E-commerce, boom: ma 3 PMI su 4 non vendono online

Oggi il digitale rappresenta una componente chiave per tutte le aziende, italiane e non. Purtroppo, però, le tecnologie non vengono ancora percepite sempre in modo positivo, perché molte imprese hanno dei dubbi sulla loro utilità, ma il giro d’affari degli e-commerce è in costante crescita.

Il successo degli e-commerce: ecco i dati

Il periodo attuale è ovviamente molto particolare, dato che il 2020 è stato segnato dalla pandemia da covid-19 e dal lockdown. Le aziende hanno dovuto dunque chiudere le saracinesche dei propri negozi, passando al digitale e rinforzando (o inaugurando) i propri e-commerce. 

Al contempo, gli italiani hanno preso ancora di più l’abitudine di fare gli acquisti online, soprattutto per via della comodità e della consegna a domicilio. Ma non tutto il male vien per nuocere, perché questa rivoluzione ha fatto capire ad entrambi gli attori quanto il mondo del web sia ricco di opportunità. 

A confermarlo sono i dati: stando ad un recente studio del settore e-commerce in Italia, ad oggi il giro d’affari delle vendite online si aggira intorno ai 60 miliardi di euro. Al giorno d’oggi, per le aziende è ancora più semplice entrare nel mercato online, soprattutto grazie alla riduzione dei costi d’accesso. Basti pensare che per navigare sul web oggi esistono alcune offerte Internet business riservate alle aziende, come quelle proposte da Linkem ad esempio. 

Tornando ai numeri, il comparto e-commerce ha registrato un aumento del fatturato superiore ai 3 miliardi di euro, diventando così la terza catena di valore nella Penisola, con un peso del 19% sull’incremento del fatturato totale delle aziende tricolori.

In Italia c’è ancora molta strada da fare

I numeri di questo 2020 sono molto positivi, e con tutta probabilità aumenteranno ancora, visto che aziende e consumatori stanno spingendo sempre più spesso verso questa direzione. Purtroppo, anche il comparto e-commerce, però, ha le sue criticità. 

Secondo una recente indagine, infatti, ancora oggi 3 PMI su 4 non vendono online, perdendo dunque delle ghiotte opportunità di business. I motivi sono stati anticipati poco sopra: non tutte le imprese hanno ancora compreso le opportunità che il digitale può regalare, quindi il costo relativo alla creazione e al lancio di un negozio elettronico viene visto più come una spesa, che come un vero e proprio investimento. 

Bisogna infatti considerare che la Penisola si è trovata all’improvviso a fare i conti con un ritardo digitale per certi versi storico nel nostro Paese. Di conseguenza, serve ancora del tempo per somatizzare tutte queste novità, e man mano che si andrà avanti cresceranno sia la consapevolezza delle PMI, sia le competenze necessarie per concretizzare la propria presenza online in maniera efficace.

In sintesi, oggi la Penisola spinge in direzione del digitale, ma le poche barriere ancora presenti non bastano per infrangere il flusso di una rivoluzione oramai definitiva.

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