Concorezzo. Forse non saranno in molti a ricordare la vecchia bocciofila. Se qualcuno si chiedesse che fine ha fatto la copertura originaria, lo riporta Verese News che racconta di come un noto concorezzese, solito frequentare la bocciofila di Brenta, organizzo il trasporto della struttura, per altro tutt'altro che scadente, nel luogo che amava, perché potesse continuare a vivere. "L’indicazione dubitativa è d’obbligo - scrive Varese news, (qui l'intero articolo) - per l’alone di mistero percepibile intorno, che il Giancarlo Bossi di Reno, dirigente del settore giovanile da una vita, fosse andato in quel di Concorezzo per una manifestazione e avess l’indicazione dubitativa è d’obbligo per l’alone di mistero percepibile intorno, che il Giancarlo Bossi di Reno, dirigente del settore giovanile da una vita, fosse andato in quel di Concorezzo per una manifestazione e avesse appreso che la bocciofila locale volesse disfarsi di una copertura installata sui loro campi: si sa come vanno codeste faccende, il Bossi ne parla a Brenta e il Ratti raduna un manipolo di volontari con i mezzi di trasporto necessari e in breve tempo smonta e rimonta la copertura, pagata fra l’altro una cifra assolutamente modesta.e appreso che la bocciofila locale volesse disfarsi di una copertura installata sui loro campi: si sa come vanno codeste faccende, il Bossi ne parla a Brenta e il Ratti, dirigente locale, raduna un manipolo di volontari con i mezzi di trasporto necessari e in breve tempo smonta e rimonta la copertura, pagata fra l’altro una cifra assolutamente modesta. I nostalgici quindi potranno andare a visitare e pare che alcuni già lo facciano, la famosa Bocciofila di Brenta e alzando gli occhi al cielo (o meglio alla copertura), trovare una parte della storia del proprio paese.