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MONZA-VIRTUS ENTELLA 5-0
 
Tutto facile per il Monza nel turno infrasettimanale di campionato contro il fanalino di coda Virtus Entella: all’U-Power Stadium i biancorossi rifilano una “manita” alla compagine di Chiavari, che già sabato scorso aveva subito 5 gol in Liguria contro l’Empoli (e altrettanti alla sesta giornata da parte del Lecce). E così, mentre i brianzoli centrano il secondo successo consecutivo, che rinvigorisce i sogni di promozione, i biancocelesti del Tigullio inanellano la quarta sconfitta di fila e rinviano per l’ennesima volta il brindisi per la prima vittoria in campionato (e i pareggi sono solo 5 in 12 partite).
 
Per l’allenatore del Monza, Cristian Brocchi, si è trattata anche di una vendetta personale, dato che 4 anni fa sulla panchina del Brescia aveva perso per 4-0 al Comunale di Chiavari. Se l’ex giocatore biancorosso Vincenzo Vivarini, ora tecnico dell’Entella, oggi lamentava le assenze di De Col, Brescianini, Mazzocco, Morosini, Rodriguez e Morra, quello di casa doveva fare i conti con gli infortuni di Finotto, Paletta e D’Errico, gli ultimi due titolari e dunque sostituiti in campo rispettivamente da Bettella e Barillà. Il neoacquisto Balotelli non è stato convocato, così come già avvenuto per il match di sabato scorso a Venezia, e non era neanche presente allo stadio, dove invece era ospite in tribuna un altro ex “bomber” della Nazionale italiana, Christian Vieri. Da evidenziare che stavolta Brocchi non ha praticamente fatto “turnover” nell’infrasettimanale, limitandosi a preferire Armellino e Gytkyaer rispettivamente a Frattesi e Maric. Non è un buon segno perché significa che, visti i precedenti risultati non brillanti del martedì e mercoledì (tra campionato e Coppa Italia 3 pareggi e 1 sconfitta contro le formazioni di pari categoria), non si fida più delle seconde linee che, stando alle dichiarazioni di inizio stagione, dovrebbero valere quanto le prime. È un segnale che fa pensare a un’altra mini-rivoluzione nel prossimo mercato di gennaio.
 
La prima occasione del match è sui piedi del biancoceleste Koutsoupias, che al 7’ spara alto di poco da ottima posizione. Ma dopo 3’ il Monza passa in vantaggio: Fossati batte un corner, Bellusci spizza per Boateng che da solo colpisce di testa battendo Russo, per la prima volta titolare al posto di Borra. Al 24’ un destro dal limite di Mota viene bloccato a terra da Russo. Al 28’ Fossati batte un altro calcio d’angolo, stavolta direttamente per Boateng che al volo costringe il portiere ospite alla deviazione in corner. Sul calcio d’angolo seguente la palla finisce ancora al “Principe” che di testa infila la rete in fotocopia del primo gol, esibendosi poi in una serie di capriole di quelle che non faceva da tempo. Al 36’ Carlos Augusto fa filtrare la sfera in avanti per Mota che con un tocco pregevole di destro serve al centro Gytkjaer, ma il centravanti danese in scivolata si vede respingere la conclusione da Russo. Nel finale di tempo ci provano, senza successo, Barillà, ancora Gytkjaer e ancora Mota.
 
Il portoghese è scatenato anche a inizio ripresa con due occasioni non trasformate, ma al 28’, dopo una botta di Armellino uscita fuori di poco e l’ingresso di Frattesi per Boateng, riesce finalmente a gonfiare la rete mandando il pallone servitogli alla perfezione da Gytkjaer a fil di palo. Sul 3-0 il dominio del Monza finisce, per evidenti problemi di tenuta fisica, e l’Entella prova a reagire, ma il siluro di Brunori da 25 metri è respinto in tuffo da Di Gregorio. Sampirisi, Colpani e Maric rilevano rispettivamente gli stanchi e acciaccati Carlos Augusto, Barillà e Mota. Proprio Sampirisi riesce in 12’, prima e dopo la sostituzione di Donati con Lepore, a firmare una doppietta (la prima in carriera), con un missile terra-aria e a conclusione di un contropiede, arrotondando il punteggio e invitando praticamente l’arbitro a chiudere la partita senza recupero.
 
In sala stampa il difensore si è dichiarato “contento per me, ma soprattutto per la squadra. Il gol l’ho dedicato al mio secondo figlio. Abbiamo dato un segnale che ci siamo anche noi nella lotta per vincere il campionato. Però ora bisogna dare continuità”.
 
Nonostante la squadra abbia fornito la miglior prestazione stagionale Brocchi è rimasto coi piedi per terra: “Dobbiamo lavorare sempre con la massima concentrazione e da squadra come abbiamo fatto oggi. Sono molto contento dei ragazzi. Boateng? A livello di personalità è qualcosa di grandissimo. Balotelli? Ha bisogno di un periodo di allenamenti. Sta lavorando bene, con voglia”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 16 allo stadio Adriatico di Pescara.
 
 
FOTO BUZZI
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"Manita" del Monza all'Entella nel turno infrasettimanale

MONZA-VIRTUS ENTELLA 5-0   Tutto facile per il Monza nel turno infrasettimanale di campionato contro il fanalino di coda Virtus Entella: all’U-Power Stadium i biancorossi rifilano una “manita” alla compagine di Chiavari, che già sabato scorso aveva subito 5 gol in Liguria contro l’Empoli (e altrettanti alla sesta giornata da parte del Lecce). E così, mentre i brianzoli centrano il secondo successo consecutivo, che rinvigori

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CAGLIARI-MONZA 1-1
 
Si sperava meglio, ma poteva andare peggio. Il Monza porta a casa un punto da Cagliari (non succedeva da 26 anni) per muovere la classifica e, se alla vigilia poteva andare stretto vista la differente posizione in graduatoria delle due squadre, alla fine può anche essere visto come un punto guadagnato alla luce del pessimo primo tempo giocato dalla compagine allenata da Raffaele Palladino, che dopo lo svantaggio, giunto al 10’ è stato in balìa degli isolani fino all’intervallo. Nella ripresa i cambi effettuati dal tecnico dei brianzoli hanno dato più frutti dello sperato, considerando che con le diverse assenze in rosa la panchina è un po’ corta, e la partita è stata raddrizzata e alla fine si è pure sfiorato il “colpaccio”. Ormai quello dei 5 cambi decisivi per il Monza, o in un senso o nell’altro, è un dato di fatto che anche Palladino ha sottolineato a fine partita in conferenza stampa.
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo, Vignato e Franco Carboni, ha proposto, rispetto al match pareggiato contro il Torino, Birindelli come laterale destro al posto di Ciurria e Mota come trequartista sinistro per Pessina, arretrato a centrocampo per Bondo. Il Cagliari era privo degli infortunati Capradossi, Rog, Di Pardo e Nandez. Da segnalare la presenza tra le fila della compagine rossoblù allenata da Claudio Ranieri di Gabriele Zappa, nativo di Monza ma cresciuto a Villasanta.
 
Davanti ai 16291 spettatori della Unipol Domus, di cui circa 400 di fede biancorossa, il Monza parte bene e al 3’ sul corner di Mota svetta D’Ambrosio a colpire, ma la palla non si infila sotto la traversa per la provvidenziale smanacciata di Scuffet. Il Cagliari risponde 2’ dopo con Luvumbo che dal limite impegna Di Gregorio. Al 9’ Viola con un forte sinistro costringe il portiere brianzolo alla deviazione in corner. Dalla bandierina lo stesso Viola calcia verso Goldaniga che inzucca: Di Gregorio respinge di piede ma Dossena ribadisce in rete. Il Cagliari si galvanizza e il Monza scompare dal campo fino al duplice fischio. Nonostante il gran possesso palla e la collezione di calci d’angolo, i rossoblù non creano comunque tanti pericoli. Al 25’ si accende una mischia in area piccola e Hatzidiakos riesce a tirare, ma debolmente, verso Di Gregorio che respinge. Al 38’ si registra l’unico squillo biancorosso: una percussione in area di Birindelli costringe Scuffet alla deviazione in tuffo. Al 45’ Viola smuove l’esterno della rete su calcio di punizione facendo urlare al gol tre quarti dello stadio.
 
Nella ripresa si vedono un altro Monza e un altro Cagliari, due squadre pressocché equivalenti. Al 7’ Mota colpisce male la sfera ma la stessa centra l’incrocio dei pali dopo aver rimbalzato per terra. Al 12’ Palladino inserisce Ciurria e Maric rispettivamente per il negativo Colombo e Birindelli. 2’ dopo l’ex biancorosso Petagna colpisce di testa spedendo la sfera a lato. Al 16’ il Monza pareggia: sul corner di Kyriakopoulos c’è Maric che salta imperioso e di testa insacca il suo primo gol nella Serie A italiana. L’ex Nazionale croato ha anche un’occasione in contropiede al 20’ ma perde malamente la palla. Al 22’ Mota e Colpani lasciano il posto rispettivamente a Machìn e Valentin Carboni. Il Monza cresce in pericolosità: al 39’ una botta di Gagliardini dalla distanza viene deviata in tuffo da Scuffet; al 41’ Valentin Carboni dal limite manda alto. Al 45’ il subentrato Lapadula spara al volo il pallone sulla spiaggia di Poetto. 1’ dopo un tiro-cross di Jankto è deviato in corner da Di Gregorio. Il match si chiude poco dopo la traversa colpita da Ciurria al 49’.
 
In sala stampa Ranieri non è poi tanto dispiaciuto per i 3 punti persi: “Credo che il pareggio sia giusto. Il primo tempo è stato buono da parte nostra, giocando in velocità, mettendo alle corde il Monza. Però dopo l’1-0 avremmo dovuto raddoppiare. Nella ripresa sono venuti fuori loro e alla fine entrambe le squadre potevano vincere. Io il punto di oggi me lo tengo stretto perché il Monza è una signora squadra. L’arbitro? Ha ben operato ma a far giocare troppo all’inglese i calciatori rischiano di rimanere senza maglietta…”.
 
Palladino è soddisfatto solo del secondo tempo: “Oggi siamo partiti bene, costruendo anche un’occasione da gol. Poi il Cagliari ci ha messo in difficoltà, vincendo tutti i duelli sulle seconde palle e calciando molto bene i corner. Il vantaggio della squadra di Ranieri è stato meritato. Io non riesco proprio a salvare nulla della mia squadra del primo tempo. Però mi è piaciuta la reazione della mia squadra. Sono stati grandi, soprattutto dal punto di vista mentale. Poi i cambi hanno dato un ottimo apporto. E questo del valore aggiunto dei subentrati non deve mai mancare. Sono contento per Maric che l’anno scorso ha sofferto tanto. Lo stanno festeggiando nello spogliatoio e lui offrirà una cena”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.45 all’U-Power Stadium per il big match contro la Juventus.
 
 
FOTO AC MONZA
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A Cagliari il Monza soffre ma strappa un punto con Maric

CAGLIARI-MONZA 1-1   Si sperava meglio, ma poteva andare peggio. Il Monza porta a casa un punto da Cagliari (non succedeva da 26 anni) per muovere la classifica e, se alla vigilia poteva andare stretto vista la differente posizione in graduatoria delle due squadre, alla fine può anche essere visto come un punto guadagnato alla luce del pessimo primo tempo giocato dalla compagine allenata da Raffaele Palladino, che dopo lo svantaggio

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EMPOLI-MONZA 1-0
 
Niente poker per il nuovo allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che dopo tre roboanti successi è incappato nella prima sconfitta della sua gestione della prima squadra. Contro l’Empoli i brianzoli hanno giocato benino, ma dopo aver commesso l’errore in difesa costato la sconfitta (tra l’altro è stata la prima rete subita dal cambio di panchina) non sono stati in grado di impensierire seriamente la retroguardia toscana. Si è assistito a un bel gran girare di palla, comunque più veloce rispetto all’era Stroppa, ma in area il solo Gytkjaer, peraltro in giornata no, non poteva incidere più di tanto. E così prosegue l’astinenza di successi biancorossi a Empoli, che dura da ben 32 anni.
 
Palladino ha oggi dovuto fare a meno dell’infortunato Izzo, sostituito da Marlon. Per il resto ha confermato la formazione vittoriosa sullo Spezia. Il tecnico dei toscani Paolo Zanetti non ha avuto invece a disposizione gli infortunati Ismajili, Akpa-Akpro e Grassi.
 
