Orgoglio leghista, la sezione di Concorezzo in massa a Bergamo

b_450_500_16777215_00_images_orgoglioleghista10042012.jpegConcorezzo. Un'autocolonna di leghisti concorezzesi a Bergamo per la serata dell'orgoglio e delle scope. Una ventina di sostenitori e militanti del Carroccio locale, sotto il temporale, si è precipitata ieri sera nei padiglioni della fiera del capoluogo orobico per l'evento che segnerà, in ogni caso, la svolta del movimento. Una manifestazione impressionante per numeri, come riconosceva questa mattina a Radio 24 l'ex direttore del Corriere della Sera e del Sole24ore, Stefano Folli. Quasi 10mila persone (alcuni sono arrivati dall'Umbria, dalla Toscana, dalle Valle d'Aosta) hanno riempito in un giorno settimanale il palazzetto bergamasco, costringendo in tre occasioni i medici ad intervenire per malori da caldo e compressione.

Era stato Roberto Maroni ad invocare nella Lega le "pulizie di primavera". E la base ha risposto, scope in mano e qualche cappio alla vecchia maniera.

Ieri sera l'ex ministro dell'Interno ha di fatto preso in mano il Carroccio, annunciando l'espulsione del tesoriere Francesco Belsito, l'uscita di scena della trota Renzo Bossi e la resa dei conti con la cerchista Rosy Mauro. E sarà solo l'inizio. Entusiasmo e anche qualche critica alla dirigenza della Lega, travolta da uno scandalo da commedia all'italiana, con furbetti del quartiere, letterine, soldi facili, maghe, badanti e tutta una serie di tumori che rappresentano la ragione di lotta per cui era nato il movimento di Umberto Bossi. Il "capo", segnato dalla fatica della malattia che lo ha colpito nel marzo 2004, ha chiesto scusa ai militanti, ha ammesso l'errore di aver buttato i figli in politica e ha incoronato di fatto Maroni, il suo eterno secondo, mettendo fine anche alle voci di una risicata frangia interna che vaneggiava un complotto ordito (!) proprio dall'ex ministro.

Tra le novità annunciate da Maroni, oltre all'espulsione di Belsito, la convocazione del congresso nazionale del Veneto, di quello federale della Lega Nord (atteso da diversi anni), la ferrea regola della meritocrazia e la distribuzione dei rimborsi elettorali (quelli che stavano prendendo la volta della Tanzania) alle sezioni locali.

Soddisfatta la delegazione concorezzese, tra cui si riconoscevano l'assessore all'Urbanistica Walter Magni, il consigliere Daniele Usuelli, il segretario in pectore Vittorio Mandelli e molti giovani. Ora, però, saranno gli elettori a decidere.