Concorezzo provincia di Como? No, grazie

b_450_500_16777215_00_images_formigoni.jpegConcorezzo. Concorezzo? In Provincia di Como. Nell'eterno dibattito sul futuro delle province, l'ultima novità è la possibilità che Monza, Como e Varese debbano fondersi per diventare una sorta di maxi-provincia, a dire il vero un ente più grande della maggior parte delle Regioni italiane. Oggi però si è aperto il dibattito campanilista: chi sarà il capoluogo? Formigoni, che non perde l'occasione per provocare il dibattito, pensa che Como sia più baricentrica. Secca la replica di Pd e Lega.

In una intervista rilasciata al quotidiano "La Provincia di Como", il governatore della Lombardia Formigoni discute sui possibili cambiamenti in Regione relativi all'accorpamento delle province.

Da sottolineare che lunedì 22, nello stesso giorno di insediamento, la nuova Giunta Formigoni ha fatto pervenire al Governo una delibera che dice a Monti e ministri di lasciare tutto come sta.
Quindi non accorpare le province lombarde, in quanto "la peculiarità specifica sia territoriale che demografica della Lombardia non costituisce certo un caso di ingiustificata parcellizzazione territoriale; la modifica di tale equilibrio rischierebbe seriamente di depauperare in misura difficilmente sostenibile, i livelli dei servizi per i cittadini a livello decentrato".

 

Tuttavia, per tornare alla intervista pubblicata oggi sulla Provincia di Como, Formigoni ammette una sua proposta fatta al ministro Patroni Griffi per la quale, in caso di accorpamento con Monza e Varese, il capoluogo verrebbe attribuito a Como.
"Ho sostenuto che nel caso di un accorpamento di quel genere come minimo bisognerebbe cercare un capoluogo baricentrico - ha detto Formigoni alla Provincia -. E Monza non lo è. Non si può costringere uno di Luino ad andare a Monza. Serve un capoluogo baricentrico".

"Il capoluogo baricentrico è Como?", chiede il giornalista. Risposta di Formigoni, "Sì".

"Se Formigoni pensa
che Monza non possa o non debba essere il capoluogo di una eventuale
nuova maxi-provincia, forse ha le idee confuse e avrebbe bisogno di una
vacanza esotica rigenerante. In primo luogo perché la legge prevede che
sia Monza il capoluogo, ma soprattutto perché il giorno prima lo stesso
Formigoni aveva chiesto al Governo di mantenere lo status quo, perché
le province lombarde sono virtuose e con i conti a posto e non
necessitano accorpamenti. Spiace inoltre che al celeste sia sfuggito un
altro particolare, ovvero l'uscita di tutte le province lombarde,
comprese quelle a guida Pd e Pdl, dall'Upi: mentre il Nord si compatta
per dire basta a Roma, Formigoni cerca il divide et impera tra Monza e
Como, è assurdo". Così Dionigi Canobbio, segretario provinciale della
Lega Nord. 

"Capisco le difficoltà del presidente Formigoni ma credo, soprattutto in questo momento in cui la sua esperienza volge al termine, che non abbia ancora il potere di modificare la legge. E per quel che riguarda il riordino delle province la legge prevede che il futuro capoluogo degli enti provinciali accorpati sia quello più popoloso, salvo diverso accordo tra i sindaci interessati”2. Lo dichiara il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, commentando le parole del presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenuto sulla stampa per suggerire l’ipotesi di Como come futuro capoluogo della possibile nuova provincia, nelle intenzioni del governo, formata da Monza, Como e Varese. “Ho detto e ribadisco – - continua il sindaco - che per quel che riguarda l’intenzione del governo di accorpare Monza, Como e Varese, come sindaco di Monza non firmerò mai nessun documento che non preveda la mia città come capoluogo. Ricordo anche che ai cittadini, più del capoluogo e delle alchimie sul ridisegno delle province, interessa sapere al più presto come saranno riorganizzati e migliorati i servizi e di come questa operazione produrrà risparmi"”.