Dopo un avvio di studio l’Empoli accende i fuochi al 9’ con Satriano che a tu per tu con Di Gregorio si fa ipnotizzare dal portiere biancorosso, bravo a deviargli in uscita disperata la conclusione. 2’ più tardi, però, dopo due tentativi sotto porta di Satriano neutralizzati da Di Gregorio è Haas a gonfiare la rete per il vantaggio azzurro. La squadra di casa va vicina al gol anche al 25’ quando Destro calcia al volo centrando il palo. Il Monza gira bene la palla ma non si rende pericoloso fino al 36’: Gytkjaer calcia una punizione dai 20 metri mandando la sfera fuori di non molto. Nel finale di tempo si mette in mostra Carlos Augusto, prima con un tiro cross che sfila a lato di poco e poi con un sinistro da buona posizione sballato.
 
Il Monza si presenta nella ripresa con in campo Donati al posto di un opaco Marlon. Al 5’ un calcio di punizione di Bandinelli si infila in rete ma il gol non viene convalidato perché la battuta doveva essere indiretta. All’8’ una gran botta di Carlos Augusto dai 20 metri passa a fil di palo. 3’ dopo Donati salva di testa sulla linea una conclusione di Luperto. Palladino cambia i due trequartisti Pessina e Caprari con Colpani e D’Alessandro, ma dopo un sinistro di Colpani parato a terra da Vicario il Monza continua a non pungere in area avversaria. Anzi, è l’Empoli che si scatena in contropiede andando vicino al raddoppio due volte con Bajrami e poi con Bandinelli, quest’ultimo stoppato da Di Gregorio in uscita. Tra i brianzoli Birindelli sostituisce Ciurria e 10’ dopo Barberis rileva Pablo Marì. L’unica occasione vera per pareggiare arriva al 44’ quando Vicario para in due tempi una botta di D’Alessandro. Il finale è nervoso e ad avere la peggio è Rovella che si fa espellere a pochi secondi dal triplice fischio: salterà dunque almeno il derby col Milan a San Siro di sabato prossimo.
 
In sala stampa Zanetti ha così fotografato il match: “Ci aspettavamo una partita difficile per la diversa condizione psicologica delle due squadre. Però siamo stati bravi a interpretare la gara, procurandoci diverse occasioni per chiuderla dopo il vantaggio. Loro attaccavano in tanti ma in area non avevano densità. Oggi siamo stati maturi”.
 
Palladino si è presentato scuro in volto: “Abbiamo disputato un’ottima gara. Siamo stati bravi, coraggiosi, vogliosi di far la partita. Dovevamo essere più precisi: il gol lo abbiamo preso perché abbiamo perso un mezzo duello. Poi siamo stati bravi a stare in partita. Abbiamo chiuso col 70% di possesso palla, abbiamo fatto tanti tiri e tanti cross, ma era la classica partita che anche se avessimo giocato per un giorno non avremmo segnato. Abbiamo costretto in difesa l’Empoli sapendo che rischiavamo le loro ripartenze. L’arbitraggio? L’Empoli perdeva tanto tempo: non ridava i palloni usciti dal campo. Gytkjaer troppo solo in area? È vero: dovevamo occupare di più l’area per chiudere le azioni. Le sostituzioni? Con l’Empoli ormai chiuso ho preferito cambiare gli esterni. E dunque ho preferito mettere D’Alessandro anziché Mota. E alla fine con l’Empoli che ormai non attaccava più ho preferito inserire un centrocampista in più. Petagna? Ha solo due allenamenti nelle gambe dopo l’infortunio: oggi non era ancora in condizione. L’espulsione di Rovella? È caduto in una provocazione e ora lo perderemo non so per quanto”.
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A Empoli si ferma la striscia positiva del Monza

EMPOLI-MONZA 1-0   Niente poker per il nuovo allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che dopo tre roboanti successi è incappato nella prima sconfitta della sua gestione della prima squadra. Contro l’Empoli i brianzoli hanno giocato benino, ma dopo aver commesso l’errore in difesa costato la sconfitta (tra l’altro è stata la prima rete subita dal cambio di panchina) non sono stati in grado di impensierire seriamente la retro

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Domani a Lecce (calcio d’inizio alle ore 15) l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, avrà presumibilmente l’ultima chance per rimanere ancora sulla panchina della squadra brianzola: un’altra sconfitta, e sarebbe la sesta su 6, costringerebbe la dirigenza a valutare seriamente il cambio alla guida tecnica della matricola biancorossa. Gli avversari giallorossi, allenati dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, sono diretti concorrenti nella lotta per la salvezza, aldilà dei 2 punti finora incamerati. I brianzoli si presenteranno allo Stadio Via del Mare “Ettore Giardiniero” senza gli infortunati Andrea Ranocchia e D'Alessandro.
Stroppa in conferenza stampa è apparso tranquillo e alla domanda se “in queste notti non riesce a dormire come alla vigilia dei match decisivi per la promozione in Serie A di qualche mese fa” ha risposto: “No, stavolta dormo sereno”. Poi ha proseguito: “La squadra c'è. Sono molto soddisfatto della prestazione di lunedì scorso contro l’Atalanta. È stata eccezionale, per carattere, aggressività, dominio sull’avversario, determinazione. È balzato all’occhio, però, che come in gare precedenti siamo andati meno forti nella seconda parte della partita. Bisogna gestire le energie nel modo migliore. La condizione fisica della squadra migliora di partita in partita. Però la condizione atletica varia da giocatore a giocatore. Domani affronteremo un Lecce in salute, che ha finora mantenuto uno standard di prestazione importante. Inoltre in casa è sicuramente più temibile. Ma finalmente incontreremo un avversario alla nostra portata. Comunque vada, la società sta portando avanti un certo tipo di discorso, sa in che condizioni sono arrivati diversi ragazzi, quindi ritengo che stia facendo la cosa più giusta. I risultati sono difficili da ottenere, ma c'è un lavoro che deve continuare. Manca poco a conquistare punti perché alla porta ci arriviamo. Ora bisognerebbe far gol e non prenderne in maniera leggera come abbiamo fatto anche contro l’Atalanta. Mi è dispiaciuto essere stato messo in discussione dalla stampa dopo una sola partita nonostante si sapesse in che condizioni difficili si è operato sul mercato e in che condizioni fisiche sono arrivati diversi giocatori. Rovella? Risulta evidente quello che ha dato a questa squadra. Sensi? Abbiamo dovuto fargli fare una preparazione personalizzata, stando attenti a non farlo infortunare. Sta migliorando la sua condizione. Pessina? È stato sfigato. Dopo 3 giorni che si allenava è rimasto fuori per infortunio per 45 giorni. Deve ritrovare la condizione ma già con l’Atalanta ha fatto una buona prestazione. Caprari? Se nelle due occasioni in cui si è trovato davanti al portiere avesse fatto gol ci troveremmo in una situazione diversa: lui si sarebbe sbloccato e la squadra avrebbe una consapevolezza nei propri mezzi maggiore, un’autostima maggiore. Si muove benissimo, ma non sta mostrando tutte le sue qualità. È condizionato da un infortunio di inizio stagione. Comunque anche se non segna quello che fa è molto utile per la squadra. Ferrarini? A luglio e agosto si è allenato da solo per cui è arrivato praticamente senza aver fatto la preparazione: è fuori condizione. Izzo? Sta meglio. Negli ultimi 10 giorni che è stato al Torino si è allenato a parte. Poi si è allenato con noi 2 giorni, ma lunedì non ho avuto il coraggio di farlo già giocare perché praticamente era appena arrivato. Domani sarà della partita”. Sull’esonero di Sinisa Mihajlovic ha commentato: “Mi dispiace per lui, sia come uomo che come professionista”.
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A Lecce l'ultima spiaggia per Stroppa alla guida del Monza

Domani a Lecce (calcio d’inizio alle ore 15) l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa, avrà presumibilmente l’ultima chance per rimanere ancora sulla panchina della squadra brianzola: un’altra sconfitta, e sarebbe la sesta su 6, costringerebbe la dirigenza a valutare seriamente il cambio alla guida tecnica della matricola biancorossa. Gli avversari giallorossi, allenati dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, sono diretti concor

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Quattro partite con squadre della seconda metà della classifica attendono il Monza prima di affrontare un finale di anno solare da brividi contro molte “big” del campionato di Serie A. Si comincia domani alle ore 15 all’U-Power Stadium con l’Udinese che in settimana ha esonerato l’allenatore Andrea Sottil richiamando il suo predecessore Gabriele Cioffi. Il tecnico dei brianzoli Raffaele Palladino mette tutti in guardia dal ritenerla una partita semplice… “Noi siamo a un buon livello di condizione ma si può crescere ancora tanto – ha dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia - Le ultime partite ci hanno dato buoni riscontri: contro la Roma abbiamo fatto una grande prestazione. Ora affronteremo delle squadre toste, difficili, ma ce le giocheremo sempre con tutte. Comunque non bisogna guardare troppo in là, ma pensare a domani che ci sarà una gara complicata. I giocatori dovranno arrivare allo stadio con una carica agonistica feroce. Perché l’Udinese sicuramente arriverà con una grande carica agonistica dovuta al cambio di allenatore. Già è una squadra molto fisica: noi dovremo esser pronti a tutto. Il loro sistema di gioco non cambierà perché sono tanti anni che l’Udinese gioca col 3-5-2. Ho detto ai ragazzi che bisognerà recuperare i punti persi domenica scorsa”.
Palladino ha poi risposto alle domande su alcuni singoli giocatori: “Izzo? È stato gestito nella maniera migliore. Prima abbiamo provato a recuperarlo cercando di evitare l’intervento chirurgico, ma il piede malato gli dava sempre fastidio; a quel punto i medici specialisti hanno detto che andava operato. Andrea Carboni? La cosa più gratificante del mio lavoro, più ancora delle vittorie, è sentire i giocatori che mi dicono che ora sanno cosa fare e che per questo rendono al 100%. Andrea è tornato dal prestito al Venezia più maturo, cresciuto, diventando molto importante per noi. Vignato? Già l’anno scorso parlavo bene di lui anche se giocava poco. Ha talento ed è bravo a impegnarsi. Può crescere ancora tanto, ma può già fare ora la differenza. Cittadini? L'ho voluto io perché è un ragazzo di grande prospettiva, con grandi qualità fisiche. Purtroppo appena è arrivato si è fatto subito male alla caviglia. Solo da poco è rientrato nel gruppo e bisogna aspettarlo. Franco e Valentin Carboni? Crediamo nei due fratelli di proprietà dell’Inter, stanno crescendo. Purtroppo Valentin ha patito un infortunio al retto femorale proprio quando stava iniziando a giocare con un po’ di continuità”.
Infine il tecnico napoletano ha risposto a due domande su eventi passati: “Quale società mi avrebbe fatto la scorsa estate una proposta clamorosa? Ci sono state varie chiacchiere, ma non è il momento di dire con chi. Perché non ho fatto polemica alla fine della partita di domenica scorsa a Roma visto quello che era successo? Per carattere non sono uno che vuole fare polemica. Ho voluto parlare solo della partita. Poi io non ce l’ho con la Roma: domenica sono stato accolto molto bene da una società ben organizzata, l’ambiente è bellissimo, la dirigenza è fantastica”.
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A Monza arriva l'Udinese ma Palladino vuole i 3 punti

Quattro partite con squadre della seconda metà della classifica attendono il Monza prima di affrontare un finale di anno solare da brividi contro molte “big” del campionato di Serie A. Si comincia domani alle ore 15 all’U-Power Stadium con l’Udinese che in settimana ha esonerato l’allenatore Andrea Sottil richiamando il suo predecessore Gabriele Cioffi. Il tecnico dei brianzoli Raffaele Palladino mette tutti in guardia dal ritenerl

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MONZA-INTERNAZIONALE 1-5
 
La prima partita casalinga del 2024 resterà memorabile per il Monza ma in negativo. Contro la comunque fortissima Internazionale, dominatrice del campionato, ha subito il passivo record della sua breve storia in Serie A. L’1-5 patito stasera all’U-Power Stadium è un risultato troppo pesante per quanto si è visto in campo, ma riflette la fragilità di una squadra che ha troppe assenze nel reparto difensivo, elementi stanchi a centrocampo con ricambi non adeguati e attaccanti poco incisivi in area avversaria. Per aiutare il lavoro del tecnico biancorosso Raffaele Palladino è urgente che vengano recuperati dal suo staff quei difensori che la scorsa stagione avevano fatto benissimo, come Izzo e Pablo Marì, e che la società apra i cordoni della borsa per rinforzare il centrocampo con un regista e l’attacco con un “bomber”.
 
