
Concorezzo. Migliaia di euro di buoni mensa non pagati e che ricadono inevitabilmente sulle tasche di tutti i cittadini. Oltre al danno per le casse del Comune, questa volta il mancato versamento delle quote per i servizi di ristorazione cade direttamente su bambini e ragazzi. Da alcune settimane, infatti, sono oltre una trentina gli alunni e concorezzesi che, all'ora del pranzo, devono lasciare i plessi delle scuole dell'infanzia, della primaria o della secondaria per mangiare a casa. A fronte di situazioni socio-economiche oggettivamente complicate, infatti, dai controlli del Comune e della società di ristorazione SerCar di Trezzo sono emersi anche gli immancabili casi di "furbetti" o sbadati: famiglie che hanno tranquillamente deciso di non pagare il servizi mensa oppure che si sono dimenticati di pagare anche poche decine di euro di arretrati.
PRANZO A CASA. Dal momento che non è ancora possibile portarsi il pasto da casa (e forse non lo sarà nemmeno, per motivi di igiene e di prevenzione di intolleranze), il Comune ha dapprima avvisato i debitori con una lettera, poi è scattato il divieto di accesso alla mensa. I debiti verso il Comune vanno da 1200 euro fino a poche decine di euro. In totale a oggi sono 37 i nuclei famigliari con situazione ancora debitoria e sono ben 22 alunni che non possono usufruire del servizio mensa, finché mamma e papà non salderanno il debito. Quattro famiglie hanno accettato di rateizzare il debito dopo essersi confrontate con i Servizi sociali. Diverse famiglie,dopo aver "scroccato" il pasto alle elementari, hanno deciso di non usufruire della mensa alle medie, dove il servizio non è obbligatorio.
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Cronaca
Concorezzo. Migliaia di euro di buoni mensa non pagati e che ricadono inevitabilmente sulle tasche di tutti i cittadini. Oltre al danno per le casse del Comune, questa volta il mancato versamento delle quote per i servizi di ristorazione cade direttamente su bambini e ragazzi. Da alcune settimane, infatti, sono oltre una trentina gli alunni e concorezzesi che, all'ora del pranzo, devono lasciare i plessi delle scuole dell'infanzia, della primar

Concorezzo. La lotta di classe si consuma anche a colpi di morso. Di panino. Almeno secondo alcuni genitori. Dopo il pic-nic organizzato nelle scuole lo scorso 15 aprile (era in corso lo sciopero del turismo a cui hanno aderito anche gli operatori dei servizi di ristorazione), sono emersi diversi malumori legati al fatto che la ditta incaricata, come da appalto, avrebbe potuto fornire alle scuole dei pasti freddi, ovvero panini uguali per tutti. L'idea invece di organizzare una giornata diversa, dando la possibilità a bambini e ragazzi dei diversi plessi di portare in classe la tradizionale "schisceta", ha fatto storcere il naso a qualcuno. Il motivo? La differenza tra i pranzi avrebbe evidenziato la differenza di classe tra gli alunni e gli studenti. Alcuni genitori la pensano così, per altri si tratta di pensieri retrogradi ed ideologici. Ecco alcuni commenti arrivati in redazione. "I ragazzi hanno portato i panini a scuola,per volontà delle insegnanti- scrive un genitore -L'azienda che somministra era ben disposta (il contratto stipulato con il Comune lo prevede) di fornire i panini a ciascuno studente. Ma è curioso vedere le differenze tra una colazione al sacco e l'altra, tra chi pu' mangiare pane e bologna e chi pane e crudo. Altro che mangiare tutti la stessa roba". "Se l'uguaglianza non si impara a scuola.......dove altrimenti?", aggiungeRino. "Questi retropensieri sono assurdi- la pensa diversamenteIlaria-Se non fosse per i genitori, i ragazzi nemmeno si accorgerebbero delle differenze del cibo, e magari imparerebbero anche a condividere cose diverse. L'uguaglianza si fonda sull'istruzione di qualità, sull'accesso ai servizi, sui diritti allo studio, non certo su una fetta di salame...". E voi cosa ne pensate?
