sottraendole la borsa contenente il telefono cellulare  ed effetti personali.

Il tunisino viveva in una capanna, dove è stato trovato dai militari ed arrestato. Ora si trova in carcere.

 

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Dalla Brianza

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Pugni in faccia a una donna per rubarle la borsa: arrestato tunisino

Monza. Non ha esitato a prendere a pugni in faccia una donna pur di riuscire a rapinarla. E' davvero sconcertante e preoccupante la violenza messa a segno Monza, in una zona periferica, da E. G. H., tunisino cinquantenne, senza fissa dimora in Italia, disoccupato, con precedenti di polizia per rapina e reati in materia immigrazione. L'uomo, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Monza, durante un pomeriggio della fine di set

Concorezzo. E' un cittadino di nazionalità rumena, da alcuni anni residente in città con moglie e figli, professione operaio, l'uomo che l'altra sera è stato arrestato dai carabinieri di Monza all'interno del parcheggio dell'Iper di via della Guerrina, in zona stadio. L'uomo, 39 anni, un passato turbolento alle spalle, è stato fermato dopo due rapine (una tentata, l'altra riuscita) commesse in stato di evidente ubriachezza e con un machete in pugno.

Il rapinatore si trova attualmente in carcere ma, presumibilmente, dopo il processo per direttissima potrebbe tornare a Concorezzo per scontare i domiciliari p presso la propria abitazione.

IL VIDEO DEL MOMENTO DELL'ARRESTO

 

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Cronaca

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Rapina con machete, ecco il momento dell'arresto

Concorezzo. E' un cittadino di nazionalità rumena, da alcuni anni residente in città con moglie e figli, professione operaio, l'uomo che l'altra sera è stato arrestato dai carabinieri di Monza all'interno del parcheggio dell'Iper di via della Guerrina, in zona stadio. L'uomo, 39 anni, un passato turbolento alle spalle, è stato fermato dopo due rapine (una tentata, l'altra riuscita) commesse in stato di evidente ubriachezza e con un machete in

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Monza. Colpo in banca poche ore fa a San Rocco. Due uomini armati di taglierino hanno fatto irruzione nella sede della Banca di credito cooperativo di via San Rocco. Erano circa le 13.30 e la coppia di furfanti ha approfittato degli ultimi minuti di apertura per agire indisturbata. Una volta all'interno, in assenza di clienti, i due, sembra italiani, hanno iniziato subito a minacciare i dipendenti intimandogli di non muoversi, mettendo in atto praticamente un sequestro. Infatti, sempre brandendo il taglierino, hanno costretto il direttore, non solo a far tirar fuori tutti i soldi dalle casse ai dipendenti, ma anche ad accompagnarli al piano di sotto. Non è assolutamente chiaro cosa cercassero qui. Alla fine se ne sono andati con un bottino di poco meno di 10mila euro. Non è escluso che ad attenderli ci fosse un terzo complice a fare sia da palo che da autista per la rapida fuga. Sul posto i militari della Compagnia di Monza che stanno ultimando i rilievi. 

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Rapina in banca: dipendenti sequestrati

Monza. Colpo in banca poche ore fa a San Rocco. Due uomini armati di taglierino hanno fatto irruzione nella sede della Banca di credito cooperativo di via San Rocco. Erano circa le 13.30 e la coppia di furfanti ha approfittato degli ultimi minuti di apertura per agire indisturbata. Una volta all'interno, in assenza di clienti, i due, sembra italiani, hanno iniziato subito a minacciare i dipendenti intimandogli di non muoversi, mettendo in atto

Concorezzo. Momenti di paura questo pomeriggio, nella centralissima via Libertà, dove si era diffusa la voce di una rapina "vecchio stile". Intorno alle 17 i carabinieri sono intervenuti in centro, a velocità sostenuta, per un allarme partito dalla gioielleria che si trova nel cuore dell'isola pedonale.

