Papà nello spogliatoio femminile, è polemica in piscina

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Concorezzo. Tre giorni di discussione sul web, una settantina di apprezzamenti e quasi cinquanta scambi di opinione, più o meno accesi. A scatenare l'ira di un papà, e il conseguente accesissimo confronto, è stato un episodio (non il primo del genere, a dire il vero, ndr) verificatosi all'interno della piscina comunale di via Pio X. Durante l'ora di nuoto libero, secondo quanto riferito da un genitore e segnalato alla reception della struttura, due uomini adulti, di nazionalità straniera, sarebbero entrati nello spogliatoio femminile per accompagnare una bambina, nonostante questa fosse già seguita dalla madre. Davanti alle rimostranze di un papà che stava attendendo all'esterno le due figlie, uno ha fatto finta di niente, l'altro ha riposto in malo modo e poi è entrato ugualmente.

"Io non sono razzista ma non sopporto l'ignoranza", ha scritto in alcuni passaggi del suo colorito post il genitore, lamentandosi del fatto che la sua segnalazione alla reception sarebbe caduta nel vuoto sia per la mancanza di personale addetto a controllare chi entra negli spogliatoi sia perché succederebbe spesso che mamme entrino con i figli maschi negli spogliatori maschili e anche papà con figlie femmine in quelli femminili, come in questo caso". Casi di difficile soluzione quando genitori e figli non sono dello stesso sesso, anche se (visto l'obbligo di fare la doccia in costume), basterebbe indirizzare le mamme negli spogliatoi femminili e i papà in quelli maschili, indipendentemente dal sesso dei figli (fintanto che si tratta di bambini, una volta ragazzini dovrebbero arrangiarsi da soli...).

Da questo punto di vista molti utenti chiedono ora cartelli più espliciti su chi possa o meno entrare nei diversi spogliatoi. E magari qualche controllo di tanto in tanto.