Per l’incontro di oggi il tecnico della compagine brianzola, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez, degli infortunati Caprari, Andrea Carboni, Di Gregorio e Cittadini e di Machìn, impegnato con la Nazionale della Guinea Equatoriale nella Coppa d’Africa, ha proposto, rispetto al match vinto a Frosinone, solo Sorrentino in porta al posto di Di Gregorio. L’Inter di Simone Inzaghi era priva solamente dell’infortunato Cuadrado.
 
Davanti ai 14670 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui una grande fetta di fede nerazzurra, l’Inter parte subito forte con un rasoterra di Dimarco che esce a lato di poco. Al 10’ Pavard crossa dalla destra, Martinez colpisce di testa e la palla viene deviata da Gagliardini con la mano: l’arbitro non vede il contatto ma viene richiamato al Var e assegna il rigore che Çalhanoğlu trasforma. Il Monza subisce il colpo e becca la seconda rete all’azione successiva dei nerazzurri: sul cross dalla sinistra di Dimarco ad arrivare prima di tutti è Martinez che insacca da due passi. Gli ospiti ci provano ancora al 22’ con un destro al volo di Thuram che però finisce a lato. Lo stadio di parte biancorossa esulta al 30’ ma solo per un minuto: Colpani calcia una punizione dalla sinistra per Caldirola che fa sponda per Pessina, pronto a insaccare, ma anche in questo caso il Var segnala all’arbitro e ai guardalinee di aver visto male, perché il capitano del Monza sarebbe in fuorigioco per pochissimi centimetri. Al 41’ una botta di Thuram da fuori area va alta.
 
All’intervallo Palladino decide di sostituire Ciurria e Bondo con Kyriakopoulos e Colombo, passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Al 12’ rileva anche Pedro Pereira con Birindelli e 2’ dopo Palladino viene espulso per proteste. Dopo un altro giro di lancette d’orologio l’Inter fa tris ancora con Çalhanoğlu su azione di contropiede. Sorrentino si fa vedere al 21’ per una gran parata su colpo di testa di Pavard e 2’ dopo il Monza accorcia le distanze: Mota riparte velocemente ed entrato in area viene sgambettato da Darmian; l’arbitro indica il dischetto e Pessina trasforma il rigore. Pablo Marì prende il posto di D’Ambrosio, ma i biancorossi continuano a non trovare sbocchi verso la porta difesa da Sommer, patendo le ripartenze meneghine. Solo al 30’ il portiere ospite respinge una conclusione dalla distanza di Kyriakopoulos. Il Monza si espone troppo al contropiede della squadra di Inzaghi che è implacabile ad arrotondare il punteggio al 39‘ con un rigore trasformato da Martinez per un atterramento di Akpa-Akpro, da poco subentrato a Pessina, ai danni di Frattesi e al 43‘ con Thuram.
 
In sala stampa Inzaghi è ovviamente soddisfatto: “Abbiamo fatto 4 o 5 giorni di allenamenti ottimi e stamattina ero tranquillo. Ma contro il Monza non si può mai sapere come va a finire, perché è una buona squadra e l’anno scorso ci aveva creato molti problemi. Nonostante una mezzora di gioco straordinaria abbiamo rischiato di andare al riposo con solo un gol di vantaggio. Abbiamo disputato un’ottima gara anche perché abbiamo trovato un campo straordinario, dove le squadre tecniche giocano con piacere”.
 
Palladino è amareggiato per la batosta e per la seconda espulsione in 3 gare: “Speravamo che l’Inter non fosse in condizione e invece sono entrati in campo da grande squadra, con tanta voglia di vincere, creando subito 3 o 4 palle gol. Raramente ho visto una squadra così forte. Noi comunque abbiamo iniziato con timidezza, ma non siamo crollati e senza il Var avremmo riaperto la partita. Nel secondo tempo siamo partiti bene, ma abbiamo preso tante ripartenze. Però non dobbiamo fare drammi perché il nostro scudetto è l’undicesimo posto. L’approccio alla partita spesso negativo? Effettivamente è un problema ed è compito mio migliorare questo aspetto. Chi salvo dei miei giocatori stasera? Sicuramente Valentin Carboni e Sorrentino ma anche altri non hanno disputato una brutta gara. L’espulsione? Non ho mai criticato gli arbitri e anche oggi ho chiesto solo spiegazioni con rispetto e serenità, eppure sono stato espulso. In questo modo ci obbligano a stare zitti. Izzo? Settimana scorsa aveva fastidio a un ginocchio e oggi dovevo scegliere se far entrare lui o Pablo Marì e ho scelto il primo”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 alla Carlo Castellani Computer Gross Arena di Empoli per affrontare l’ex squadra di Daniel Maldini, arrivato in Brianza in settimana via Milan.
 
 
FOTO AC MONZA
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A Monza l'Inter cala il pokerissimo

MONZA-INTERNAZIONALE 1-5   La prima partita casalinga del 2024 resterà memorabile per il Monza ma in negativo. Contro la comunque fortissima Internazionale, dominatrice del campionato, ha subito il passivo record della sua breve storia in Serie A. L’1-5 patito stasera all’U-Power Stadium è un risultato troppo pesante per quanto si è visto in campo, ma riflette la fragilità di una squadra che ha troppe assenze nel reparto dife

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ITALIA UNDER 21-SVEZIA UNDER 21 1-1
 
Monza non porta bene alla Nazionale Under 21. La prima volta, il 14 novembre 2000 allo Stadio Brianteo, la partita amichevole tra l’Italia e i pari età dell’Inghilterra fu sospesa per nebbia dopo una decina di minuti sullo 0-0. Si ricorda che la Federcalcio rimase comunque irritata dalla presenza sugli spalti di sole 2 o 3 centurie di spettatori (ma la nebbia c’era da ore…). La seconda volta, oggi nel rinnovato U-Power Stadium, per il Girone F di qualificazione alla fase finale del Campionato Europeo che si disputerà nel 2023 in Georgia e in Romania, la Nazionale ospite della Svezia ha pareggiato beffardamente al 92’. In questa occasione ad assistere all’incontro erano presenti 2200 spettatori di cui 1500 erano giovanissimi calciatori delle accademie dell’Associazione Calcio Monza invitati dalla Figc.
 
E così in classifica la Nazionale scandinava resta davanti agli azzurri di 1 punto ma con 1 gara disputata in più. La selezione di Paolo Nicolato ha tenuto in mano il pallino del gioco nel primo tempo e per parte del secondo, ma non è stata capace di dare il colpo del k.o. nelle varie occasioni avute: due in contropiede in particolare, nella ripresa, sono state sprecate per troppa leggerezza. Del resto la freddezza, il cinismo, non sono caratteristiche di ragazzi di 20 o 21 anni.
 
Nicolato ha dovuto fare a meno degli infortunati Ricci e Sebastiano Esposito, che si sono aggiunti ai portieri non convocati Carnesecchi e Plizzari. Oggi vestivano la maglia azzurra due brianzoli: il buraghese Colombo, in campo fino al 36’ del secondo tempo, e il casatese Pirola, in prestito al Monza, rimasto in panchina.
 
La prima occasione si registra al 7’, quando Bellanova crossa dalla fascia destra per Vignato che calcia al volo, ma Brolin è attento e respinge. Al 13’ Tonali ci prova da lontano però il tiro è troppo debole per impensierire il portiere svedese. Al 21’ si annota una conclusione senza pretese di Salvatore Esposito che finisce alta. Al 27’ un rasoterra da 20 metri di Colombo viene bloccato da Brolin. Sul ribaltamento di fronte Sarr s’nvola fino all’area azzurra e da posizione angolata prova a beffare Turati che para in due tempi. Al 39’ Lucca sparacchia in curva dal vertice dell’area piccola. 2’ più tardi l’Italia reclama un rigore per una spinta ai danni di Vignato lanciato a rete, ma per l’arbitro portoghese Carvalho Nobre l’intervento è regolare. Poco male perché dopo un giro d’orologio Lucca mette la zampa sul cross di Rovella e insacca il suo primo gol in Nazionale Under 21.
 
Il secondo tempo si apre con un tiro dal limite di Colombo che passa alto. Poi la Svezia del c.t. Poya Asbaghi cresce arrivando a ripetizione a concludere al limite dell’area: Hajal, Elanga e Wålemark mandano la sfera sopra la traversa. Al 24’ l’Italia ha la prima delle due occasionissime per chiudere il match: Rovella s’invola in contropiede ma Brolin gli chiude lo specchio della porta e devia il pallone calciato dalla mezzala di quel tanto che basta. Sul corner susseguente Colombo sul primo palo colpisce di testa all’indietro sfiorando la rete. Nicolato inserisce Cancellieri e Piccoli rispettivamente per Colombo e Lucca e successivamente Ferrarini per Bellanova. Nel primo dei 4’ di recupero Rovella serve un pallone d’oro a Piccoli che viene fermato in uscita da Brolin. A 2 gol mangiati corrisponde gol subìto: 1’ dopo Carlén colpisce di testa per Holm che al volo di destro serve Prica, bravo a farsi trovare a un passo dalla porta per la correzione che vale l’1-1.
 
Il gruppo di Nicolato dovrà ora tornare a vincere con le squadre meno quotate a cominciare dall’Irlanda, che sarà affrontata a Dublino il 12 novembre.
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A Monza la Nazionale U21 di calcio non fa festa

ITALIA UNDER 21-SVEZIA UNDER 21 1-1   Monza non porta bene alla Nazionale Under 21. La prima volta, il 14 novembre 2000 allo Stadio Brianteo, la partita amichevole tra l’Italia e i pari età dell’Inghilterra fu sospesa per nebbia dopo una decina di minuti sullo 0-0. Si ricorda che la Federcalcio rimase comunque irritata dalla presenza sugli spalti di sole 2 o 3 centurie di spettatori (ma la nebbia c’era da ore…). La seconda v

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ROMA-MONZA3-0

Anche allo stadio Olimpico il Monza patisce una sonora sconfitta, però a differenza dei tre precedenti capitomboli la squadraallenata da Giovanni Stroppamostra un bel calcio. Il problema è che ancora troppe sono le disattenzioni difensive dei brianzoli, imperdonabili in un campionato come quello di Serie A.È paradossale che il Monza abbia nel primo tempo tenuto molto più il possesso della palla rispetto alla compagine guidata da Josè Mourinho ma che alla fine sia andato negli spogliatoi sullo 0-2. Oggi più che con l’Udinese ha pesato l’assenza contemporanea per infortunio di Pablo Mari e del suo sostituto come difensore centrale Andrea Ranocchia (oltre a D’Alessandro).Hanno dunque giocato Marrone e Caldirola(con rendimenti differenti),con lo spostamento di Carlos Augusto a centrocampo, dove il tecnico di Mulazzano ha preferito Pessina e Machin a Colpani e Valoti. Dall’altra parte Mourinho ha optato per un moderato turn-over in vista di match più impegnativi e dell’inizio dell’Europa League.

Davanti auna stadio quasi esaurito il Monza stavolta non si fa intimorire dal pubblico avversario e nei primi minuti gioca un calcio sontuoso, con i soliti fitti passaggi ma anche con verticalizzazioni interessanti. Peccato che proprio nel suo momento migliore, al 19’, un pallone spazzato via dalla difesa viene colpito di testa a centrocampo da Abraham, liberando Dybala che corre più veloce diSensi eCaldirola e batteDiGregorio con un gran sinistro.La risposta biancorossa è in un destro diCaprari dalla distanzache passaalto.Al

26’c’è anche un’ottima opportunità per Abraham, ma invece di un gran sinistroil centravanti giallorossoliscia la palla.Al32’la Roma ipoteca il match:Marrone manca clamorosamente la palla di testa e Abraham ne approfitta per servire in mezzo dove Dybala anticipa Caldirola firmando lapersonaledoppiettae il centesimo gol in Serie A.Lo stesso fantasista al45’serve inorizzontale Pellegrinicheal limite dell’area svirgola.

