asilo 25 aprile

manifestazione_concorezzo_asilo.jpegConcorezzo. Hanno manifestato preoccupazione per la chiusura dello storico asilo di via 25 aprile. Una trentina di genitori degli alunni e degli ex alunni della materna paritaria comunale hanno sfilato per le vie del centro per chiedere un intervento del Comune che non metta a rischio il servizio didattico.

La manifestazione si è tenuta giovedì.

La lettera di alcuni genitori

“Caro sindaco, sono passati solo 3 anni dal nostro incontro nel salone dell’asilo comunale e noi non ci siamo dimenticati che, insieme all’assessore Borgonovo, ci rassicurava dicendo che la mancata sostituzione di una maestra prossima al pensionamento ed il conseguente accorpamento di tre classi non fosse assolutamente preludio di una chiusura della struttura”, si legge in alcuni passaggi. 

“Ci diceva anche, che il risparmio di spesa della maestra sarebbe stato investito in servizi per l’infanzia. Ci garantiva che di ciò avrebbe fornito tutti i dettagli ai genitori e ai cittadini. Noi le abbiamo dato fiducia. Abbiamo creduto alle sue continue rassicurazioni e abbiamo consigliato ad altri genitori, anche quest’anno, di iscrivere i propri figli al “nostro” eccellente asilo. Ma ora sappiamo che questa fiducia è stata tradita e siamo stati presi in giro” sostengono le famiglie. Infatti, a sorpresa il 6 maggio, in una conferenza stampa, alla quale noi diretti interessati non siamo nemmeno stati invitati, senza nemmeno che di tale conferenza esista un comunicato stampa ufficiale (nonostante il risparmio di spesa della maestra non sostituita sia molto simile alla spesa per integrare nel suo organico una figura responsabile della sua comunicazione), ebbene, nonostante tutto ha annunciato alla stampa la chiusura della scuola comunale”,

“Lei chiama la chiusura una scelta coraggiosa. Noi pensiamo che il coraggio di annunciare la verità ed una decisione già presa, avrebbe dovuto averlo, insieme all’assessore, 4 anni fa di fronte a noi genitori e cittadini. Lei afferma che è una scelta presa con grande responsabilità. Noi pensiamo che sia irresponsabile annunciare l’apertura di una sezione primavera al più tardi entro settembre 2022, apertura mai concretizzatasi”.

“Noi pensiamo che ci voglia grande responsabilità nella gestione dei soldi pubblici, da qualsiasi fonte provengano. Evidentemente 80mila euro spesi per la messa a norma degli spazi di una sezione Primavera che mai vedrà la luce, secondo noi dimostrano una grande leggerezza nelle spese. Non certo grande responsabilità. Lei la chiama scelta inevitabile, ma noi pensiamo che una scelta sia inevitabile dopo l’analisi di tutte le possibili alternative. Non ci risulta che ciò sia stato fatto, quantomeno non sedendosi al tavolo con i fruitori del servizio. Gli spazi offerti dalla struttura sono tanti e certamente vi è modo di renderli redditizi. Lei dice che è stata fatta un’attenta analisi dei dati, noi pensiamo che se così fosse, questi dati sarebbero stati condivisi con grande trasparenza. Certamente in questi ultimi anni, come dice lei “abbiamo assistito a una progressiva riduzione dei bambini iscritti”.

“Ma noi le diciamo anche che non poteva essere altrimenti, vista l’incertezza in cui si trova la scuola a causa degli annunci della sua Amministrazione. Però le diciamo anche che se questi dati, spesso citati e mai esibiti, fossero reali, allora abbiamo motivo di credere che la cessione ad un operatore privato possa solo essere un infelice intermezzo di una reale e malcelata volontà di cedere o trasformare l’immobile a breve. E francamente pensiamo che non farà fatica a capire che, alla luce dei fatti, non possiamo più dare alcun credito al suo “Ovviamente non parliamo di una cessione dell’immobile”.

