Gelosia, aggredisce fidanzata e amica

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Concorezzo. Ha aggredito la fidanzata e la sua amica "colpevoli" di essere rientrate tardi dalla serata in compagnia. È al vaglio di carabinieri e Polizia locale (che hanno acquisito i filmati di videosorveglianza del Comune) quanto accaduto sabato mattina alle 6 in via Repubblica. Un giovane di 28 anni si è scagliato contro la fidanzata e un'amica prima a parole e poi fisicamente. Una delle due è finita a terra. Per placare il ragazzo è intervenuta anche una anziana che ha urlato chiedendo aiuto. Sul posto 118 e carabinieri. Una delle ragazze è stata trasportata in ospedale con leggeri ferite. Il motivo scatenante sarebbe la gelosia. Possibile una denuncia d'ufficio. 

Codice rosso. Il Parlamento ha di recente approvato una legge contro la violenza sulle donne. La novità principale della misura è l'introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini, alla stregua di quanto avviene nelle strutture di pronto soccorso per i pazienti più gravi. Per i reati sessuali, il ddl prevede che "la comunicazione della notizia di reato venga data immediatamente anche in forma orale. Alla comunicazione orale deve seguire senza ritardo quella scritta con le indicazioni e la documentazione previste".

Il pubblico ministero ha tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato per assumere informazioni, con eccezioni se la vittima è un minore. Quanto alla polizia, deve agire "senza ritardo" per il compimento di tutti gli atti del pubblico ministero. Altra particolarità, voluta dal Movimento 5 stelle, è l'allungamento dei tempi: la vittima ha 12 mesi, non più solo 6 per sporgere denuncia.

Revenge Porn

Dopo un duro scontro tra maggioranza e opposizioni sull'inserimento nel ddl del reato di revenge porn, è stato inserito un emendamento che introduce un nuovo articolo nel codice penale, il 613 ter. Nello specifico, si introduce il reato di "Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti".

L'articolo prevede che chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, venga punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5 mila a 15 mila euro.

La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento. La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche se separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la querela è di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale".

Sfregio del volto

All'interno del Codice rosso viene introdotto nel codice penale il reato di sfregio del volto. Chiunque cagiona ad altri una lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni di carcere.