Stroppa lascia Marronenegli spogliatoi proponendo Molina a centrocampo, Carlos Augusto arretrato e Marlon centrale di difesa. Dopo45”Di Gregorio para in due tempi una conclusione di Dybala al termine di un contropiede romanista. All’8’Caldirola salva sultiro da ottima posizionedi Pellegrini.Col Monza sbilanciato la Roma continua a trovare praterie. All’11’Abraham si beve tutta la retroguardiabiancorossa ma alla fine calcia a lato.Per i brianzoli ci prova Caprari ma il tiro va fuori. Non va invece fuorial 16’ la zuccata di Ibanezsu corner di Pellegrini. Stroppa toglie Pessina, Caprari e Petagna per inserire Colpani, Ciurria e Mota. Proprio Ciurria fa sporcare i guanti a Rui Patricio ma per una parata agevole. Il Monza prova ad aggirare la retroguardia di casa, ma l’unico brivido al pubblico dell’Olimpico (circa 300 i tifosi giunti dalla Brianza) lo fornisce Machin scheggiando la traversa al 37’. 2’ dopo Di Gregorio salva d’istinto sul subentrato Belotti mentre nel finale c’è spazio per Bondo che rileva Sensi.

In sala stampa Stroppaè ovviamente sconsolato:Mi dispiace aver preso gol,il primo, perché su una palla a campanile non c’è stato il giusto atteggiamento.La squadraaveva avuto unottimo approccioalla partita, sicuramente migliore rispetto a Napoli.In Serie A ogni disattenzione la paghiamo cara.Nel primo tempolasquadra miè piaciuta, ma nonriusciamo ad andare oltre al dominio del campo per parte della partita.È troppo poco. Si conclude pocoin porta. A centrocampohogiocatori con poca condizione fisica.In difesa oggi abbiamo recuperatoMarlone alla prossima recuperiamoPabloMari”.

Mourinhoha parlato bene degli avversari: “Hanno avuto più possesso palla di noi nel primo tempo.Il Monza è una squadra moltointeressante, che sicuramentefarà puntiquando recupererà i giocatoriinfortunati. Ci ha messoin difficoltà anche nel secondo tempo. L’abbraccio con l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani? Lui eSilvio Berlusconi dopoun4-0dell’Inter sul Milan vennero afarmi i complimenti. Sono persone che sanno come comportarsi nel calcio”.

Il Monza tornerà a giocare lunedì prossimo alle ore 18.30 all’U-Power Stadium contro l’Atalanta.

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A Roma il Monza gioca bene ma poi crolla

ROMA-MONZA 3-0 Anche allo stadio Olimpico il Monza patisce una sonora sconfitta, però a differenza dei tre precedenti capitomboli la squadra allenata da Giovanni Stroppa mostra un bel calcio. Il problema è che ancora troppe sono le disattenzioni difensive dei brianzoli, imperdonabili in un campionato come quello di Serie A. È paradossale che il Monza abbia nel primo tempo tenuto molto più il possesso della palla rispetto alla compagine gui

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MILAN-MONZA 3-0
 
Il Monza non riesce a sfatare il tabù Milan ed esce dal “Meazza” con 3 gol di passivo, quanti ne aveva presi nell’altra trasferta lombarda di Bergamo. Aldilà delle reti subite preoccupa non solo l’assenza di segnature, ma anche la pochezza delle occasioni costruite. Ora come ora l’attacco è davvero inesistente e il centrocampo non lo supporta più come capitato fino alla trasferta vittoriosa di Verona. Gagliardini e Pessina, in particolare, danno segni di stanchezza, mentre sulle corsie non si corre più come l’anno scorso quando c’era da una parte Carlos Augusto e dall’altra Ciurria ai suoi massimi livelli. Una situazione che preoccupa ancor di più se si considera che la squadra allenata da Raffaele Palladino è attesa da altre due partite con compagini che la precedono in classifica: Fiorentina e Napoli.
 
Per l’incontro di oggi il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari e Pablo Marì, è ritornato, rispetto al match vinto contro il Genoa, alla difesa a tre con D’Ambrosio, Caldirola e Andrea Carboni, e ha riproposto Mota dietro a Colombo nel reparto offensivo, riportando Valentin Carboni e Ciurria in panchina. Il Milan di Stefano Pioli era privo dello squalificato Calabria e degli infortunati Kalulu, Pellegrino, Caldara, Thiaw e Musah.
 
Davanti ai 70538 spettatori dello Stadio Giuseppe Meazza, di cui un migliaio di fede biancorossa, il Milan parte forte e, dopo un colpo di testa di Loftus-Cheek finito alto di poco, va in gol al termine di una percussione in area di Reijnders che, dopo aver dribblato i birilli della difesa brianzola, calcia centralmente trovando lo spiraglio tra le gambe di Di Gregorio. Al 9’ potrebbe raddoppiare quando Leao va via alla sua maniera sulla fascia sinistra e mette in mezzo per Giroud la cui conclusione viene però ribattuta da Di Gregorio. 1’ dopo il portoghese calcia un sinistraccio dal limite che va altissimo in curva. Il Monza si fa vivo al 16’ con Colombo che mette sull’esterno della rete un assist di Mota. Al 20’ e al 28’ Di Gregorio neutralizza un destro di Loftus-Cheek dal limite e una botta dalla distanza di Florenzi. E il Monza? Si segnala solo al 31’ l’incursione di D’Ambrosio sulla fascia destra con ingresso in area e cross pericoloso dalla linea di fondo messo in corner da Kjaer; dalla bandierina la palla sale per Andrea Carboni che di testa appoggia per una facile parata di Maignan. Al 40’ si registra una superparata in tuffo di Di Gregorio su conclusione potente di Florenzi. 1’ dopo il Milan raddoppia: Leao si sbarazza facilmente di Pessina sulla fascia destra e mette in mezzo dove arriva in scivolata Simic che insacca. Al 44’ Pulisic centra la traversa con un sinistro a giro. Per il Monza al 45’ Colombo prova dal limite ma spara alto.
 
Nella ripresa il Monza si fa più intraprendente, però non combina nulla. E allora al 9’ Palladino toglie Kyriakopoulos e Colombo per inserire Ciurria e Maric. Proprio Ciurria al 12’ calcia forte ma la conclusione è alta di poco. Al 16’ un tiro ravvicinato di Colpani viene respinto in tuffo da Maignan. 1’ dopo un sinistro al volo di Giroud passa alto di poco. Palladino inserisce anche Akpa-Akpro e Valentin Carboni per Pessina e Colpani. Al 22’ Ciurria manda alto da posizione defilata e 2’ dopo un destro debole di Akpa-Akpro viene bloccato agevolmente da Maignan. Il Milan grazie ai cambi torna a respirare e al 28’ Di Gregorio deve distendersi per respingere una conclusione di Okafor. Al 30’ un colpo di testa di Gagliardini è bloccato da Maignan. 1’ dopo il Milan chiude la pratica: Reijnders conquista palla e al limite scodella per Giroud che al volo appoggia per Okafor, bravo a farsi trovare pronto alla botta a rete. Il Monza si rassegna e al 40’ Akpa-Akpro evita il poker con un recupero miracoloso su Leao lanciato a rete.
 
In sala stampa Pioli è apparso un po’ più sereno che negli ultimi tempi: “Oggi era una partita difficile perché temevo la stanchezza per il match di Champions League di Newcastle e perché il Monza è una squadra difficile da affrontare. La prestazione è stata molto positiva: evidentemente la vittoria di Newcastle ci ha dato la delusione di non proseguire in Champions League ma anche la certezza di avere un ottimo potenziale. Sono molto felice per Simic non solo perché ha segnato il gol che ha chiuso la partita ma perché queste prestazioni confermano il buon operato della società coi giovani”.
 
Palladino è scuro in volto ma difende la squadra e dà meriti al Milan: “Vanno fatti innanzitutto i complimenti al Milan perché è partito forte. Dispiace aver preso ancora gol nei primissimi minuti, ma a volte sono casuali come oggi che è stato rocambolesco. Mi è comunque piaciuto l’atteggiamento che ha avuto la squadra. Oggi meritavamo il gol ma siamo stati poco concreti perché ci manca qualità rispetto al Milan. Quest’anno ci mancano i gol dei laterali di centrocampo. Se ho avuto dubbi se giocare a tre o a quattro in difesa? Sì, ho avuto dubbi, ma poi ho optato per la difesa a tre potendo comunque cambiare in corsa a seconda della disposizione degli avversari. Vignato? Volevo farlo entrare nel finale ma in seguito all’ammonizione di Andrea Carboni ho preferito inserire Izzo”.
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.45 all’U-Power Stadium per la sfida con la Fiorentina.
 
 
FOTO AC MONZA
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A San Siro il Monza è travolto dal Milan

MILAN-MONZA 3-0   Il Monza non riesce a sfatare il tabù Milan ed esce dal “Meazza” con 3 gol di passivo, quanti ne aveva presi nell’altra trasferta lombarda di Bergamo. Aldilà delle reti subite preoccupa non solo l’assenza di segnature, ma anche la pochezza delle occasioni costruite. Ora come ora l’attacco è davvero inesistente e il centrocampo non lo supporta più come capitato fino alla trasferta vittoriosa di Verona.

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MILAN-MONZA 4-1
 
Per la terza volta consecutiva il Monza perde col Milan in campionato subendo 4 gol, solo che nel 1982/83 (1-4 in casa e 4-0 a San Siro) era in Serie B. Per la squadra allenata da Raffaele Palladino, reduce dal successo a Udine in Coppa Italia, si tratta della seconda sconfitta consecutiva in Serie A. Unica consolazione, a livello statistico, l’aver segnato il primo gol della storia in casa del Milan in partite ufficiali al quinto tentativo.
 
Davanti a 72938 spettatori (ma non davanti al presidente Silvio Berlusconi, grande “ex” di giornata), che hanno fruttato un incasso di quasi 2 milioni di euro, il Monza ha disputato una gara dignitosa al cospetto dei campioni d’Italia in carica e pretendenti al prossimo scudetto. La differenza di valori era evidente però la sconfitta avrebbe potuto essere di proporzioni meno ampie se non ci fossero stati i due evitabili svarioni in fase difensiva nel primo tempo che hanno permesso ai padroni di casa di ipotecare la contesa. Come al solito il reparto migliore è stato il centrocampo, dove anche i sostituti hanno mostrato ottime cose sia in interdizione che in fase di impostazione. In attacco qualcosa di meglio si è visto rispetto alla deludente prestazione di Empoli, ma le polveri restano bagnate.
 
Palladino ha oggi dovuto fare a meno dello squalificato Rovella, rimpiazzato da Barberis, e ancora dell’infortunato Izzo, sostituito non più da Marlon ma da Antov. Rispetto a Empoli c’era inoltre in campo Mota al posto di Gytkjaer. Il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli non ha avuto invece a disposizione il portiere Maignan, infortunatosi nuovamente, e ha lasciato fuori per “turnover” in vista dell’importantissimo match di Champions League di martedì prossimo Tonali, Leao e Giroud.
 
In avvio di gara è più intraprendente il Milan ma col passare dei minuti il Monza prende coraggio e comincia a orchestrare in pari modo belle trame d’attacco. Alla prima occasione, però, i padroni di casa passano in vantaggio grazie a un’invenzione di Diaz che si fa 30 metri palla al piede praticamente senza trovare ostacoli e una volta entrato in area beffa Di Gregorio con un colpo di punta. È il 16’. Al 21’ si registra anche un’occasionissima per Rebic ma da ottima posizione viene contrastato al momento della conclusione. 1’ dopo comincia la riscossa del Monza con un sinistro debole di Ciurria che viene facilmente bloccato da Tatarusanu. Al 23’ Origi dalla distanza costringe Di Gregorio alla parata in due tempi. Al 24’ è invece una sventola di Sensi che obbliga Tatarusanu alla deviazione in corner. Al 28’ il Monza confeziona una clamorosa palla-gol: sul cross dalla destra di Ciurria arriva Carlos Augusto in tuffo a colpire di testa ma l’impatto è dritto per dritto proprio dove si trova un impietrito Tatarusanu che respinge d’istinto. Al 33’ un diagonale di Origi lambisce il palo. Al 41’ la partita di fatto si chiude quando Caldirola prima si perde Origi sulla tre quarti e poi si perde pure Diaz in marcatura in area, che aveva ricevuto palla proprio dal centravanti belga: il fantasista spagnolo non perdona infatti la leggerezza difensiva e firma la doppietta.
 
