Concorezzo. Ancora furti di bici. E ormai è una piaga. Dopo la denuncia del consigliere comunale Laura Della Bosca, titolare di Fili di Fantasia, nelle ultime ore altre segnalazioni. A raccontare con rabbia e amarezza la propria disavventura, una mamma che utilizzava il proprio mezzo anche per concedere al figlioletto momenti di relax. "Purtroppo stanotte mi hanno rubato la bicicletta. .. un modello da donna marca Vicini, colore nero, con seggiolino sul davanti blu per bambino - racconta Erika Ravasi - Inutile dire che oltre al danno economico qs cosa mi rattrista tantissimo perché la usavo tutti i giorni... era la mia "salvezza" quando il bimbo faceva i capricci. Ci vuole veramente tanto coraggio a rubare la bici con cui si porta in giro un bimbo... che tristezza...". Ormai per proteggersi non basta nemmeno più il classico lucchetto con anima in acciaio.Rossella Sensi ha pubblicato la fato di quel che rimane del suo "antifurto", fatto a pezzi a colpi di tronchese. "Questo è ciò che è rimasto della mia bicicletta. .- scrive su facebook - una bella bicicletta! !. che dire.... delusa. ..incazzata....schifata da certa gente...so che mi aggiungo ad una lunga ed interminabile lista di persone a cui hanno rubato una bici o ben altro. Io che nn mi permetto di raccogliere nulla da terra...figurarsi portar via in malo modo qualcosa che nn mi appartiene. Io per averla nn ho rubato...ma me l'ero comprata coi soldi lavorati e sudati...comunque volevo solo dire....Dio esiste.... e spero che nn ve la godiate.... scusate lo sfogo".
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Cronaca
Concorezzo. Ancora furti di bici. E ormai è una piaga. Dopo la denuncia del consigliere comunale Laura Della Bosca, titolare di Fili di Fantasia, nelle ultime ore altre segnalazioni. A raccontare con rabbia e amarezza la propria disavventura, una mamma che utilizzava il proprio mezzo anche per concedere al figlioletto momenti di relax. "Purtroppo stanotte mi hanno rubato la bicicletta. .. un modello da donna marca Vicini, colore nero, con seggio
Concorezzo. Dopo il raid in via Adda, dove è stato ripulito un locale condominiale destinato al parcheggio delle bici, negli ultimi giorni sono proseguiti i furti. Si ruba per rivendere sul mercato nero, ma anche per semplici spostamenti, senza farsi alcuno scuropolo. Venerdì sera, in pieno centro, davanti all'OK Sigma di via Libertà, è stata rubata la bici di una donna che usava il velocipede anche per muoversi più facilmente, essendole state applicate delle protesi. Su Sei di Concorezzo se... è partita una raccolta fondi per ricomprarla. Pochi giorni prima, il 4 aprile, era stata la volta del titolare della Cemacc, Lorenzo Colombo. In via Pellico, come lui stesso ha denunciato su Facebook, ignoti gli hanno rubato due costose mountain bike Scott e Tresoldi.
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Cronaca
Concorezzo. Dopo il raid in via Adda, dove è stato ripulito un locale condominiale destinato al parcheggio delle bici, negli ultimi giorni sono proseguiti i furti. Si ruba per rivendere sul mercato nero, ma anche per semplici spostamenti, senza farsi alcuno scuropolo. Venerdì sera, in pieno centro, davanti all'OK Sigma di via Libertà, è stata rubata la bici di una donna che usava il velocipede anche per muoversi pi&ugr
Concorezzo. Cominciano ad avere un volto, un nome e un cognome i responsabili della "moria" di biciclette che, nelle ultime settimane, ha colpito diverse zone della città, scatenando la rabbia e l'indignazione dei residenti. I carabinieri della caserma di via Ozanam, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno infatti denunciato un nomade di 16 anni. L'accusa, tecnicamente (tra l'altro più grave sotto il profilo penale) è di ricettazione, perché il minorenne, appartenente ad una famiglia di zingari, non è stato colto in flagranza di reato.
Il fatto è accaduto alcuni giorni fa in via La Pira. Il ragazzino si è intrufolata in una casa di corte e ha rubato una bici. Il blitz è stato notato da un residente che ha subito allertato il 112, fornendo una descrizione dettagliata della persona e della bici. I carabinieri, che stavano facendo i consueti giri di perlustrazione, sono riusciti ad arrivare sul posto in pochi minuti e, a distanza di poche centinaia di metri, hanno rintracciato il giovane. Il sedicenne è stato accompagnato in caserma, indentificato e denunciato a piede libero per ricettazione. A recuperalo, un'ora dopo, ci ha pensato la madre. Particolare curioso: il ragazzino (finora incensurato) non ha saputo o voluto fornire indicazioni sul luogo dove abitasse, nemmeno dove fosse provvisoriamente collocata la sua roulotte. Stesso silenzio da parte della madre.
