Torri di via Adda, il progetto (e le polemiche) rinasce dalle ceneri

b_450_500_16777215_00_images_torriprogettoviaadda.jpegConcorezzo. La "Manhattan concorezzese" si farà?". Anche noi avremo i nostri grattacieli? Dopo il volantinaggio promosso martedì dalla lista civica concorezzese, il dibattito torna ad infiammare la politica cittadina.

LA STORIA. La campagna elettorale del 2009 ebbe la sua stagione di polemiche l'anno precedente: nel 2008, prima in sordina, poi ufficialmente, iniziò a far rumore il Comitato di via Adda. Nel mirino il progetto, mai realizzato (per ora), di edificare due torri da 54 metri l'una e 7 micro palazzine residenziali. Un'area, quella concorezzese, a ridosso dello scempio cementizio consentito dall'Amministrazione di Vimercate a due passi dal Parco della Cavallera, dove le due Torri bianche sono state poco alla volta contornate da una colata di cemento degna del Berlusconi delle origini. In via Adda, prima che spuntasse il progetto delle due torri, gli appetiti edificatori avevano ipotizzato nei primi anni del 2000 un medio centro commerciale. Ora l'idea di due "matitoni" concorezzesi risorge dalle ceneri. E con essa le polemiche.

LISTA CIVICA IN CAMPO. Questo il testo della lista civica italiana di Concorezzo, animata da Roberto Brambilla (Marcusà). Nell’ultimo consiglio comunale è stata consegnata ai capigruppo la variante proposta dai costruttori interessati e riguardante la realizzazione delle famose torri - due mostri di 50 metri! - nel comparto 8 di Via Adda. 

Tale comparto prevedeva la follia di ben 10.572 metri quadrati di superficie destinata ad abitazioni e 9.400 metri quadrati di commerciale dislocati nelle citate torri affacciate su via Dante. In questo periodo di crisi, la difficoltà di vendere o affittare spazi commerciali ha spinto i costruttori a chiedere una variante per ridurre a solo 3.390 mq la parte commerciale e per destinare ad abitazioni i restanti 6010 mq, incrementando in tal modo di più del 50% il numero di abitanti previsti in questo comparto che passerebbero da 300 a ben più di 450. 

Ricordiamo che nella ex area Frette sono già previste 250 nuove abitazioni e che i costruttori interessati, pur avendo già versato al Comune un milione di euro, per ora non hanno iniziato a costruire visto il gran numero di abitazioni invendute presenti nel nostro territorio. 

Nel 2010 abbiamo contestato il massacro di 40.000 metri di verde pubblico di proprietà dei concorezzesi per costruire l’Aquapark, il “meraviglioso regalo” di fine legislatura del Centrosinistra che il Centrodestra si è ben guardato dal bloccare. 

Purtroppo ora, come avevamo previsto, l’Aquapark non gira a dovere e dei nuovi posti di lavoro tanto sbandierati si è visto ben poco. Tanto fumo per i concorezzesi e molto arrosto per pochi. Bel risultato! 


Allo stesso modo – in questo periodo di crisi - ci chiediamo perchè l'Amministrazione perseveri sulla strada della cementificazione e del congestionamento del territorio permettendo la realizzazione delle due torri di Via Adda di fronte alle altre case popolari col rischio di realizzare un secondo eco-mostro. 

Perchè l'Amministrazione comunale asseconda gli interessi di pochi anziché tenere conto della qualità della vita di tutta la cittadinanza? Non è bastata l'esperienza dell'Aquapark? 

Cari cittadini aprite gli occhi! 

LA REPLICA DELL'ASSESSORE MAGNI. Buongiorno, chiederei alla redazione, se possibile, di pubblicare la lettera che il sottoscritto inviò nel 2008 a concorezzo.org, per esplicitare la posizione della Lega Nord sul PII denominato comparto 8. Nel contempo, vorrei dagli infidi mistificatori autori del volantino da voi pubblicato le risposte alle seguenti questioni.

Prima. In che modo l'attuale Amministrazione avrebbe potuto bloccare la costruzione dell'Aquapark con la struttura già cantierizzata?
Seconda. Quale è il valore legale di un PII approvato?
E infine terza, ma più importante questione: come possono affermare a questo stato dell'arte(cioè una semplice richiesta presentata dagli operatori) che questa Amministrazione asseconda l'interesse di pochi a scapito del bene comune?
Per piacere almeno questa volta, si evitino risposte burlesche e superficiali che hanno il solo fine di screditare tutto e tutti.

LA LETTERA DEL 2008. Come richiesto dall'assessore Magni, pubblichiamo la lettera che lui stesso (allora segretario della Lega Nord e in opposizione all'allora maggioranza di centrosinistra) inviò alla nostra redazione il 22 luglio 2008 sulla questione delle torri di via Adda.

Cara redazione,
riesco a rispondere solo  ora alla lettera della nostra concittadina che chiedeva chiarimenti in 
merito alla posizione della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania 
sulla nascita delle due torri.
Siamo presenti in Consiglio comunale dai primi anni Novanta, sempre come forza di opposizione e mai (purtroppo) 
con i numeri per far valere le nostre posizioni in materia di 
urbanistica e preservazione del territorio.
La posizione della Lega allora come oggi è stata di forte opposizione e criticità in virtù 
della percezione di uno scollamento tra le reali esigenze abitative della comunità e le decisioni di consumo del territorio poste in essere dal centrodestra prima e dalla sinistra poi.

Non credo sia un mistero il fatto che ci siamo sempre battuti, atti pubblici alla mano, contro i rischi di speculazione edilizia.

Per quanto concerne il comparto 8 cambia poco che prima si sviluppasse in orizzontale contro la verticalità esasperata del progetto attuale. E’ un progetto che non serve ai cittadini, e gli amministratori dovrebbero imparare a utilizzare altre politiche per la concessione di servizi alla comunità, e non la sola svendita del territorio. Ma anche per questo c’è solo una strada: gestire i soldi delle nostre tasse, responsabilizzare ulteriormente gli amministratori locali, ovvero attuare il federalismo. Non è possibile che il Nord paghi la sanità dei romani, lo smaltimento dei rifiuti napoletani e poi debba costruire o far costruire torri per pagare i servizi.

E’ ovvio che ormai (è sotto gli occhi di tutti) lo scempio è stato fatto. Dal 2009 speriamo la Lega possa governare 
Concorezzo: il primo obiettivo sarà la conservazione dei confini, prima che i cartelli di Concorezzo vengano sostituiti con quelli con la scritta “azzonamento della grande Milano ex Concorezzo”

Walter Magni

Segretario Lega Nord per l’Indipendenza della Padania
Cuncuress