Lega smaschera presunti falsari dei 50 euro: madre e figlio

truffa2.jpgArcore. Sono una donna di circa 50 anni e il figlio ventenne i presunti falsari dei 50 euro. Mercoledì sera, intorno alle 20,30, sono stati smascherati all'interno della festa della Lega Nord di viale Monte Rosa mentre cercavano di piazzare una banconota tarocca al bar. In precedenza i due avevano già speso un bigliettone fasullo nella vicina area cucina.
A inchiodarli è stata una normalissima penna, del valore di circa 4 euro, capace di rilevare la diversità della carta utilizzata dai falsari, facendo emergere una striscia nera dopo un normale sfregamento.
Erano le 20,30 quando la donna, una siciliana residente a Lissone, si è presentata alla cassa del bar chiedendo "una birra media per mio marito, che mi aspetta fuori". Dal borsello la donna ha estratto la banconata da 50 euro. Visto che il personale era da giorni in allarme (banconote false erano state "piazzate" alla precedente festa del Pd e nella prima serata della kermesse del Carroccio), prima di dare il resto i volontari hanno evidenziato la banconota con lo speciale pennarello. Immediatamente sono comparse le strisce nere: i presunti responsabili erano caduti nella trappola.
Quando il personale ha comunicato alla donna che la banconota era falsa, questa senza battere ciglio si è ripresa i 50 euro, se li è infilati nel reggiseno e si è diretta verso il parcheggio. A quel punto è intervenuto un ufficiale della Polizia di Stato che, in borghese, stava prendendo parte alla festa e aveva notato tutta la scena. Il poliziotto si è qualificato, mostrando il tesserino, e ha intimato alla donna di fermarsi. Questa prima ha dichiarato di aver strappato la banconota, poi ha insistito per andarsene. Quando era chiara la malparata (i militanti leghisti nel frattempo avevano allertato il 112), in supporto della donna è arrivato uno strafottente ventenne che prima ha dichiarato di non aver nulla a che fare con la presunta truffatrice, poi si è qualificato come "figlio", insultando se non minacciando gli agenti in borghese. Pochi istanti e in viale Monte Rosa sono arrivati i carabinieri della stazione arcorese di via Edison, che hanno preso in consegna la coppia.
La situazione dei due si è aggravata quando si è scoperto che le banconote false piazzate in precedenza avevano la stessa matrice di quella usata dalla siciliana lissonese mercoledì sera. Non solo. Nel parcheggio è stato rinvenuto "casualmente" un borsello con una decina di altre banconote false, tutte con lo stesso numero di serie.
La casa lissonese dei due siciliani è stata poi perquisita dai carabinieri. Seguiranno sviluppi ma i numerosi indizi correrebbero in un'unica direzione.b_230_220_16777215_00_images_truffa1.jpeg

"Siamo molto soddisfatti per aver dato un nome e un volto ai preseunti falsari che da tempo infestavano quest'area e probabilmente anche altre - hanno commentato a caldo i militanti della Lega - Ringraziamo le Forze dell'ordine per la prontezza dell'intervento e spieghiamo che anche i giudici facciano la loro parte, rinunciando all'inutile e dannoso buonismo che una parte della giustizia italiana ha troppo spesso con malviventi e truffatori. La Lega la sua parte l'ha fatta e non ha intenzione di lasciar correre o perdonare questa gente".

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