In questo articolo non abbiamo usato la parola "zingaro" per non solleticare qualche retropensiero e non conoscendo l'etnia del nomade denunciato. Sulla parola, lasciamo spazio alla Treccani:
a. Appartenente al gruppo etnico degli Zingari, che, dalla propria sede originaria nell’India nord-occid., si diffuse tra il 10° e il 16° sec. in Europa e nell’Africa settentr., conservando le tradizioni di vita nomade in carri e accampamenti, e di attività non fisse come il commercio di cavalli, la lavorazione e riparazione di oggetti di rame, la musica ambulante, la chiromanzia e l’accattonaggio: una tribù, un accampamento, un carro di zingari; uno z. suonatore di violino, una z. abilissima nel predire il futuro.
b. Con riferimento alla loro vita nomade, senza dimora né casa fissa e in condizioni di scarsa igiene, o al modo di vestire e di curare la persona considerato trascurato e sporco, si usa spesso come termine di confronto o di identificazione in espressioni fig., di tono spreg. o polemico, come fare una vita da zingaro, vivere come zingari, essere soggetti a continui trasferimenti o cambiamenti di sede, oppure a vivere in alloggi provvisorî e inadatti; va in giro vestito come uno z., sembra uno z., vestito male, trascurato nella persona, sporco o trasandato (e analogam. al femm., come una zingara).
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Cronaca
Concorezzo. Cominciano ad avere un volto, un nome e un cognome i responsabili della "moria" di biciclette che, nelle ultime settimane, ha colpito diverse zone della città, scatenando la rabbia e l'indignazione dei residenti. I carabinieri della caserma di via Ozanam, coordinati dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno infatti denunciato un nomade di 16 anni. L'accusa, tecnicamente (tra l'altro più grave sotto il profilo penale) &
Concorezzo. Le bici, le maglie, i ritagli di giornale, gli accessori sono rigorosamente d'epoca. La passione, invece, è assolutamente attuale e batte forte. Non c'è solo amarcord nel bellissimo progetto che ha trasformato una casa disabitata in via 4 Novembre in un piccolo ma prezioso museo del ciclismo. Sabato mattina, alla presenza di tantissime autorità, l'associazione "Brianza d'epoca",presieduta da Fausto Pella, ha aperto ufficialmente le porte dell'esposizione a un pubblico di appassionati. La struttura è stata concessa in comodato gratuito da Mab. Due i nomi che hanno segnato in maniera indelebile la storia del ciclismo: il brianzolo Ernesto Colnago, cavaliere del lavoro e soprattutto patron dell'omonimo marchio, e Gianni Motta, indimenticato campione delle due ruote. Colnago, che ha firmato biciclette per i più grandi campioni del mondo, ha ricordato le corse in bici con l'Aurora Concorezzo e la sua prima vittoria in città, quando aveva 15 anni. Motta, 74 anni, è tornato indietro negli anni e alle vittorie da esordiente a Biassono e Oreno. Giocando in casa non poteva mancare un altro signore assoluto del ciclismo, quell'Antonio Mondonico, concorezzese doc e membro di Brianza d'Epoca, che si è ritagliato pagine di storia del ciclismo con le sue biciclette.
Foto di Antonio Mandelli
SFILATA DI AUTORITA' CIVILI E RELIGIOSE
A impreziosire il libro firma dell'inaugurazione c'era il campione olimpico Marino Vigna, il gionalista sportivo Sergio Meda e tante autorità: il sindaco Riccardo Borgonovo, il vice sindaco Micaela Zaninelli, il consigliere regionale Massimiliano Romeo, il parroco don Angelo Puricelli, l'assessore Antonia Rina Ardemani, i consiglieri Marco Mariani e Riccardo Mazzieri. La cerimonia si è conclusa con un pranzo e la proiezione di video storici presso l'agriturismo La Camilla.
LA STORIA DEL CICLISMO
Entrando nei locali della casa museo di via 4 Novembre si respira materialmente la storia del ciclismo. Bici che hanno già compiuto il secolo di vita, maglie in lana che sono la preistoria degli attuali tessuti tecnici, gagliardetti, borracce, pedivelle, foto e ancora abbigliamento d'epoca e pezzi di ricarmbio. La casa-museo aprirà su prenotazione, sarà officina per il restauro (offrendo anche un supporto qualificato) ma potrà diventare anche un luogo di visite-studio per bambini e ragazzi.
