July 27, 2024
#Politica

Pgt, via Kennedy: la polemica e la realtà

via_kennedy_Concorezzo.png

via_kennedy_Concorezzo.pngConcorezzo. Si parla di Piano di Governo del territorio (PGT) ed è subito servita la polemica. Ieri sera, 18 luglio, in occasione della convocazione del Consiglio comunale, il primo punto all’ordine del giorno era relativo all’approvazione di un protocollo per l’attuazione di un Piano particolareggiato previsto dalla pianificazione urbanistica del paese. L’area interessata è quella di via Kennedy, al confine con Agrate, l’area incastonata tra via 4 Novembre e la tangenziale Est.

Usando un vecchio cavallo di battaglia, quello della cementificazione del paese, il gruppo di opposizione della Rondine ha scaldato i motori nei giorni precedenti il Consiglio: “Lunedì 18 luglio il Consiglio Comunale discuterà un provvedimento fortemente voluto dal Sindaco e dalla Lega, predisposto per consentire la più ampia cementificazione possibile delle aree verdi di via Kennedy – hanno scritto – La grafica che vi proponiamo, estratta dagli atti ufficiali elaborati dall’attuale Amministrazione, chiarisce bene quali aree vedranno sorgere nuovi palazzi (per circa 45.000 metri cubi) e quali dovrebbero ospitare la nuova RSA, con un’inversione di rotta rispetto alla proposta promossa anche dalla Lega nei due mandati precedenti (quando Capitanio era vicesindaco). Un punto sul quale ritorneremo nelle prossime ore. Mentre le amministrazioni più coscienziose si attivano per arrestare il consumo di suolo, a Concorezzo si predispongono gli atti urbanistici necessari a consentire il più grande piano di cementificazione degli ultimi 20 anni. Un approccio miope e retrogrado, tipico di una politica che dovremmo lasciarci alle spalle.

Polemica stracotta e infondata, è la sintesi della replica della Lega, partito di maggioranza in città. “Ormai siamo abituati alle fantasiose ricostruzioni della Rondine – spiegano dal Carroccio – Evidentemente o sono in mala fede o hanno perso qualche pezzo: basti ricordare che in quella zona abbiamo invece ridotto il consumo di territorio e i volumi e siamo scesi da 120.000m³ a 40.000m³. Ma soprattutto, per non ingannare i cittadini, va chiarito che quella non è un’area verde o agricola ma edificabile e residenziale: i proprietari di quelle aree pagano diritti residenziali da 30 anni e il Comune doveva solo definire quali servizi sviluppare prima di dare il via ai piani di intervento. D’altra parte la Rondine è la stessa lista che ha scritto che avremmo edificato su area tennis, che avremmo distrutto il parco della scuola, che avremmo avuto una moschea sulla Caserma, che le falde d’acqua rischiavano di essere inquinate per asfalti Brianza. Quello che stiamo facendo speriamo sia chiaro a tutti: tutte le aeree verdi ed agricole le abbiamo preservate”.