Lo Stato obbliga Agrate a ospitare un campo per 50 profughi

casacantonieraagrate.JPGAgrate Brianza. Arrivo dei profughi in Provincia di Monza e Brianza: dopo gli hub di Monza e Limbiate, il terzo centro temporaneo di prima accoglienza e smistamento dei profughi è stato attrezzato ad Agrate Brianza, nell’area di proprietà della Provincia di Monza e Brianza situata in viale delle Industrie (strada provinciale SP 11), dove sorgono anche una Casa cantoniera e un magazzino, quest’ultimo sinora in gestione alla Croce rossa italiana. La decisione, vincolante per il Comune, è stata comunicata all’Amministrazione comunale martedì scorso, 14 luglio, dal Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, nel corso di un incontro convocato ad hoc. Secondo l’informativa resa dalla stessa Prefettura, questo hub potrà ospitare dalle 40 alle 50 persone, non donne o minori ma solo uomini adulti. I controlli di profilassi sanitaria saranno eseguiti e ultimati prima dell’arrivo nel territorio di Agrate Brianza e dell’ingresso nell’hub. La permanenza dei profughi sarà di qualche settimana, tempo necessario alla formalizzazione della domanda di asilo, in attesa di essere poi trasferiti presso strutture di seconda accoglienza.

“Mercoledì 15 luglio, abbiamo fatto un primo incontro con il presidente del Consorzio Comunità Brianza, dal quale abbiamo ricevuto piena garanzia circa l’attivazione di ogni presidio atto a tutelare il funzionamento e il controllo, 24 ore su 24, della struttura, attraverso personale adeguato per quantità e per competenze, e circa la capacità di gestire ogni altra eventuale necessità che si dovesse manifestare a riguardo. Il prefetto ci ha rassicurato in tale senso e, in ogni caso, nelle strutture già deputate a fungere da hub di prima accoglienza non si sono verificati né ricadute problematiche per il territorio né disordini”, spiega il Vicesindaco Simone Sironi.

Nell’area sono presenti cinque tende, montate proprio per ospitare i profughi, una ex casa cantoniera e un magazzino: questi due edifici sono stati sgomberati e attrezzati per ospitare refettori e locali per attività integrative. Sono inoltre stati sistemati prefabbricati con servizi igienici. I costi di gestione (vitto e alloggio, attività di mediazione culturale e di integrazione, assistenza per l´orientamento legale e amministrativo, la copertura dei costi per la sistemazione dei locali) sostenuti dal Consorzio sono totalmente a carico dello Stato.

“In un’ottica di collaborazione e di accoglienza, l’Amministrazione comunale si è resa disponibile a un ulteriore confronto con il Consorzio Comunità Brianza per valutare l’opportunità di coinvolgere eventualmente le associazioni locali per attività che possano in qualche modo contribuire a inquadrare la permanenza di questi migranti in una cornice di reciproco dialogo e di integrazione costruttiva –dichiara Carmen Collia, Assessore ai Servizi sociali- Essendo inoltre il Comune di Agrate Brianza tra gli Enti locali firmatari del protocollo d’intesa con la Prefettura di Monza e Brianza, siglato lo scorso 1 luglio, per l’impiego in attività di utilità sociale di soggetti richiedenti protezione internazionale, vi sarà la possibilità di chiedere loro di svolgere servizi a favore della collettività. Si tratta di un’opportunità per questi migranti e non di un obbligo. Il Comune di Agrate ha siglato questo protocollo d’intesa prima di conoscere la decisione della Prefettura relativa a questo terzo hub, e tale protocollo si riferisce infatti alla possibilità di impiego in attività di utilità sociale per tutti i richiedenti asilo trasferiti sul territorio provinciale, pertanto sia per coloro che già si trovavano qui sia per coloro che sarebbero potuti arrivare in futuro”.