Vandalo e anche confuso: la scritta che suscita indignazione e ilarità

vandalo_repubblica.bmpConcorezzo. "Mi sentirò in colpa un altro giorno in un altro posto perché non posso dirti no ad ogni costo". Il tutto corredato da una rosa, un lucchetto nella migliore tradizione dei film di Federico Moccia, due cuoricini e la data del 16 maggio 2017. Manca solo la firma (ma quella, forse, potranno restituirla le telecamere di sicurezza del Municipio) al grigio minestrone con cui un vandalo, l'altra notte, ha imbrattato un muro di via Repubblica, all'angolo con via Varisco, proprio davanti al palazzo del Comune. Forse, nelle intenzioni dell'autore, quella voleva essere una dichiarazione d'amore. E invece la confusionarietà del messaggio, il tetro colore nero e soprattutto il danno economico (diverse centinaia di euro) causato dal raid vandalico hanno sortito decisamente effetti opposti. Sui social network si è scatenata l'indignazione e allo stesso tempo l'ilarità dei concorezzesi che hanno condannato l'atto teppistico ma soprattutto la natura "poetica" del messaggio. E così tra chi consiglia di pagare i danni, di scrivere un'altra frase ma sul muro di casa propria, chi consiglia un corso di poesia o di italiano, il giovane (si spera) teppista non ne esce certo con i tratti di un moderno Romeo. Chissà se l'amato o amata apprezzerà...