15enne disabile cacciata dalla Scala, la madre della ragazzina scrive a concorezzo.org

b_450_500_16777215_00_images_scalamilano.jpegConcorezzo.

(2) Buongiorno,
sono la mamma di Alessia e ci tenevo ad alcune precisazioni. Siamo andate a Teatro il 23 gennaio nell’ambito di una rassegna per ragazzi. Come peraltro confermato da numerosi testimoni tra i quali i ragazzi che tramite il Consiglio Comunale dei Ragazzi hanno scritto alla Scala per avere risposte in relazione all’accaduto, Alessia è stata allontanata perché ha emesso alcuni vocalizzi di approvazione, di piacere. La stessa sorte non è toccata ai numerosi ragazzi (ricordiamoci si trattava di adolescenti) che ridevano, scattavano foto e giocavano con il cellulare. La differenza mi pare ovvia, Alessia non è consapevole delle sue azioni, sono frutto delle sue emozioni, i ragazzi in sala erano invece in grado di intendere e volere. Da qui la mia segnalazione, prima alla Scala e solo in seguito essendo stata completamente ignorata alla LEDHA che, analizzando i fatti tramite il loro servizio legale, ha parlato apertamente di discriminazione. Perché il tutto non sia soltanto un gossip chi ha voglia e tempo, può approfondire l’accaduto sul sito www.ledha.it
Alessia è stata allontanata, vorrei non succedesse più a nessun altro.
Grazie e saluti.
Giuliana

Gentile Giuliana,

grazie per le doverose precisazioni. Ovviamente per noi - che abbiamo già trattato casi simili - non si è trattato di gossip o bramosia di notizia, ma di informazione su fatti che non dovrebbero accadere. Della sua lettera, sottolineiamo soprattutto il passaggio sui cellulari e sulle foto: l'Italia è un paese dove educazione e senso civico mancano drammaticamente all'appello. E i fatti di discriminazione sono figli di questa sottocultura, che ti fa urlare i fatti tuoi al cellulare mentre sei sul treno e poi ti fa spazientire se una persona con disabilità esprime emozioni. Che vergogna.

Massimiliano Capitanio
direttore concorezzo.org

(1) "Cacciata" dalla Scala di Milano perché la sua disabilit disturbava lo spettacolo. Ha del clamoroso la denuncia della madre di Alessia, ragazza 15enne, involontaria protagonista di un brutto episodio, qualora le accuse fossero confermate.

I fatti: Alessia va con la sua classe ad assistere ad uno spettacolo alla Scala. E' il 2 febbraio. La giovane viene sistemata nel posto riservato, in fondo alla sala. Ma dopo alcuni "vocalizzi", Alessia viene invitata dal personale del teatro a spostarsi in una sala adiacente, per seguire lo spettacolo da uno schermo nel foyer. A quel punto la madre indignata accompagna a casa la figlia e si rivolge a Ledha, Lega per i diritti delle persone con disabilità. Per l'associazione si tratta di un chiaro caso di discriminazione, per il responsabili della Scala, invece, il posto riservato era stato regolarmente garantito.