Il secondo tempo inizia con in campo Ranocchia al posto di Barberis. Al 3’ Di Gregorio salva la porta biancorossa uscendo a valanga su Rebic. I brianzoli rispondono 1’ dopo con un siluro di Mota intercettato da un difendente di casa. Al 9’ Carboni e Petagna sostituiscono rispettivamente Caldirola e Mota. Al 14’ Origi, contrastato da Antov e Pablo Marì, perde palla a tu per tu con Di Gregorio. 6’ più tardi, però, il centravanti belga stacca le ragnatele dal “sette” con una sassata calciata dal limite dell’area. Palladino getta nella mischia Bondo e Gytkjaer rispettivamente per Sensi e Caprari e al 25’ il Monza accorcia le distanze con un calcio di punizione magistrale di Ranocchia. Per qualche minuto si assiste a un generoso forcing brianzolo culminato al 32’ con una conclusione di Carboni in mischia respinta da Tatarusanu. Poi il Milan riprende in mano la partita e al 39’ sigilla il risultato con Leao al termine di un’azione manovrata. Il punteggio non si arrotonda ulteriormente grazie a De Ketelaere che al 48‘ si mangia un gol praticamente a porta vuota.
 
In sala stampa Pioli si è mostrato contento ma non contentissimo: “Sono soddisfatto della prestazione ma non è stata una partita semplice – ha esordito - Bisogna fare meglio, concedere di meno. Abbiamo segnato 4 gol a un avversario che nelle ultime 4 gare di campionato aveva subito solo 1 rete, quindi comunque abbiamo dei meriti importanti. Siamo partiti bene, da squadra con personalità. Ma nel secondo tempo dovevamo palleggiare meglio. Il Monza palleggia molto bene, portando avanti tanti giocatori, però giocando così rischia”.
 
Palladino si è presentato sereno in volto: “Avevo chiesto di giocare una partita con coraggio, voglia, determinazione. Sapevamo che il Milan è una squadra fortissima e che quindi se pensavamo solamente di difendere prima o poi il gol l’avremmo subito. Mi è dispiaciuto subire il primo gol per una lettura errata della situazione di gioco, ma sul 3-1 avevo la sensazione che la partita potesse riaprirsi. Poi abbiamo preso il quarto gol ancora per un errore tecnico e abbiamo smesso di stare in partita. Abbiamo il rammarico di aver sbagliato cose che di solito non sbagliamo. Sono comunque soddisfatto della prestazione perché i ragazzi hanno dato tutto. Pioli ci ha fatto i complimenti e io li ho fatti a lui. La mia squadra sta crescendo. Se sono pentito delle scelte di formazione fatte? No, sono state ragionate in base all’avversario che dovevamo affrontare. Rovella? È un giocatore fondamentale per dinamismo, qualità tecnica, imprevedibilità, personalità. Chi oggi l’ha sostituito ha comunque dato il massimo. Galliani? Alla fine era anche lui soddisfatto perché ha visto la squadra in crescita. Le mie emozioni di oggi? Tantissime: lo stadio pieno, Galliani emozionato sia prima che dopo la partita, i ragazzi carichi prima della partita...”.
 
 
FOTO AC MONZA
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A San Siro il Monza si inchina al Milan

MILAN-MONZA 4-1   Per la terza volta consecutiva il Monza perde col Milan in campionato subendo 4 gol, solo che nel 1982/83 (1-4 in casa e 4-0 a San Siro) era in Serie B. Per la squadra allenata da Raffaele Palladino, reduce dal successo a Udine in Coppa Italia, si tratta della seconda sconfitta consecutiva in Serie A. Unica consolazione, a livello statistico, l’aver segnato il primo gol della storia in casa del Milan in partite uf

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UDINESE-MONZA 0-0
 
Il Monza rubacchia un punto al Bluenergy Stadium di Udine fornendo una prova incolore, passiva, di sofferenza, a conferma dello stato di salute non ottimale della squadra. Un solo tiro in porta effettuato dalla formazione brianzola al 90’ e per il resto trincee e palloni lunghi a cercare il colosso di Djuric. Il centrocampo è stato quasi inesistente per gran parte della gara. Fortunatamente i bianconeri di casa hanno sprecato diverse opportunità o tirando fuori o esaltando la bravura del portiere Di Gregorio.
 
Si è giocato in un clima surreale a causa della chiusura della Curva Nord in seguito agli insulti razzisti urlati da alcuni tifosi friulani all’indirizzo del portiere del Milan, Mike Maignan, nel corso dell’ultima gara disputata nell’impianto udinese. Per protesta nei confronti delle decisioni degli organi di giustizia sportiva anche gli ultras del Monza non hanno seguito la squadra in trasferta.
Per l’incontro di oggi l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari e Vignato, ha proposto, rispetto al match vinto col Sassuolo, Bondo a centrocampo per Akpa-Akpro e nel reparto offensivo Djuric per Valentin Carboni. L’Udinese guidata da Gabriele Cioffi era priva degli infortunati Bijol, Ebosse, Deulofeu e Vivaldo.
Davanti agli 11373 spettatori del Bluenergy Stadium, di cui poche decine di fede biancorossa, l’Udinese prende in mano le redini dell’incontro dopo 5’ iniziali di studio. Al 6’ un diagonale di Lucca viene respinto da Di Gregorio. 4’ dopo il centravanti bianconero vince un contrasto con Caldirola ed entra in area scaraventando quindi un potente destro che Di Gregorio respinge; nel prosieguo dell’azione ci provano da fuori area Walace e Lovric ma il primo tentativo si schianta contro il muro difensivo e il secondo finisce alto in curva. Al 18’ Payero conquista palla a metà campo, avanza in progressione e dopo qualche finta, appena dentro l’area, spara in curva. Al 24’ Lucca calcia improvvisamente da 25 metri ma trova Di Gregorio preparato a bloccare a terra. Al 35’ un gran sinistro rasoterra di Thauvin da fuori area viene respinto in tuffo dal portiere brianzolo. Al 44’ Lucca ritenta dal limite e Di Gregorio devia in corner. Il Monza? Non pervenuto. Non solo non tira mai verso la porta ma quasi mai arriva in area avversaria e dintorni.
 
Il secondo tempo inizia con Andrea Carboni in campo al posto di Caldirola. L’Udinese riparte subito forte e al 2’ Walace dai 25 metri alto. Il Monza comincia a giocare a calcio ma per dare un’ulteriore scossa al 12’ Palladino sostituisce Birindelli e Colpani con Zerbin e Valentin Carboni. Al 16’ un destro di Kristensen è bloccato da Di Gregorio. I friulani rallentano il ritmo ma il Monza non ne approfitta rendendosi pericoloso. Anzi, al 28’ il tecnico biancorosso toglie Mota per inserire Pedro Pereira spostando Zerbin sotto Djuric. Di palloni per il centravanti però non ne arrivano e solo al 45’ Lovric salva sulla linea una debole conclusione di Pablo Marì, che risulta essere l’unico tiro del Monza nell’arco della partita. Negli ultimi minuti Izzo rileva D’Ambrosio e così i lombardi portano a casa un punto immeritato o, quantomeno, meritato dal solo Di Gregorio.
 
In sala stampa Cioffi è amareggiato per il risultato: “Non mi aspettavo che il Monza giocasse così basso, quindi c’era bisogno di tanto palleggio; l’abbiamo fatto, ma ci è mancato il gol per portare a casa i 3 punti che avremmo meritato. Comunque non ho visto un Monza rinunciatario ma semmai in difficoltà”.
 
Palladino è parso teso: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile nel primo tempo perché sapevamo che sarebbero partiti forte, però abbiamo sofferto solo per i tiri da fuori area. Nel primo tempo potevamo giocare meglio tecnicamente, facendo più verticalizzazione. Nel secondo tempo abbiamo puntato sui duelli e direi che alla fine il pareggio è giusto: lo dedichiamo ai nostri tifosi. Oggi mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra e sono quindi soddisfatto. Anche perché sono 2 partite che non subiamo gol e l’Udinese ha dimostrato che non merita la classifica che ha. Colpani? L’hanno picchiato ma è giusto così perché capisce quando non è il momento di giocare di fino. Bondo? Ha disputato un’ottima partita. Cresce sempre di più. Di Gregorio? È stato bravo, ma è stato aiutato dagli attaccanti che hanno fatto un’ottima fase difensiva”.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all’U-Power Stadium per affrontare l’Hellas Verona.
 
 
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A Udine il Monza prende un punto di fortuna

UDINESE-MONZA 0-0   Il Monza rubacchia un punto al Bluenergy Stadium di Udine fornendo una prova incolore, passiva, di sofferenza, a conferma dello stato di salute non ottimale della squadra. Un solo tiro in porta effettuato dalla formazione brianzola al 90’ e per il resto trincee e palloni lunghi a cercare il colosso di Djuric. Il centrocampo è stato quasi inesistente per gran parte della gara. Fortunatamente i biancone

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“Era l’uomo dei miei sogni, oggi è il mio incubo” è l’inconsueta scritta che comparirà in grande sulle maglie del Monza nella sfida di Serie A di domani all’U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 20.45) contro il Torino. Ad annunciarlo nella conferenza stampa tenutasi oggi nell’impianto cittadino sono stati il vicepresidente e amministratore delegato del club Adriano Galliani, l’amministratore delegato di Motorola Italia (main sponsor del Monza e ideatore dell’iniziativa), Carlo Barlocco, la marketing manager di Motorola Italia, Giorgia Bulgarella e, in collegamento da remoto, la presidente dell’associazione Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli.
 
Motorola, nota azienda di telefonini, si era posta l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e accrescere la consapevolezza nei confronti del fenomeno della violenza contro le donne. Per perseguire l’obiettivo ha dunque deciso di mettere a disposizione il proprio spazio sul petto delle maglie dei biancorossi per ospitare testimonianze rappresentative di vittime di violenza che si sono rivolte a Telefono Rosa.
 
Le oltre 4mila chiamate ricevute nei primi 9 mesi del 2023 dal centralino nazionale del Telefono Rosa, che registrano un incremento del 15%, confermano che la violenza contro le donne è un fenomeno in crescita, soprattutto tra i giovani; l’età media di chi si rivolge al servizio, infatti, si sta drasticamente abbassando e una donna su quattro ha meno di 29 anni. Una tendenza che richiede interventi concreti per prevenire e combattere le cause, dove sono essenziali strategie mirate all’educazione, alla sensibilizzazione e al sostegno degli operatori del settore.
 
“In un’epoca in cui le attività dei brand hanno un impatto sulla percezione della collettività, le aziende hanno l’opportunità di contribuire a sostenere responsabilmente le cause sociali del Paese in cui operano, facendo leva sui propri valori e asset - ha affermato Barlocco - Per questo abbiamo deciso di amplificare l’impegno di un’organizzazione che, con estrema determinazione, da decenni combatte uno dei principali fenomeni che sta ferendo la nostra società: la violenza contro le donne. In collaborazione col Monza abbiamo messo in campo questa iniziativa con la speranza che sia l’ultima volta che la proponiamo”.
 
In quest’ottica, Motorola ha scelto di contribuire a sostenere l’attività di Telefono Rosa, la prima associazione italiana al fianco delle donne, che dal 1988 offre supporto alle vittime di violenza. Insieme hanno sviluppato una campagna di comunicazione rivolta agli uomini per sensibilizzarli sulle conseguenze della violenza contro le donne, scegliendo uno dei mezzi di comunicazioni più visibile al target maschile, ossia le magliette di calcio. La campagna prevede che la parte frontale delle magliette del Monza sia dedicata, al posto del logo del brand Motorola, a “dare voce” a donne vittime di violenza, attraverso i messaggi raccolti da Telefono Rosa nel corso della loro attività quotidiana a supporto delle donne. Così, in occasione della partita Monza-Torino di domani i giocatori biancorossi scenderanno in campo con una maglietta speciale, con un messaggio che rappresenta l’intera campagna di sensibilizzazione, che è appunto “Era l’uomo dei miei sogni, oggi è il mio incubo”. A supporto della campagna sono state sviluppate diverse magliette ed ognuna ospita un messaggio differente raccolto da Telefono Rosa, per testimoniare le diverse storie di violenza: “Se è amore, perché fa così male?”, “Mi ripete che sono sua, ma io non sono un oggetto”, “Ho provato a scappare, ma mi ha sempre trovata”, “Sono rimasta con lui, solo per la paura di perdere mio figlio”, “A farmi più male era la vergogna”, “Sei solo una pazza, non ti crederà nessuno”, “Era gentile con tutti, ma a casa era un mostro”, “Per lui non valevo nulla e alla fine ci ho creduto”, “Pensavo fossero amici, perché mi hanno fatto questo?”, “Non mi lega più nulla a lui, solo la paura”. Il fiocco bianco inserito sulle maglie, inoltre, rappresenta l’impegno degli uomini a manifestare la propria opposizione contro la violenza sulle donne. Al termine della partita sia le maglie della gara che quelle utilizzate per il pre-gara saranno autografate dai giocatori e messe all’asta su LiveOnlus fino al 25 novembre e il ricavato sarà devoluto a Telefono Rosa per contribuire a sostenere l’importante attività a tutela delle donne.
 
