Nuova coop, entusiasmo e commozione

b_450_500_16777215_00_images_coop3.jpegb_230_220_16777215_00_images_coop2.jpegb_230_220_16777215_00_images_coop4.jpegb_230_220_16777215_00_images_coop5.jpegb_230_220_16777215_00_images_coop6.jpegConcorezzo. Quando vengono pronunciati i nomi di Lino Brambilla e di Ida Cavenaghi a molti vengono le lacrime agli occhi. Loro senz'altro avrebbero voluto essere presenti a questo momento. Questa mattina, infatti, è stata scritta una di quelle pagine che solo le comunità compatte e radicate possono vantare. 350 soci, una storia che va avanti con orgoglio dal Dopoguerra (1946), la cooperativa San Giuseppe ha tagliato il nastro dei rinnovati locali di via don Girotti, 50. Nuovi espositori, nuovo partner (Conad), cortesia e attenzione per i clienti di sempre. A fare gli onori di casa il presidente Emilio Grassi, il vicepresidente Fabrizio Ronchi, il sindaco Riccardo Borgonovo, il vicesindaco Mauro Capitanio, il parroco don Pino Marelli, i rappresentati della caserma dei carabinieri di via Ozanam. E a fare da cornice tanta, tantissima gente. I discorsi hanno ricordato la forza della tradizione, l'importanza del lavoro, il ruolo della cooperativa San Giuseppe come collante di tanti punti di riferimento della comunità. E non si è mancato di sottolineare la fiducia di questa "apertura", che arriva in un momento di crisi e di saracinesche che scendono per sempre. A coronare il clima di festa, l'annuncio a sorpresa del sindaco Borgonovo: quest'anno la Cooperativa San Giuseppe sarà insignita della benemerenza civica, la Gugia dòra (ago d'oro). Dopo la benedizione di don Pino, porte aperte, musica e immancabili brindisi. La tradizione continua. b_230_220_16777215_00_images_coop1.jpeg