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Cronaca
Concorezzo. La lotta di classe si consuma anche a colpi di morso. Di panino. Almeno secondo alcuni genitori. Dopo il pic-nic organizzato nelle scuole lo scorso 15 aprile (era in corso lo sciopero del turismo a cui hanno aderito anche gli operatori dei servizi di ristorazione), sono emersi diversi malumori legati al fatto che la ditta incaricata, come da appalto, avrebbe potuto fornire alle scuole dei pasti freddi, ovvero panini uguali per
Concorezzo. Sciopero del turismo, e anche delle cucine scolastiche. Per questo mercoledì 15 aprile alunni e studenti delle materne, elementari e medie sono rimasti senza servizio mensa. Uno stop a cui in molti hanno potuto sopperire eccezionalmente portandosi il pranzo da casa, riscoprendo per un giorno il gusto della "schisceta" e provando il divertente gioco di un pic-nic indoor. L'alternativa era tornare alla propria abitazione per la pausa e poi fare rientro in classe.
Quanto ai motivi dello sciopero, il contratto di categoria è scaduto da 24 mesi nonostante due grandi eventi come Expo 2015 e Giubileo siano, alle porte. Per questo quasi un milione di lavoratori del turismo hanno incrociato le braccia: addetti delle mense, dei bar e ristoranti, delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti, si sono dati appuntamento in tre mete turistiche italiane: Milano, Roma e Taormina. Lo sciopero è stato unitario, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
Stranamento a corto di informazioni il portale web dedicato al servizio mensa
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Cronaca
Concorezzo. Sciopero del turismo, e anche delle cucine scolastiche. Per questo mercoledì 15 aprile alunni e studenti delle materne, elementari e medie sono rimasti senza servizio mensa. Uno stop a cui in molti hanno potuto sopperire eccezionalmente portandosi il pranzo da casa, riscoprendo per un giorno il gusto della "schisceta" e provando il divertente gioco di un pic-nic indoor. L'alternativa era tornare alla propria abitazione per la pausa e
(i.p.) Concorezzo. Un ambiente moderno e accogliente, un'offerta gastronomica varia e originale, un laboratorio di pasticceria interna, pane fatto in casa. Sono solo alcune delle caratteristiche del Self service La Valletta, quindici anni di esperienza e tradizione e, ora, riqualificati locali per rendere ancora più gradevoli le pause pranzo. La struttura di via dei Mestieri 11/13, nella zona artigianale di Concorezzo (a pochi passi da Acquaworld e Delicatesse), è aperta dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14. I piatti, che nascono nella consolidata tradizione del catering Il Commensale, sono curati da uno staff di cuochi professionisti che propongono sia il piatto del giorno che tre tipi di primo, tre secondi, verdure, fritti, verdure crude, dolci, il tutto con novità giornaliere e settimanali.
Il bel colpo d'occhio architettonico, accoglie ogni giorno fino a 99 posti a sedere. Il self service, con una carta che presenta prezzi decisamente competitivi, stipula anche convenzioni aziendali e accetta ticket restaurant.
Ulteriori info: http://www.ilcommensale.it/aziende/ristoranti-e-locali/




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redazionali
(i.p.) Concorezzo. Un ambiente moderno e accogliente, un'offerta gastronomica varia e originale, un laboratorio di pasticceria interna, pane fatto in casa. Sono solo alcune delle caratteristiche del Self service La Valletta, quindici anni di esperienza e tradizione e, ora, riqualificati locali per rendere ancora più gradevoli le pause pranzo. La struttura di via dei Mestieri 11/13, nella zona artigianale di Concorezzo (a pochi passi da Acquaworl
Concorezzo. Il Comune conferma le numerose segnalazione da parte di genitori delle scuole elementari di via Ozanam e di via Marconi, ma tenderebbe ad escludere le cause alimentari per il virus che ha contagiato diversi bambini della primaria (molti sono rimasti a casa, ma un numero superiore, dopo il malessere accusato ieri, oggi era regolarmente in classe).