“Abbiamo voluto dare voce a tutte quelle donne vittima di violenza, mettendo a disposizione il mezzo di comunicazione più rilevante a nostra disposizione, le magliette di una squadra di calcio, con l’obiettivo di sensibilizzare gli uomini e far comprendere la gravità del fenomeno - ha dichiarato Bulgarella - Si pensa sempre che solo noi donne dobbiamo occuparci di violenza. Purtroppo, la violenza di genere è un fenomeno culturale e sociale che colpisce tutti e tutte. Per questo siamo contente di rivolgerci agli uomini, per sensibilizzarli e sperare che siano al nostro fianco nella lotta. Non c’è modo migliore per farlo che quello di utilizzare il gioco del calcio”.
 
“Siamo davvero grate di partecipare a un progetto così importante – ha dichiarato Carnieri Moscatelli - Attraverso le magliette i giocatori faranno sentire in campo la voce di tante donne che purtroppo subiscono in silenzio. Da sempre crediamo che lo sport sia uno strumento essenziale per veicolare messaggi fondamentali. Sapere che ci sono aziende come Motorola e società di calcio come il Monza che ci sostengono in questo modo, ci tira su il morale perché spesso ci sentiamo abbandonate. Al senatore Galliani chiedo di aiutarci a contrastare la violenza sulle donne facendo crescere l’educazione nelle scuole”.
 
Galliani ha commentato: "Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco uno sponsor ufficiale come Motorola, azienda che praticamente ha inventato la telefonia mobile e con la quale condividiamo valori sociali e grande senso di responsabilità. Questa iniziativa, nobile e unica nel suo genere, è di grande impatto perché la maglia da gara è da sempre lo strumento più visibile nel mondo del calcio. Auspichiamo di sensibilizzare il pubblico verso questo grave problema sociale e al tempo stesso di dare un aiuto concreto a Telefono Rosa nella sua attività a tutela delle donne. Come senatore sono a disposizione dell’associazione per sostenere le sue iniziative a livello legislativo. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è una ricorrenza istituita dall’Onu per il 25 novembre. Quel giorno giocheremo a Cagliari e dunque era nostra intenzione organizzare qualcosa di particolare anche nel nostro stadio. Monza-Torino sarà di sabato sera e pertanto avrà grande visibilità. Ringrazio il management di Motorola Italia che è stato carino a voler rimpicciolire il suo marchio sulla maglia per lasciare spazio ai messaggi contro la violenza sulle donne”.
 
 
 
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AC Monza, Motorola e Telefono Rosa in campo per le donne

“Era l’uomo dei miei sogni, oggi è il mio incubo” è l’inconsueta scritta che comparirà in grande sulle maglie del Monza nella sfida di Serie A di domani all’U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 20.45) contro il Torino. Ad annunciarlo nella conferenza stampa tenutasi oggi nell’impianto cittadino sono stati il vicepresidente e amministratore delegato del club Adriano Galliani, l’amministratore delegato di Motorola Ital

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I tifosi del Monza stanno per festeggiare il Natale più bello della loro vita da supporters perché sarà un Natale di Serie A. Come da tradizione anche il settore giovanile della società biancorossa lo festeggia, ovviamente in anticipo, ma per il secondo anno consecutivo è stato denominato "AC Monza Christmas Talent". E pure quest'anno la festa si è tenuta all'Arena di Monza, oggi e davanti ai genitori dei ragazzi e delle ragazze biancorossi.

Dopo la sfilata di tutte le formazioni giovanili è stato trasmesso sui maxischermi del palazzetto dello sport un "videosaluto" dell'allenatore della prima squadra Raffaele Palladino, assente fisicamente perché impegnato a un corso per allenatori a Coverciano. "Non bisogna impegnarsi solo sul campo - ha detto l'ex "trainer" della Primavera rivolgendosi ai piccoli atleti biancorossi - ma anche a scuola e in famiglia perché non bisogna essere solo bravi calciatori ma brave persone".

Il vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani ha sottolineato l'eccezionalità dell'annata che sta per chiudersi: "La prima promozione in Serie A della storia è stata una cosa pazzesca che io sognavo da più di 50 anni. Alle 23.12 del 29 maggio ho provato più emozioni che in occasione delle cinque vittorie in Champions League col Milan. Bisogna ringraziare per tutto il presidente Silvio Berlusconi. Bisogna ringraziarlo anche per i lavori eseguiti al Centro sportivo Monzello: ora la nostra è l'unica società di Serie A che fa giocare tutte le sue squadre, che sono 16, nella stessa struttura". Per la cronaca il Christmas Talent è stato vinto dall'Under 9.

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All'Arena la festa di Natale del settore giovanile del Monza

I tifosi del Monza stanno per festeggiare il Natale più bello della loro vita da supporters perché sarà un Natale di Serie A. Come da tradizione anche il settore giovanile della società biancorossa lo festeggia, ovviamente in anticipo, ma per il secondo anno consecutivo è stato denominato "AC Monza Christmas Talent". E pure quest'anno la festa si è tenuta all'Arena di Monza, oggi e davanti ai genitori dei ragazzi e delle ragazze biancoro

f11fd3ff94eb50f637a23b7af310ef75-71100-oooz0000.jpgConcorezzo. (fonte Inter). Mentre il mercato dell'Inter attende di sbloccarsi da questa impasse, quello dell'Inter Women continua a regalare novità. L'ultimo annuncio è l'arrivo dal Parma di Michela Cambiaghi, attaccante classe 1998 che ha firmato con le nerazzurre un contratto fino al giugno 2025. Queste le sue parole ai microfoni di Inter TV subito dopo l'ufficialità: "Vestire la maglia dell'Inter è un privilegio, non vedo l'ora di ripagare la fiducia che mi è stata data. Per me l'Inter rappresenta bei ricordi d'infanzia, essendo cresciuta in una famiglia interista. I miei fratelli e i miei zii mi hanno spinta a tifare Inter trasmettendomi la loro passione. Voglio segnare tanti gol e tornare a vestire la maglia della Nazionale, come gruppo vorrei che riuscissimo ad avvicinarci alla vetta esprimendo un bel gioco". 

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All'Inter la concorezzese Cambiaghi

Concorezzo. (fonte Inter). Mentre il mercato dell'Inter attende di sbloccarsi da questa impasse, quello dell'Inter Women continua a regalare novità. L'ultimo annuncio è l'arrivo dal Parma di Michela Cambiaghi, attaccante classe 1998 che ha firmato con le nerazzurre un contratto fino al giugno 2025. Queste le sue parole ai microfoni di Inter TV subito dopo l'ufficialità: "Vestire la maglia dell'Inter è un privilegio, non vedo l'ora di ripagare

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LAZIO-MONZA 1-0
 
Anche stavolta il Monza è uscito sconfitto dall’Olimpico, ma se contro la Roma aveva meritato di perdere (anche se forse non per 3-0), contro la Lazio avrebbe meritato di portare a casa un pareggio. I brianzoli hanno tenuto molto bene il possesso della palla (più degli avversari) e si sono resi pericolosi in diverse occasioni nel primo tempo, ma la Lazio ha sfruttato l’unico errore di Di Gregorio per portarsi in vantaggio nella ripresa e poi amministrare il “golletto” di vantaggio. Nonostante i cambi i biancorossi non sono più riusciti a impensierire gli avversari: non recuperare mai quando si va in svantaggio è una brutta costante di questa prima stagione in Serie A. E’ evidente che manca al gruppo il “bomber” in grado di risolvere da solo le situazioni di equilibrio tra le squadre in campo. Al mercato di riparazione di gennaio sarà il primo intervento da effettuare da parte della società.
Contro i biancazzurri Palladino ha dovuto fare a meno di tre titolari: Pablo Marì, Sensi e Mota. Ha dunque proposto Donati in difesa, Ranocchia a centrocampo e Petagna in attacco. Inoltre ha fatto riposare, in vista della sfida di domenica prossima all’U-Power Stadium contro la Salernitana, Rovella e Caprari, rimpiazzati da Colpani e Machin.
Il tecnico dei laziali Maurizio Sarri lamentava le assenze di Zaccagni e Patric.
 
Il match, giocato davanti a 36mila spettatori, si mostra subito gradevole alla vista. Al 4’ un sinistro del laziale Milinkovic Savic va alto di poco. Il Monza risponde al 10’ con un debole sinistro di Colpani: però Provedel invece di trattenere il pallone lo devia in corner. 3’ dopo i biancorossi vanno in gol al termine di un’azione favolosa (Colpani riceve palla da Ciurria sull’out destro e crossa in mezzo per Petagna che insacca di tacco), ma il Var intravvede un fuorigioco di pochi centimetri. I padroni di casa, rinfrancati, premono sull’acceleratore, ma non creano grossi pericoli alla porta difesa da Di Gregorio fino al 36’, quando Felipe Anderson dalla linea di fondo serve indietro per Vecino che in corsa da buona posizione manda fuori. Sul ribaltamento di fronte Machin spara alle stelle un rigore in movimento. E 1’ dopo il Monza va ancora vicino al gol con Colpani, che al termine di un contropiede scarica dal limite dell’area un sinistro rasoterra che lambisce il palo.
 
L’avvio di secondo tempo vede un Monza sempre molto attento e una Lazio sempre più nervosa. Al 13’ Marlon e Rovella sostituiscono Donati e Machìn. Al 19’ Milinkovic Savic non aggancia un pallone in acrobazia. Al 24’, però, Di Gregorio non trattiene il tiro di Pedro e Romero, subentrato da poco, arriva prima di tutti sulla respinta e insacca il suo primo gol in Serie A a pochi giorni dal 18° compleanno. Palladino prova a inserire Caprari e Gytkaer per Colpani e Petagna e successivamente Carboni per Izzo, ma è Di Gregorio a dover bloccare una conclusione rasoterra di Cataldi.
 
In sala stampa Palladino ha voluto sottolineare gli aspetti positivi nonostante la sconfitta: “La Lazio è una grande squadra e noi usciamo da questa partita con grande rammarico: abbiamo giocato con grande intensità, grande aggressività, mettendola in difficoltà. Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, sbagliando la scelta dell’ultimo passaggio, che è una cosa che dipende dalla qualità di ogni singolo giocatore. Nella ripresa a un certo punto abbiamo sofferto e abbiamo preso un gol evitabile. Poi è subentrata la stanchezza della partita giocata domenica contro il Verona. Oggi non posso rimproverare nulla ai ragazzi perché hanno dato tutto. La strada è giusta e sono convinto che faremo un grande campionato. L’annullamento del gol è stato un grande dispiacere, perché era bellissimo e arrivato da azione corale. Oggi siamo riusciti anche a fare maggiore densità in area”.
 
