A De Sfroos il premio Maria Carta: "Come aver vinto l'Oscar"

VanDeSfroos_Ph._by_D.Pizzardi.jpegA Davide Van De Sfroos è stato assegnato il prestigioso Premio Maria Carta, voluto dall’omonima Fondazione per ricordare l’artista sarda scomparsa nel 1994 e attribuire così un piccolo ma significativo riconoscimento a soggetti, enti e istituzioni che operano nel campo artistico.

Il comitato scientifico della Fondazione, presieduto dal giornalista ed etnomusicologo Giacomo Serreli, ha deciso di attribuire uno dei riconoscimenti a Davide Van De Sfroos “in considerazione dell’apprezzamento e della sensibilità che egli ha sempre manifestato nei confronti della cultura della Sardegna e in generale per tutti gli sforzi compiuti finalizzati alla valorizzazione delle lingue e delle tradizioni locali, come dimostrano in modo evidente i testi delle sue liriche”.

Il legame di Davide con la Sardegna è di lunga data e si interseca con le innumerevoli collaborazioni con artisti sardi, dai Tazenda alle Balentes, Beppe Dettori, Francesco Piu. E poi il brano “Ventanas” (dal sardo “finestre”) e tutte le occasioni in cui il cantante intona, durante i suoi concerti, “Deus ti salvet Maria” o altre melodie tipiche dell’Isola.

E nel Van De Estaa Tùur 2015 non potevano certo mancare le tappe in Sardegna. Domenica 23 agosto a Bortigali (Nuoro) e sabato 5 settembre a Berchidda (Olbia Tempio).

Ricevere in questo momento il premio “Maria Carta” dalla Sardegna, dopo tutti questi anni passati ad attraversare l’isola, cercare di conoscerla meglio, sposando alcuni dei suoi suoni e invitando moltissimi dei suoi musicisti mi dà la stessa sensazione che prova un attore alla notizia della vittoria del Premio Oscar – afferma Davide Van De Sfroos - Questo Premio ha un “peso” incommensurabile per me sia dal punto di vista professionale che affettivo. Ho conosciuto Maria Carta da bambino, prima di andare in Sardegna. Sono stato in Sardegna per la prima volta a 14 anni. Ho capito meglio Maria Carta, cosa cantava e che cos’era la musica sarda. Se oggi dei sardi decidono di premiarmi vuol dire che qualcosa di misterioso e di magico è successo. Non pretendo di aver compreso pienamente tutta la Sardegna, perché è una terra molto misteriosa ed è difficile da scoprire tutta quanta, ma sicuramente la Sardegna ha capito me!”.

Quest’anno l’edizione numero 13 del Premio Maria Carta si terrà a Milano sabato 26 settembre (Teatro San Fedele) in collaborazione con la F.A.S.I. (Federazione delle associazioni del Sardi in

Italia) e con il Centro Sociale Culturale Sardo di Milano. Molto si deve a questa straordinaria cantante (Siligo 1934 - Roma 1994) se, da metà degli anni settanta, si è accentuata una generale riscoperta e valorizzazione del patrimonio tradizionale isolano.

Si può dire che non ci sia aspetto della musica sarda che Maria Carta non abbia setacciato in 25 anni di carriera: ninne nanne, gosos, canti gregoriani sono stati rispolverati e rivitalizzati con un contributo originale della cantante logudorese. La Fondazione Maria Carta nasce per valorizzare e promuovere la musica e la cultura tradizionale della Sardegna, patrimonio che la grande artista ha fatto conoscere e apprezzare fuori dai confini isolani.

Foto D. PIZZARDI

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