Il Comune ha fatto sapere che le segnalazioni sono arrivate solo da genitori delle classi terze dove si sono registrati 21 assenti (5 dal giorno prima), di cui 17 alle Marconi e 4 in via Ozanam.
"Le insegnanti che ieri hanno mangiato in mensa non hanno dato riscontro di aver avuto sintomi e oggi sono presenti in servizio", precisa la nota inviata dal Comune ai genitori.
Il Comune ha interpellato anche una pediatra che ha confermato la presenza sul territorio di un virus che si manifesta con forme intestinali, acutizzato dal freddo di questi giorni.
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Virus tra i bambini, è stata la mensa?
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Cronaca
Concorezzo. Il Comune conferma le numerose segnalazione da parte di genitori delle scuole elementari di via Ozanam e di via Marconi, ma tenderebbe ad escludere le cause alimentari per il virus che ha contagiato diversi bambini della primaria (molti sono rimasti a casa, ma un numero superiore, dopo il malessere accusato ieri, oggi era regolarmente in classe).
Il Comune ha fatto sapere che le segnalazioni sono arrivate solo da genitori delle class
Concorezzo. Nelle chat dei genitori si parla di decine di episodi. All'Amministrazione comunale, e in particolare all'assessore all'Istruzione Gabriele Borgonovo, al momento ne sarebbero stati segnali meno di una decina. Fatto sta che sono in corso delle verifiche per capire quanto bambini delle scuole elementari di via Marconi e di via Ozanan si siano sentiti male ieri sera, forse a seguito di qualcosa mangiato nella mensa scolastica. A leggere i messaggi dei genitori, alcuni inoltrati anche all'Amministrazione comunale, in una terza elementare ci sarebbero stati diversi casi e poi, dopo che la notizia è rimbalzata sulle chat, gli episodi segnalati (molti di dissenteria) si sarebbero moltiplicati rapidamente quasi ad arrivare ad una cinquantina.
"Siamo al corrente della situazione - ha spiegato questa mattina a Concorezzo.org l'assessore Borgonovo - e stiamo facendo tutte le verifiche del caso confrontandoci anche con l'azienda che ha in appalto il servizio. Al momento i casi segnalati ufficialmente sono meno di dieci e tutti in una classe. Il menù di ieri prevedeva tra l'altro riso, e l'unico fattore da analizzare potrebbe essere l'acidità dei pomodori. Bisogna anche tenere conto della giornata particolarmente fredda. Ad ogni modo stiamo procedendo come è richiesto in queste situazioni".
Sempre secondo quanto riferito da alcuni genitori nelle chat dl classe, alcuni bambini avrebbero accusato il freddo della giornata di ieri, indossando il giubbotto durante il pasto. Non è da escludere, ovviamente, anche la diffusione dei virus stagionali. Una delle ipotesi più valutate dai pediatri, infatti, è quella della gastroenterite di natura virale.
Alcune settimane fa vomito e dissenteria avevano colpito docenti e alunni di una scuola di Cologno Monzese. Cibo della mensa e acqua dei rubinetti sono stati analizzati dalle autorità competenti che hanno escluso che la causa dei malori potesse avere quell'origine.
AGGIORNAMENTO
La scuola ha già diffuso una comunicazione ai genitori tendendo ad escludere la causa di natura alimentare, sottolineando che oggi la percentuale di assenti era inferiore al 5% e la maggior parte dei casi registrati erano relativi ad alcune terze classi.
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Concorezzo. Nelle chat dei genitori si parla di decine di episodi. All'Amministrazione comunale, e in particolare all'assessore all'Istruzione Gabriele Borgonovo, al momento ne sarebbero stati segnali meno di una decina. Fatto sta che sono in corso delle verifiche per capire quanto bambini delle scuole elementari di via Marconi e di via Ozanan si siano sentiti male ieri sera, forse a seguito di qualcosa mangiato nella mensa scolastica. A leggere