Un decimato Monza perde in casa col Chievo

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MONZA-CHIEVOVERONA 1-2
Tutti si aspettavano finalmente la prima vittoria in campionato del Monza e invece è arrivata la prima sconfitta. Il Chievoverona inanella il terzo successo consecutivo e apre ufficialmente la crisi della squadra guidata da Cristian Brocchi, che ha ottenuto solo 3 punti in 4 gare. Davanti a soli 610 spettatori, tra cui un gruppo di tifosi biancorossi “da curva”, la formazione brianzola ha giocato alla pari dell’ottima compagine gialloblù fino al 43’, quando Barillà, già ammonito, si è fatto stupidamente buttare fuori facendo pendere la bilancia del match a favore degli ospiti, nonostante il vantaggio fin lì acquisito da Boateng e compagni.
Purtroppo per il Monza ha certamente influito sul risultato anche l’epidemia di “coronavirus” che ha falcidiato nelle scorse settimane il gruppo. Oggi erano ancora indisponibili per positività al Covid-19 Maric, Marin, Carlos Augusto e l’ex clivense Sampirisi; erano negativi ma non sono comunque stati convocati Di Gregorio e l’altro “ex” Rigoni; inoltre erano infortunati Gytkyaer e Bettella. E al 32’ si è aggiunto a quest’ultima lista anche Finotto. Insomma, di giustificazioni Brocchi ne avrebbe. Però anche lui è finito sul banco degli imputati a fine match per alcune scelte nella formazione iniziale e nei cambi. In particolare ha lasciato perplessi l’ingresso di Machìn al posto di Finotto e la sua sostituzione al 25’ della ripresa. Inoltre come ultimo cambio si poteva magari gettare nella mischia, in mancanza di altri attaccanti in panchina, il 16enne Caccavo. Considerando i punti già accumulati di distacco dalla vetta, e l’obiettivo dichiarato della dirigenza di andare in Serie A, abbiamo qualche dubbio che al tecnico milanese si continuerà a dare fiducia se a organico al completo non dovesse riuscire a recuperare il terreno perduto.
Dicevamo delle scelte iniziali: Lamanna è stato sostituito ancora bene dal terzo portiere Sommariva, mentre in difesa a sinistra al posto di Sampirisi è stato nuovamente spostato Donati, che ha lasciato la fascia destra a Lepore; nel reparto offensivo Finotto ha ovviato alla mancanza di Gytkyaer e Mota è stato preferito a Machìn.
Non si vivono grosse emozioni fino al 24’, quando Barillà da fuori manda la palla a sfiorare il palo. Al 27’ Paletta lancia Finotto, che si beve Leverbe ma subisce uno sgambetto: il fallo avviene fuori dall’area ma il pessimo arbitro Abisso decreta il rigore che Boateng trasforma (suo primo centro con la nuova maglia) 3’ più tardi a causa dell’infortunio al ginocchio (probabile distorsione) dell’attaccante biancorosso, sostituito poco dopo. Al 33’ un tiro-cross di Frattesi sfila di poco alto. 1’ dopo Mota approfitta di un pasticcio di Mogos e si fa trovare a tu per tu con Semper ma gli tira addosso. Al 43’ la partita si capovolge per colpa di Barillà, che commette un secondo brutto fallo, stavolta su Fabbro, e viene ammonito di nuovo e quindi espulso. Il Chievo fiuta la preda e già al 46’ centra una traversa con un colpo di testa di Mogos.
All’intervallo Brocchi lascia in panchina Boateng per inserire Armellino e al 2’ l’ispirato Mota sgroppa fino all’area avversaria e da posizione defilata calcia addosso al portiere. 2’ dopo gli scaligeri pareggiano: Fabbro crossa dalla destra per Obi che tocca di tacco per Djordjevic, lesto a insaccare praticamente sulla linea di porta. All’8’ lo U-Power Stadium esulta per un gol di Mota ma l’arbitro non convalida per fuorigioco. Al 19’ Machìn perde malamente palla poco fuori l’area e Garritano si fa chiudere lo specchio della porta da Sommariva, però la sfera finisce a Djordjevic che raddoppia. Al 25’ Ciciretti centra il palo esterno e Brocchi inserisce D’Errico per Machìn che viene ingenerosamente coperto di fischi (li avrebbe semmai meritati Barillà dopo il secondo cartellino giallo). 7’ più tardi entra anche Fossati per Barberis, ma è al 38’ che la partita potrebbe risvoltare: Viviani fa peggio di Barillà facendosi espellere direttamente 1’ dopo aver fatto il suo ingresso in campo per un’entrata con piede a martello sulla caviglia di Armellino. Il Monza ci prova con le poche forze rimaste e al 46’ Mota devia debolmente per una comoda parata di Semper. Troppo poco: i 3 punti se li porta a casa meritatamente il Chievo di Alfredo Aglietti, compagno di squadra di Brocchi nell’Hellas Verona del 1998/99 e, per metà stagione, del 1999/00. La stagione successiva sarebbe stata l’ultima del Monza in B e l’ultima in cui Monza e Chievo si sarebbero sfidate. Entrambi i match videro la vittoria dei veronesi: speriamo che la cosa non si ripeta...
In sala stampa Brocchi ha tirato in ballo la malasorte: “È stata una gara sfortunata perché potevamo andare sul 2-0 e invece poco dopo siamo rimasti in 10. È un momento di emergenza perché mancano tanti giocatori, mancano le alternative. Oggi comunque la squadra ha lottato, ha avuto il giusto furore agonistico, ha calciato tanto quanto il Chievo tenendo bene il campo. Adesso non dobbiamo perdere la lucidità, non dobbiamo perdere la calma, perché il campionato è molto lungo: abbiamo tutto il tempo per recuperare”.
Prima della prossima partita di campionato (sabato 31 ottobre alle ore 14 in trasferta a Cittadella) il Monza tornerà in campo martedì 27 per la Coppa Italia: per il terzo turno preliminare si giocherà gara secca col Pordenone allo stadio Guido Teghil di Lignano Sabbiadoro, nuova casa dei friulani a causa dell’inadeguatezza dello stadio Ottavio Bottecchia e dopo le peregrinazioni della scorsa stagione a Udine e Trieste.
 
FOTO BUZZI