“Noi pensiamo che sia propagandistico chiamare una chiusura un “passaggio ad un operatore privato” aggiungono. “Dovrebbe sapere lei per primo che, per annunciare una cosa del genere, non basta che ci sia un gestore potenzialmente interessato. Occorre anche anche che questo gestore vinca la gara d’appalto. Pensiamo che sia altrettanto propagandistico comunicare che “Stanno emergendo emergenze legate ai bambini affetti da disabilità, all’assistenza educativa e ad altri servizi legati ai minori che assorbono investimenti sempre più cospicui da parte dell’Amministrazione comunale”. Aveva detto la stessa cosa in occasione del risparmio di spesa sulla maestra, ma non ci risultano implementati i servizi per l’infanzia.”

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Concorezzo. Hanno manifestato preoccupazione per la chiusura dello storico asilo di via 25 aprile. Una trentina di genitori degli alunni e degli ex alunni della materna paritaria comunale hanno sfilato per le vie del centro per chiedere un intervento del Comune che non metta a rischio il servizio didattico. La manifestazione si è tenuta giovedì. La lettera di alcuni genitori “Caro sindaco, sono passati solo 3 anni dal nostro incontro nel s

Concorezzo. "La scuola dell’infanzia di via XXV Aprile non chiude, anzi, si potenzia"- Con queste parole inizia un lungo messaggio del sindaco Mauro Capitanio che prova a fare chiarezza sulla questione dell'asilo comunale paritario dopo la manifestazione di una trentina di genitori (Asilo 25 Aprile, la lettera dei genitori).

"Quando *alcuni genitori che ho incontrato la scorsa settimana mi hanno chiesto se avessero potuto attaccare questo striscione* per qualche giorno, ho dato loro la piena disponibilità perché sintetizza perfettamente il pensiero dell’Amministrazione Comunale.

Ai genitori ho spiegato che *l’immobile non sarà venduto* ma resterà di proprietà comunale, che *il servizio non verrà dismesso* ma che cambierà modello gestionale".

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"Abbiamo assunto questa decisione perché in questo moment *alcuni servizi stanno richiedendo uno sforzo e una attenzione doppia rispetto a 3 anni fa*. Si pensi ad esempio all’assistenza educativa scolastica che prima coinvolgeva poche decine di ragazzi e adesso ha sfondato il tetto dei 100 studenti. Abbiamo una necessità crescente di sostenere la disabilità nelle scuole e fuori e purtroppo negli ultimi anni sono aumentati anche i minori gestiti direttamente dal Comune.

Se da un lato questi servizi richiedono un impegno sempre maggiore, *sul fronte scuola dell’infanzia assistiamo purtroppo ad un drastico (e noto) calo delle nascite* che negli ultimi 10 anni ha portato i nati per anno da quasi 200 a poco più di 100. Questa condizione fa si che i bambini in età da scuola dell’infanzia potrebbero essere accolti come scuola pubblica gratuita non più in 3 plessi (Verdi, Falcone e Borsellino e XXV Aprile) ma in 2. A questo si somma il fatto che delle 8 storiche insegnanti comunali di XXV Aprile, due siano già andate in pensione, due andranno a metà del prossimo anno e altre 2 entro il 2027.  A questo si affianca la scelta del Direttore, che da alcuni anni ci supporta a livello strategico, che ha deciso di cogliere una bella opportunità professionale a Roma.

Quindi partendo dalla conferma della *garanzia del servizio pubblico e gratuito di scuola dell’infanzia per tutti i bimbi concorezzesi*, ci siamo chiesti come lavorare su questa opportunità per introdurre nuovi servizi che molte famiglie ci stanno chiedendo e che il Comune al momento non era in grado di introdurre.

Abbiamo deciso di aprire una *manifestazione di interesse per verificare se ci potessero essere operatori interessati a collaborare con il Comune per una nuova modalità di gestione della scuola di via XXV Aprile* che permettesse di ragionare su fasce estese dei pre-post scuola, su centri estivi di più settimane, che permettesse di lavorare ad interventi di manutenzione più incisivi. E una collaborazione pubblico-privato permette tutto questo, non ci si deve scandalizzare, è un modello che si sta proponendo a tutti i livelli amministrativi.