Sarri aveva timore della partita: “Era una gara a rischio perché inserita tra quella con la Roma e quella con la Juventus e dunque si rischiava di essere scarichi. Infatti si è visto nel primo tempo. Poi ho dovuto inserire forze fresche dalla panchina. Il Monza si è dimostrata una squadra molto aggressiva con palleggiatori molto bravi”.
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All'Olimpico il Monza esce sconfitto ma a testa alta

LAZIO-MONZA 1-0   Anche stavolta il Monza è uscito sconfitto dall’Olimpico, ma se contro la Roma aveva meritato di perdere (anche se forse non per 3-0), contro la Lazio avrebbe meritato di portare a casa un pareggio. I brianzoli hanno tenuto molto bene il possesso della palla (più degli avversari) e si sono resi pericolosi in diverse occasioni nel primo tempo, ma la Lazio ha sfruttato l’unico errore di Di Gregorio per portarsi

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La vigilia di Monza-Milan non è una vigilia qualunque al Centro sportivo Monzello, dove il padrone di casa Silvio Berlusconi non è presente fisicamente, ma virtualmente guarda dalla finestra in direzione dell’U-Power Stadium, dove domani alle ore 18 sarà di scena la sua nuova squadra contro quella che ha di fatto presieduto per 31 anni. Stesso turbine di emozioni per il vicepresidente e amministratore delegato Adriano Galliani che, a differenza del “patron”, è sempre stato un tifoso biancorosso, ma “in prestito” ai rossoneri per 31 anni come dirigente. Di riflesso anche l’allenatore Raffaele Palladino e la squadra sentono che non sarà una gara come tutte le altre. La speranza per i tifosi brianzoli è che non la “sentano” come nella partita di andata allo Stadio Giuseppe Meazza, finita 4-1 per i meneghini. La situazione è però diversa: all’andata il nuovo Monza stava muovendo i primi passi verso la salvezza che in questo 2023 si sta consolidando grazie al filotto di 8 risultati utili, mentre il Milan allora andava a mille e adesso sta invece cercando di risollevarsi dopo 5 gare senza vittoria. Il momento è tale che un pareggio potrebbe andare bene a entrambe le compagini. Palladino ha però affermato al termine della vittoriosa trasferta di Bologna che per il Monza è giunta l’ora di “alzare l’asticella”, ossia di non pensare più alla salvezza ma a guardare avanti: grazie alla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus è nono in classifica, quindi a 3 posizioni dalla qualificazione alla Conference League, distante 11 punti. Ma se ad alzare la Coppa Italia fosse la vincente delle semifinali tra Inter e Atalanta ecco che allora basterebbe il settimo posto per centrare lo straordinario obiettivo europeo, distante solo 2 punti. Naturalmente Palladino oggi in conferenza stampa ha fatto il pompiere sul fuoco appiccato non da lui, stando alle sue dichiarazioni: “Domenica scorsa ho detto quella frase perché l’ho sentita dire dai miei ragazzi. È vero che vogliamo alzare l’asticella, ma resteremo umili, benché consapevoli che con questa mentalità possiamo giocarcela con chiunque. Poi c’è da dire che stiamo bene e questa cosa ci stimola a salire in classifica. Nella sosta invernale abbiamo lavorato tantissimo, sia sotto l'aspetto fisico che tecnico-tattico. E i risultati stanno venendo fuori. Inoltre abbiamo fatto un salto di qualità dal punto di vista mentale, soprattutto nelle partite con squadre di livello superiore rispetto a noi e soprattutto fuori casa. Nel calcio come nella vita bisogna sempre avere ambizioni, giocarcela con tutti. Nella gara di andata a Milano disputammo una buona gara condita però da errori individuali. Anche nella gara di andata col Bologna persa 2-1 commettemmo errori individuali che nella partita di ritorno non abbiamo più fatto. Sono sicuro che domani faremo una grande prestazione anche se affronteremo una grande squadra piena zeppa di campioni. E Stefano Pioli è un bravissimo allenatore e una bravissima persona, da cui rubare segreti. Le nostre condizioni fisiche sono ottime, ma Carlos Augusto e Vignato ancora non ce la faranno a recuperare dai rispettivi infortuni. La difesa a quattro potrebbe essere una soluzione. Il tridente davanti sarà riproposto, forse già domani. Io stravedo per Gytkjaer: è un grande uomo che si impegna al 100%, alza il livello degli allenamenti, è un giocatore di un’intelligenza incredibile e sono sicuro che troverà spazio a breve. Comunque il Milan ha trovato compattezza difensiva dopo una serie di partite in cui aveva preso qualche gol di troppo. In attacco Leao quando parte poi ci vuole lo scooter per prenderlo. È un giocatore fantasioso che mi piace. Cercheremo di limitarlo da squadra, perché individualmente non sarà facile. Loro potrebbero avere anche Ibrahimovic che ho conosciuto nel 2006 nel ritiro della Juventus: è un ragazzo straordinario, col quale avevo un buon rapporto. Lo temo così come temo altri campioni del Milan. Noi a centrocampo abbiamo Pessina, un giocatore incredibile: a volte le partite le preparo partendo dalla posizione in cui decido di schierare lui. Può giocare ovunque perché ha un’intelligenza straordinaria. Io lo lascio libero di andare dove vuole. Non posso limitarlo, gli chiedo solo di giocare con la squadra. Perché domenica scorsa come sostituto di Carlos Augusto ho preferito spostare Ciurria invece che far giocare D'Alessandro? D’Alessandro è un leader all'interno del gruppo, ha aiutato la squadra ad andare in Serie A, è un ragazzo allegro, sempre positivo, si impegna sempre. La settimana scorsa l’ho provato come sostituto di Carlos, ma poi le scelte si fanno anche in base alla squadra avversaria. Comunque io conto molto su di lui. Che partita sarà per Berlusconi e Galliani? Per loro due non potrà essere come tutte le altre. Loro sono legati al Milan per la storia di vittorie che hanno ottenuto in 31 anni. Comunque domani sarà emozionante non solo per loro ma per tutto il mondo calcistico”.

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Arriva il Milan e Palladino alza l'asticella

La vigilia di Monza-Milan non è una vigilia qualunque al Centro sportivo Monzello, dove il padrone di casa Silvio Berlusconi non è presente fisicamente, ma virtualmente guarda dalla finestra in direzione dell’U-Power Stadium, dove domani alle ore 18 sarà di scena la sua nuova squadra contro quella che ha di fatto presieduto per 31 anni. Stesso turbine di emozioni per il vicepresidente e amministratore delegato Adriano Galliani che, a diffe

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È la vigilia di Monza-Juventus, forse la partita più attesa del campionato per i tifosi biancorossi, ma crediamo anche per quelli bianconeri che non vedono l’ora di vedere la propria squadra, attualmente seconda in classifica, vendicare la doppia sconfitta (e senza segnare) del campionato scorso. Domani alle ore 20.45 all’U-Power Stadium ci sarà forse il tutto esaurito nonostante il clima inclemente di questi giorni. Alla squadra allenata da Raffaele Palladino mancheranno ancora alcune pedine importanti, come lui stesso ha spiegato nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Oltre che dello squalificato Gomez e del lungodegente Caprari, non potrò ancora disporre di Izzo e Vignato. Izzo sta svolgendo lavoro differenziato: se andrà tutto bene la settimana prossima si aggregherà alla squadra. Vignato non sarà convocato perché anche se ha lavorato sul campo ha sempre fastidio al pube. A Cagliari non abbiamo disputato un bel primo tempo, ma sono sicuro che non ne ripeteremo uno così in futuro. Giocando in casa domani dovremo fare una partita di slancio: vedremo cosa riusciremo a fare… Affrontare la Juventus è un grande stimolo. Ci siamo allenati bene in settimana e vogliamo restare imbattuti in casa. Ciurria? Sta bene, anche se a Cagliari l'ho fatto riposare di più inserendolo nel secondo tempo. Ultimamente l'ho avvicinato di più alla porta perché è uno di quelli che la vede meglio. Tutti i ragazzi che alleno hanno la mentalità giusta, la voglia di giocarsi le partite con tutti: sono intelligentissimi e di grande professionalità. La Juventus? Quest'anno è più solida rispetto all'anno scorso, si difende meglio, ed è più in salute. Lotterà per lo scudetto con l’Inter. Io ho avuto la fortuna di giocare con la Juventus e conosco il DNA di quella squadra. Ora è allenata da Massimiliano Allegri, un vincente che inculca una mentalità vincente. Ho avuto il piacere di conoscerlo anni fa a una cena e con lui ho un bellissimo rapporto: è una persona eccezionale. Ha appena dichiarato che ho la fortuna di avere un dirigente come Adriano Galliani al fianco, che mi stimola ogni giorno, ed è vero. I tifosi biancorossi? Ho sempre sentito il loro calore e li ringrazio che vengono a tutte le trasferte. Li troviamo a sostenerci anche al Centro sportivo Monzello quando rientriamo dalle trasferte. Domani affronteremo una squadra molto forte e mi auguro che ci diano una mano”.
 
Considerato che proprio contro la Juventus in casa 14 mesi e mezzo fa iniziò la sua avventura sulla panchina della prima squadra del Monza gli è stato chiesto di fare un bilancio di questo periodo: “È stato un anno e più molto intenso, molto bello, in cui la società e la squadra sono cresciute. Abbiamo fatto un’impresa incredibile chiudendo il campionato scorso all’undicesimo posto e stiamo continuando a crescere. È una cosa che mi dà tanta gratificazione. Il nostro unico obiettivo è cercare di mettere in difficoltà tutte le squadre. Fare meglio dell’anno scorso è difficilissimo perché l'anno scorso probabilmente abbiamo fatto qualcosa di irripetibile. Anche se attualmente siamo al nono posto il nostro ‘focus’ per ora dev’essere sulla salvezza. Richieste per me? L'anno scorso ci sono state, ma avevo dato la parola a Galliani e a Silvio Berlusconi di restare almeno un’altra stagione e finché lavoro qui il mio ‘focus’ è solo sul Monza”.
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Arriva la Juventus e Palladino chiama a raccolta i tifosi

È la vigilia di Monza-Juventus, forse la partita più attesa del campionato per i tifosi biancorossi, ma crediamo anche per quelli bianconeri che non vedono l’ora di vedere la propria squadra, attualmente seconda in classifica, vendicare la doppia sconfitta (e senza segnare) del campionato scorso. Domani alle ore 20.45 all’U-Power Stadium ci sarà forse il tutto esaurito nonostante il clima inclemente di questi giorni. Alla squadra allen

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MONZA-S.P.A.L. 4-0

Il Monza batte la S.P.A.L. 4-0 giocando la più brutta partita casalinga della stagione. Com’è possibile? Semplice: la squadra ferrarese è rimasta in 10 uomini già al 10’ per l’espulsione di Dickmann, ingenuo nello sgambettare Mota lanciato a rete. Una volta sbloccato faticosamente il punteggio, a fine primo tempo, è diventato facile per i biancorossi maramaldeggiare nella ripresa contro avversari meritevoli della posizione di medio-bassa classifica e apparsi sempre più demoralizzati a ogni marcatura subita. Ma il primo tempo è stato davvero stucchevole: un Monza imbarazzante è stato graziato al 1’ da Vido che tutto solo davanti al portiere Di Gregorio invece di calciare un agevole pallonetto si è decentrato tirando a lato. Dopo l’espulsione del 10’ il Monza ha continuato a corricchiare e pasticciare, sbagliando passaggi elementari, non riuscendo quasi mai a dribblare un avversario e andando a sbattere senza idee contro la retroguardia della compagine allenata da Roberto Venturato. Solo sul 2-0 ha fatto valere la superiorità numerica, grazie anche ad alcuni cambi provvidenziali del tecnico Giovanni Stroppa.
 
Tutto è bene quel che finisce bene (è stata pure mantenuta l’imbattibilità casalinga) ma martedì prossimo a Terni (calcio d’inizio alle ore 18.30) e sabato di nuovo all’U-Power Stadium alle 14 contro il Pisa sarà necessario ingranare la quarta dal primo secondo perché le distrazioni sono già state pagate caro in diverse partite, ultima quella di domenica scorsa a Cremona.
 
Per il match di oggi Stroppa aveva indisponibili gli infortunati Brescianini, Vignato e Bettella e lo squalificato Marrone. Ha dunque arretrato Sampirisi in difesa per dare spazio a Pedro Pereira e ha proposto il redivivo Paletta e a sorpresa Ciurria.
 
Davanti a 3212 spettatori, tra cui il “patron” Silvio Berlusconi, tornato a vedere i ragazzi biancorossi dopo 2 anni (anche l’ultima volta la sua squadra aveva vinto 4-0, contro il Lecco), il match si è dipanato nel primo tempo con poche emozioni più per demeriti della squadra di casa. La rete del vantaggio è arrivata quando finalmente qualcuno del Monza si è deciso a tirare seriamente, cioè Carlos Augusto, e il pessimo portiere Thiam ha respinto proprio sui piedi di Mota, freddo al punto giusto nel trasformare quella palla nel suo ottavo gol in campionato.
 
Al 7’ della ripresa Sampirisi ha ribattuto in rete l’ennesima respinta goffa di Thiam sulla sua precedente conclusione. Il tris è arrivato al 32’ quando il subentrato Ramirez ha insaccato di testa da centravanti puro. Al 44’ il poker è stato firmato da un altro subentrato, Colpani, in contropiede.
 
In sala stampa Stroppa ha sorvolato sul gioco espresso dalla squadra: “Andando in superiorità numerica era importante sbloccare la partita. Una volta sbloccata la squadra è stata brava. Inizialmente siamo stati invece frenetici: cercavamo la superiorità numerica sugli esterni senza riuscirci. La squadra comunque è matura: si è difesa bene mentre davanti non è stato semplice scardinare la difesa della S.P.A.L.. Ciurria ha giocato perché Valoti aveva qualche acciacco. In attacco Mancuso sta crescendo, ma mi ha fatto piacere che è tornato al gol Mota”.
 
