Concorezzo, scempio in via Oreno: che vergogna

penumatici_via_oreno_concorezzo_2.jpegConcorezzo. Quando manca una settimana alla giornata ecologica organizzata dal Comune per sabato 19 marzo, una vergognosa immagine della più vergognosa barbarie arriva da via Oreno, al confine con Vimercate.

Approfittando di una strada vicinale che porta in mezzo ai campi, probabilmente con la complicità della notte, ignoti delinquenti hanno scaricato un grosso quantitativo di pneumatici usati e destinati allo smaltimento. Un gesto spregevole, reso ancor più brutto dal contrasto con la bellezza di quei fazzoletti verdi che, in occasione della primavera, si colorano spesso di un giallo meraviglioso.

Ora toccherà al Comune, con i soldi dei contribuenti, provvedere allo smaltimento. Le Forze dell'ordine stanno esaminando le immagini dei circuiti di videosorveglianza e dei varchi elettronici posti all'ingresso della città per risalire agli autori del gesto.

COSA DICE LA LEGGE

L’abbandono dei rifiuti è un reato che, a seconda di come viene perpretrato, comporta sanzioni pecuniarie più o meno pesanti e, nei casi più gravi, anche condanne penali. Per capire come si configura il reato di abbandono di rifiuti su suolo pubblico, dobbiamo fare riferimento al Testo Unico in materia Ambientale (TUA). Vediamo quindi cosa dice la normativa vigente e quali sono i comportamenti virtuosi e quelli perseguibili.

Il TUA, il Codice dell’Ambiente, definisce i comportamenti stigmatizzabili e le azioni sanzionabili in materia di gestione dei rifiuti, ovvero dei prodotti di scarto liquidi o solidi. In particolare viene fatto “divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee”.

Tale divieto è esteso ai centri abitati e alle aree rurali, al suolo e al sottosuolo, nonché ai mari, ai fiumi, ai laghi e, ovviamente, alle falde acquifere. Chi trasgredisce, incorre in sanzioni amministrative e in alcuni casi, come per l’abbandono dei rifiuti pericolosi o tossici, in sanzioni penali. Gli articoli del TUA che trattano la disciplina dell’abbandono dei rifiuti sono i seguenti:

192: configura la fattispecie del reato e stabilisce il divieto di deposito incontrollato e di abbandono di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo, con relativi obblighi.

255: stabilisce l’applicazione di sanzione amministrativa a carico di persona fisica.

256: stabilisce l’applicazione di sanzione penale a carico di persona giuridica.

Abbandono di rifiuti: sanzioni

Le sanzioni per l’abbandono di rifiuti così come stabilite dagli artt. 255 e 256 del TUA:

Se un privato commette questo tipo di reato è soggetto a un’ammenda da 300 € a 3.000 € se il materiale abbandonato non è pericoloso, ma tale sanzione può essere raddoppiata in caso di rifiuti pericolosi. Se, invece, il trasgressore è un soggetto giuridico, esso viene denunciato all’autorità giudiziaria ed è passibile di denuncia penale con arresto da 3 mesi a 1 anno e ammenda da 2.600 € a 26.000 € (abbandono di rifiuti non pericolosi), oppure con arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600 € a 26.000 € (abbandono di rifiuti pericolosi). In ogni caso i trasgressori, siano essi soggetti privati o giuridici, sono obbligati al ripristino dello stato dei luoghi e a sostenere le spese per il recupero e per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.

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