Una prima gazzella dell'Arma è intervenuta a sirene spiegate e i militari sono scesi armati e protetti da giubbotto antiproiettile. Poco dopo un'altra vettura è arrivata a tutta velocità. I presenti hanno subito temuto un colpo da far west anche perché, nei primi minuti, si sono rincorse notizie approssimative. Invece è confermato si sia trattato di un falso allarme a causa di una chiamata alla centrale operativa partita erroneamente dal negozio, per un malfunzionamento del sistema. L'intervento dell'Arma è stato comunque prontissimo.

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Cronaca

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Rapina in gioielleria, ma era un falso allarme

Concorezzo. Momenti di paura questo pomeriggio, nella centralissima via Libertà, dove si era diffusa la voce di una rapina "vecchio stile". Intorno alle 17 i carabinieri sono intervenuti in centro, a velocità sostenuta, per un allarme partito dalla gioielleria che si trova nel cuore dell'isola pedonale. Una prima gazzella dell'Arma è intervenuta a sirene spiegate e i militari sono scesi armati e protetti da giubbotto antiproiettile. Poco dopo

scacciacani1.jpgMonza. Armato di scacciacani e... bicicletta. Così voleva arricchirsi un rapinatore bulgaro arrestato domenica sera dai Carabinieri della Compagnia brianzola. Si tratta di un cittadino bulgaro 33enne, già noto alla Giustizia, autore di una tentata rapina ai danni di due cinquantenni.

Il malfattore, a bordo della propria bicicletta e travisato da un passamontagna, ha avvicinato le due donne nel centro di Monza, intimando la consegna delle borse, sotto la minaccia di una pistola. L’inaspettata reazione delle vittime che, invece di consegnare quanto richiesto, sono scappate allertando il 112, ha fatto desistere il rapinatore.

Le ricerche sono scattate immediatamente e hanno portato, in pochi minuti, a scovare il fuggitivo nella vicina e centralissima via Carlo Alberto. E’ stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre cercava di dileguarsi in sella alla bici, ancora con il passamontagna in mano e, nella cintura dei pantaloni, la pistola, risultata poi una scacciacani.

L’uomo, che dovrà rispondere di tentata rapina, è stato condotto presso il carcere di Monza, mentre prosegue il lavoro degli investigatori dell’Arma per accertare eventuali sue responsabilità dello stesso in analoghi episodi registrati in città nei giorni precedenti.

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Rapinatore ciclista armato di scacciacani: preso a Monza

Monza. Armato di scacciacani e... bicicletta. Così voleva arricchirsi un rapinatore bulgaro arrestato domenica sera dai Carabinieri della Compagnia brianzola. Si tratta di un cittadino bulgaro 33enne, già noto alla Giustizia, autore di una tentata rapina ai danni di due cinquantenni. Il malfattore, a bordo della propria bicicletta e travisato da un passamontagna, ha avvicinato le due donne nel centro di Monza, intimando la consegna

rapina_usmate_slot.jpgUsmate Velate. Dopo aver messo a segno almeno tre rapine nello stesso centro scommesse, un rapinatore si è tradito con un incredibile errore. Dopo aver compiuto l'ennesimo colpo, infatti, un 25enne marocchino ha perso lo zaino. I militari, che lo stavano rintracciando anche grazie all'ausilio delle immagini di diversi circuiti di videosorveglianza, hanno infatti trovato lo zaino che il malvivente aveva smarrito durante la fuga: all'interno una pistola giocattolo usata per minacciare il cassiere e un telefonino. Attraverso lo smartphone i carabinieri della Compagnia di Monza sono risaliti alla sua abitazione dove hanno trovato 6.000 euro in contanti, i vestiti usati durante le rapine e un biglietto aereo per la Spagna, a testimonianza del fatto che il magrebino si stava preparando alla fuga. Il 25enne è stato arrestato e condotto in carcere.