A sorpresa si è presentato in sala stampa anche Berlusconi: “Verrò anche col Pisa e col Lecce. Nella prima parte di campionato il Monza non è stato tanto brillante. Nel mercato invernale è stata rinforzata la squadra soprattutto in attacco. Ora siamo molto forti in tutti i reparti. Speriamo di ingranare. Chi mi piace? Colpani perché è determinato. Il Monza dev’essere una squadra di attacco. Oggi ho una osservazione da fare: troppo spesso il gioco è ripartito da un difensore mentre il portiere dovrebbe cercare le punte”. Chi glielo dice al “patron” che ormai quasi tutte le squadre costruiscono il gioco dal basso perché è di moda?
 
Venturato ha affermato, e gli diamo ragione, che la S.P.A.L. “ha disputato un buon primo tempo. Abbiamo sprecato all’inizio una grossa occasione con Vido, poi si è verificato l’episodio che ci ha condannato. Nel secondo tempo abbiamo commesso qualche ingenuità e via via abbiamo perso equilibrio”.
 
 
FOTO BUZZI
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Berlusconi torna allo stadio per il Monza ed è 4-0

MONZA-S.P.A.L. 4-0 Il Monza batte la S.P.A.L. 4-0 giocando la più brutta partita casalinga della stagione. Com’è possibile? Semplice: la squadra ferrarese è rimasta in 10 uomini già al 10’ per l’espulsione di Dickmann, ingenuo nello sgambettare Mota lanciato a rete. Una volta sbloccato faticosamente il punteggio, a fine primo tempo, è diventato facile per i biancorossi maramaldeggiare nella ripresa contro avversari meritevoli dell

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Domani è il giorno che potrebbe risultare decisivo per le sorti della stagione del Monza. La sfida col Lecce potrebbe essere quella che lancerà la squadra biancorossa verso la Serie A diretta o quella che la costringerà a un’affannosa ricerca della qualificazione ai play-off promozione. Al termine della rifinitura alla vigilia del match-clou della ventiseiesima giornata l’allenatore Giovanni Stroppa ha fatto il punto con la stampa. “Finora le prestazioni ci sono state – ha esordito – però bisogna invertire la tendenza negli scontri diretti, che ci vede spesso sconfitti. Domani vorrei vedere più personalità nel fare le cose, più individualità: perché a decidere saranno gli episodi in base alla qualità individuale. Insomma, bisogna continuare a lavorare così o meglio. Bisogna avere più voglia di portare a casa il risultato. Martedì scorso contro il Pordenone i ragazzi hanno portato il risultato dalla propria parte con pazienza e con un gioco fluido. Col Lecce bisognerà cercare a tutti i costi la vittoria, ma sarei soddisfatto se almeno non si ripetessero gli errori commessi col Pisa. Che precauzioni ho preso per la fortissima coppia d’attacco del Lecce composta da Coda e Strefezza? Proseguire nel nostro lavoro… Perché la nostra forza dev’essere nel collettivo, nella capacità di attaccare e difendere con tutti gli uomini. Certamente sono due giocatori che comunque meritano un occhio di riguardo. Valoti? Sta giocando sempre meglio ma può fare ancora di più. Machin? È tornato dalla Coppa d'Africa in cattive condizioni; contro il Pordenone ha disputato una buona partita ma anche lui può fare molto di più”.

Il Monza è la squadra che in percentuale è quella che ha subito più gol nei secondi tempi rispetto ai primi: è un problema di condizione fisica? “Subire più gol nei secondi tempi rispetto ai primi non è un problema. Abbiamo anche segnato tanto nei minuti di recupero”.
Cosa pensa di quanto sta succedendo in Ucraina? “Non bisogna confondere la politica con quello che è lo sport. Comunque giustamente domani ritarderemo l’inizio delle partite di 5’ come forma di protesta nei confronti della guerra. Personalmente non posso che assistere con un enorme dispiacere a quello che vedo in televisione”.
Per Monza-Lecce, che si giocherà alle ore 15.30 all'U-Power Stadium davanti a circa 7mila spettatori, con diretta tv su Sky Sport, Dazn e Helbiz Media, Stroppa ha convocato 25 giocatori. È stato recuperato il neodiciottenne Vignato (che ieri ha prolungato il contratto fino al 2025), ma sono ancora indisponibili Brescianini, Ramirez, D'Alessandro e Marrone.
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C'è il big-match Monza-Lecce. Stroppa carica la squadra

Domani è il giorno che potrebbe risultare decisivo per le sorti della stagione del Monza. La sfida col Lecce potrebbe essere quella che lancerà la squadra biancorossa verso la Serie A diretta o quella che la costringerà a un’affannosa ricerca della qualificazione ai play-off promozione. Al termine della rifinitura alla vigilia del match-clou della ventiseiesima giornata l’allenatore Giovanni Stroppa ha fatto il punto con la stampa. “

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Nonostante il primo punto conquistato in Serie A, alla sesta giornata, il Monza ha esonerato l’allenatore Giovanni Stroppa sostituendolo col tecnico della formazione biancorossa partecipante al campionato Primavera 2, Raffaele Palladino, oggi presentato alla stampa dall’amministratore delegato Adriano Galliani nella sala conferenze dell’U-Power Stadium.
 
Il senatore (ancora per pochi giorni dato che non ha voluto essere ricandidato) ha così spiegato l’avvicendamento sulla panchina della compagine brianzola: “Innanzitutto mando un affettuoso saluto e un affettuoso ringraziamento a Giovanni Stroppa che solo pochi mesi fa ci ha portato in Serie A. È un risultato che ci ha resi orgogliosi e felici. Grazie a questo risultato tra 4 giorni a Monza giocherà la Juventus per il campionato ed è qualcosa di strepitoso. Ieri Stroppa mi ha chiesto perché è stato esonerato: quando non arrivano i risultati e non si è soddisfatti del gioco il calcio prevede che si possa cambiare l'allenatore. Il Monza è ultimo in classifica dalla seconda giornata eppure è la seconda società di Serie A che lo fa. Abbiamo deciso di promuovere Palladino che non è un traghettatore, ma l'allenatore del futuro. Ha solo 38 anni: nel 2019 ho sperato che ci desse una mano come calciatore per salire dalla Serie C alla B ma si è infortunato. Dopodiché si è ritirato e noi allora gli abbiamo affidato prima l’Under 15 e poi la Primavera 2, che l’anno scorso ha fatto giocare bene portandola alle semifinali dei play-off promozione. Ha pure iniziato bene il campionato di quest'anno. Bisogna fare anche qualche scelta coraggiosa. La decisione è stata condivisa col presidente Silvio Berlusconi. Benvenuto Raffaele, forza e avanti tutta!”.
 
Avevate contattato altri allenatori? “Avevamo pensato anche ad altri allenatori, ma poi abbiamo scelto per tante motivazioni Palladino. Lunedì sera l’ho portato a cena ad Arcore da Berlusconi. Gli ho chiesto se preferiva iniziare ad allenare la squadra prima o dopo la partita con la Juventus e lui non si è tirato indietro accettando subito la sfida. Siamo convinti che abbia dentro di sé le stimmate del grande allenatore. Ho tappezzato tutto il centro sportivo Monzello con cartelli recanti la scritta ‘Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A; non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B’. Crediamo che Palladino centrerà l'obiettivo della salvezza. Al suo fianco come nuovo preparatore dei portieri avrà Alfredo Magni, che ha svolto lo stesso ruolo per 5 anni al Milan”.
 
È la scelta più coraggiosa che ha fatto nella carriera da dirigente calcistico? “Una delle due più coraggiose: anche quella di ingaggiare Arrigo Sacchi come allenatore del Milan dato che non era stato un grande giocatore e proveniva dalla Serie B. Lui è diventato quello che è diventato...”.
 
Cosa vi aspettate per le prossime partite? “Siamo convinti di avere un organico di prim'ordine, quindi vogliamo vedere in campo una squadra che faccia meglio di quanto fatto finora. Già con l'Atalanta abbiamo disputato una buonissima prima mezz'ora, ma io e Berlusconi abbiamo notato un forte calo di rendimento tra il primo e il secondo tempo. Poi abbiamo cambiato l’allenatore quando è stato conquistato il primo punto, ma lo abbiamo fatto perché non è piaciuto il gioco: a Lecce non abbiamo fatto un tiro in porta a parte il gol su calcio di punizione. La nostra filosofia è di accettare la sconfitta ma col bel gioco. Preferiamo perdere giocando bene che pareggiare facendo un tiro in porta”.
 
Non avete cambiato troppi giocatori nel mercato estivo? “Tutte le neopromosse hanno cambiato tanti giocatori: quando una squadra arriva dalla Serie B è ovvio che deve entrare in maniera pesante sul mercato. Da noi sono arrivati 16 giocatori nuovi. Ora dobbiamo innanzitutto pensare a salvarci”.
 
Avete timore che essendo a Lecce stati aiutati dal Var e, al contrario, la Juventus danneggiata dal Var contro la Salernitana, l’arbitraggio di domenica prossima possa essere condizionato? “Il Var ha ridotto di tantissimo gli errori ma certamente va ancora migliorato. Credo che Monza-Juventus non risentirà minimamente di quanto successo domenica scorsa. Affronteremo la squadra allenata dall’amico Massimiliano Allegri, che ha ottenuto grandi risultati sia al Milan che alla Juventus”.
 
È poi stata la volta di Palladino a presentarsi: “Innanzitutto ringrazio la società, Berlusconi e Galliani, che mi hanno dato questa possibilità. Io sono strafelice. Ho una grande voglia di fare bene. Sono innamorato di questo lavoro: ho iniziato a studiare gli allenatori quando ancora giocavo. Sono orgoglioso di questo incarico, sono pronto”.
 
Come sta Cragno, portiere della Nazionale che a Monza finora è stato in panchina? “Cragno sta bene, si allena, sto valutando tutto. Tutti i giocatori si sono messi a disposizione. C’è grande entusiasmo. Ringrazio Stroppa che ha fatto un ottimo lavoro, che ha idee di gioco. Mi ha telefonato per dirmi ‘in bocca al lupo’”.
 
Che sistema di gioco adotterà? “Inizierò con la difesa a tre, ma non è detto che non si possa cambiare. Forse il centrocampo sarà a quattro con tre punte o due punte e un trequartista”.
 
Ci sarà da lavorare più sull’aspetto emotivo o sull’aspetto tattico? “In una squadra non possono mancare entrambi. Stiamo cercando di trovare le soluzioni migliori, stiamo cercando di inculcare ai ragazzi la mia idea di calcio. Ma non può mancare l’entusiasmo, il cuore grande, l’anima, oltre all’aspetto tattico”.
 
Dato che già lavorava al Monza, che rapporto ha coi giocatori? “Sono ragazzi che conosco bene, anche perché con qualcuno ho giocato assieme. Questo è un vantaggio. Con Pessina ho anche condiviso la camera da calciatore, ma adesso viene prima il bene della squadra alle amicizie più strette”.
 
Che obiettivi le ha posto la società? “Mi ha semplicemente chiesto di fare del mio meglio”.
 
Che cosa le ha detto Berlusconi ad Arcore? “È stata una bellissima serata, piacevole, mi sono sentito a casa. Ma a Monza ci si sente in una grande famiglia”.
 
È Gian Piero Gasperini il suo maestro? “È stato mio maestro nella Primavera della Juventus e poi al Genoa. Grazie a lui sono arrivato a giocare in Nazionale. Ho anche avuto Ranieri, Lippi, Donadoni, Deschamps: maestri molto bravi. Un mio modello è pure Juric”.
 
Domenica alle ore 15 sarà emozionato nell’affrontare la sua ex squadra? “Affrontare la Juventus farà piacere ma non sarà emozionante perché ormai fa parte del mio passato. In questo momento sto pensando solo al Monza. Vorrei vedere lo stadio pieno di tifosi del Monza perché sono attaccati alla squadra e in questo momento ha bisogno di una mano anche da loro”.
 
Riguardo allo staff tecnico, detto del preparatore dei portieri, resta ancora da annunciare il nuovo allenatore in seconda. Il collaboratore tecnico sarà Stefano Citterio, mentre il preparatore atletico Fabio Corabi. Ai cinque fisioterapisti già presenti si aggiunge Simone Borgonovo.
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Calcio Monza, Galliani presenta il neo-allenatore Palladino

Nonostante il primo punto conquistato in Serie A, alla sesta giornata, il Monza ha esonerato l’allenatore Giovanni Stroppa sostituendolo col tecnico della formazione biancorossa partecipante al campionato Primavera 2, Raffaele Palladino, oggi presentato alla stampa dall’amministratore delegato Adriano Galliani nella sala conferenze dell’U-Power Stadium.   Il senatore (ancora per pochi giorni dato che non ha voluto essere ricand