Le Amiche di Sant'Agata a sostegno dei profughi

 

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Venerdì 5 febbraio le “amiche di Sant’Agata” si sono riunite presso L’agriturismo la Camilla per l’ormai tradizionale cena di Sant’Agata, cena di beneficenza a sostegno di AVSI, fondazione che si occupa di progetti di cooperazione allo sviluppo internazionale. Quest’anno i progetti da sostenere riguardano i profughi in Sud Sudan, Siria, Iraq, Libano, Giordania ma anche Italia, aiutando altre associazioni e le Caritas diocesane a sostenere il cammino di chi è stato costretto a lasciare la propria casa. Sono milioni i profughi nel mondo che fuggono la morte per la guerra e la fame e questa tragedia non può più lasciarci indifferenti. Come ha invitato di recente Papa Francesco, siamo chiamati a “dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: Coraggio, pazienza!. La speranza cristiana è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura”. Lucia Castelli, pediatra operatrice di Avsi in prossima partenza per l’Iraq, ha raccontato la sua esperienza in Uganda e di come opera  AVSI nel mondo, proponendo innanzitutto una compagnia umana alle circostanze difficili che ogni uomo deve affrontare quotidianamente: “ tutto si può affrontare, se non si è da soli, questo ho imparato nella mia esperienza”, e naturalmente offrendo sostegno ai bisogni primari dell’uomo che rispetti e promuova la sua dignità. Quest’anno l’adesione alla cena è stata eccezionale: “ mi sembra un modo intelligente e piacevole di stare insieme facendo qualcosa di utile” ha detto una delle 250 donne di Concorezzo e dintorni presente per la prima volta.