Protezione civile in lutto: addio a Carlo Secchi

carlosecchi.jpg Concorezzo. Sulle divise gialle della Protezione civile, questa volta, al posto delle medaglie c'è un fiocco nero, sigillo di un grande lutto. E il responsabile dei volontari, Cristian Ronco, affida a un messaggio il suo dolore e quello dei compagni: "Passeranno giorni, mesi, anni... ma il ricordo di una persona speciale rimarrà sempre nel cuore". Quella persona, circondata da affetto, stima e amicizia sinceri, era ed è Carlo Secchi, che la vita si è presa troppo presto, a soli 53 anni. Sposato con Marisa Magni, padre di Valentina di 22 anni, un sorriso gentile che non lo abbandonava mai, Secchi era caposquadra di uno dei gruppi della Protezione civile di Concorezzo. Sempre presente, sempre determinato e professionale, non gli mancava certo la voglia di ridere e scherzare, come quando, in occasione di una delle manifestazioni legate al Gran Premio di Monza, si era fatto ritrarre in una divertente posa al volante di una Ferrari... a pedali.

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Uomo, marito, papà, volontario, aveva anche la passione per il calcio, sostenendo con orgoglio i colori rossoneri. Poi all'improvviso la malattia, spietata, fulminante. Per tutta la giornata di ieri nella casa di via Varisco 3, a due passi dal Municipio, parenti, amici, colleghi volontari e autorità civili, tra cui il sindaco Riccardo Borgonovo, hanno voluto trasmettere alla famiglia la stima e l'affetto per Carlo.
Domani, mercoledì, alle 9,30, nella chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano, l'estremo, doloroso saluto.