LA NOSTRA VISITA IN ANTEPRIMA
Qualche settimana fa Concorezzo.org aveva visitato in anteprima la casa-museo: ecco cosa avevamo visto
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Sport
Concorezzo. Le bici, le maglie, i ritagli di giornale, gli accessori sono rigorosamente d'epoca. La passione, invece, è assolutamente attuale e batte forte. Non c'è solo amarcord nel bellissimo progetto che ha trasformato una casa disabitata in via 4 Novembre in un piccolo ma prezioso museo del ciclismo. Sabato mattina, alla presenza di tantissime autorità, l'associazione "Brianza d'epoca", presieduta da Fausto Pella, ha
Concorezzo. I ladri di biciclette sono Bonnie e Clyde, un ragazzo e una ragazza che agiscono in coppia e con estrema rapidità. I malviventi, mercoledì sera, intorno alle 18, sono riusciti a rubare due velocipedi in pochi istanti. A farne le spese un residente di Cascina Bagordo e il presidente dei commercianti, Antonio Mandelli, che aveva raggiunto l'abitato che si trova in zona Dogana, nei pressi di via Monte Rosa, per fare visita ad una conoscente. "Avrò lasciato la bici incustodita per non più di cinque minuti - racconta Mandelli a concorezzo.org - All'inizio credevo allo scherzo di qualche conoscente. Ma poco dopo è uscito anche un residente che cercava la sua bici: ci avevano fregato tutti e due...". Un testimone ha raccontato di aver visto un ragazzo e una ragazza arrivare nei pressi della Cascina a piedi e poi sparire nel nulla, proprio negli istanti in cui venivano rubate le bici. Mandelli ha sporto denuncia presso i carabinieri. "Purtroppo non è la prima volta che mi succede", conclude amaramente.
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Cronaca
Concorezzo. I ladri di biciclette sono Bonnie e Clyde, un ragazzo e una ragazza che agiscono in coppia e con estrema rapidità. I malviventi, mercoledì sera, intorno alle 18, sono riusciti a rubare due velocipedi in pochi istanti. A farne le spese un residente di Cascina Bagordo e il presidente dei commercianti, Antonio Mandelli, che aveva raggiunto l'abitato che si trova in zona Dogana, nei pressi di via Monte Rosa, per fare visita ad una conos
Concorezzo. Sono tornati i ladri di biciclette. Dopo le razzie ai danni della auto per rubare gli pneumatici, nella notte tra martedì e mercoledì sono entrati in azione gruppi di malviventi specializzati nei furti delle due-ruote. Palazzine e singole abitazioni sono state colpite in via De Amicis, via Volta e via Adda e anche su Facebook si è fatta sentire l'indignazione dei derubati. Purtroppo ci sono diversi precedenti.
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Concorezzo. Sono tornati i ladri di biciclette. Dopo le razzie ai danni della auto per rubare gli pneumatici, nella notte tra martedì e mercoledì sono entrati in azione gruppi di malviventi specializzati nei furti delle due-ruote. Palazzine e singole abitazioni sono state colpite in via De Amicis, via Volta e via Adda e anche su Facebook si è fatta sentire l'indignazione dei derubati. Purtroppo ci sono diversi precedenti.
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Concorezzo. Una brutta storia con un bellissimo finale. Il presidente dei commercianti, Antonio Mandelli, recentemente derubato della propria bicicletta a Cascina Bagordo (leggi), ha ricevuto ieri una inaspettata visita. Mentre si trovava al lavoro nel suo studio fotografico di via Libertà, è passato a trovarlo un amico, Piero Parolini, classe 1938. Il settantenne, che aveva letto la notizia anche su concorezzo.org, si è presentato con una nuova bici praticamente nuova: "Tè, ta la regali! Mì la duperì no", gli ha detto nella lingua brianzola. E da parte di Mandelli un sentito ringraziamento: ovviamente con tanto di foto ricordo.
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Cronaca
Concorezzo. Una brutta storia con un bellissimo finale. Il presidente dei commercianti, Antonio Mandelli, recentemente derubato della propria bicicletta a Cascina Bagordo (leggi), ha ricevuto ieri una inaspettata visita. Mentre si trovava al lavoro nel suo studio fotografico di via Libertà, è passato a trovarlo un amico, Piero Parolini, classe 1938. Il settantenne, che aveva letto la notizia anche su concorezzo.org, si è presentato con una nuo
Concorezzo. Ladri di bici in via Adda. E non è certo la prima volta. Questa notte un commando di malviventi ha preso di mira il condominio al civico 16. I ladri hanno scardinato la porta di un locale dedicato usando un piede di porco. Quindi si sono concessi il lusso di selezionare le biciclette più nuove e costose, in tutto una decina di mezzi. Le hanno presumibilmente caricate su un furgone e, senza che nessuno sentisse rumori strani, si sono dileguati nella notte. Al mattino la triste scoperta da parte dei residenti.