Per chi ha avuto la pazienza di leggere fino a questo punto, anticipo che avremo modo di approfondire e di tornare su questo percorso ma volevo rimarcare i punti fondamentali

1.L’immobile che ospita la scuola di via XXV Aprile resta comunale

2.Il servizio di scuola dell’infanzia dentro la scuola di via XXV Aprile non verrà dismesso

3.A tutti i bambini di Concorezzo sarà garantito l’accesso alla scuola pubblica e gratuita dell’infanzia

4.Stiamo ragionando ad un modello che possa introdurre nella scuola di via XXV Aprile nuovi servizi che molte famiglie da anni richiedono

E’ una trasformazione importante che sosteniamo in modo convinto per il bene di Concorezzo e dei nostri bambini".

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Concorezzo. "La scuola dell’infanzia di via XXV Aprile non chiude, anzi, si potenzia"- Con queste parole inizia un lungo messaggio del sindaco Mauro Capitanio che prova a fare chiarezza sulla questione dell'asilo comunale paritario dopo la manifestazione di una trentina di genitori (Asilo 25 Aprile, la lettera dei genitori). "Quando *alcuni genitori che ho incontrato la scorsa settimana mi hanno chiesto se avessero potuto attaccare questo stri

manifesti_rondine.jpegConcorezzo. Potrebbero rischiare una multa salatissima i vertici della Rondine. Nei giorni scorsi, infatti, anonimamente qualcuno ha affisso in centro, e non solo, alcuni manifesti abusivi in merito alla questione della scuola materna di via 25 Aprile (leggi qui il recente intervento del sindaco Mauro Capitanio per fare chiarezza sulla situazione). Ieri, nella tarda mattinata, alcuni agenti della Polizia locale sono dovuti intervenire per rimuovere le affissioni abusive (nella foto inviataci da un lettore un momento della rimozione dei manifesti).

La posizione della Rondine

"Caro sindaco, sono passati solo 3 anni dal nostro incontro nel salone dell’asilo comunale e noi non ci siamo dimenticati che ci rassicurava dicendo che la mancata sostituzione di una maestra e il conseguente accorpamento di tre classi non fosse assolutamente preludio di una chiusura della struttura. Ci diceva anche, che il risparmio di spesa della maestra sarebbe stato investito in servizi per l’infanzia. [...] Noi le abbiamo dato fiducia, abbiamo creduto alle sue continue rassicurazioni. [...] Ma ora sappiamo che questa fiducia è stata tradita e siamo stati presi in giro." Questo lo stralcio di una lettera inviata da alcuni genitori all'Amministrazione comunale e fatta propria dal partito di opposizione. L'Amministrazione ha già chiarito che la struttura non sarà chiusa, come invece riportato nella lettera. E su questo gioca l'equivoco di questi giorni.

Affissioni abusive, la recente sentenza della Cassazione

Cassazione Civile Sent. Sez. 2 Num. 20129 Anno 2022

Alle affissioni politiche abusive, eseguite al di fuori del periodo di campagna elettorale, si applica il trattamento previsto dalle disposizioni di cui al D.Lgs. 507/93 e non quello contenute nella Legge 212/1956.

Nelle ipotesi in cui fosse possibile ravvisare un’unica azione (per la contiguità spaziale e temporale delle plurime affissioni) troverà (sempre che il Comune decida di procedere in questo senso) l'applicazione la disciplina del cumulo formale (in tal senso, Cass. 27707/2019).

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Concorezzo. Potrebbero rischiare una multa salatissima i vertici della Rondine. Nei giorni scorsi, infatti, anonimamente qualcuno ha affisso in centro, e non solo, alcuni manifesti abusivi in merito alla questione della scuola materna di via 25 Aprile (leggi qui il recente intervento del sindaco Mauro Capitanio per fare chiarezza sulla situazione). Ieri, nella tarda mattinata, alcuni agenti della Polizia locale sono dovuti intervenire per rimuove