porta a porta

veneroni_1.jpgConcorezzo. "Sembra una favola, invece è la storia di Veronica, Paola e Fedra". Inizia così il racconto emozionante che, giovedì sera, è andato in onda a Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa su Rai Uno. Grazie ai social network Paola, la concorezzese Veronica Veneroni, Francesco e Fedra si sono ritrovati. Fratelli tra di loro, dopo la separazione dei genitori in tre erano stati dati in adozione a Padova dalla madre, una delle ultime hippie. Ora cercano il loro quinto fratello, Luca, adottato in Veneto. 

Il programma di Vespa ha dedicato ampio spazio a questa incredibile vicenda dove si incrociano la caparbietà di Paola di ricostruire il singolare puzzle di famiglia, le ricerche fatte su Facebook, il libro scritto dalla mamma hippie, i tentativi del padre di riportarle in Giappone. Poi sei anni fa Paola e Veronica si ritrovano e poco alla volta la foto di famiglia riprende forma.

Francesca e Hiroyuchi, i genitori biologici, si erano conosciuti in Afghanistan: quindi avevano girato il mondo, dando alla luce i figli a Tokyo, Kathmandu e Mumbai, Sei anni fa Veronica viene contattata su Facebook da Paola, alla ricerca della sorella. Era proprio lei. Diventano inseparabili. Insieme riescono a ritrovare la madre, grazie al libro di Enrico Zorzato, “Paglì, l’ultima hippy”, dedicato alla figura di Francesca Bagni. E dopo 27 anni Veronica e Paola riescono a riabbracciare la madre Francesca e con lei gli altri due fratelli. Ora l'ultimo appello: chi può le aiuti a trovare Luca. 

Qui, dal minuto 61', il servizio completo: https://www.raiplay.it/video/2018/11/Porta-a-Porta-ba1f6852-a3c8-4cf2-bb10-7f1ff62e62bb.html

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Cultura

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Ritrova la mamma dopo 27 anni: la favola di Veronica

Concorezzo. "Sembra una favola, invece è la storia di Veronica, Paola e Fedra". Inizia così il racconto emozionante che, giovedì sera, è andato in onda a Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa su Rai Uno. Grazie ai social network Paola, la concorezzese Veronica Veneroni, Francesco e Fedra si sono ritrovati. Fratelli tra di loro, dopo la separazione dei genitori in tre erano stati dati in adozione a Padova dalla madre, una delle ul

marco_melzi.jpgConcorezzo.Assessore nei panni del detective per prevenire truffe ai danni dei cittadini. Vesti inusuali per l'assessore ai Servizi sociali, Marco Melzi, che questa mattina, mercoledì, è stato protagonista di un insolito episodio. L'esponente della Lega Nord si trovava in via De Amicis (dove ha sede la sua attività di servizi informatici) quando ha notato due venditori porta a porta entrare in una palazzina. Melzi si è diretto verso i due agenti, che esibivano al collo un tesserino identificativo, e ha chiesto loro, dopo essersi qualificato come rappresentante dell'Amministrazione, di esibire la comunicazione con cui informavano il Comune (come prevede la procedura) dell'attività in corso. La nota azienda per cui stavano lavorando, però, non aveva inviato in Municipio alcuna nota. Così Melzi ha chiesto l'intervento della Polizia locale che ha preso le generalità dei due venditori e poi ha contattato l'azienda di riferimento per tutte le verifiche del caso. Appurato che la situazione era regolare, dopo l'arrivo della necessaria comunicazione, i due hanno potuto riprendere il lavoro.

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Cronaca

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Vendite porta a porta, l'assessore Melzi fa il detective anti-truffa

Concorezzo. Assessore nei panni del detective per prevenire truffe ai danni dei cittadini. Vesti inusuali per l'assessore ai Servizi sociali, Marco Melzi, che questa mattina, mercoledì, è stato protagonista di un insolito episodio. L'esponente della Lega Nord si trovava in via De Amicis (dove ha sede la sua attività di servizi informatici) quando ha notato due venditori porta a porta entrare in una palazzina. Melzi si è diretto verso i due ag

gas_apparecchi.jpgConcorezzo. Seicento euro per due apparecchi che dovrebbero controllare eventuali perdite di gas e monitorare la qualità dei fumi. Non si può certo parlare di truffa visto che la vendita avviene dietro il rilascio di scontrini, ma sulle modalità di vendita porta a porta avvenuta ieri, lunedì, in centro paese, sono arrivate segnalazioni anche ai carabinieri. Clienti prediletti dai venditori porta a porta sono stati clienti ultraottantenni. In un caso, in via Varisco, sono stati allertati i carabinieri di via Ozanam. In via Cavezzali, sempre in centro paese, i rappresentanti della società hanno convinto della bontà dell'acquisto un 86enne che ha dovuto sborsare la bellezza di 598 euro. Ora il fatto è al vaglio dei carabinieri ma è importante ricordare l'opportunità del diritto di recesso.  Il diritto di recesso per ripensamento è possibile solo in caso di acquisti effettuati fuori dai locali commerciali (telematicamente – online o al telefono – ma anche in piazza o lungo la strada se veniamo fermati da un operatore commerciale). In questi casi è possibile entro un termine di 14 giorni dal ricevimento, esercitare il diritto di recesso senza dover fornire giustificazioni particolari e richiedere la restituzione della somma versata per l’acquisto oltre alle spese di spedizione.

L'allerta in città è piuttosto alta visto che, alcuni giorni prima, in via Varisco, un'anziana era stata truffata in casa da un finto tecnico dell'acqua e da un falso agente di polizia locale: leggi.

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Cronaca

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Venditori porta a porta: sul gas sberle da 600 euro

Concorezzo. Seicento euro per due apparecchi che dovrebbero controllare eventuali perdite di gas e monitorare la qualità dei fumi. Non si può certo parlare di truffa visto che la vendita avviene dietro il rilascio di scontrini, ma sulle modalità di vendita porta a porta avvenuta ieri, lunedì, in centro paese, sono arrivate segnalazioni anche ai carabinieri. Clienti prediletti dai venditori porta a porta sono stati clienti ultraottantenni. In