Sulla finestre di vetro dove i residenti sono soliti parcheggiare le bici era appeso un cartello, che questa mattina suonava beffardo: "Si prega di chiudere la porta".
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Concorezzo. Ladri di bici in via Adda. E non è certo la prima volta. Questa notte un commando di malviventi ha preso di mira il condominio al civico 16. I ladri hanno scardinato la porta di un locale dedicato usando un piede di porco. Quindi si sono concessi il lusso di selezionare le biciclette più nuove e costose, in tutto una decina di mezzi. Le hanno presumibilmente caricate su un furgone e, senza che nessuno sentisse rumori str
Concorezzo. Alle Forze dell'ordine e al giudice del Tribunale di Monza dovrà spiegare perché non si sia fermato dopo l'incidente. Un 40enne di Concorezzo è stato, infatti, denunciato per omissione di soccorso a seguito di un incidente avvenuto lunedì della scorsa settimana ad Agrate (foto di repertorio).
I FATTI
Secondo una prima ricostruzione (ci sono riprese abbastanza dettagliate di un circuito di videosorveglianza) il quarantenne concorezzese, a bordo di un fuoristrada, è entrato in collisione con la bicicletta condotta da un 77enne agratese. Il potente mezzo avrebbe letteralmente tagliato la strada all'anziano, facendolo cadere nei pressi dell’incrocio tra via Ferrario e via Madonnina. Fortunatamente il settantenne ciclista agratese se l'è cavata con ferite guaribili in cinque giorni. Comprensibile lo shock dell'anziano che, dopo la caduta, ha visto il suv dileguarsi senza che il conducente si interessasse alle sue condizioni di salute, come tra l'altro imposto dalla legge. A intracciarlo, in meno di 24 ore, hanno provveduto gli agenti di Polizia locale di Agrate grazie ad alcune testimonianze e, soprattutto, alle riprese di video di alcune telecamere.
Ora il concorezzese, oltre al ritiro della patente, dovrà affrontare un processo per omissione di soccorso.
COSA RISCHIA
La legge 9 aprile 2003, n. 72 ha apportato le modifiche al codice penale italiano e al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di omissione di soccorso. Essa introduce l'allargamento della fattispecie nell'ambito della circolazione stradale. La norma è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2003.
Le principali modifiche possono essere così riassunte:
1. Al primo comma dell'art. 593 del Codice Penale, le parole: "è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a lire seicentomila" sono sostituite dalle seguenti: "è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro".
2. All'articolo 189 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 5 è sostituito dal seguente: "5. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, non ottempera all'obbligo di fermarsi in caso di incidente, con danno alle sole cose, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da duecentocinquanta euro a mille euro. In tale caso, se dal fatto deriva un grave danno ai veicoli coinvolti tale da determinare l'applicazione della revisione di cui all'articolo 80, comma 7, si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI";
b) il comma 6 è sostituito dal seguente: "6. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, in caso di incidente con danno alle persone, non ottempera all'obbligo di fermarsi, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre anni, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI. Nei casi di cui al presente comma sono applicabili le misure previste dagli articoli 281, 282, 283 e 284 del codice di procedura penale, anche al di fuori dei limiti previsti dall'articolo 280 del medesimo codice, ed è possibile procedere all'arresto, ai sensi dell'articolo 381 del codice di procedura penale, anche al di fuori dei limiti di pena ivi previsti";
c) il comma 7 è sostituito dal seguente: "7. Chiunque, nelle condizioni di cui al comma 1, non ottempera all'obbligo di prestare l'assistenza occorrente alle persone ferite, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI";
d) dopo il comma 8 è inserito il seguente: "8-bis. Nei confronti del conducente che, entro le ventiquattro ore successive al fatto di cui al comma 6, si mette a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, non si applicano le disposizioni di cui al terzo periodo del comma 6".
3. All'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, lettera a), le parole: "593, primo e secondo comma," sono soppresse; b) al comma 2, lettera q), le parole "e 189, comma 6," sono soppresse.
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Concorezzo. Alle Forze dell'ordine e al giudice del Tribunale di Monza dovrà spiegare perché non si sia fermato dopo l'incidente. Un 40enne di Concorezzo è stato, infatti, denunciato per omissione di soccorso a seguito di un incidente avvenuto lunedì della scorsa settimana ad Agrate (foto di repertorio).
I FATTI
Secondo una prima ricostruzione (ci sono riprese abbastanza dettagliate di un circuito di videosorveglianza) il quarantenne concor