Mugello da brividi per Matteo: dal secondo posto alla rovinosa caduta

ghidni_mugello_2014.jpgIl trofeo NSF si è concluso con dolore agonistico e fisico per il 15enne Matteo Ghidini che, nel fine settimana, ha comunque dimostrato la sua classe sulla pista del Mugello. Un week end partito con la pista bagnata e le qualifiche fatte sotto la pioggia hanno portato un livellamento tra le moto da trofeo con quelle del campionato italiano, impegnate sullo stesso tracciato. Ghidini, in sella ad una moto standard da trofeo, nelle orve ha messo dietro motociclette che gareggiavano nel mondiale l'anno scorso e che costano decine di migliaia di euro in più (sono moto più performanti con accorgimenti tecnologici sofisticati come il traction control system, doppi freni a disco frontali, sospensioni  d'avanguardia, elettronica....... altre moto a tutti gli effetti).

Nel primo turno di qualifiche aveva fatto segnare il quinto tempo assoluto mentre nel secondo e definitivo scendeva in pista molto determinato facendo abbassare i tempi giro su giro fino a fare segnare un secondo posto assoluto su un totale di 37 moto. Marco Bezzecchi conquista la sua prima pole position nella classe Moto3 del CIV precedendo Matteo Ghidini, impegnato nel Trofeo NSF e splendido protagonista, di 571 millesimi di secondo. Chiude terzo Anthony Groppi, quarto Rodrigo Castillo.
 
Impresa veramente eccezionale!
In gara uno una grinta da leone ha portato Ghidini (nelle foto con il numero 14) a forzare troppo per stare incollato a veri e proprie " siluri" accorgendosi che la sua "motina" non aveva le caratteristiche delle altre finendo sul cordolo e sempre a gas aperto andava sull erba sintetica, bagnata, e dopo averla tenuta mentre pattinava sulla destra tornava come un pendolo a sinistra sbalzandolo fuori dalla sella. Risultato: polso e malleolo fratturati.
 
 
"Matteo - spiegano dallo staff -  ha dimostrato di essere cresciuto e maturato in sella alla moto NSF 250 nel trofeo Honda, e adesso sta cercando altri sponsor oltre a quelli che già ringrazia per il supporto, perché si merita una moto con gli accorgimenti tecnici che gli permetteranno di esprimere tutte le sue potenzialità senza dover chiudere il gas"