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Rapinatore perde lo zaino: arrestato

Usmate Velate. Dopo aver messo a segno almeno tre rapine nello stesso centro scommesse, un rapinatore si è tradito con un incredibile errore. Dopo aver compiuto l'ennesimo colpo, infatti, un 25enne marocchino ha perso lo zaino. I militari, che lo stavano rintracciando anche grazie all'ausilio delle immagini di diversi circuiti di videosorveglianza, hanno infatti trovato lo zaino che il malvivente aveva smarrito durante la fuga: all'interno una p

viaorenoearth.JPGConcorezzo.Massacrato di botte dai ladri che aveva sorpreso in flagrante. Un settantenne concorezzese è finito in ospedale con alcune costole rotte e un polmone perforato dopo che, alcuni giorni fa, è stato barbaramente picchiato da un commando di ladri in via Oreno. L'uomo, molto conosciuto in città (non diamo ulteriori dettagli per consetirgli una serena ripresa), intorno alle 20 si era recato a controllare il suo casolare di campagna nel Parco della Cavallera. Lì ha notato dei rumori sospetti e poco dopo ha sorpreso tre-quattro persone intente a smontare alcuni costosi pannelli solari e una piscina fuori-terra. Convinti a portare a termine il loro colpo, i criminali si sono scagliati contro l'indifeso settantenne, aggredendolo a calci e pugni: quindi hanno ultimato il colpo (diventato per il Codice penale, a questo punto, una rapina) portando via sia i pannelli fotovoltaici che la piscina. L'uomo, dolorante e sotto shock, ha quindi ragiunto la casa e da lì l'ospedale. I carabinieri di via Ozanam, coordinati dal luogotentene Fulvio Carotenuto, stanno svolgendo le indagini.

Questo gravissimo episodio va a sommarsi ad altri preoccupanti fatti di cronaca: il furto ai danni del GSD Concorezzese per portare via pezzi del furgone per il trasporto degli atleti, i ripetuti furti di biclette, le razzie persino sulle tombe dei defunti, i blitz ai danni delle aziende (falegnameria Ghezzi, bar Samoa, Euronics, La Camilla e tanti altri), i colpi nelle abitazioni. Si tratta di furti specificamente mirati a rubare oggetti da poi rivendere sul mercato nero (attrezzi, accessori auto, materiale elettrico ed elettronico, rame). Certo l'aggravante intollerabile del pestaggio ora ha fatto salire ai massimi livelli la soglia di attenzione. E la gente chiede pene più severe ed esemplari alla giustizia italiana.

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Scopre i ladri e viene picchiato a sangue: shock in via Oreno

Concorezzo. Massacrato di botte dai ladri che aveva sorpreso in flagrante. Un settantenne concorezzese è finito in ospedale con alcune costole rotte e un polmone perforato dopo che, alcuni giorni fa, è stato barbaramente picchiato da un commando di ladri in via Oreno. L'uomo, molto conosciuto in città (non diamo ulteriori dettagli per consetirgli una serena ripresa), intorno alle 20 si era recato a controllare il suo casolare di campagna nel P

via_battisti_1.JPGConcorezzo. Gratta, vince e... viene derubata. Dalla gioia per 200 inaspettati euro alla rabbia di aver perso tutto. E anche di più. Una settantottenne residente in via Libertà è stata protagonista, suo malgrado, di un incredibile e sconcertante episodio. Intorno alle 17,30 di venerdì la pensionata si è recata al bar Linda, all'angolo tra via Libertà e via Battisti, storico locale del centro ora gestito da una coppia di cinesi. L'anziana ha acquistato un tagliando del "Miliardario" e, sgranando gli occhi, ha scoperto di aver vinto 200 euro. Non una cifra da capogiro, ma comunque una somma interessante per integrare la pensione. Nemmeno il tempo di godersi la vincita, e una giovane donna (alcune testimonianze parlano di una zingara, una delle tante presenti troppo spesso in centro a chiedere l'elemosina) le si è avvicinata per chiederle dei soldi: al suo rifiuto, la ladra le ha dato uno strattone, si è impossessata del portafogli che l'anziana aveva appoggiato sul bancone del bar e si è data alla fuga. E' successo tutto così in fretta che gli avventori presenti non hanno nemmeno fatto in tempo a inseguire la malvivente. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri della caserma di via Ozanam.

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Cronaca

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Vince al gratta e vinci, ma viene subito derubata

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